La Rivoluzione russa LA RIVOLUZIONE RUSSA LA RIVOLUZIONE

La Rivoluzione russa

LA RIVOLUZIONE RUSSA LA RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO E LA CADUTA DELLO ZAR Nel 1917, nel pieno della Prima guerra mondiale, una rivoluzione in due fasi scoppia nell'Impero russo: a febbraio (marzo nel calendario occidentale) il regime zarista diventa una monarchia costituzionale; a ottobre (novembre nel calendario occidentale) va al potere il Partito bolscevico e nasce l'Unione Sovietica.

LA RIVOLUZIONE RUSSA / LA RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO E LA CADUTA DELLO ZAR Il 23 febbraio 1917 a Pietrogrado (San Pietroburgo) gli operai, gli studenti e alcuni militari scendono in piazza per protestare contro la crisi economica, l'andamento disastroso della guerra e in generale l'autorità dello zar Nicola II. La folla diventa sempre più numerosa: il malcontento è profondo e generalizzato.

LA RIVOLUZIONE RUSSA / LA RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO E LA CADUTA DELLO ZAR Accomunati dalla volontà di rovesciare lo zar, i rivoluzionari sono in parte liberali favorevoli a una monarchia costituzionale e in parte socialisti, organizzati in soviet (consigli di operai, contadini e soldati) e divisi in menscevichi (riformisti) e bolscevichi (la minoranza più radicale). I primi governi provvisori del 1917 sono guidati dai liberali e dai socialisti più moderati, e ottengono l'arresto di Nicola II e l'istituzione di una monarchia costituzionale.

LA RIVOLUZIONE RUSSA / LA RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO E LA CADUTA DELLO ZAR La natura composita della Duma, l'assemblea russa, ostacola rotture più nette, ma quando il leader bolscevico Lenin rientra dall'estero le cose cambiano. Le sue "Tesi di aprile" prevedono: l'uscita dalla guerra; il rifiuto del parlamentarismo; la rivoluzione proletaria; la promozione del comunismo la consegna del potere ai soviet; la nazionalizzazione delle terre; internazionale.

LA RIVOLUZIONE RUSSA / LA RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO E LA CADUTA DELLO ZAR La popolarità dei bolscevichi cresce quando contribuiscono in maniera decisiva a sventare un tentativo di colpo di Stato controrivoluzionario. Il loro obiettivo di dare "la terra ai contadini, la pace ai soldati e tutto il potere ai soviet" si fa sempre più vicino.

LA RIVOLUZIONE RUSSA L'OTTOBRE BOLSCEVICO La notte tra 24 e 25 ottobre (6 -7 novembre) le "Guardie rosse" – ossia operai, contadini e soldati rivoluzionari – insorgono nuovamente a Pietrogrado, guidate da Lenin e dai bolscevichi.

LA RIVOLUZIONE RUSSA / L'OTTOBRE BOLSCEVICO L'assalto al Palazzo d'Inverno, sede del governo, segna un nuovo rovesciamento: viene istituito il Consiglio dei commissari del popolo, di cui fanno parte Lenin, Trockij e Stalin.

LA RIVOLUZIONE RUSSA / L'OTTOBRE BOLSCEVICO Il nuovo governo bolscevico inizia subito le trattative di pace con Germania e Austria e procede alla distribuzione delle terre ai contadini e ad altre riforme: la separazione tra Stato e Chiesa, la giornata lavorativa di 8 ore, una rete sanitaria, un programma di alfabetizzazione delle masse, la partecipazione delle donne alla vita politica.

LA RIVOLUZIONE RUSSA / L'OTTOBRE BOLSCEVICO Le elezioni indette per dare una nuova costituzione al paese creano dei contrasti tra i vari partiti, in seguito ai quali i bolscevichi sciolgono l'Assemblea costituente e instaurano la dittatura rivoluzionaria del Partito bolscevico (gennaio 1918), da allora in poi chiamato Partito comunista.

LA RIVOLUZIONE RUSSA LA DITTATURA E LA GUERRA CIVILE Dopo la firma della pace di Brest-Litovsk con Germania e Austria (marzo 1918), con cui accetta di perdere importanti porzioni di territorio, Lenin deve affrontare vari avversari: i socialisti rivoluzionari di sinistra; le forze antibolsceviche della rivoluzione di febbraio; le "Armate bianche" controrivoluzionarie.

LA RIVOLUZIONE RUSSA / LA DITTATURA E LA GUERRA CIVILE In nome della "dittatura del proletariato" Lenin inizia la repressione degli oppositori. I combattimenti tra l'Armata bianca e l'esercito organizzato da Trockij, l'Armata rossa, continuano fino al 1923 in una vera e propria guerra civile: i bolscevichi devono il successo finale al (cauto) sostegno dei contadini e dei soldati.

LA RIVOLUZIONE RUSSA / LA DITTATURA E LA GUERRA CIVILE La repubblica scaturita dalla rivoluzione assume la forma di uno Stato federale basato sui soviet, e a partire dal 1922 il nome di Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche (Urss). Nel marzo 1919 nasce l'Internazionale comunista, o Comintern, che riunisce tutti i partiti comunisti del mondo con l'intento di sostenere il governo sovietico e diffondere la rivoluzione.

LA RIVOLUZIONE RUSSA / LA DITTATURA E LA GUERRA CIVILE Il modello sovietico genera paura nei paesi europei (in cui per reazione si rafforzano le destre) soprattutto per le sue politiche di nazionalizzazione forzata. La Nuova politica economica varata nel 1921, tuttavia, permette ai contadini e alla piccola industria di accedere al libero mercato; l'industria pesante e il sistema finanziario rimangono invece sotto il totale controllo statale.

LA RIVOLUZIONE RUSSA DA LENIN A STALIN La rivoluzione bolscevica, rapida e traumatica, si è realizzata con il coinvolgimento di operai, contadini e soldati. Nonostante le degenerazioni e il culto della personalità di Lenin, ha di fatto modernizzato il paese.

LA RIVOLUZIONE RUSSA / DA LENIN A STALIN Con la morte di Lenin nel 1924, si contendono la guida dell'Urss: Trockij, che sostiene la necessità di esportare la rivoluzione ed è favorevole a una pianificazione economica che aiuti l'industrializzazione del paese; Stalin, che punta sul rafforzamento del potere in patria e sul "socialismo in un solo paese"; difende inoltre la NEP.

LA RIVOLUZIONE RUSSA / DA LENIN A STALIN Eliminando i suoi avversari, Stalin riesce a imporsi all'interno del Partito comunista fino a stabilire nel 1929 l'incontrastato dominio personale dell'Urss. Resterà al potere fino alla sua morte, avvenuta nel 1953.