PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE LE CONDIZIONI DI VITA DEGLI

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PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE LE CONDIZIONI DI VITA DEGLI OPERAI

PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE LE CONDIZIONI DI VITA DEGLI OPERAI

L’espressione Rivoluzione industriale indica il passaggio da un'economia tradizionale basata principalmente sull'agricoltura e sull’artigianato

L’espressione Rivoluzione industriale indica il passaggio da un'economia tradizionale basata principalmente sull'agricoltura e sull’artigianato a un'economia basata sulla produzione automatizzata (tramite l’utilizzo di macchine) dei beni all'interno di strutture di grandi dimensioni. Questo metodo di produzione si basava su una struttura chiamata Fabbrica, o factory.

La prima rivoluzione industriale modificò profondamente l'economia e la società. Nuove tecniche di coltivazione

La prima rivoluzione industriale modificò profondamente l'economia e la società. Nuove tecniche di coltivazione favorirono una rivoluzione in agricoltura che stimolò il processo di industrializzazione. Il processo portò l’esodo dalle campagne e la nascita del proletariato industriale, o della nuova classe operaia.

Nei primi decenni della prima rivoluzione industriale trovare manodopera non era un problema per

Nei primi decenni della prima rivoluzione industriale trovare manodopera non era un problema per gli imprenditori, mentre era un problema per gli operai trovare lavoro. Per questo la nuova classe operaia viveva in condizioni di sfruttamento dovute a condizioni di lavoro eccessivamente dure.

CAUSE DELLE CATTIVE CONDIZIONI DI VITA DEGLI OPERAI Durata lavoro: 16/17 ore Orario di

CAUSE DELLE CATTIVE CONDIZIONI DI VITA DEGLI OPERAI Durata lavoro: 16/17 ore Orario di lavoro sottoposto a rigidi regolamenti che rendevano la vita di fabbrica simile a quella del carcere La famiglia viene trasformata perché i salari bassissimi costringevano i genitori a mettere al mondo figli per guadagnare di più Sfruttamento minorile Problema delle abitazioni degli operai Condizioni igieniche all’interno degli alloggi

TESTIMONIANZA DI UN FAMOSO FILOSOFO, LOGICO E MATEMATICO DELLA FINE DEL NOVECENTO • “I

TESTIMONIANZA DI UN FAMOSO FILOSOFO, LOGICO E MATEMATICO DELLA FINE DEL NOVECENTO • “I fanciulli entravano dai cancelli della filanda alle cinque o alle sei del mattino, e ne uscivano alle sette o alle otto di sera. Unica sosta durante questa reclusione di 14 o 15 ore era costituita dai pasti, al massimo mezz’ora per la colazione e un’ora per la cena. Ma questi intervalli significavano unicamente un mutamento di lavoro: anziché badare ad una macchina in azione, pulivano una macchina ferma, mangiando il loro pasto come meglio potevano in mezzo alla polvere a alla lanugine che soffocava i loro polmoni” Bertrand Russell

“Lo svago degli operai” • L'unico svago possibile per gli operai era quello delle

“Lo svago degli operai” • L'unico svago possibile per gli operai era quello delle bettole, osterie dove, per superare le condizioni di vita pessime, iniziarono a far uso di alcool, facile rimedio per distaccarsi dalla realtà angosciante e pesante, e in cui scoppiavano spesso risse. • I signori invece curiosavano sulle novità leggendo i giornali e discutendo nelle botteghe di caffè, anch'essi nuova moda europea.