Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI DAVID RICARDO

  • Slides: 34
Download presentation
Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL DEBITO

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL DEBITO PUBBLICO Pag. 1

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL RAPPORTO

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL RAPPORTO DEBITO/PIL DELL’ITALIA Pag. 2

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL PESO

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL PESO DEL DEBITO PUBBLICO Tra gli oneri che gravano sul nostro sistema economico spicca l’elevato livello di debito pubblico in termini di PIL (al di sopra del 130% del PIL). Alti costi di servizio del debito si riflettono in alta tassazione, conseguenze negative sull’attività economica. Senza una forte crescita del Pil, ridurre l’onere del debito è difficile. Pag. 3

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani SOSTENIBILITÀ DEL

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani SOSTENIBILITÀ DEL PESO DEL DEBITO Il DEBITO PUBBLICO può ritenersi SOSTENIBILE solo se la sua consistenza, rapportata al PIL, tende a diminuire nel tempo, o almeno a non superare una certa soglia critica, quella in corrispondenza della quale il tasso di interesse sui titoli di Stato eccede il tasso di crescita dell’economia (Domar, 1944). Pag. 4

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani SOSTENIBILITÀ DEL

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani SOSTENIBILITÀ DEL PESO DEL DEBITO L’analisi di Domar ha spostato l’attenzione degli operatori verso un nuovo indicatore, rappresentato non più dal valore assoluto del debito (cfr. Ricardo, 1817) o dal tasso d’interesse (cfr. Mill, 1848), ma dal rapporto debito/prodotto. Secondo tale impostazione, il problema della SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA DEL DEBITO PUBBLICO e rappresentato IN TERMINI DINAMICI (si studia la dinamica del rapporto debito/PIL) e si identifica con la stabilità asintotica del predetto rapporto attorno ad un valore finito e costante (cd. steady state o stato stazionario costante). Pag. 5

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani SOSTENIBILITÀ DEL

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani SOSTENIBILITÀ DEL PESO DEL DEBITO Pag. 6

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani SOSTENIBILITÀ DEL

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani SOSTENIBILITÀ DEL PESO DEL DEBITO Pag. 7

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani SOSTENIBILITÀ DEL

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani SOSTENIBILITÀ DEL PESO DEL DEBITO Pag. 8

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani SOSTENIBILITÀ DEL

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani SOSTENIBILITÀ DEL PESO DEL DEBITO Pag. 9

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani SOSTENIBILITÀ DEL

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani SOSTENIBILITÀ DEL PESO DEL DEBITO Pag. 10

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IN-SOSTENIBILITÀ DEL

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IN-SOSTENIBILITÀ DEL PESO DEL DEBITO Come per qualunque debitore, esistono due modi per uscirne: stringendo la cinghia oppure dichiarando fallimento, rifiutandosi di pagare. Il RIPUDIO DEL DEBITO si è verificato molte volte nella storia, generalmente con costi notevoli. Molti commentatori a favore dell’uscita dall’euro prospettano, invece, una “terza via”: la MONETIZZAZIONE DEL DEBITO, cioè ripagarlo stampando moneta. Questa possibilità è preclusa dalla partecipazione all’euro, in quanto la politica monetaria è decisa dalla Bce. Pag. 11

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani RISTRUTTURAZIONE DEL

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO In caso di DEFAULT SOVRANO, o RISTRUTTURAZIONE, lo Stato annuncia ai creditori che pagherà solamente una parte dei propri debiti. È ovvio che questa politica comporta una redistribuzione significativa di risorse allo Stato da parte dei detentori del debito pubblico. Chi sono i detentori nel caso dell’Italia? Pag. 12

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL DEBITO

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL DEBITO PUBBLICO Pag. 13

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani RISTRUTTURAZIONE DEL

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO Il debito è detenuto da banche e altri intermediari finanziari italiani (circa il 35%), dalle famiglie italiane (circa il 13%), dagli investitori esteri (circa il 30%) e da BCE e Banca d’Italia (un altro 10%). Rinnegare il debito significherebbe infliggere consistenti perdite in conto capitale a questi soggetti, conseguenze gravi per tutta l’economia. Significa invece impoverire una parte importante dell’economia italiana, come le famiglie e gli intermediari finanziari. Pag. 14

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani RISTRUTTURAZIONE DEL

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO Le conseguenze di un DEFAULT DEL DEBITO SOVRANO sono state studiate approfonditamente proprio per la loro pericolosità: quella immediata è il collasso del sistema finanziario, in quanto le banche si ritrovano un patrimonio netto negativo. Le ripercussioni sull’economia reale dei collassi del sistema finanziario sono state storicamente drammatiche: utilizzando i dati relativi a cento episodi di crisi finanziarie sistemiche si osserva che il prodotto della nazione che ripudia il debito (PIL) cala per un ammontare compreso tra il 10 e il 35% e ci vogliono in media otto anni per ritornare al livello pre-crisi. Pag. 15

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani MONETIZZARE IL

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani MONETIZZARE IL DEBITO vorrebbe dire ripagare il debito in scadenza o riacquistare una parte di quello detenuto dai risparmiatori, stampando moneta. L’ipotesi più verosimile sarebbe una MONETIZZAZIONE DEL DEBITO IN SCADENZA: se il debito venisse monetizzato completamente, ciò porterebbe nel giro di circa sei anni ad aumentare di circa 10 volte la base monetaria: un aumento vicino al 1. 000% in sei anni, intorno al 45% all’anno. Ci sono pochi dubbi che l’enorme aumento della massa monetaria condurrebbe a un proporzionale aumento dei prezzi. Storicamente tassi di crescita elevati della massa monetaria si tramutano in uguali tassi di inflazione. Pag. 16

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani MONETIZZARE IL

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani MONETIZZARE IL DEBITO o L’inflazione modifica il valore di tutti i contratti di debito stipulati in termini nominali, inclusi quelli fra privati, trasferendo ricchezza dai creditori (che vedono ridursi il valore dei propri crediti) ai debitori. o In mancanza di un meccanismo di indicizzazione dei redditi, l’inflazione attacca direttamente tutti i percettori di redditi fissi (lavoratori dipendenti e pensionati, ad esempio). o L’inflazione ha costi sociali notevoli e pochi hanno nostalgia di quella – alta – che abbiamo sperimentato in Italia negli anni Settanta e Ottanta. L’avversione feroce dei tedeschi al fenomeno risale proprio all’iperinflazione sperimentata negli anni Venti durante la repubblica di Weimar, legata per l’appunto alla monetizzazione del debito pubblico. Pag. 17

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani RISTRUTTURARE O

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani RISTRUTTURARE O MONETIZZARE? Altre differenze Il DEFAULT darebbe corso a controversie legali, mentre la MONETIZZAZIONE no, in quanto il debito è una promessa nominale, che verrebbe formalmente rispettata stampando moneta. Tuttavia, nel caso di una fuoriuscita dall’euro anche la RIDENOMINAZIONE DEL DEBITO IN LIRE porterebbe a complesse dispute legali. L’esempio dell’Argentina e del suo debito in dollari insegna molte cose su quanto complessi possano essere gli strascichi giuridici di una ridenominazione del debito unilaterale, conseguente esclusione dai principali mercati internazionali per anni. Pag. 18

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani CRISI ECONOMICA,

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani CRISI ECONOMICA, DEBITO DOMESTICO E DEBITO ESTERO o Secondo alcuni economisti, la crisi economica attuale non è causata dal debito pubblico. Nel 2007, i Paesi colpiti per primi dalla crisi avevano un debito pubblico molto piccolo (Spagna, Irlanda) o comunque di dimensioni comparabili a quelle del debito pubblico tedesco o francese (Portogallo). o I Paesi più fragili non erano quelli con maggiore debito pubblico, ma quelli con maggior debito estero (pubblico e soprattutto privato). o Il fattore chiave che dà origine ad una crisi economica, alla sindrome del “questa volta è diverso”, è probabilmente il mancato riconoscimento della precarietà e della natura incostante della fiducia. Sembra che Stati, banche o imprese molto indebitati possono andare avanti tranquillamente per un lungo periodo: poi, ad un certo punto, la fiducia crolla, i finanziatori svaniscono e sopravviene la crisi. Pag. 19

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani CRISI ECONOMICA,

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani CRISI ECONOMICA, DEBITO DOMESTICO E DEBITO ESTERO o Un’economia con un rapporto di indebitamento molto alto può rimanere, senza esserne consapevole, sull’orlo di un baratro finanziario per molti anni prima che il caso e le circostanze provochino una crisi di fiducia che ve la faccia precipitare. Pag. 20

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani DEBITO DOMESTICO

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani DEBITO DOMESTICO E DEBITO ESTERO o DEBITO PUBBLICO DOMESTICO. Tutti i debiti di uno Stato emessi in base a normative nazionali e soggetti alla giurisdizione nazionale, indipendentemente dalla nazionalità del creditore o dalla valuta di denominazione del debito (comprende pertanto il debito pubblico in valuta estera). Le condizioni dei contratti di debito possono essere determinate dal mercato o stabilite unilateralmente dallo Stato. o DEBITO ESTERO. Totale dell’esposizione debitoria di un Paese nei confronti dei creditori esteri, sia ufficiali (pubblici) sia privati. Spesso i creditori stabiliscono tutte le condizioni dei contratti di debito, che sono di norma soggetti alla giurisdizione dei creditori esteri oppure alle leggi internazionali (per i crediti multilaterali). Pag. 21

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani Il debito

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani Il debito pubblico nei principali Paesi dell’Eurozona nel 2007 (punti di PIL) Fonte: Fondo Monetario Internazionale (2012). Pag. 22

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani Posizione finanziaria

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani Posizione finanziaria netta sull’estero dei principali Paesi dell’Eurozona nel 2007 (punti di PIL) Fonte: Fondo Monetario Internazionale (2010). Pag. 23

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani L’ECONOMIA DEL

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani L’ECONOMIA DEL DEBITO PUBBLICO Sulle nozioni di ONERE DEL DEBITO PUBBLICO e della sua SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA la letteratura economica non è pervenuta ad una certa ed univoca definizione. Contributi significativi all’analisi del problema della crescita del debito e dei suoi effetti sull’economia risalgono ad autori classici come HUME, SMITH e RICARDO. Pag. 24

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL DEBITO

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL DEBITO PUBBLICO SECONDO SMITH, nel libro V de La ricchezza delle nazioni, dimostra che il DEBITO PUBBLICO è sostanzialmente una quota del prodotto annuale di una nazione che è stata “distolta”, “stornata” dal mantenimento di lavoratori produttivi, per essere destinata ad altri impieghi o per essere spesa e sprecata nel giro di poco tempo, senza neppure la speranza di una futura riproduzione. Pag. 25

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL DEBITO

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL DEBITO PUBBLICO SECONDO RICARDO ha individuato tre possibili significati della locuzione “ONERE DEL DEBITO PUBBLICO”, utilizzandola per indicare: o il trasferimento reale di risorse dai sottoscrittori di prestiti pubblici allo Stato e dai contribuenti ai sottoscrittori dei titoli del debito pubblico (definizione “macroeconomica” proposta nei Principles of Political Economy and Taxation, 1817); o il sacrificio di utilità del contribuente obbligato a pagare le imposte che lo Stato è costretto ad introdurre o ad aumentare per trovare copertura finanziaria agli interessi dovuti ai sottoscrittori dei titoli pubblici e per rimborsare, alla scadenza del debito, il capitale preso a prestito (secondo la prospettiva “microeconomica” illustrata nell’Essay on the Funding System, 1820); o il rallentamento del processo di accumulazione del capitale (secondo un’ulteriore spiegazione macroeconomica degli effetti del debito fornita nel Funding System). Pag. 26

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL DEBITO

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL DEBITO PUBBLICO SECONDO RICARDO A Ricardo va riconosciuto il merito di avere per primo affrontato la questione dei LIMITI DEL DEBITO PUBBLICO e della sua SOSTENIBILITÀ. Tale studioso aveva infatti intuito che l’espansione del debito può dar luogo a fenomeni di “instabilità”, fenomeni che si attivano nel momento in cui gli individui non sono più “disposti a pagare per il puro e semplice privilegio di vivere nel paese in cui sono nati” e “la tentazione di trasferirsi in un altro paese in cui il capitale sia esente da tali oneri diventa (…) irresistibile”. Pag. 27

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL DEBITO

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL DEBITO PUBBLICO SECONDO RICARDO E LA TESI CLASSICA CONTRARIA ALL’INDEBITAMENTO DELLO STATO Argomentazioni: – il debito pubblico stimola la fuga del capitale; – il risparmio privato è assorbito dal finanziamento del disavanzo; – il vero onere del debito pubblico è costituito non tanto dagli interessi passivi annuali quanto dallo spreco di risorse che il debito stesso rappresenta. Pag. 28

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL TEOREMA

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL TEOREMA DELL’EQUIVALENZA L’ALTERNATIVA TRA DEBITO PUBBLICO ED IMPOSTA STRAORDINARIA SUL PATRIMONIO non è nuova nella storia del pensiero finanziario. Essa è stata discussa da Ricardo ed ha sempre destato l’attenzione degli economisti*, soprattutto in corrispondenza di periodi bellici o di grandi crisi, durante i quali si accumulano, tipicamente, volumi elevati di debiti pubblici. *Il problema del DEBITO PUBBLICO è considerato nell’ambito della FINANZA STRAORDINARIA, è cioè in quella parte della Scienza delle finanze che si occupa di momenti particolari della vita finanziaria di un paese, come la guerra, in cui i governi devono affrontare ingenti ed impellenti spese di carattere eccezionale. Pag. 29

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL TEOREMA

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL TEOREMA DELL’EQUIVALENZA Secondo Ricardo, DEBITO PUBBLICO ED IMPOSTA STRAORDINARIA SUL PATRIMONIO sono strumenti finanziari equivalenti. Vediamo perché: o Il governo può finanziare la spesa tassando i contribuenti oggi, oppure può prendere denaro in prestito emettendo obbligazioni. Nel secondo caso, questo debito dovrà venir alla fine ripagato aumentando in futuro le tasse al di sopra del livello che avrebbero altrimenti avuto. La scelta è dunque tra "tassare ora" o "tassare poi". o Supponiamo che il governo finanzi parte delle spesa extra attraverso deficit, vale a dire "tassare poi". Ricardo sostiene che i contribuenti pur avendo più denaro ora, si renderanno presto conto che in futuro saranno chiamati a pagare più tasse e pertanto cominceranno immediatamente a risparmiare quanto non pagato in tasse oggi, per poterle pagare poi. L'EFFETTO SULLA DOMANDA sarebbe in questo caso esattamente lo stesso occorso se il governo avesse finanziato la spesa extra attraverso un aumento delle tasse. Pag. 30

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL TEOREMA

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL TEOREMA DELL’EQUIVALENZA o Tuttavia, Ricardo rimane scettico riguardo alla validità empirica di questa equivalenza. Se le persone avessero aspettative razionali sarebbero indifferenti di fronte ai due sistemi. Essi tuttavia non le hanno e, perciò, sono vittime di un’illusione finanziaria che condiziona le loro decisioni: «Il prestito è un sistema che tende a renderci meno parsimoniosi e a non farci vedere la nostra vera situazione» . o R. J. BARRO (Are Government Bonds Net Wealth? , "Journal of Political Economy", vol. 82, n. 6, 1974, pp. 1095 -1117) assume che le famiglie agiscano come fossero dinastie immortali (altruismo intergenerazionale), che i mercati siano perfetti (ovvero che si possa prestare e prendere in prestito allo stesso tasso di interesse) e che il percorso di spesa del governo sia fisso. A queste condizioni, se il governo finanzia i deficit emettendo obbligazioni, le famiglie cederanno ai propri figli lasciti sufficienti a compensare il futuro aumento di tasse atto a ripagare queste obbligazioni. Pag. 31

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL TEOREMA

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani IL TEOREMA DELL’EQUIVALENZA o L'equivalenza ricardiana contrasta con la teoria Keynesiana, la quale sostiene invece che finanziare la spesa pubblica tramite debito sia più efficace che attraverso le tasse. o Studi empirici smentiscono l'equivalenza ricardiana nella sua forma pura. Alcuni studi, tuttavia, hanno rilevato effetti ricardiani nel comportamento dei risparmiatori. Pag. 32

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani DEBITO PUBBLICO,

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani DEBITO PUBBLICO, MEZZOGIORNO E SVILUPPO ECONOMICO LETTURE PER APPROFONDIMENTI o Amoroso B. , Jespersen J. , Un Europa possibile. Dalla crisi alla cooperazione, Castelvecchi Roma 2014. o Bagnai A. , Il tramonto dell'euro. Come e perché la fine della moneta unica salverebbe democrazia e benessere in Europa, Imprimatur, Reggio Emilia, 2012. o Briotti M. G. , Economic Reactions to Public Finance Consolidation: a Survey of the Literature, European Central Bank, Occasional Paper n. 38, ottobre 2005. o Lippi F. , Schivardi F. , Le conseguenze di un ripudio. Del debito, lavoce. info, 15 maggio 2014 o Pica F. , Villani S. , Debito, Mezzogiorno e sviluppo. A trivial exercise, "Rivista economica del Mezzogiorno", Vol. XXVI, n. 3, 2012, pp. 295 -331. Pag. 33

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani DEBITO PUBBLICO,

Introduzione allo studio degli ECONOMISTI CLASSICI – DAVID RICARDO – S. Villani DEBITO PUBBLICO, MEZZOGIORNO E SVILUPPO ECONOMICO LETTURE PER APPROFONDIMENTI o Pica F. , Villani S. , Public debt and financial sustainability of the italian public finances, “Studi economici”, n. 107, 2012, pp. 5 -34. o Reinhart C. M. , Rogoff K. S. , This Time id Different: Eight Centuries of Financial Folly, Princeton NJ, Princeton University Press; trad. it. (2010), Questa volta è diverso. Otto secoli di follia finanziaria, Milano, Il Saggiatore, 2009. o Reinhart C. M. , Rogoff K. S. , Financial and Sovereign Debt Crises: Some Lessons Learned and Those Forgotten, IMF Working Paper WP/13/266, dicembre 2013. o Reinhart C. M. , Rogoff K. S. , Recovery from Financial Crises: Evidence from 100 Episodes, AEA papers and Proceedings, 2014. Pag. 34