Corso di Laurea in Infermieristica A A 20142015

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Corso di Laurea in Infermieristica A. A. 2014/2015 2° Anno – 1° Semestre 39288

Corso di Laurea in Infermieristica A. A. 2014/2015 2° Anno – 1° Semestre 39288 - INFERMIERISTICA MEDICO-CHIRURGICA (C. I ) 39293 - INFERMIERISTICA DELL’AREA MEDICA Docente : Roberta Toschi PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI IMA

Inquadramento fisio-patologico � Infarto del Miocardio ( IMA ) � Ischemia e necrosi del

Inquadramento fisio-patologico � Infarto del Miocardio ( IMA ) � Ischemia e necrosi del tessuto miocardico causata da una marcata riduzione o perdita del flusso ematico attraverso una o più delle arterie coronarie � Fattori predisponenti � Surmenage psicofisico � Abuso di tabacco � Ipercolesterolemia � Obesità e sovrappeso � Vita sedentaria � Fattori scatenanti � Sforzi � Emozioni � Interventi chirurgici � Gravi emorragie Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

Inquadramento fisio-patologico � Infarto del Miocardio ( IMA ) � Sintomi Violento dolore :

Inquadramento fisio-patologico � Infarto del Miocardio ( IMA ) � Sintomi Violento dolore : � Retrosternale, al centro del petto, spesso irradiato al braccio sinistro, al collo e alla mandibola, talvolta avvertito alla schiena o allo stomaco, che può durare anche parecchie ore. � Non risponde ai composti nitrati come l’angina e spesso nemmeno agli oppiacei � Talvolta assente in anziani e diabetici (infarto silente) � Senso di oppressione, pienezza o compressione al centro del petto � Stato di agitazione e paura � Ipotensione e tachicardia � Pallore e sudorazione fredda � Dispnea, perdita di coscienza, vomito, tremore � Non sempre questi sintomi si presentano insieme e sono spesso ignorati o confusi con disturbi digestivi Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

Diagnostica �Elettrocardiogramma (ECG): l’innalzamento ST significa ischemia; picchi verso l’alto o inversione dell’onda T

Diagnostica �Elettrocardiogramma (ECG): l’innalzamento ST significa ischemia; picchi verso l’alto o inversione dell’onda T indicano lesione; sviluppo di onde Q significano ischemia prolungata o necrosi �Esami ematici : ü Enzimi cardiaci ( CPK – MB ) ü Troponina ( I e T ) ü Mioglobina ü EGA ( Pa. O 2 ) �Angiografia coronarica : effettuata in sala di emodinamica viene associata ad angioplastica precoce ( PTCA )con o senza applicazione di stent per correggere il restringimento o l’occlusione della coronaria interessata Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

SETTINGS ASSISTENZIALI L’IMA, in quanto patologia acuta, viene trattato in regime di ricovero ospedaliero.

SETTINGS ASSISTENZIALI L’IMA, in quanto patologia acuta, viene trattato in regime di ricovero ospedaliero. �In fase precoce il ricovero avverrà in Terapia Intensiva Cardiologica. Nelle fasi seguenti i luoghi di cura potranno essere: • Semi Intensiva • Reparto di Cardiologia • Reparto di Medicina Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

ACCERTAMENTO In base al quadro patologico, l’accertamento potrà essere: 1. Accertamento durante l’emergenza (

ACCERTAMENTO In base al quadro patologico, l’accertamento potrà essere: 1. Accertamento durante l’emergenza ( Pronto Soccorso o 118 ) 2. Accertamento all’ammissione ( Reparti di degenza ) con particolare attenzione ai seguenti modelli : attività esercizio fisico, riposo sonno, cognitivo e percettivo Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

PRIORITÀ INFERMIERISTICHE Alleviare dolore e ansia Ridurre il carico di lavoro cardiaco Prevenire, identificare

PRIORITÀ INFERMIERISTICHE Alleviare dolore e ansia Ridurre il carico di lavoro cardiaco Prevenire, identificare ed assistere nel trattamento di aritmie o complicanze che mettono in pericolo la vita Promuovere la salute cardiaca e la cura di sé Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

OBIETTIVI DI DIMISSIONE �Dolore toracico assente, controllato �FC, ritmo sufficiente a sostenere una adeguata

OBIETTIVI DI DIMISSIONE �Dolore toracico assente, controllato �FC, ritmo sufficiente a sostenere una adeguata gittata cardiaca e garantire una buona perfusione tessutale �Raggiungimento di un livello di attività sufficiente per la basilare cura di sé �Ansia ridotta o gestita �Processo di malattia, piano di trattamento e prognosi compresi �Piano di assistenza adatto a soddisfare i bisogni dopo la dimissione Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Dolore Acuto» Correlata a: � Ischemia tissutale (occlusione dell’arteria coronarica) Evidenziata da:

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Dolore Acuto» Correlata a: � Ischemia tissutale (occlusione dell’arteria coronarica) Evidenziata da: � Riferito dolore toracico con/senza irradiazione � Maschera facciale di dolore � Irrequietezza, modificazione dello stato di coscienza � Modificazione di FC, PA NOC: Livello di dolore • Riferisce risoluzione/controllo del dolore toracico in un periodo di tempo appropriato alla somministrazione dei farmaci • Manifesta riduzione della tensione muscolare, modi rilassati e facilità di movimento NOC: Controllo del dolore � Dimostra l’uso di tecniche di rilassamento Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

NIC : Gestione del dolore Indipendenti • Valutare e documentare le caratteristiche del dolore,

NIC : Gestione del dolore Indipendenti • Valutare e documentare le caratteristiche del dolore, annotare dichiarazioni verbali, segnali non verbali(es. lamentarsi, piangere, irrequietezza, sudorazione, portare le mani al petto, respirare rapidamente) e la risposta emodinamica (modificazione PA e FC) • Chiedere alla persona di descrivere il dolore: sede, intensità (scala da 0 a 10), durata, caratteristiche(lieve, opprimente), e irradiazione. • Aiutare la persona assistita a quantificare il livello di dolore • comparandolo ad altre esperienze • Controllare anamnesi di precedente angina, equivalente anginoso o dolore da infarto del miocardio. • Istruire la persona a riferire il dolore immediatamente • Garantire un ambiente silenzioso, attività tranquille. Approcciare la persona con calma e trasmettendo fiducia • Informare sulle tecniche di rilassamento (es. respirazione lenta e profonda, tecniche di distrazione ) Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

NIC : Gestione del dolore Collaborativi Somministrare ossigeno supplementare attraverso cannula nasale o mascherina

NIC : Gestione del dolore Collaborativi Somministrare ossigeno supplementare attraverso cannula nasale o mascherina Somministrare i farmaci: Aspirina ( Acido acetilsalicilico ) Antianginosi: (es. Nitroglicerina, isosorbide, dinitrato, mononitrato) Betabloccanti: (es. atenolo, propranololo, nadololo, metoprololo, pindololo) Analgesici: (es. morfina) Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Intolleranza all’attività» Correlata a � Squilibrio tra apporto e richiesta di ossigeno

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Intolleranza all’attività» Correlata a � Squilibrio tra apporto e richiesta di ossigeno � Presenza di ischemia/necrosi di tessuto miocardico � Effetti depressivi di alcuni farmaci ( es. betabloccanti ) Evidenziata da: � Alterazione della FC e della PA in risposta all’attività � Sviluppo di aritmie � Modificazioni di colore/umidità della cute � Angina da sforzo � Debolezza generalizzata NOC: tolleranza all’attività � Manifesta aumento misurabile /progressivo della tolleranza all’attività attraverso FC, ritmo e PA entro i range normali � Riferisce assenza di angina con l’attività Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

NIC: Gestione dell’energia Indipendenti �Valutare e documentare modificazioni di FC, ritmo e PA prima,

NIC: Gestione dell’energia Indipendenti �Valutare e documentare modificazioni di FC, ritmo e PA prima, durante e dopo l’attività. Correlarle con le dichiarazioni di dolore toracico e respiro corto �Inizialmente consigliare il riposo (al letto o in posizione seduta), successivamente limitare l’attività in base al dolore o alla modificazione dei parametri vitali, suggerire attività occupazionali non stressanti �Istruire l’assistito a non aumentare la pressione addominale (es. sforzarsi durante la defecazione) �Spiegare il modo per aumentare gradualmente il livello di attività Collaborativi �Fare riferimento al programma di riabilitazione cardiaca Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Ansia ( specificare livello )/Paura» Correlata a : �Minaccia o reali cambiamento

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Ansia ( specificare livello )/Paura» Correlata a : �Minaccia o reali cambiamento dello stato di salute / socioeconomico �Minaccia di perdita/morte �Trasmissione/contagio interpersonale Evidenziata da: �Apprensione, aumento della tensione, irrequietezza, tensione facciale �Incertezza, senso di inadeguatezza �Somatizzazione �Essere concentrati su se stessi, espressioni di preoccupazione per gli eventi attuali o futuri Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Ansia ( specificare livello )/Paura» NOC: autocontrollo dell’ansia e della paura �Riconosce

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Ansia ( specificare livello )/Paura» NOC: autocontrollo dell’ansia e della paura �Riconosce i sentimenti �Identifica cause e fattori contribuenti �Dichiara riduzione dell’ansia o della paura �Dimostra capacità positive di risoluzione dei problemi �Identifica/usa appropriatamente le risorse Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

Indipendenti �Adottare un approccio calmo e rassicurante �Osservare e rilevare manifestazioni verbali e non

Indipendenti �Adottare un approccio calmo e rassicurante �Osservare e rilevare manifestazioni verbali e non verbali di ansia. Intervenire se la persona mostra comportamenti distruttivi • Informare l’assistito o la persona significativa sulle procedure di routine e sulle attività previste. Promuovere la partecipazione attiva quando possibile • Rispondere in modo veritiero alle domande. Fornire informazioni coerenti; ripetere se necessario • Garantire periodi di riposo e di sonno ininterrotto, predisporre un ambiente tranquillo e tenere sotto controllo quantità e tipo di stimoli esterni • Incoraggiare l’indipendenza, la cura di sé e l’autonomia decisionale nell’ambito del regime terapeutico • Garantire la privacy per l’assistito e la persona significativa Collaborativi • Somministrare ansiolitici e ipnotici come prescritto (es. alprazolam, diazepam, lorazepam, flurazepam) Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Rischio di riduzione della gittata cardiaca» Possibili fattori di rischio: �Alterazione FC,

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Rischio di riduzione della gittata cardiaca» Possibili fattori di rischio: �Alterazione FC, ritmo, conduzione elettrica �Riduzione del precarico/aumento della resistenza vascolare sistemica NOC: Efficacia della pompa cardiaca �Mantiene stabilità emodinamica, es. PA, gittata cardiaca entro i limiti di norma, adeguata eliminazione urinaria, diminuzione della FC/ assenza di aritmia �Riferisce diminuzione degli episodi di dispnea, angina �Dimostra aumento della tolleranza all’attività fisica Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

NIC: Assistenza cardiaca ( fase acuta ) Indipendenti Rilevare PA, effettuare la misura della

NIC: Assistenza cardiaca ( fase acuta ) Indipendenti Rilevare PA, effettuare la misura della pressione da entrambe le braccia e acquisire le pressioni da disteso, seduto ed in piedi (se è in grado di farlo) Valutare qualità ed ugualianza dei polsi Monitorare FC e ritmo Accertare la risposta all’attività e promuovere il riposo in modo appropriato Fornire pasti piccoli e facilmente digeribili. Limitare l’assunzione di caffeina, es. caffè, cioccolato, cola Tenere a disposizione il materiale ed i farmaci per le emergenze Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

NIC: Assistenza cardiaca ( fase acuta ) Collaborativi �Somministrare ossigeno supplementare, se appropriato �Mantenere

NIC: Assistenza cardiaca ( fase acuta ) Collaborativi �Somministrare ossigeno supplementare, se appropriato �Mantenere un accesso venoso �Monitorare gli esami di laboratorio �Somministrare eventuali farmaci antiaritmici prescritti �Assistere all’inserzione o nel mantenimento del pace-maker o del defibrillatore automatico cardiaco interno, quando utilizzato �Rivedere gli ECG seriali Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Rischio di perfusione tissutale inefficace» Possibili fattori di rischio: �Riduzione/interruzione del flusso

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Rischio di perfusione tissutale inefficace» Possibili fattori di rischio: �Riduzione/interruzione del flusso ematico ( es. ipovolemia ) NOC: efficacia della pompa cardiaca �Dimostra adeguata perfusione , es. cute calda e asciutta, polsi periferici presenti/forti, segni vitali nei range normali, assistito vigile/orientato, equilibrio tra entrate e uscite, assenza di edema, assenza di dolore/discomfort Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

NIC : Regolazione emodinamica Indipendenti • Rilevare repentini o graduali cambiamenti dello stato mentale,

NIC : Regolazione emodinamica Indipendenti • Rilevare repentini o graduali cambiamenti dello stato mentale, es. ansia, confusione mentale, letargia, stupore • Ispezionare la cute per pallore, cianosi, screziature, cute fredda o umida. Rilevare la forza dei polsi periferici • Monitorare la respirazione, valutare il lavoro respiratorio • Monitorare le entrate, notare cambiamenti nell’eliminazione urinaria • Valutare la funzionalità gastrointestinale NIC : Assistenza circolatoria ( Insufficienza venosa ) Indipendenti � Incoraggiare esercizi attivi e passivi degli arti inferiori � Istruire il paziente all’uso della calza antiembolica Collaborativi • Assistere con la terapia infusionale prescritta • Preparare per le procedure, es. PTCA con o senza stent coronarico • Trasferire in terapia intensiva o semi-intensiva • Monitorare gli esami di laboratorio • Somministrare i farmaci prescritti (antiaggreganti piastrinici, anticoagulanti, Infermieristica dell'area medica ranitidina, cimetidina) Toschi A. A. 2014/2015

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Conoscenza insufficiente …» Correlata a: • Mancanza di familiarità con le risorse

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Conoscenza insufficiente …» Correlata a: • Mancanza di familiarità con le risorse informative • Incapacità di richiamo delle informazioni �Mancanza di informazione/interpretazione errata riguardo alla condizione medica/ai bisogni terapeutici Evidenziata da: • Domande, dichiarazione di concetti errati • Mancanza di miglioramenti con il regime precedente • Sviluppo di complicanze prevenibili Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Conoscenza insufficiente …» NOC: conoscenze: gestione della malattia cardiaca • Dichiara di

DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Conoscenza insufficiente …» NOC: conoscenze: gestione della malattia cardiaca • Dichiara di comprendere la condizione, le complicanze potenziali, i fattori di rischio individuali e la funzione del pacemaker (se usato) • Riferisce correttamente i segni che accompagnano un malfunzionamento del pacemaker • Dichiara di comprendere il regime terapeutico • Elenca l’azione desiderata e i possibili effetti collaterali, avversi dei farmaci NOC: gestione della malattia cardiaca • Esegue correttamente le procedure necessarie e spiega le ragioni delle sue azioni Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

NIC: Insegnamento individuale NIC: Assistenza cardiaca, riabilitazione Indipendenti �Valutare il livello di conoscenze dell’assistito

NIC: Insegnamento individuale NIC: Assistenza cardiaca, riabilitazione Indipendenti �Valutare il livello di conoscenze dell’assistito o del caregiver �Presentare le informazioni in varie forme di apprendimento, es. libri, videocassette, sessioni di domanda-risposta �Rinforzare la spiegazione dei fattori di rischio, delle restrizioni dietetiche, dell’attività, dei farmaci e dei sintomi che richiedono l’immediata attenzione da parte del medico �Incoraggiare il riconoscimento dei fattori di rischio individuali e, dove possibile, pianificare la riduzione di essi (es. fumo, consumo di alcool, obesità) �Mettere in guardia riguardo alle attività di tensione senza lavoro muscolare (attività di tipo isometrico), come la manovra di Valsalva e le attività che richiedono il posizionamento delle braccia al di sopra della testa Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

NIC: Insegnamento individuale NIC: Assistenza cardiaca, riabilitazione Indipendenti ( segue ) Educare alla riassunzione

NIC: Insegnamento individuale NIC: Assistenza cardiaca, riabilitazione Indipendenti ( segue ) Educare alla riassunzione graduale delle attività, es. camminare, lavoro, attività ricreativa e sessuale. Sottolineare l’importanza di riferire l’insorgenza di febbre associata a dolore toracico diffuso o atipico (pleurico o pericardico) e dolore alle articolazioni Sottolineare l’importanza del follow-up ed identificare risorse territoriali, gruppi di supporto, es. programmi di riabilitazione cardiaca, ambulatori per la cessazione del fumo Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

Riabilitazione cardiologica Obiettivo: prolungamento e miglioramento della qualità della vita Prima fase: inizia durante

Riabilitazione cardiologica Obiettivo: prolungamento e miglioramento della qualità della vita Prima fase: inizia durante la fase acuta della malattia, solitamente nell’Unità Coronarica • Spiegare la natura della patologia • Rispondere sinceramente alle domande • Rassicurare circa il ritorno ad una vita attiva • Seconda fase ( di degenza ): viene attuata nello stadio successivo dell’ospedalizzazione • Prospettare al paziente le situazioni che si presenteranno quando sarà nuovamente attivo • Incoraggiare i cambiamenti necessari ( fattori predisponenti e scatenanti da eliminare o contenere ) • Non costringere a cambiamenti radicali • Non soffermarsi troppo sulle cose da non fare (atteggiamento positivo) Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015

Riabilitazione cardiologica Terza fase (di convalescenza): comincia con la dimissione del paziente dall’ospedale e

Riabilitazione cardiologica Terza fase (di convalescenza): comincia con la dimissione del paziente dall’ospedale e continua durante tutto il periodo di convalescenza • Ricondurre gradualmente il paziente al lavoro e alle precedenti attività • Aumentare gradualmente l’attività fisica come da programma • Supervisionare attentamente l’evoluzione Quarta fase (di mantenimento): si basa sul consolidamento di determinate abitudini e sul mantenimento della stabilità cardiovascolare • Il paziente è ormai autonomo e non necessita di controllo • È gestita autonomamente dagli stessi pazienti • Deve essere proseguita per tutta la vita • I Club coronarici costituiscono un punto d’incontro e di stimolo Infermieristica dell'area medica Toschi A. A. 2014/2015