Confini Sociologia del territorio LA CITTA Distinzione rispetto

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Confini Sociologia del territorio

Confini Sociologia del territorio

LA CITTA’ • Distinzione rispetto all’ambiente • Distinzione rispetto all’esterno • Distinzioni al suo

LA CITTA’ • Distinzione rispetto all’ambiente • Distinzione rispetto all’esterno • Distinzioni al suo interno

 • Città/ambiente: • Criterio morfologico: la città è un agglomerato denso di edifici

• Città/ambiente: • Criterio morfologico: la città è un agglomerato denso di edifici senza soluzione di continuità. Poche aree verdi • Criterio demografico: densità abitativa (ab/superficie) indicatore grossolano ( New York città compatta, Los Angeles città diffusa) • Criterio fisico: rapporto di urbanizzazione (Ru) • Ru =Sup. edifici (Se)+Sup. strade (Ss)+Sup. attrezzature(Sa) • Sup. di influenza (o competenza)dell’unità territoriale

 • Città/esterno • Wirth: densità, ampiezza ed eterogeneità come criteri di distinzione tra

• Città/esterno • Wirth: densità, ampiezza ed eterogeneità come criteri di distinzione tra città e campagna (= case sparse, pochi abitanti, scarsa eterogeneità attività produttive) criteri oggi meno funzionali perché la campagna si è urbanizzata, diventando parte integrante della città ( diffusione delle attività produttive e commerciali, maggiore mobilità, ecc. ). Si distingue semmai per funzioni ricreative. • Distinzione tra tipi di città: molteplici tipologie (compatta, diffusa, metropolitana, ecc. . ) • Città come luogo di scambi : • Economici mercato in cui avvengono scambi di merci regolari e non solo occasionali ( Weber) • Politici luogo del comando, da cui partono le direttive che gestiscono un’area più vasta coordinamento in assenza di compresenza ( Bagnasco) • Culturali luogo della “varietà” (culture, arti, professioni, ecc. ) (Simmel)

 • Metacriterio : lo scambio • possibile solo se ci sono aperture dei

• Metacriterio : lo scambio • possibile solo se ci sono aperture dei sistemi territoriali • la città - intesa come luogo in cui vengono effettuati gli scambi più importanti – si identifica confini filtro = confini porosi che consentono aperture, ma con modalità di scambio istituzionalizzate. • La dislocazione degli scambi (uffici, servizi, centri commerciali sparsi sul territorio) e il fatto che molti di questi avvengano per via telematica, ridimensiona il criterio tradizionale della residenza: • la città risiede dove si effettua lo scambio, non dove risiedono gli addetti allo scambio città policentrica. • Operazionalizzazione dei criteri di definizione dei confini di una città: • contare esercizi commerciali, luoghi di ritrovo, luoghi del potere amministrativo, sedi di associazioni, testate giornalistiche e luoghi della cultura, ecc. • georeferenziazioni • mappature

c) confini interni • Distinzione di subaree interne ( Scuola di Chicago): interpretazione delle

c) confini interni • Distinzione di subaree interne ( Scuola di Chicago): interpretazione delle differenze. • Sobborghi e ghetti (Hoyt 1939; Wirth 1928): si formano per spostamenti della popolazione interna (i benestanti verso la periferia e i poveri nel centro storico). I flussi migratori rinforzano queste dinamiche.

 • Interpretazioni: • Scuola Ecologica fenomeni spiegati sulla base di leggi di funzionamento

• Interpretazioni: • Scuola Ecologica fenomeni spiegati sulla base di leggi di funzionamento dei sistemi. I più ricchi possono colonizzare nuove aree innescando processi di gentrificazione. Redistribuzione spaziale di gruppi con capacità competitive. • Scuola marxista/radicale rimanda al rapporto di classe: la classe operaia finisce nei ghetti, quella borghese nei sobborghi. Le pubbliche amministrazioni succubi della borghesia non fanno nulla per riequilibrare il rapporto investimenti immobiliari inefficaci subculture “spaziali” della povertà o della violenza. • Interpretazioni che assumono valenze diverse in contesti differenti: • USA (laissez faire): ingenti flussi migratori di vecchia data + duri meccanismi del mercato immobiliare generano segregazione residenziale e distanza sociale (iperghetti= 40% degli abitanti è sotto la soglia di povertà) • EUROPA: ondate migratorie più recenti + politiche di edilizia sociale post WWII generano un dualismo ghetto/sobborgo meno accentuato ( no iperghetti). •

 • Ghetto = apposito spazio murato nel quale erano confinati gli ebrei nella

• Ghetto = apposito spazio murato nel quale erano confinati gli ebrei nella Venezia del 300. Sanzionato giuridicamente. • In senso sociologico= perde la dimensione normativa, mantiene quella etnicoculturale o del lavoro ( classe operaia, underclass). Forma di segregazione. • Enclave etnico-economica = subarea con elevata organizzazione interna, in cui possono essere presenti imprese etniche con ruoli e professioni di alto livello. Forma di autoesclusione. • Prospettiva relazionale: in entrambi i casi si generano rapporti di bounded solidarity (Portes 1993), di solidarietà interna e opposizione verso l’esterno. • La prossimità che si crea in queste subaree ha implicazioni in termini identitari.

LA REGIONE • Area vasta in cui va compresa la città. • Sottodimensioni di

LA REGIONE • Area vasta in cui va compresa la città. • Sottodimensioni di area vasta: • Comprensorio su cui la città esercita la sua influenza ( es. storici: città marinare, liberi comuni, città egemoni, ecc. . ) • Anni 70: città capoluogo con funzioni superiori organizzate in base al criterio dei bacini di utenza : servizi di base distribuiti razionalmente dal centro verso la periferia (distretti sanitari, comunità montane, consorzi di bonifica, ecc. ) • Regione = livello scalare più ampio, che di solito indica: • Un’area politico-amministrativa • Un comprensorio sotto l’influenza di un centro urbano • Vasta area intermedia tra stati e continente ( es. Medio Oriente, regione Balcanica)

Criteri per stabilire i confini di una regione: • • Funzionale = bacino di

Criteri per stabilire i confini di una regione: • • Funzionale = bacino di fruizione di un certo servizio Politico-amministrativo = dovuto a decentramento di funzioni amministrative Economico = riguarda la produzione e la sua organizzazione. Confini prospettici = il punto da cui si guarda un territorio. Le prospettive principali sono due: • Prospettiva urbana: fa riferimento all’evoluzione storica della città. • Valuta l’influenza della città nel tempo (criterio temporale) tre fasi principali dalla rivoluzione industriale in poi: • Crescita della città compatta, con espansione industrie nelle periferie ( città fordista) • Calo dei residenti nel centro urbano e crescita di anelli periferici ( città metropolitana) • Sprawl urbano, con crescita senza forma circolare e congiunzione con altre aree urbane ( città regione, conurbazione). • Valuta secondo la diffusione di funzioni e valori urbani (criterio qualitativo): • Diffusione di servizi commerciali e ricreativi (urbanizzazione della campagna) • Diffusione di costumi, valori, stili di vita (rimescolamento delle popolazioni urbano/rurali, ecc. )

 • Nonostante la diffusione delle funzioni e dei servizi, persiste una gerarchia di

• Nonostante la diffusione delle funzioni e dei servizi, persiste una gerarchia di rango delle città: città globali, città nazione, città regione. . , declinabile anche dal punto di vista della specializzazione delle funzioni: Venezia, città turistica; Roma, città religiosa; Torino, città industriale. . • In Italia solo Milano è città globale: presenza di funzioni apicali = borsa valori, aereoporti internazionali, sedi di multinazionali ( indici ). • La città di rango superiore identifica una regione, dal punto di vista funzionale ma anche politico-amministrativo. •

 • Prospettiva locale : fa riferimento all’economia osservabile a scala locale. Reti di

• Prospettiva locale : fa riferimento all’economia osservabile a scala locale. Reti di città medio-piccole e ruolo della vocazione produttiva + presunta omogeneità culturale dei nodi urbani. • In Italia: • • • Le tre Italie ( Bagnasco 1977) I distretti industriali ( Becattini) I sistemi locali del lavoro (Sforzi 1997) Le aree metropolitane policentriche ( Ardigò 1967) Le dorsali di sviluppo (Censis 2001) la cosiddetta questione settentrionale (Berta 2008)

Dentro i confini • Superamento della dicotomia comunità/società – tradizione/modernità. • Ambiguità del concetto

Dentro i confini • Superamento della dicotomia comunità/società – tradizione/modernità. • Ambiguità del concetto di comunità. • Comunità = aggregato sociale solidale e culturalmente omogeneo • Prossimità spaziale prolungata non necessariamente genera comunità / mobilità territoriale e dislocazione casa-lavoro non impediscono legami di solidarietà

 • Schema triadico fondato su tre diverse modalità di scambio (Polanyi 1977): •

• Schema triadico fondato su tre diverse modalità di scambio (Polanyi 1977): • reciprocità = relazioni di specifica natura assimilabili allo scambio di doni (bilanciata o generalizzata) • scambio di mercato = relazioni funzionali all’ottenimento veloce e poco costoso di un bene. Ha bisogno di una delimitazione territoriale minima : uno spazio, aperto, informale e privo di minacce in cui convergono venditori e compratori. Frontiere, dogane e pregiudizi ostacolano la libera circolazione delle merci. Uso (legittimato da una autorità) della moneta come mezzo di scambio. • redistribuzione = presenza di una autorità esterna che bilancia tasse e aiuti pubblici. Distinzione netta tra chi può essere tassato e chi può essere il beneficiario. Prelievo fiscale e redistribuzione vengono fatti dentro una comunità politica con precisi confini territoriali. Pratiche e cerimonie di dono reciproco x controllare conflitti interni.

 • Spazio dello scambio funzionale= aperto e informale • Spazio delle relazioni =

• Spazio dello scambio funzionale= aperto e informale • Spazio delle relazioni = selettivo • Spazio pubblico = richiede appartenenze formali • (fig. 3. 4) tipi di scambio/caratteri dei confini • Calato nella realtà, il modello assume configurazioni flessibili. Es: il quartiere ( come aggregati spaziali anche più ampi) può contenere contemporaneamente le diverse forme di scambio.

Metodologie di studio • Studi di comunità (Piselli, Bloch, Lynn), approccio narrativo (Thomas e

Metodologie di studio • Studi di comunità (Piselli, Bloch, Lynn), approccio narrativo (Thomas e Znaniecki), sondaggi, network analysis… • Approcci multidisciplinari ( cartine, plastici, sociologia visuale, ecc. . ).