Capitolo 9 Il finanziamento in disavanzo Rosen Gayer

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Capitolo 9 Il finanziamento in disavanzo Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright

Capitolo 9 Il finanziamento in disavanzo Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl

Disavanzo e debito Ricordate che… Il disavanzo (o deficit o indebitamento netto) è l’eccesso

Disavanzo e debito Ricordate che… Il disavanzo (o deficit o indebitamento netto) è l’eccesso di spese rispetto alle entrate che si registra in un determinato periodo di tempo, normalmente l’anno. Il debito rappresenta la somma dei disavanzi accumulati negli anni passati. Il debito è una variabile di stock (misurata in un dato momento) mentre il disavanzo è una variabile di flusso (misurata in un dato arco di tempo). Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl

Disavanzo e debito Come visto nella Scheda 8. 1 del precedente Capitolo del volume,

Disavanzo e debito Come visto nella Scheda 8. 1 del precedente Capitolo del volume, in Italia nel 1990 il debito era pari al 103, 7% del PIL, nel 2005 era pari al 105, 8% del PIL e per il 2012 è stato pari al 127% del PIL. Il disavanzo italiano nel 2005 era 55 806 milioni di euro, pari al 4, 33% del PIL, mentre per il 2012 è stato pari al 3%. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl

Le questioni di misurazione Esistono vari motivi per cui le cifre ufficiali del disavanzo

Le questioni di misurazione Esistono vari motivi per cui le cifre ufficiali del disavanzo e del debito possono non essere significative dal punto di vista economico, quelle che seguono sono alcune. 1. Debito delle Amministrazioni locali: i disavanzi che danno luogo alla formazione del debito possono essere creati da livelli di governo diversi, non solo dallo Stato. 2. Effetti dell’inflazione: l’entità del debito muta a seconda dell’andamento dei prezzi. 3. Capitale e contabilità pubblica: come considerare un debito formato per finanziare investimenti rispetto a quello formato per spese in conto corrente? 4. Immobilizzazioni materiali: come contabilizzarle? 5. Obblighi impliciti: come considerare che lo Stato ha degli obblighi impliciti nei confronti dei residenti (per esempio, legati alla spesa pensionistica) che vanno oltre quelli dei titoli di stato? Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl

L’onere del debito Una delle questioni più dibattute è se gli effetti distributivi e

L’onere del debito Una delle questioni più dibattute è se gli effetti distributivi e di crescita di un’economia cambiano, e come, se una data spesa pubblica è finanziata con imposte o con l’emissione di titoli, cioè indebitandosi. Per comprendere questa questione è necessario analizzare i costi del finanziamento del debito e chi li sostiene. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl

L’onere del debito: l’approccio alla Lerner Secondo Lerner (1948) è necessario distinguere tra debito

L’onere del debito: l’approccio alla Lerner Secondo Lerner (1948) è necessario distinguere tra debito interno e debito esterno: • nel caso del primo, non si ha alcun onere per la generazione futura, perché quando il debito viene estinto si ha un trasferimento di reddito da un gruppo di cittadini (chi non detiene obbligazioni) a un altro (chi detiene obbligazioni) e la generazione futura nel suo insieme non si trova in condizioni peggiori, nel senso che il livello dei consumi non è stato alterato; • se un Paese contrae prestiti con l’estero per finanziare la spesa corrente, la generazione futura sopporta certamente un onere, perché dovrà restituire ai prestatori stranieri non solo l’importo preso a prestito, ma anche gli interessi accumulati, e potrà farlo solo riducendo i propri consumi. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl

Il modello a generazioni sovrapposte di Lerner Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e

Il modello a generazioni sovrapposte di Lerner Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl

Il modello a generazioni sovrapposte di Lerner Dalla tabella precedente si possono trarre le

Il modello a generazioni sovrapposte di Lerner Dalla tabella precedente si possono trarre le seguenti considerazioni: 1. le politiche di spesa e di indebitamento hanno fatto sì che la generazione che era anziana nel 2010 abbia un livello di consumo lungo l’arco della vita superiore di 4 000 euro a quello che avrebbe avuto in altre condizioni; 2. i giovani e le persone di mezz’età non si trovano, nel corso della vita, in condizioni né migliori né peggiori in termini di livelli di consumo; 3. nell’arco della vita la generazione dei giovani nel 2030 ha un consumo inferiore di 4 000 euro rispetto a quello che avrebbe avuto se lo Stato non si fosse indebitato per finanziare la spesa pubblica. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl

Il modello neoclassico Finora abbiamo ipotizzato che l’introduzione di imposte per la restituzione del

Il modello neoclassico Finora abbiamo ipotizzato che l’introduzione di imposte per la restituzione del debito non alteri le decisioni di lavoro né quelle di risparmio, mentre le imposte determinano una distorsione nelle decisioni e comportano comunque dei costi per l’economia. Abbiamo anche ignorato l’effetto che il finanziamento del debito può avere sulla formazione del capitale. Il modello neoclassico del debito sottolinea il fatto che, quando lo Stato avvia un progetto, a prescindere dal fatto che sia finanziato da imposte o da prestiti, vengono sottratte risorse al settore privato. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl

Il modello neoclassico Quando lo Stato contrae un prestito entra in competizione per i

Il modello neoclassico Quando lo Stato contrae un prestito entra in competizione per i fondi con individui e imprese che vogliono il denaro per finanziare i propri progetti di investimento. Se le risorse prese a prestito sono utilizzate per finanziare la spesa corrente, si lascia alla generazione futura uno stock di capitale meno consistente, mentre se lo Stato realizza investimenti produttivi lo stock di capitale totale aumenta. Nell’analisi neoclassica, l’idea che il prestito allo Stato riduca l’investimento privato, il cosiddetto effetto spiazzamento, vale anche se le risorse pubbliche sono impegnate per investimenti: l’effetto di spiazzamento è dovuto a variazioni dei tassi di interesse. Quando lo Stato aumenta la domanda di credito il tasso di interesse aumenta; se cresce il tasso di interesse, gli investimenti privati diventano più cari e vengono effettuati in misura più limitata Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl

Il teorema di Barro-Ricardo Barro (1974) ha sostenuto che, quando lo Stato contrae un

Il teorema di Barro-Ricardo Barro (1974) ha sostenuto che, quando lo Stato contrae un prestito, gli appartenenti alla “vecchia” generazione si rendono conto che i loro eredi si troveranno in condizioni peggiori e possono decidere di aumentare i lasciti di un importo sufficiente a coprire le imposte aggiuntive che saranno dovute in futuro. In questo modo i livelli di consumo di entrambe le generazioni non subirebbero cambiamenti, e il finanziamento con imposte o con debito avrebbe un effetto essenzialmente equivalente. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl

Il teorema di Barro-Ricardo Questa visione, secondo cui i comportamenti degli individui rendono irrilevante

Il teorema di Barro-Ricardo Questa visione, secondo cui i comportamenti degli individui rendono irrilevante l’alternativa tra finanziamento con debito o con imposte, viene spesso denominata teorema di Ricardo perché fu anticipata nell’opera di David Ricardo (1772, 1823), economista britannico. È bene ricordare che Ricardo, nella sua analisi sul debito, presentava questa come una delle situazioni possibili ed esprimeva lui stesso alcuni dubbi sul fatto che si potesse verificare effettivamente. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl

Alcune considerazioni di efficienza Tra il finanziamento mediante imposizione fiscale e l’indebitamento, quale crea

Alcune considerazioni di efficienza Tra il finanziamento mediante imposizione fiscale e l’indebitamento, quale crea un eccesso di onere superiore? Posto che qualsiasi aumento della spesa pubblica alla fine deve essere finanziato da un aumento delle imposte, le due alternative differiscono solo per la collocazione temporale delle imposte: se il finanziamento avviene tramite imposte viene effettuato un pagamento consistente nel momento in cui si effettua la spesa, mentre con l’indebitamento vengono effettuati molti piccoli pagamenti nel corso del tempo per finanziare l’interesse dovuto sul debito. Alla fine però i valori attuali delle due forme di prelievo devono essere gli stessi in entrambi i casi. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl

Alcune considerazioni di efficienza Se i valori attuali del prelievo fiscale sono identici a

Alcune considerazioni di efficienza Se i valori attuali del prelievo fiscale sono identici a prescindere dal metodo adottato, esistono motivi per prediligere il finanziamento con imposte o in disavanzo in base a considerazioni di efficienza? Supponiamo per semplicità che tutte le entrate per il finanziamento del debito siano realizzate mediante imposte sul reddito da lavoro; ricordando che l’eccesso di pressione è funzione dell’aliquota al quadrato, si può concludere che due imposte con aliquota ridotta non sono equivalenti a un’imposta consistente e si preferiscono le prime alla seconda. Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018 Mc. Graw-Hill Education (Italy) srl

Alcune considerazioni di efficienza Rosen, Gayer, Scienza delle finanze 5 e Copyright © 2018

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