ACQUE CONTINENTALI Le acque sotterranee La formazione delle
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ACQUE CONTINENTALI
Le acque sotterranee La formazione delle falde freatiche e artesiane Nel sottosuolo l’acqua è dolce, limpida e potabile, adatta quindi al consumo da parte dell’uomo. Le acque sotterranee si formano perché l'acqua piovana si infiltra nel terreno nelle fessure delle rocce verso il basso. L'acqua percola nel sottosuolo fino a incontrare la roccia impermeabile e occupa interstizi o pori tra i sedimenti
La falda freatica: zona satura di acqua, le acque in essa contenute formano la falda idrica. Superficie freatica: superficie che delimita in alto la falda Zona vadosa o aerata: pori delle rocce parzialmente riempito di aria Zona di alimentazione: zona del terreno dove l'acqua si infiltra e alimenta la falda Pozzo freatico: punto da cui si preleva acqua dalla falda freatica Falda artesiana o imprigionata: le acque penetrate in profondità possono occupare lo spazio tra due strati rocciosi impermeabili Livello piezometrico: il livello a cui giungono le acque della falda libera di muoversi Pozzo artesiano: pozzo in una falda artesiana da cui l'acqua risale
Le acque superficiali e sotterranee
Le falde sono alimentate da precipitazioni, neve, fiumi o laghi e sono influenzate dal periodo di siccità o di piovosità. Le acque sotterranee si muovono molto lentamente, di pochi centimetri al giorno. In zone umide la superficie freatica coincide con la superficie di fiumi e laghi, in zone desertiche può trovarsi a centinaia di metri di profondità.
Sorgente: punto in cui uno strato roccioso impermeabile di una falda freatica interseca un pendio. Sorgente termale: se le acque della sorgente hanno temperatura superiore a 6 - 8 °C
Porosità e permeabilità L'infiltrazione e la percolazione dell'acqua nel sottosuolo dipendono dal numero e dalla dimensione degli spazi tra le particelle e le fessure delle rocce. La porosità è la percentuale del volume totale occupata dai pori, dipende dal materiale che compone il terreno. Nella ghiaia i granuli hanno grandi dimensioni e non sono cementati tra loro, la porosità è elevata. La permeabilità è la capacità di un materiale di lasciarsi attraversare da un liquido. Negli strati rocciosi la permeabilità aumenta se sono presenti fratture L'argilla ha una porosità di quasi il 50% ma è impermeabile perché formata da particelle fini che non si lasciano attraversare dall'acqua.
Porosità e fratture
I fiumi Un fiume è un corso d'acqua perenne che ha origine in una sorgente, scorre fino al mare dove sbocca nella foce che può essere ramificata a «delta» o ad imbuto a «estuario» Le parti del fiume sono: ◦ alveo o letto: avvallamento in cui scorre il fiume ◦ argini o sponde che contengono il fiume ◦ Affluenti: corsi d'acqua che confluiscono nel fiume principale
◦ bacino idrografico: territorio che alimenta un fiume ◦ linea spartiacque: linea ideale tracciata sui crinali più elevati dei rilievi circostanti che separa un bacino idrografico dall'altro ◦ linee di impluvio: solchi in cui gli affluenti scorrono nel bacino idrografico
Bacino idrografico
Acque fluviali La pendenza di un fiume è la differenza tra la quota della sorgente e la quota della foce diviso la lunghezza del fiume (m. sorgente – m. foce)/lunghezza fiume La velocità delle acque dipende dalla pendenza. Nel tratto di montagna la pendenza è elevata quindi le acque scorrono più velocemente formando cascate e rapide mentre alla foce la pendenza è quasi nulla e il fiume scorre lentamente. Nel primo tratto con elevata velocità il fiume erode il fondo (processo di erosione), successivamente il fiume depone sassi, sabbia, e detriti (deposizione) vedi profilo longitudinale del fiume
La portata di un corso d'acqua è il volume di acqua che passa in una sezione trasversale all’alveo nell'unità di tempo m 3/sec. Aumenta gradualmente dalla sorgente alla foce nei fiumi delle regioni temperate mentre in quelle aride diminuisce, perché l'acqua evapora o si infiltra nel terreno. Il regime del fiume è l'insieme delle variazioni annuali della portata. La portata massima o piena da noi è in primavera e in autunno mentre la portata minima o magra è in estate o in inverno
L'azione geomorfologica delle acque correnti L'erosione, il trasporto e la deposizione dei sedimenti modellano il paesaggio. L'EROSIONE: L'acqua della corrente esercita una forza di taglio che muove i materiali al fondo in base al peso dell'acqua, alla profondità del fiume, alla pendenza dell'alveo. Se il fiume è profondo e veloce aumenta la forza di taglio. Le particelle sono spostate in ordine di grandezza, prima il limo poi la sabbia, la ghiaia e così via. Nelle rapide le acque scendono rapidamente lungo alvei rocciosi resistenti all'erosione e molto inclinati. Le cascate si hanno quando le acque compiono un salto verticale
IL TRASPORTO: I materiali sono trasportati al mare in soluzione sospensione per trascinamento sul fondo Quando la velocità diminuisce i sedimenti si depositano, prima quelli più grossolani e poi i più fini. Alla foce la velocità dell'acqua è bassa, i sedimenti si accumulano sempre di più. Se il territorio si abbassa (subsidenza) il letto del fiume si alza divenendo più alto della regione in cui scorre e rompendo facilmente gli argini, cercando nuovi percorsi verso il mare, originando una rete di canali detta delta.
I fiumi a meandri scorrono dentro alvei curvi denominati meandri. Si formano in seguito alla variazione di velocità e forza di taglio della corrente fluviale Quando l'acqua arriva in un'ansa è più veloce e profonda vicina alla sponda esterna (concava), è più lenta lungo la sponda interna (convessa) Erosione e deposizione da parti opposte originano le curve e quindi i meandri I meandri si spostano nel tempo verso valle e lateralmente
Fasi del fiume
L'azione solvente delle acque sotterranee cambia il paesaggio formando solchi e voragini in superficie e grotte in profondità. L'acqua piovana è leggermente acida, scioglie le rocce calcare portando in profondità sali che diventano insolubili nel sottosuolo. Si crea un paesaggio irregolare con depressioni, conche, voragini e torri detto paesaggio carsico attraverso i cosiddetti processi carsici. Forme tipiche sono: campi solcati, doline, uvala, polje e foibe. Sotto nel sottosuolo le strutture tipiche sono le stalattiti che scendono dal soffitto e le stalagmiti che salgono dal pavimento.
Il paesaggio carsico
Campi solcati Doline Uvala Polje
Il «bacio» tra una stalattite e una stalagmite
Stalattiti e stalagmiti
I laghi Un lago si forma in seguito all'accumulo di acqua in una depressione del terreno. ◦ Può ricevere acqua da un immissario, dalle acque sotterranee o dal deflusso dei pendii. ◦ Può perdere acqua da un emissario, per evaporazione o per il deflusso sotterraneo. I laghi possono avere acque dolci, salmastre o salate e contengono in generale gli stessi componenti dei fiumi: calcio, magnesio, sodio, potassio. Ci sono solo una ventina di grandi laghi al mondo che contengono la maggior parte delle acque dolci lacustri ( es Mar Caspio)
Lago del Livelet
Lago Hiller, lago salmastro Bolivia, lago salato
Mar Caspio
I laghi salmastri si trovano tra la terra e il mare (es. Lago di Burano in maremma) I laghi salati sono frequenti delle regioni aride e semiaride, possono essere perenni o effimeri. Il Mar morto contiene 280 grammi di sale/litro.
Sono classificati in base alla loro origine: ◦ glaciali ◦ tettonici
Origine dei laghi tettonici
◦ vulcanici ◦ fluviali di sbarramento naturale ◦ fluviali di sbarramento artificiali
I laghi si evolvono nel tempo fino ad estinguersi, in base alla maggiore evaporazione o alla maggiore piovosità. Il bacino del lago riceve sedimenti provenienti dall’emissario e può interrarsi. Il lago diventa stagno, poi palude e acquitrino.
I ghiacciai Il ghiacciaio più esteso delle Alpi è il ghiacciaio Aletsch nelle Alpi bernesi, esteso 350 km 2. Coprono 16 milioni di km 2 della superficie terrestre cioè il 10% del totale In passato i ghiacciai erano più ampi, poi si sono ritirati e ampliati molte volte in base all'andamento climatico. Il clima della terra è passato da periodi di freddo estremo a periodi di caldo estremo. L'ultima glaciazione risale a 21000 anni fa.
Estensione dei ghiacciai durante l’ultimo periodi glaciale
I ghiacciai sono grandi masse di ghiaccio che si muovono sotto il proprio peso, l'acqua che accumulano è allontanata dal ciclo idrologico anche per migliaia di anni. I ghiacciai si classificano in ◦ continentali (le calotte glaciali) che si trovano alle alte latitudini e sono estese coltri di ghiaccio a bassa quota ◦ montani occupano zone più elevate sulle catene montuose, sono numerosi ma limitati come estensione. Tra i ghiacciai montani vi sono i ghiacciai alpini.
Ghiacciai continentali
Ghiacciai montani
I ghiacciai si formano dove cadono precipitazioni nevose e le temperature medie sono molto basse Si può individuare sulle montagne una linea detta limite delle nevi permanenti sopra della quale la neve caduta non si scioglie completamente e va ad alimentare masse di ghiaccio. I ghiacciai alpini sono di dimensioni ridotte, scorrono nelle parti superiori delle valli verso il basso con una lingua glaciale.
Limite delle nevi perenni
Si possono distinguere tre zone del ghiacciaio: 1. zona di alimentazione o bacino collettore dove sopra il limite delle nevi perenni la neve si trasforma in ghiaccio 2. zona di ablazione o bacino ablatore parte sotto il limite delle nevi permanenti in cui si verifica la perdita di ghiaccio per fusione 3. fronte parte terminale verso valle da cui si può originare un torrente glaciale
Parti del ghiacciaio
Parti del ghiacciaio
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