Una sferetta P viene posta in una conca

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Una sferetta P viene posta in una conca semisferica di raggio R in un

Una sferetta P viene posta in una conca semisferica di raggio R in un punto diverso da quello più basso. La sferetta rotola e l’angolo q indicato in figura varia con la legge: Quali sono le dimensioni di w e S? Qual è l’interpretazione geometrica di S? R P q L’argomento della funzione coseno è un angolo, cioè una grandezza adimensionale. wt deve essere adimensionale. [wt]= [w] [T]= [T 0] Risulta [w] = [T-1] L’angolo non ha dimensioni: pertanto [S] [R-1][cos]=[L 0 M 0 T 0] La funzione coseno è adimensionale, il raggio R ha le dimensioni di lunghezza [R]=[L]. Pertanto: [S]=[L] S è l’arco di cerchio tra P e il punto più basso della conca. G. M. - Edile A 2002/03

Data una colonna di liquido di densità r ed altezza h. La quantità rgh

Data una colonna di liquido di densità r ed altezza h. La quantità rgh con g l’accelerazione di gravità, può essere una forza? La forza (F=ma) ha le dimensioni [F]=[M][LT-2] Quali sono le dimensioni di rgh? r è una densità [r]=[ML-3] g è un’accelerazione [g]=[LT-2] h è un’altezza [h]=[L] Pertanto [rgh ]= [ML-3] [LT-2] [L]=[ML-1 T-2] rgh non è una forza!! Confrontando le dimensioni di rgh con quelle della forza, si vede che rgh ha le dimensioni di una forza per una lunghezza alla meno 2 [F][L-2] Ma anche la pressione ha le stesse dimensioni! rgh potrebbe essere una pressione. rgh rappresenta l’aumento di pressione in un liquido con la profondità. G. M. - Edile A 2002/03

Il campione del kilogrammo ha la forma di un cilindro di altezza pari al

Il campione del kilogrammo ha la forma di un cilindro di altezza pari al diametro. Si dimostri che a parità di volume e di forma, queste dimensioni forniscono la minima area; ciò consente di minimizzare gli effetti della contaminazione superficiale. G. M. - Edile A 2002/03

Il campione del kilogrammo ha la forma di un cilindro di altezza pari al

Il campione del kilogrammo ha la forma di un cilindro di altezza pari al diametro. Si dimostri che a parità di volume e di forma, queste dimensioni forniscono la minima area; ciò consente di minimizzare gli effetti della contaminazione superficiale. Applica zione G. M. - Edile A 2002/03

Abbiamo espresso la superficie del cilindro in funzione del suo volume e del rapporto

Abbiamo espresso la superficie del cilindro in funzione del suo volume e del rapporto e tra il raggio e l’altezza Applica zione cont. Poiché il volume del cilindro deve rimanere costante, deve contenere sempre la stessa massa, possiamo limitarci a studiare la dipendenza da e. La superficie sarà minima quando f(e) sarà minima. Abbiamo visto che nei punti di massimo o di minimo relativo derivata si annulla. Cerchiamo e in cui G. M. - Edile A 2002/03

Calcoliamoci la derivata: Applica zione cont. Imponendo che la derivata sia nulla: Da cui

Calcoliamoci la derivata: Applica zione cont. Imponendo che la derivata sia nulla: Da cui G. M. - Edile A 2002/03

Applica zione cont. G. M. - Edile A 2002/03

Applica zione cont. G. M. - Edile A 2002/03

Errori di misura cifre significative • Ogni misura è affetta da errori – Errori

Errori di misura cifre significative • Ogni misura è affetta da errori – Errori casuali – Errori sistematici • L = 3, 6 + 0, 1 m valore errore scritto esplicitamente • Oppure L = 3, 6 m 2 cifre significative L’errore (implicito) è sull’ultima cifra (0, 1 m) G. M. - Edile A 2002/03

Errori di misura cifre significative • L = 3, 6 + 0, 1 m

Errori di misura cifre significative • L = 3, 6 + 0, 1 m errore assoluto errore relativo • Cifre significative Contare il numero di cifre diverse da zero dopo la virgola Il numero di cifre significative è legato all’errore G. M. - Edile A 2002/03

Grandezze derivate: propagazione degli errori • Se la grandezza derivata si ottiene come somma

Grandezze derivate: propagazione degli errori • Se la grandezza derivata si ottiene come somma o differenza di altre grandezza – L’errore non può essere più piccolo del più grande degli errori assoluti • Se la grandezza derivata si ottiene attraverso operazioni di prodotto o divisione di altre grandezze – L’errore relativo non deve essere più piccolo del più grande degli errori relativi. G. M. - Edile A 2002/03

Sistema di riferimento su una retta • Per definire un asse di riferimento occorre:

Sistema di riferimento su una retta • Per definire un asse di riferimento occorre: – fissare l’origine – fissare il verso positivo • La posizione (coordinata) x del punto P sarà • La distanza di P dall’origine O se P viene dopo O percorrendo l’asse nel verso fissato () • Meno la distanza di P’ dall’origine O se P’ viene prima di O percorrendo l’asse nel verso fissato (x=-d. P’O) x = -d. P’O P’ x = +d. PO P G. M. - Edile A 2002/03

Sistema di riferimento nel piano • Occorrono due assi cartesiani (ortogonali) (stessa origine) –

Sistema di riferimento nel piano • Occorrono due assi cartesiani (ortogonali) (stessa origine) – L’asse x deve ruotare di 90° in senso antiorario per sovrapporsi all’asse y • Il punto P nel piano sarà individuato dalle coordinate x, y, che sono le coordinate dei punti proiezione di P rispettivamente sugli assi x e y • I punti proiezioni Px e Py si ottengono mandando le perpendicolari da P rispettivamente agli assi x (verde) ed y (violetta). G. M. - Edile A 2002/03

Rappresentazione polare Asse y • La posizione di P nel piano può essere specificata

Rappresentazione polare Asse y • La posizione di P nel piano può essere specificata in coordinate polari (r, q) • r è la distanza di P dall’origine del sistema di riferimento. P r q O Asse x • q è l’angolo formato dal segmento OP con un asse arbitrariamente fissato nel piano Asse y P y r q O x • r è un numero reale positivo Asse x • Nella figura è stato scelto l’asse x come asse di riferimento. • L’angolo q è positivo se l’asse di riferimento x deve ruotare in verso antiorario per sovrapporsi al segmento OP. G. M. - Edile A 2002/03

Sistema di riferimento nello spazio • Nello spazio occorrono tre assi orientati, x, y,

Sistema di riferimento nello spazio • Nello spazio occorrono tre assi orientati, x, y, z, ortogonali tra di loro. • Si usano terne destrorse, cioè con l'asse x disposto secondo il pollice, l'asse y secondo l'indice, e quello z secondo il medio della mano destra. • Si manda da P la parallela all'asse z fino ad incontrare il piano xy: si determina così il punto Pxy proiezione di P sul piano xy. • Si congiunge con un segmento l'origine O con il punto Pxy. Il segmento OPxy è perpendicolare all’asse z. • La proiezione di P sull'asse z, Pz, si determina mandando da P un segmento parallelo al segmento OPxy. • La proiezione Px di P sull'asse x si determina mandando da Pxy la parallela all'asse y fino ad intersecare l'asse x • La proiezione Py di P sull'asse y si determina mandando da Pxy la parallela all'asse x fino ad intersecare l'asse y. G. M. - Edile A 2002/03

Grandezze scalari e vettoriali • • • Massa Tempo Temperatura Pressione Posizione lungo un

Grandezze scalari e vettoriali • • • Massa Tempo Temperatura Pressione Posizione lungo un asse (linea) • Volume • Lavoro • Energia • • Posizione nel piano Posizione nello spazio Velocità Accelerazione Forza Quantità di moto Impulso Momento della quantità di moto G. M. - Edile A 2002/03

I vettori • Quando si ha a che fare con un problema in fisica

I vettori • Quando si ha a che fare con un problema in fisica conviene sempre fare un disegno, uno schizzo. • Un vettore si rappresenta con una freccia per indicare la direzione ed il verso del vettore. La lunghezza della freccia rappresenta invece il modulo del vettore. • Vettori paralleli (stesso verso e stessa direzione) e con lo stesso modulo sono uguali. G. M. - Edile A 2002/03

Somma di due vettori • Regola del parallelogramma y • Si riporta il primo

Somma di due vettori • Regola del parallelogramma y • Si riporta il primo vettore, a partire dalla fine del primo vettore si riporta il secondo. • Il vettore somma si ottiene congiungendo il punto iniziale del primo vettore con quello finale del secondo vettore x La somma è commutativa, posso invertire il ruolo del primo vettore con il secondo G. M. - Edile A 2002/03

Vettori componenti di un vettore • Qualunque vettore A può y essere pensato come

Vettori componenti di un vettore • Qualunque vettore A può y essere pensato come somma di due vettori Ax e Ay, il primo parallelo all’asse x, il secondo all’asse y Ay • Ax e Ay sono i vettori componenti di A. x N. B. Nello spazio i vettori componenti sono tre: Ax, Ay e Az G. M. - Edile A 2002/03

Componenti cartesiane • Ax = + (più) il modulo del y vettore componete Ax

Componenti cartesiane • Ax = + (più) il modulo del y vettore componete Ax se Ax è concorde con l’asse x • Ax = - (meno) il modulo di Ax se il verso di Ax è opposto all’asse x • Analogo discorso per Ay. x – Dove A= modulo di A – F angolo tra A e l’asse x G. M. - Edile A 2002/03

Somma di vettori usando le componenti Ax Bx G. M. - Edile A 2002/03

Somma di vettori usando le componenti Ax Bx G. M. - Edile A 2002/03

Sottrazione di un vettore y x G. M. - Edile A 2002/03

Sottrazione di un vettore y x G. M. - Edile A 2002/03

Versori A • Sono vettori di modulo unitario • I versori non hanno dimensioni

Versori A • Sono vettori di modulo unitario • I versori non hanno dimensioni – Se u. A è il versore del vettore A, allora u. A A=Au. A • I versori degli assi x, y, e z si chiamano rispettivamente: i, j (e k), oppure ux, uy e uz. – Nel caso – Ax=Axi – Ay=Ayj y • A = Ax+ Ay= Axi+ Ayj A j i Ay Ax x G. M. - Edile A 2002/03

Significato di una relazione vettoriale Due vettori sono uguali se sono uguali le componenti

Significato di una relazione vettoriale Due vettori sono uguali se sono uguali le componenti Un’equazione vettoriale corrisponde a due (nel piano), tre (nello spazio) equazioni scalari G. M. - Edile A 2002/03

Un’automobile viaggia verso est per 50 km, poi verso nord per 30 km e

Un’automobile viaggia verso est per 50 km, poi verso nord per 30 km e infine in direzione di 30° a est rispetto al nord per 25 km. Si disegni il diagramma dei vettori e si determini lo spostamento totale dell’auto dal punto di partenza. Applic azione G. M. - Edile A 2002/03

La lancetta dei minuti di un orologio a parete misura 10 cm dall’asse alla

La lancetta dei minuti di un orologio a parete misura 10 cm dall’asse alla punta. Qual è il vettore spostamento della punta dal quarto d’ora alla mezz’ora durante la mezz’ora successiva durante l’ora successiva Applic azione G. M. - Edile A 2002/03

Il vettore B sommato al vettore A da per risultato 6. 0 i+1. 0

Il vettore B sommato al vettore A da per risultato 6. 0 i+1. 0 j. Se si sottrae B da A il risultato è -4. 0 i+7. 0 j. Quant’è il modulo di A. Applic azione G. M. - Edile A 2002/03

Sono date le componenti di 4 vettori a, b, c, d. Determinare per ciascuno

Sono date le componenti di 4 vettori a, b, c, d. Determinare per ciascuno di essi l’angolo formato con l’asse delle x: 1) ax=3 ay=3 2) bx=-3 by=-3 3) cx=-3 cy=3 4) dx=3 dy=-3 Applic azione G. M. - Edile A 2002/03