Un Piano Rurale Siciliano per far rinascere la

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Un Piano Rurale Siciliano per far rinascere la nostra Agricoltura Guido Bissanti 7 maggio

Un Piano Rurale Siciliano per far rinascere la nostra Agricoltura Guido Bissanti 7 maggio 2018 Sala Piersanti Mattarella Palazzo dei Normanni – Palermo ore 9: 00 – 13: 00

Le Politiche Agricole interferiscono sugli equilibri internazionali? Secondo l’Heidelberg Institute for International Conflict Research,

Le Politiche Agricole interferiscono sugli equilibri internazionali? Secondo l’Heidelberg Institute for International Conflict Research, attualmente si combattono 67 guerre e sono coinvolti 783 tra milizie-guerriglieri, gruppi terroristi-separatisti-anarchici. Come l’ha definita Papa Francesco: una terza Guerra mondiale a pezzetti. Land Grabbing 2

Questo significa che tutti siamo coinvolti a rivedere gli attuali modelli politici di produzione,

Questo significa che tutti siamo coinvolti a rivedere gli attuali modelli politici di produzione, gestione e ridistribuzione delle risorse. Cibo La Regola di A. Einstein “Non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo. ” 3

Trattato di Roma - capitolo II (articoli 38 -47) «la realizzazione e lo sviluppo

Trattato di Roma - capitolo II (articoli 38 -47) «la realizzazione e lo sviluppo del mercato comune dei prodotti agricoli devono essere accompagnati dalla messa in opera di una politica agricola comune» (art. 38, par. 4). Politica successivamente “supervisionata” dal WTO nato il 1º gennaio 1995 4

Rivoluzione Verde Paradosso Illusione Verde 5

Rivoluzione Verde Paradosso Illusione Verde 5

Su vasta scala l’intera emergenza sociale ed ecologica del nostro Pianeta e dei nostri

Su vasta scala l’intera emergenza sociale ed ecologica del nostro Pianeta e dei nostri territori è il frutto di una Economia dell’Impossibile Un’Economia che ha ignorato completamente i principi dell’Ecologia Fisica … Termodinamica …. Principi Energetici “Ludato Sì” 6

Il punto di partenza delle Politiche Agricole è la cellula agricola Oggi le aziende

Il punto di partenza delle Politiche Agricole è la cellula agricola Oggi le aziende agricole hanno un’efficienza (in termini energetici) che in certi casi arriva fino al 10 % delle aziende degli anni ’ 60* Questo perché oggi, nelle “moderne” aziende agricole, abbiamo riconvertito l’Agroecosistema produttivo da chiuso ad aperto * Jeremy Rifkin 7

Per capire questa affermazione dobbiamo evidenziare 2 aspetti che si basano sulla peculiarità dell’ecosistema

Per capire questa affermazione dobbiamo evidenziare 2 aspetti che si basano sulla peculiarità dell’ecosistema È un sistema Dissipativo 8

1° Aspetto Sistema Termodinamico Chiuso →Massa← ↔Energia↔ Sistema Termodinamico Aperto ←Massa→ ↔ Energia ↔

1° Aspetto Sistema Termodinamico Chiuso →Massa← ↔Energia↔ Sistema Termodinamico Aperto ←Massa→ ↔ Energia ↔ 9

2° Aspetto deve obbligatoriamente aumentare la complessità della propria struttura* (ovvero l’ordine) diminuendo la

2° Aspetto deve obbligatoriamente aumentare la complessità della propria struttura* (ovvero l’ordine) diminuendo la propria entropia (neghentropia); in poche parole deve biodiversificarsi. * Ilya Prigogine padre dell’epistemologia della complessità 10

Energia Ricevuta Sistemi Dissipativi 11

Energia Ricevuta Sistemi Dissipativi 11

È evidente che la riconversione delle nostre cellule produttive (aziende agricole) da sistemi aperti

È evidente che la riconversione delle nostre cellule produttive (aziende agricole) da sistemi aperti a sistemi chiusi ha ripercussioni a caduta sui sistemi ecologici ed antropici ad esse collegati che, strutturandosi secondo l’epistemologia della complessità, devono adeguarsi e rimodellarsi di conseguenza. Queste considerazioni, che non sono opinabili, conducono in campo agroalimentare a scelte ed indirizzi Politici 12

Il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva, ha sollecitato sistemi alimentari più

Il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva, ha sollecitato sistemi alimentari più sani e sostenibili e ha dichiarato che l'agroecologia è la soluzione della questione. 13

 • Rimodulazione delle aziende agricole verso forme altamente biodiversificate; • Adeguamento delle ampiezze

• Rimodulazione delle aziende agricole verso forme altamente biodiversificate; • Adeguamento delle ampiezze aziendali ad un concreto rapporto di gestione culturale ed energetica al suo nucleo promotore (agricoltore in tutte le sue forme); • Concretizzazione del concetto di Km zero quale condizione migliore per operare in presenza di sistemi termodinamici più chiusi (vedasi Protocollo di Kyoto). • Realizzazione concreta di quello che nel settore dell’ingegneria elettrica viene chiamata “Generazione Distribuita” che altro non è che la sintesi o il compendio di tutta la questione. 14

 • Applicazione del principio di Sovranità Alimentare* come attuazione, su scala più ampia

• Applicazione del principio di Sovranità Alimentare* come attuazione, su scala più ampia o, se preferiamo, di macroaree geografiche (Bioregioni)**, dei principi di migliore efficienza dei Sistemi Energetici. *Locuzione coniata nel 1996 ed enunciata alla Conferenza Internazionale della coalizione di Tlaxcala ** Teoria enunciata da Peter Berg e Raymond fine degli anni 1960 Dasmann alla 15

Questo approccio prende il nome di: Agricoltura Umanistica In questo senso anche il concetto

Questo approccio prende il nome di: Agricoltura Umanistica In questo senso anche il concetto di innovazione (spesso mal interpretato ed applicato nei PSR) non risiede in aspetti tecnologici ma nella condizione di avvicinare le peculiarità Umane alle caratteristiche ecologiche 16

L’obiettivo delle Politiche Rurali non saranno più i mercati o la competitività dei prodotti

L’obiettivo delle Politiche Rurali non saranno più i mercati o la competitività dei prodotti ma saranno le Regole da porre per rivedere il concetto di Mercato ed il concetto di Competitività Il centro delle Politiche Rurali diviene il Nucleo Aziendale: l’Uomo a cui i sistemi di investimento e di aiuto (PAC e PSR), i servizi, le strutture amministrative si dovranno rivolgere 17

Affinché una Riforma Rurale di tali dimensioni si attui in maniera spontanea, sempre ragionando

Affinché una Riforma Rurale di tali dimensioni si attui in maniera spontanea, sempre ragionando in termini di processo e di adeguamento di Sistemi, occorrono decine e decine di anni. Oggi però non abbiamo a disposizione decine di anni Servono due tipi di Atti Politici: • Un Atto di Insieme, che possiamo definire Legge Quadro; • Dei Catalizzatori. 18

Partiamo dai catalizzatori, analizzando nel dettaglio i singoli provvedimenti che dobbiamo mettere in atto:

Partiamo dai catalizzatori, analizzando nel dettaglio i singoli provvedimenti che dobbiamo mettere in atto: 19

 • Norme di salvaguardia sanitaria (residuo zero) sui prodotti agroalimentari di importazione, in

• Norme di salvaguardia sanitaria (residuo zero) sui prodotti agroalimentari di importazione, in applicazione del comma b. dell’ art. 17 dello Statuto della Regione Siciliana; • Applicazione del Protocollo di Kyoto sul trasferimento delle merci (Accordi di Parigi), con un sistema di sgravio per i prodotti tipici; • Agevolazioni per il raggiungimento della Generazione Distribuita nei sistemi energetici aziendali: Risorse Idriche, Risorse Elettriche, Risorse Ecologiche e derivati; • Agevolazioni per la distribuzione del prodotto a Km zero e per la creazione di reti, accordi di filiera, microstrutture di distribuzione e di raccordo tra produzione ed acquisto, ristorazione collettiva; 20

 • Piano di adeguamento ed efficientamento della rete viabile rurale e digitale che

• Piano di adeguamento ed efficientamento della rete viabile rurale e digitale che favorisca l’accorciamento di filiera; • Agevolazioni per l’attuazione del cambio tecnologico verso la produzione e l’uso di prodotti ecosostenibili (legno, biotessili, ecc. ); • Agevolazione finalizzate ai nuclei aziendali, familiari, ecc. ; • Riadeguamento delle “cellule aziendali” nella direzione agroecologica (PSR) ed in applicazione dell’art. 44 della Costituzione Italiana; • Incentivi al recupero della biodiversità (non solo agricola) e alla promozione e registrazione dei Prodotti Tipici; • Norme di indirizzo e finanziamento alla Ricerca ed all’Assistenza Tecnica. 21

I 10 punti elencati (i cosiddetti Catalizzatori) devono progressivamente essere inglobati in un impianto

I 10 punti elencati (i cosiddetti Catalizzatori) devono progressivamente essere inglobati in un impianto di Riforma Rurale che dovrà muoversi nell’ottica della gestione dei Sistemi Chiusi. Il Piano di Riforma deve analizzare e rivedere le strutture di Pianificazione e di Amministrazione dell’intero Processo. 22

 • Ristrutturazione e riorganizzazione degli Uffici Regionali (centrali e periferici), degli Enti, Consorzi

• Ristrutturazione e riorganizzazione degli Uffici Regionali (centrali e periferici), degli Enti, Consorzi e Strutture collegate (Agenzia Unica); • Integrazione tra Piano della Riforma Rurale, Norme Urbanistiche e Paesaggistiche contengano all’interno, tra gli altri strumenti, il principio del Bioregionalismo, dei Paesaggi Rurali, il Piano per l’Assetto Idrogeologico, ecc. ; • Alleggerimento del peso burocratico a carico delle Aziende Agricole e linee preferenziali per gli accessi autorizzativi; • Accesso al Credito agevolato attraverso sistemi di Garanzia Pubblica per Aziende in linea con i principi dell’agroecologia; • Indirizzi e linee guida per il PSR discendenti dal Piano di Riforma Rurale. 23

Possiamo inquadrare l’intero processo e, quindi, l’intera Riforma Rurale con il Principio Etico ed

Possiamo inquadrare l’intero processo e, quindi, l’intera Riforma Rurale con il Principio Etico ed Umanistico di Prossimità 24

Grazie per la paziente attenzione 25

Grazie per la paziente attenzione 25