PIANO SVILUPPO RURALE ZOOTECNIA E VITIVINICOLTURA BINOMIO STRATEGICO
PIANO SVILUPPO RURALE ZOOTECNIA E VITIVINICOLTURA BINOMIO STRATEGICO PER IL TERRITORIO
IL NOSTRO TERRITORIO Il settore primario è stato interessato, negli ultimi anni, da notevoli cambiamenti e gli agricoltori sono oggi chiamati a garantire la competitività delle imprese e, allo stesso tempo, a far fronte a molteplici criticità quali la necessità di adattarsi ai cambiamenti climatici e di ridurre l’impatto ambientale del processo produttivo, attraverso l’utilizzo più razionale delle risorse disponibili e importanti investimenti in tecnologia. Tuttavia per molte realtà del territorio italiano ciò non è sempre realizzabile, a causa della natura delle stesse che, spesso, sono a conduzione familiare e possono contare su un’estensione ridotta. Il territorio della provincia di Treviso non smentisce questa descrizione e, pertanto, si presenta la necessità per queste aziende di sviluppare progetti e strategie per produrre reddito e garantire una maggior sostenibilità del processo produttivo.
VITIVINICOLTURA E ZOOTECNIA In questo contesto appare interessante dare uno sguardo al passato e analizzare l’organizzazione e le caratteristiche della azienda agricola media che da sempre ha caratterizzato questa zona. Questa presentava un indirizzo produttivo misto e, in particolare, riusciva a coniugare l’attività vitivinicola con la zootecnia da latte. Ciò permetteva alle famiglie di diversificare il reddito, che non risultava legato unicamente ad un solo prodotto e garantiva allo stesso tempo un equilibrio nello sfruttamento delle risorse del territorio e il mantenimento della biodiversità. Appare quindi chiaro come, con l’integrazione delle apposite tecnologie e delle conoscenze attuali, questo modello di impresa possa rappresentare ancora oggi una valida opportunità di reddito che, allo stesso tempo, possa contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio. Inoltre, le possibilità che una tale azienda possa riscontrare consensi nel mercato attuale è molto elevata, poiché soddisfa pienamente le esigenze del consumatore del giorno d’oggi: produzione limitata, rapporto diretto con la clientela, tipicità delle produzioni, tutela della biodiversità, completa valorizzazione del territorio e della cultura storica locale.
OBBIETTIVI PER IL TERRITORIO Questo tipo di impresa, dunque, permette di rafforzare il rapporto tra l’attività di allevamento e quella vitivinicola, offrendo quindi la possibilità di risolvere parte delle controversie e delle criticità proprie dell’attività agricola del territorio trevigiano, nel quale l’estrema intensificazione della coltivazione della vite ha causato notevole preoccupazione tra la popolazione per il massiccio utilizzo di agrofarmaci, oltre a causare una notevole standardizzazione del paesaggio agrario, con notevole perdita di biodiversità e squilibri anche sociali all’interno del territorio. La nostra proposta, al contrario, mira allo sviluppo di un’azienda agricola che, integrando zootecnia e vitivinicoltura, possa permettere la diversificazione del reddito, un migliore sfruttamento delle risorse del territorio ed, aspetto fondamentale, il riutilizzo interno di sottoprodotti aziendali, favorendo la creazione di un’economia circolare. In particolare, una grande risorsa è rappresentata dalla lettiera bene sempre più scarseggiante e che garantisce un notevole apporto di sostanza organica nei terreni, con tutti i benefici agronomici che ne conseguono.
RIUTILIZZO SOTTOPRODOTTI : VINACCE Le vinacce, grazie alla loro ottima composizione chimico–nutrizionale, possono essere utilizzate per la produzione di integratori alimentari in campo zootecnico, più specificatamente per l’alimentazione delle vacche da latte. In media dalla pressatura di 100 kg d’uva si ottengono circa 9 -10 kg di vinacce per cui la produzione media di vinacce per ettaro ammonta a oltre 1500 kg. La composizione delle vinacce varia in base al vitigno da cui esse derivano, ma a prescindere da queste differenze presentano una composizione proteica e fibrosa elevata. COMPONENTE UMIDITA’ ESTRATTO ETEREO TOTALE PROTEINE FIBRA CENERI PERCENTUALE 7 -13 4 -5 16 -17 25 -28 2, 5 -4, 5 grammi/kg vinaccia 70 -130 g 40 -50 g 160 -170 g 250 -280 g 25 -45 g
PROCESSO DI PRODUZIONE PRESSATURA DISIDRATAZIONE SMINUZZAMENTO COSTITUZIONE INTEGRATORE Questi processi permettono di ottenere un prodotto utilizzabile come integratore per le diete alimentari dei bovini che possa essere facilmente conservato nel tempo tramite stoccaggio in silo ( riducendo il contatto con l’aria e l’umidità)
SARMENTI PER COMPOST BARN: La raccolta dei sarmenti deve avvenire tramite una macchina che li trinci e li raccolga riducendoli in piccoli frammenti di 1 -2 cm cosicché siano più facili da essiccare. L’operazione di raccolta deve avere la massima efficienza al fine di raccogliere tutti i sarmenti (circa 3, 5 tonnellate/ettaro/anno, contenuto idrico del 50%) Essiccazione per ottenere un prodotto con il 20% di umidità che permetta una stabilita biologica del materiale ed una migliore conservazione Il cippato ottenuto sarà utilizzato per costituire la lettiera permanente con la tecnica compost barn. I trattamenti per eliminare i residui di fitofarmaci non sono necessari in quanto questi non costituiscono pericolo per l’animale perché durante lo stoccaggio e la disidratazione hanno perso la loro tossicità Successivamente all’esaurimento delle loro proprietà assorbenti, i sarmenti per il compost barn saranno impiegati come fertilizzante organico in vigneto
RASPI RAZIONE ASCIUTTA I raspi, successivamente alla diraspatura e disidratazione possono essere reimpiegati in campo zootecnico per l’integrazione della dieta alimentare delle vacche nel periodo di asciutta, precedente al parto. Questo è possibile grazie all’elevata componente fibrosa del raspo (rachide) quindi cellulosa, emicellulosa e lignina (tot. 15 - 40% sul tal quale). Queste componenti sono essenziali perché stimolano l’attività ruminale, obbiettivo principale nel periodo dell’asciutta, ed anche la peristalsi intestinale. Oltre all’elevato contenuto di fibra grezza il rachide contiene tannini (4%) che hanno la proprietà di complessare le proteine della dieta aumentando l’equilibrio dell’ecosistema microbico ruminale. Nel momento in cui una parte della frazione proteica degradabile viene complessata dai tannini e trasformata in proteina non degradabile aumenta la quantità di amminoacidi che arriva nell’intestino per essere utilizzate dalle vacche per le esigenze produttive.
GERMOGLI I germogli possono essere utilizzati come alimento fresco per l’alimentazione di bovini, in modo particolare per lo svezzamento dei vitelli. L’utilizzo dei germogli deriva dall’unione delle necessità già citate ed anche per rispettare la fisiologia della vite. Nelle operazioni di potatura invernale dovrà quindi essere prediletta una potatura ricca, con un elevato carico di gemme al fine di garantire uno sviluppo anche eccessivo di germogli. Questa tecnica deve essere applicata in modo particolare nei vitigni vigorosi così da avere un equilibrio vegeto-produttivo ottimale. La spollonatura e la raccolta dei germogli dovrà essere svolta precedentemente al primo trattamento fitosanitario. Nonostante questa operazione richieda parecchie ore per ettaro può essere definita a duplice attitudine in quanto permette, oltre ad alimentare i bovini, l’ottenimento di una maggiore efficienza produttiva delle viti. COMPONENTI VALORE ENERGETICO PROTEINE Quantità/100 g 93 Kcal 6, 3 g CARBOIDRATI 17, 31 g GRASSI 2, 12 g FIBRA GREZZA 11 g
VALUTAZIONE ECONOMICA VINACCE: COSTI = trasporto (1 h/Ha)+disidratazione (2 euro/q) = 8, 00+40, 00 = 48, 00 euro BENEFICI - 20 q/Ha x 70 UF/q= 1400 UF - 25 q/Ha x 25 euro/q = 625, 00 euro SARMENTI: COSTI = trinciatura/raccolta (2 h/Ha) + trasporto (1 h/Ha) + costo annuo macchina = 16, 00+8, 00+50, 00 = 74, 00 euro BENEFICI - 25 q/Ha x 15 UF/q = 375 UF - 25 q/Ha x 4, 00 euro/q = 100, 00 euro RASPI: COSTI = trasporto (1 h/Ha) + stoccaggio = 8, 00+20, 00 = 28, 00 euro BENEFICI - 15 q/Ha x 40 UF/q = 600 UF - 15 q/Ha x 7 euro/q = 105, 00 euro
GERMOGLI: COSTI = raccolta (1 h/Ha) + trasporto (1 h/Ha) = 8, 00+8, 00 = 16, 00 euro BENEFICI - 1 q/Ha x 44 UF/q= 40 UF - 1 q/Ha x 18 euro/q = 18, 00 euro COSTI TOTALI = vinacce + sarmenti + raspi + germogli = = 48, 00+88, 00+28, 00+16, 00 = 180, 00 euro BENEFICI TOTALI= vinacce + sarmenti + raspi + germogli= TOTALI =625, 00+100, 00+105, 00+18, 00 = 848, 00 euro UNITA’ FORAGGIERE TOTALI = vinacce + sarmenti + raspi + germogli = = 1400+375+600+40 = 2415 UF I prezzi degli alimenti sono stati ricavati tramite una comparazione con prodotti utilizzati nell’alimentazione zootecnica con valori nutrizionali simili L’ analisi costi benefici effettuata dimostra come vi sia un’effettiva convenienza economica circa un’eventuale realizzazione dell’idea presentata. Sebbene il tornaconto non sia estremamente elevato, occorre tuttavia tenere presente come questo progetto garantisca una serie di benefici di natura agronomica, ambientale e socio-culturale non facilmente stimabili, ma che rivestono una notevole rilevanza in un più ampio ambito di promozione, riqualificazione e rinnovamento dell’agricoltura veneta.
ANALISI COSTI-BENEFICI r 0, 02 t 1+r 1, 02 Ricavo €/anno r 0, 02 1+r 1, 020 Costi €/anno Netto €/anno r 0, 02 1+r 1, 02 VAN SRI 0 € 0, 00 € 8. 000, 00 -€ 8. 000, 00 1 € 848, 00 € 180, 00 € 668, 00 € 654, 90 € 622, 31 2 € 864, 96 € 183, 60 € 681, 36 € 654, 90 € 591, 34 3 € 882, 26 € 187, 27 € 694, 99 € 654, 90 € 561, 92 4 € 899, 90 € 191, 02 € 708, 89 € 654, 90 € 533, 95 5 € 917, 90 € 194, 84 € 723, 06 € 654, 90 € 507, 38 6 € 936, 26 € 198, 73 € 737, 53 € 654, 90 € 482, 13 7 € 954, 99 € 202, 71 € 752, 28 € 654, 90 € 458, 14 8 € 974, 09 € 206, 76 € 767, 32 € 654, 90 € 435, 34 9 € 993, 57 € 210, 90 € 782, 67 € 654, 90 € 413, 68 € 215, 12 € 798, 32 € 654, 90 € 393, 09 10 € 1. 013, 44 0, 0734 VAN -€ 8. 000, 00 11 € 1. 033, 71 € 219, 42 € 814, 29 € 654, 90 € 373, 53 12 € 1. 054, 38 € 223, 81 € 830, 57 € 654, 90 € 354, 94 13 € 1. 075, 47 € 228, 28 € 847, 19 € 654, 90 € 337, 28 14 € 1. 096, 98 € 232, 85 € 864, 13 € 654, 90 € 320, 49 15 € 1. 118, 92 € 237, 51 € 881, 41 € 654, 90 € 304, 54 16 € 1. 141, 30 € 242, 26 € 899, 04 € 654, 90 € 289, 39 17 € 1. 164, 12 € 247, 10 € 917, 02 € 654, 90 € 274, 99 18 € 1. 187, 40 € 252, 04 € 935, 36 € 654, 90 € 261, 30 19 € 1. 211, 15 € 257, 08 € 954, 07 € 654, 90 € 248, 30 20 € 1. 235, 38 € 262, 23 € 973, 15 € 654, 90 € 235, 94 Totale € 5. 098, 04 € 0, 00
LE POSSIBILITA’ Una simile azienda, inoltre, può portare altri benefici ai territori ed alle comunità locali, offrendo molte possibilità di impiego, specie se vi è anche la trasformazione e la vendita diretta dei prodotti, quali latte e carne, eventualità che permetterebbe inoltre di valorizzare le produzioni e la cultura locale e di soddisfare anche le esigenze del consumatore odierno, il quale apprezza prodotti tipici, artigianali, di alta qualità e che provengano da una filiera corta e attenta all’impatto ambientale. Tutto ciò conferma come questa idea di impresa agricola possa rappresentare la scelta vincente per questo territorio e permetta di soddisfare tutte le esigenze dell’agricoltura moderna.
Classe 5^AVE A. S. 2018/19 Stefano Bernardi Riccardo Bozzon Pietro Merotto Ritulio Vidotto
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