Split attention Contiguit spaziale Contiguit temporale 1 split

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Split attention Contiguità spaziale & Contiguità temporale 1

Split attention Contiguità spaziale & Contiguità temporale 1

split attention • quando chi apprende deve dividere la sua attenzione e integrare mentalmente

split attention • quando chi apprende deve dividere la sua attenzione e integrare mentalmente più fonti di informazione che sono separate fisicamente o temporalmente, • quando ogni fonte di informazione è essenziale per la comprensione del materiale. 2

Spatial Contiguity Principle • The spatial contiguity principle is that people learn more deeply

Spatial Contiguity Principle • The spatial contiguity principle is that people learn more deeply when printed words are placed next to the corresponding part of the graphic rather than far away (Mayer, 2009) 3

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Compito da svolgere: guardare la figura e trovare il valore dell’angolo BFE se: Il

Compito da svolgere: guardare la figura e trovare il valore dell’angolo BFE se: Il segmento AB è parallelo al segmento DC L’angolo BCD = 110° L’angolo BEF = 50° Soluzione: Angolo FBE = 180 – 110 = 70° (gli angoli interni tra rette parallele sommano a 180°) Angolo BFE = 180 – 50 – 70 (gli angoli in un triangolo sommano a 180) = 60° 5

Altro esempio Le grotte di Frasassi 6

Altro esempio Le grotte di Frasassi 6

Giro pagina: ecco le figure Le grotte di frasassi 7

Giro pagina: ecco le figure Le grotte di frasassi 7

Spatial Contiguity Principle • Si apprende meglio quando parole e figure corrispondenti sono presentate

Spatial Contiguity Principle • Si apprende meglio quando parole e figure corrispondenti sono presentate vicine • Non occorre cercare (search) • Si possono tenere entrambe le rappresentazioni in memoria e integrarle più facilmente 8

Temporal Contiguity Principle • The temporal contiguity principle is that people learn more deeply

Temporal Contiguity Principle • The temporal contiguity principle is that people learn more deeply when corresponding animation and narration are presented simultaneously rather than successively 9

La teoria del carico cognitivo (Sweller, 1988) Evidenzia: • limiti della memoria di lavoro,

La teoria del carico cognitivo (Sweller, 1988) Evidenzia: • limiti della memoria di lavoro, • vantaggi della memoria a lungo termine e delle strutture e schemi di conoscenza posseduti: – portano all’automatizzazione di molte analisi liberando risorse cognitive 10

TCC - Assunzioni: • memoria di lavoro a capacità limitata • long-term memory con

TCC - Assunzioni: • memoria di lavoro a capacità limitata • long-term memory con ampie capacità • schemi usati per strutturare la conoscenza organizzando gli elementi dell’informazioni • processi automatici che riducono il carico della memoria di lavoro. 11

Esempio: • imparo a leggere = attenzione sul compito non sul significato • poi

Esempio: • imparo a leggere = attenzione sul compito non sul significato • poi automatizzo • Un compito impegnativo per un esordiente può essere semplice e poco laborioso per un soggetto esperto. 12

Per gli studiosi TCC • compito dello studente è formarsi una base di conoscenza,

Per gli studiosi TCC • compito dello studente è formarsi una base di conoscenza, degli schemi • usa le risorse per formarsi gli schemi • talvolta non è possibile: le risorse devono concentrarsi sull’interpretazione e integrazione dei materiali, a causa di una loro progettazione difettosa. 13

Sbagli di progettazione il lettore può avere difficoltà a: • individuare nella figura il

Sbagli di progettazione il lettore può avere difficoltà a: • individuare nella figura il referente descritto nel testo (e viceversa), • svolgere compiti analoghi nello stesso momento • ignorare dettagli irrilevanti o ridondanti in modo superfluo. 14

ogni compito di apprendimento richiede una certa quantità di impegno o sforzo cognitivo: giustificato/non

ogni compito di apprendimento richiede una certa quantità di impegno o sforzo cognitivo: giustificato/non giustificato forme di sforzo mentale (o carico cognitivo): • estrinseco • intrinseco • germano 15

il carico cognitivo estraneo, • La più studiata, identificata per prima • dovuta ad

il carico cognitivo estraneo, • La più studiata, identificata per prima • dovuta ad una cattiva progettazione del materiale • Quello di cui ci occupiamo principalmente noi 16

Il carico cognitivo intrinseco • Per la complessità del materiale - per l’interattività degli

Il carico cognitivo intrinseco • Per la complessità del materiale - per l’interattività degli elementi • Certe informazioni possono essere comprese ed apprese elemento perché gli elementi non interagiscono – (nuovi vocaboli di una lingua straniera; una funzione del mio wp). • Altri materiali non possono essere compresi se non si considerano le interazioni tra gli elementi – (come funziona un circuito elettrico) 17

Il carico cognitivo germano • riguarda lo sforzo cognitivo diretto verso l’apprendimento, • uso

Il carico cognitivo germano • riguarda lo sforzo cognitivo diretto verso l’apprendimento, • uso delle risorse verso l’acquisizione degli schemi • e dal renderli automatici. 18

 • I tre carichi sono additivi: insieme non possono eccedere le risorse di

• I tre carichi sono additivi: insieme non possono eccedere le risorse di working memory. • il progettista vorrebbe ridurre il carico estraneo (tenere sotto controllo il carico intrinseco) e aumentare quello germano … 19

 • Tornando allo split attention. . Nella pagina, nello schermo occorre decidere come

• Tornando allo split attention. . Nella pagina, nello schermo occorre decidere come sistemare testo e figure. • A. Testo e figure separate • B. Testo e figure integrate 20

 • Prima il testo e poi le immagini 21

• Prima il testo e poi le immagini 21

 • ogni illustrazione vicina al paragrafo che la descrive. caption 22

• ogni illustrazione vicina al paragrafo che la descrive. caption 22

 • Soprattutto quando il testo è dato prima della figura – non c’è

• Soprattutto quando il testo è dato prima della figura – non c’è ragione per pensare che una presentazione separata porti a un migliore apprendimento del solo testo. • Con una presentazione vicina, si riduce il search: – tutte le risorse cognitive possono essere riservare per processare le informazioni e collegare testo e figure. 23

Ginns, P. (2006). Integrating information: a meta-analysis of the spatial contiguity and temporal contiguity

Ginns, P. (2006). Integrating information: a meta-analysis of the spatial contiguity and temporal contiguity effects. Learning and Instruction, 16, 511 -525. • Ginns conduce una meta-analisi di 50 ricerche condotte per studiare la contiguità spaziale e la contiguità temporale. 24

Caratteristiche degli esperimenti esaminati (50 studi, 2375 studenti, fino al 2004). • Materiale complesso

Caratteristiche degli esperimenti esaminati (50 studi, 2375 studenti, fino al 2004). • Materiale complesso (alto carico intrinseco) • Studenti novizi (no schema). • Variabili considerate: – – – tipo di split attention livello di interattività/complessità tipo di test campo di studi (matematica. . scienza) livello di istruzione tipo di presentazione (statico-dinamico). 25

26 Risultati Ginns, 2006

26 Risultati Ginns, 2006

risultati Effetto della contiguità spaziale e temporale L’effetto è più pronunciato per materiali di

risultati Effetto della contiguità spaziale e temporale L’effetto è più pronunciato per materiali di alta interattività Non c’è differenza per tipo di test, campo di studi, presentazione statica e dinamica. I risultati supportano le teorie che studiano le conseguenze negative di queste forme di carico cognitivo estraneo. 27

Prima soluzione: l’integrazione fisica 28

Prima soluzione: l’integrazione fisica 28

l’integrazione non è una soluzione applicabile in tutte le condizioni: overload percettivo Betrancourt, M.

l’integrazione non è una soluzione applicabile in tutte le condizioni: overload percettivo Betrancourt, M. e Bisseret, A. (1998). Due compiti: 1 memorizzazione di una serie di etichette 2. apprendimento di una procedura matematica. 3 tipi di display, testo a fianco testo integrato testo a pop-up. L’ultimo non dovrebbe creare un overload percettivo 29

il pop-up. . Molto usato ma. . Impedisce la visione, spinge ad economia cognitiva

il pop-up. . Molto usato ma. . Impedisce la visione, spinge ad economia cognitiva 30

Paoletti e Rigutti 2009, Mi chiedo: troverò lavoro? Caratteristiche dell’elaborazione di testi e grafici

Paoletti e Rigutti 2009, Mi chiedo: troverò lavoro? Caratteristiche dell’elaborazione di testi e grafici presentati attraverso un sito web Con le figure a pop up decresce la probabilità che la figura venga esaminata. 31

Seconda soluzione: esplicitare l’associazione testo-figura Uso di indicazioni che dirigono l’attenzione verso una particolare

Seconda soluzione: esplicitare l’associazione testo-figura Uso di indicazioni che dirigono l’attenzione verso una particolare figura o verso una parte della figura: - Frecce - colore - crossreferencing 32

Seconda soluzione: esplicitare l’associazione testo-figura Folker, Ritter, Sichelschmidt (2005) riduce l’effetto di split attention

Seconda soluzione: esplicitare l’associazione testo-figura Folker, Ritter, Sichelschmidt (2005) riduce l’effetto di split attention i lettori sono più veloci nel processare il materiale e conducono un’elaborazione più efficiente. 33

Research-Based Web Design & Usability Guidelines. . Distinguiamo pochi colori 34

Research-Based Web Design & Usability Guidelines. . Distinguiamo pochi colori 34

Le frecce • Strumento molto usato (segnalano coreferenza, passare del tempo, causalità. . )

Le frecce • Strumento molto usato (segnalano coreferenza, passare del tempo, causalità. . ) • Mak (2008): 3 condizioni (testo, testo e figura con frecce di collegamento). • Le frecce aumentano l’analisi della figura + l’integrazione figura/testo. 35

Soluzione: “ordinare” Holsanova et al. (2008) 36

Soluzione: “ordinare” Holsanova et al. (2008) 36

Formato seriale e radiale 37

Formato seriale e radiale 37

Contiguità temporale • Testi e figure possono venir presentati simultaneamente o sfalsati temporalmente. Se

Contiguità temporale • Testi e figure possono venir presentati simultaneamente o sfalsati temporalmente. Se la presentazione è successiva a. Si processa prima la narrazione b. Poi l’animazione (o viceversa). 38

Presentazione successiva. . I caso: Il testo puo’ essere comprensibile da solo e quindi

Presentazione successiva. . I caso: Il testo puo’ essere comprensibile da solo e quindi l’animazione puo’ essere: a. Ridondante/inutile b. Riepilogativa (utile per fare un summary delle informazioni) In entrambi i casi la non simultaneità non ha gravi conseguenze 39

Presentazione successiva. . II caso: Il testo non è comprensibile da solo e quindi

Presentazione successiva. . II caso: Il testo non è comprensibile da solo e quindi l’animazione è necessaria La non simultaneità puo’ essere un problema: • • • Solo una piccola parte della narrazione può rimanere nella working memory verbale quando inizia l’animazione. difficoltà’ a costruire dei collegamenti tra parole e figure. collegamenti che sono necessari perchè testo o l’animazione non sono comprensibili da soli. 40

Presentazione simultanea… Sappiamo che: • possiamo processare poche informazioni per volta, • i canali

Presentazione simultanea… Sappiamo che: • possiamo processare poche informazioni per volta, • i canali visivo e verbale sono almeno parzialmente indipendenti, quindi che • possiamo processare una animazione e una narrazione nello stesso momento. 41