Malattia di Parkinson n n La malattia di

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Malattia di Parkinson

Malattia di Parkinson

n n La malattia di Parkinson (MP) e’ una malattia degenerativa del SNC caratterizzata

n n La malattia di Parkinson (MP) e’ una malattia degenerativa del SNC caratterizzata clinicamente da bradicinesia, rigidità muscolare e tremore. Morfologicamente: degenerazione dei neuroni della sostanza compatta della sostanza nera del mesencefalo ventrale (e di altri nuclei pigmentati del tronco encefalico) Colpisce l’ 1% della popolazione sopra i 55 anni di età Malattia dell’età senile e presenile con età media d’esordio fra i 55 -60 anni e decorso progressivo nel corso di 15 -20 anni

sintomatologia n La diagnosi di MP è tuttora basata sulla clinica ACINESIA: difficolta’ nell’iniziare

sintomatologia n La diagnosi di MP è tuttora basata sulla clinica ACINESIA: difficolta’ nell’iniziare il movimento n BRADICINESIA: lentezza del movimento (alterazione n n n della velocità, dell’ampiezza e del ritmo) Manifestazioni dell’acinesia : ipomimia facciale, fissità dello sguardo con riduzione dell’ammiccamento, parola monotona, scialorrea, perdita dei movimenti spontanei (accomodarsi in posizione seduta, accavallare le gambe, gesticolare), micrografia. Particolare difficolta’ per i compiti motori sequenziali (es. prono-supinazione della mano)

n Deambulazione: riduzione dei movimenti pendolari delle braccia durante la marcia, cammino lento, marcia

n Deambulazione: riduzione dei movimenti pendolari delle braccia durante la marcia, cammino lento, marcia a piccoli passi, trascinamento degli arti. n Freezing : fenomeno dell’acinesia paradossa (difficoltà ad iniziare la marcia e a cambiare repentinamente direzione, difficile il passaggio in punti stretti e l’arrivo a destinazione. Piedi “incollati” al terreno n Ipercinesia paradossa: una volta in marcia il cammino diviene inarrestabile per una liberazione paradossa degli automatismi del cammino (particolari stati affettivo-emotivi) n Acatisia: irrequietezza motoria agli arti inferiori

tremore n n n Presente nel 70% dei casi, spesso il primo sintomo a

tremore n n n Presente nel 70% dei casi, spesso il primo sintomo a rendersi evidente Colpisce inizialmente i segmenti distali di un arto superiore (pollice, indice, in seguito altre dita della mano, poi arto inferiore omolaterale) Movimento oscillatorio ritmico 4 -7 cicli al secondo (“fare pillole”, “contar monete”) n n Tremore a riposo Tipica accentuazione del tremore parkinsoniano in seguito a stimoli emotivi e la scomparsa durante il sonno

RIGIDITA’ (o ipertonia parkinsoniana) Plasticità e distribuzione muscoli gravitari ed antigravitari n Fenomeno della

RIGIDITA’ (o ipertonia parkinsoniana) Plasticità e distribuzione muscoli gravitari ed antigravitari n Fenomeno della troclea o ruota dentata (= n percezione di piccoli, regolari e ritmici cedimenti dell ipertonia muscolare durante la flessione ed estensione passiva di un segmento corporeo) n Atteggiamento in lieve flessione del capo, del tronco e degli arti che caratterizza la postura abituale del parkinsoniano

Instabilita’ posturale n Ultimo sintomo a comparire n Spesso costituisce la manifestazione piu’ grave,

Instabilita’ posturale n Ultimo sintomo a comparire n Spesso costituisce la manifestazione piu’ grave, con le minori possibilità di intervento terapeutico efficace E’ causata da una combinazione di diversi fattori (acinesia, rigidità, modificazione dei fisiologici aggiustamenti posizionali e perdita dei riflessi di raddrizzamento…. ) Clinicamente fenomeni di antero-retropulsione Possibilità di cadute e conseguenze fratturative n n n

Altre manifestazioni …. n Disturbi vegetativi (soprattutto nelle fasi avanzate n n n della

Altre manifestazioni …. n Disturbi vegetativi (soprattutto nelle fasi avanzate n n n della malattia): ipotensione ortostatica aritmie cardiache edema delle estremità funzioni sfinteriche ( frequenti: stitichezza, minzione imperiosa, talora incontineneza urinaria) impotenza maschile

Evoluzione della malattia n Decorso cronico n Grande variabilità nel grado di invalidità raggiunto

Evoluzione della malattia n Decorso cronico n Grande variabilità nel grado di invalidità raggiunto dai pazienti dopo un certo numero di anni di malattia, solo in parte prevedibile nel singolo caso Fattori prognostici negativi nella MP n n n n - disturbi cognitivi - freezing - alterazioni dell’equilibrio - depressione - sintomi vegetativi - psicosi da farmaci - abuso di farmaci dopaminergici

“alcune”DIAGNOSI differenziali Malattia dei corpi di Lewy n Parkinsonismo post encefalitico n Parkinsonismo jatrogeno

“alcune”DIAGNOSI differenziali Malattia dei corpi di Lewy n Parkinsonismo post encefalitico n Parkinsonismo jatrogeno (farmacologico: neurolettici: fenotiazine e butirrofenoni) n Parkinsonismo sintomatico : da lesioni anatomiche, neoplastiche, post traumatico, tossico metabolico n Degenerazioni multisistemiche n

Diagnosi di MP: criteri di esclusione n n n n Mancata risposta a dosi

Diagnosi di MP: criteri di esclusione n n n n Mancata risposta a dosi adeguate di LD (almeno 800 mg/die in associazione a benserazide o carbidopa) Progressione rapida dei sintomi Segni cerebellari Segni piramidali Insufficienza vegetativa grave e precoce Crisi oculogire Demenza precoce con disturbi della memoria, linguaggio e prassia Paralisi sopranucleare nello sguardo verso il basso

NEUROIMMAGINI Nella MP e nei disturbi del movimento sono oggi impiegate per scopi clinici

NEUROIMMAGINI Nella MP e nei disturbi del movimento sono oggi impiegate per scopi clinici e di ricerca sia la RMN che le indagini funzionali PET e SPECT n RM rappresentazione morfologica delle strutture n dell’encefalo(=informazioni anatomiche) n PET/SPECT (localizzano e misurano in modo quantitativo i processi fisiologici e biochimici cerebrali)

n In uno studio PET o SPECT, una piccola quantità di un composto biologico,

n In uno studio PET o SPECT, una piccola quantità di un composto biologico, marcato con isotopo radioattivo, viene iniettata nel soggetto e la sua distribuzione ed accumulo nell’organismo è misurata nel corso dello studio. Le immagini tomografiche ottenute esprimono processi biologici quantificabili come il flusso o la perfusione cerebrale, il metabolismo del glucosio o la densità recettoriale

eziologia n Tuttora sconosciuta Ipotesi virale Tossici ambientali Fattori metabolici endogeni Genetica n In

eziologia n Tuttora sconosciuta Ipotesi virale Tossici ambientali Fattori metabolici endogeni Genetica n In conclusione nessuna teoria unificante e’ stata finora n n capace di mettere insieme tutte le diverse e interessanti osservazioni sull’ eziologia della MP

Terapia della MP n n Non esiste una terapia che arresti definitivamente il corso

Terapia della MP n n Non esiste una terapia che arresti definitivamente il corso della malattia di Parkinson: il processo degenerativo infatti impoverisce sempre di più la popolazione neuronale della sostanza nera e degli altri nuclei grigi colpiti dalla patologia. E’ possibile peraltro contrastare efficacemente il peggioramento clinico anche per lunghi periodi con opportune terapie sintomatiche LEVODOPA, precursone naturale della dopamina. (attraversa la BEE). Migliora i sintomi parkinsoniani, non è privo di effetti collaterali (gastrointestinali, cardiovascolari, psichiatrici). Associato ad inibitore periferico della DOPAdecarbossilasi come la carbidopa o benserazide. Formulazioni a rilascio controllato

terapia Agonisti dopaminergici n Inibitori delle MAO n Inibitori delle COMT n Altri farmaci:

terapia Agonisti dopaminergici n Inibitori delle MAO n Inibitori delle COMT n Altri farmaci: anticolinergici, antagonisti glutamaergici n n Trattamento chirurgico

ATROFIA MULTISISTEMICA n n Malattia degenerativa del SNC (MSA). Esordio età adulta. Eziologia sconosciuta

ATROFIA MULTISISTEMICA n n Malattia degenerativa del SNC (MSA). Esordio età adulta. Eziologia sconosciuta Quadro clinico: combinazione variabile di segni e disfunzioni del sistema extrapiramidale, cerebellare, piramidale e vegetativo. Attualmente classificazione in due forme: degenerazione striatonigrale (predomina sintomi parkinsoniani) e degenerazione olivo-ponto-cerebellare, piu’ evidenti segni di disfunzione del sistema cerebellare

PSP (paralisi sopranucleare progressiva) n n n n Forma parkinsoniana piu’ frequente dopo la

PSP (paralisi sopranucleare progressiva) n n n n Forma parkinsoniana piu’ frequente dopo la MP Eziologia non nota Clinica: colpisce dopo i 40 anni con una sindrome acineticorigida simmetrica (rigidità soprattutto assiale/prossimale piu’ che agli arti) con precoce instabilità posturale e frequenti cadute soprattutto all’indietro Postura in estensione spesso con retrocollo Deambulazione cauta a base allargata Disartria precoce, disfagia, labilità emotiva Segno cardine: paralisi sopranucleare dello sguardo verticale

Tremore essenziale o familiare benigno Tremore n Trasmissione autosomica dominante n 15 -25 anni

Tremore essenziale o familiare benigno Tremore n Trasmissione autosomica dominante n 15 -25 anni (tremore giovanile)o in eta’ tardiva n Interessate dita, mani, capo, mandibola, labbra, lingua, eccezionalmente arti inferiori n 6 -12 Hz, persiste nell’assoluto riposo e talvolta compare solo quando l’arto viene sollevato volontariamente n Beta-bloccanti e benzodiazepine n