La Morte del Cavaliere di Celano Sedicesima scena

La Morte del Cavaliere di Celano Sedicesima scena del ciclo di Assisi Analisi compositiva sviluppata da Elena Montagner, 4 C Linguistico ISIS G. A. Pujati – Sacile Storia dell’arte – docente Cinzia Li Volsi

IL SOGGETTO Dipinto presumibilmente tra il 1295 e il 1300 è una delle scene più drammatiche del ciclo. «Quando il beato Francesco impetrò la salute dell'anima per un cavaliere di Celano, che devotamente a pranzo l'aveva invitato; il quale, dopo la confessione e dopo aver disposto per la sua casa, mentre gli altri si mettevano a mangiare, d'improvviso esalò l'anima, addormentandosi nel Signore. » (Legenda maior (XI, 4) di Bonaventura da Bagnoregio)

La cosa che colpisce subito è che Giotto cerca di accentuare espressioni ed emozioni nei volti delle persone…

come la fronte corrugata…

la tristezza degli occhi…

… e anche l’uso di colori diversi per mostrare la differenza tra vita e morte.

La naturalezza viene espressa anche dalla posa del frate bloccato durante una normale azione.

Degna di nota è la cura nella resa del panneggio di tutte le vesti…

e nei drappeggi della tovaglia.

La parte più profonda corrisponde alla parte sinistra dell’opera. Ma la parte destra è quella più importante.

Il riquadro in basso a destra è quello più “pesante” ed è anche è il punto centrale della storia

Possiamo notare che i due muri presenti sono paralleli e quello centrale coincide con l’asse verticale del formato. Mentre la decorazione del muro a destra corrisponde al centro del dipinto e all’asse orizzontale.

L’edificio a sinistra serve a bilanciare il peso del quadro. Infatti è opposto alla parte più pesante.

Tutti gli sguardi puntano al cavaliere…

…tranne lo sguardo dell’uomo vestito in rosso, personaggio che costituisce un importante elemento compositivo di raccordo tra le due parti della composizione. Infatti lo sguardo dell’ uomo è rivolto a sinistra, verso San Francesco ma il suo braccio indica la scena a destra.

La tavola a sinistra è un richiamo al cavaliere. Infatti si trova alla stessa altezza della sua testa e sopra la tavola è presente una natura morta. La mano e lo sguardo uniscono la parte destra con quella sinistra. Infatti l’uomo sì guarda a sinistra ma un braccio è rivolto a destra.