Istruzione per la stesura della tesina Storia della

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Istruzione per la stesura della tesina Storia della cultura tedesca Docente: Prof. ssa Claudia

Istruzione per la stesura della tesina Storia della cultura tedesca Docente: Prof. ssa Claudia Jansen-Fleig

 • A. Copertina La copertina deve contenere: 1. Titolo della tesina 2. Tipo

• A. Copertina La copertina deve contenere: 1. Titolo della tesina 2. Tipo di corso, titolo e data (A. A. e semestre) del corso, nome del docente 4. Nome e cognome, corso di laurea, anno di studio ed eventualmente indirizzo email e/o numero di telefono del candidato Una tesina è un lavoro scientifico e deve essere eseguita in modo neutro. Caratteri fantasiosi e colorati, immagini (tranne per dimostrare esempi artistici dei quali si parla nel testo) o altri elementi decorativi non sono indicati per una tesina!

B. Struttura/Indice • L’indice si trova preferibilmente davanti al testo. Ogni voce che è

B. Struttura/Indice • L’indice si trova preferibilmente davanti al testo. Ogni voce che è allo stesso tempo il titolo del rispettivo capitolo deve essere collegata solo con il numero della pagina iniziale del rispettivo paragrafo. Si evita di scrivere “pag. ” prima o dopo il numero. Il numero si deve trovare nella stessa riga che il titolo del capitolo (nel caso di più righe preferibilmente nella ultima riga del titolo). • Per contrassegnare il capitolo si usano o lettere o numeri, quindi p. e. A), I. , a), 1. o – nel caso di sottocapitoli – 1. 1, 1. 1. 1. (capitoli che superano tre sottopunti sono da evitare).

C. Forma esterna del lavoro • Lo spazio tra le righe deve essere di

C. Forma esterna del lavoro • Lo spazio tra le righe deve essere di 1, 5. • Le note e citati estesi dovrebbero essere scritti con uno spazio di 1 riga. • Al lato destro deve essere lasciato uno spazio di 3 a 3, 5 cm. • I diversi paragrafi del lavoro devono essere intitolati con i risp. numeri o lettere. • I numeri delle pagine devono essere in serie. • I caratteri devono avere la misura 12 e sono preferibilmente del tipo Times New Roman o Arial (o simile).

E. Bibliografia • Ogni tesina deve contenere una bibliografia in fondo. • La bibliografia

E. Bibliografia • Ogni tesina deve contenere una bibliografia in fondo. • La bibliografia contiene ogni fonte consultata per la stesura del lavoro in ordine alfabetico. • Le fonti si citano come segue: cognome, titolo (ev. sottotitolo), luogo data (di pubblicazione), ev. casa editrice tra parentesi o no. Una ristampa si indica con il numero altolocato. Esempio: Stürmer, Michael: L’impero inquieto. La Germania dal 1866 al 1918, Bologna ² 1993 (Il Mulino) • Si usa elencare sotto un relativo titolo prima la letteratura primaria, quindi letteratura belletristica o altre fonti dell’artista in questione (se c’è), poi la letteratura secondaria cartacea e infine i siti Internet consultati. P. e. il volume “Freud, Sigmund: Zur Psychopathologie des Alltagslebens, Frankfurt a. M. 1954” è la cosiddetta letteratura primaria, il volume: “Rieff, Philip: Freud. The Mind of the Moralist, London 1960” è letteratura secondaria.

 • Articoli in compilazioni vengono citati con il nome dell’autore, il titolo, il

• Articoli in compilazioni vengono citati con il nome dell’autore, il titolo, il volume, il curatore, l’edizione, luogo e data di pubblicazione e le pagine dell’articolo, p. e. : Theiner, Irene: Gli scambi linguistici nel mercato del discorso sull’arte, in: Camminare per quadri. Il linguaggio divulgativo dell’arte, a cura di Paola Nobili, Bologna 2003 (CLUEB), pag. 149 -166. • Anche nel caso di riviste si cita l’autore, il titolo dell’articolo, la rivista con l’annata e l’anno di pubblicazione tra parentesi, i numeri delle pagine, ma non il luogo, p. e. : Asch, Ronald G. : Kriegsfinanzierung, Staatsbildung und ständische Ordnung in Westeuropa im 17. und 18. Jahrhundert, in: Historische Zeitschrift 268 (1999), pag. 635 -671. • Se non c’è autore (in alcuni scritti vecchi) si indica: s. a. (senza autore).

F. Citazioni • L’adozione di qualsiasi pensiero deve essere provabile. La fonte deve essere

F. Citazioni • L’adozione di qualsiasi pensiero deve essere provabile. La fonte deve essere dimostrata anche se si tratta di materiale non pubblicato o preso da Internet. • Un citato può essere letterale o in conformità al senso. • Il citato letterale fa senso se 1. il contesto non può essere formulato meglio; 2. si tratta di una definizione o un’espressione fissa; 3. si vuole analizzare, interpretare o commentare l’affermazione di un autore 4. si tratta di letteratura in lingua straniera tradotta dall’autore della tesina (la versione originale è da aggiungere in una nota per mostrare la correttezza della traduzione).

G. Note • Il citato viene messo tra virgolette “…” • Omissioni da parte

G. Note • Il citato viene messo tra virgolette “…” • Omissioni da parte dell’autore della tesina devono essere rese riconoscibili con parentesi quadrate [. . . ]. Il senso del citato non deve essere cambiato in nessun caso. • Ogni citato – letterale o conforme al senso – deve essere indicato con una nota, un numero altolocato dopo il citato! • Le note devono essere numerate. • Le note devono essere sulla stessa pagina che il citato. Il testo della nota inizia con la maiuscola e finisce con un punto. • Anche pensieri “laterali” che disturberebbero la lettura fluida del testo della tesina trovono posto in una nota.

 • Nella nota non si deve riscrivere tutti i dati bibliografici come nella

• Nella nota non si deve riscrivere tutti i dati bibliografici come nella bibliografia, basta indicare il cognome dell’autore, l’anno della pubblicazione e il numero della pagina dove si trova il citato, p. e. : Stürmer ² 1993, pag. 134. • Nel caso di un citato conforme al senso si può aggiungere “Vedi Stürmer ² 1993, pag. 134”. • Il recitato, cioè un citato che non viene preso dalla fonte originale, ma da un’altra fonte è solo permesso se la fonte originale è difficilmente reperibile. In quel caso si aggiunge “citato da” o “cit. ”, p. e. : Kurt Tucholsky, cit. Stein 2002, pag. 68. • In caso di scrittori e poeti o se il personaggio in questione ha lasciato degli scritti, c’è da procurarsi la traduzione e l’originale per citare direttamente da lì. • In caso di citatzioni da Internet si indica prima l’autore se c’è, poi (o solo) l’indirizzo completo del sito, p. e. : Chiarini, Paolo: Debenedetti e Thomas Mann, <http: //www. giacomobenedetti. it/ilnovecento/chiarini. html

H. Il contenuto • Ogni lavoro scientifico dovrebbe essere diviso in tre parti: un’introduzione,

H. Il contenuto • Ogni lavoro scientifico dovrebbe essere diviso in tre parti: un’introduzione, una parte centrale suddivisa in capitoli e una conclusione. • La struttura deve essere logica e comprensibile. • Il linguaggio deve essere chiaro e preciso e allo stesso tempo il più breve possibile. Espressioni della lingua parlata sono da evitare. • Opinioni, pensieri o credi propri o di altri sono da indicare, p. e. “Secondo me” o “Secondo lo storico John C. G. Röhl…”. Frasi come “Questo è il più importante movimento artisitico del novecento. ” sono da evitare, se non si basano sull’opinione di un esperta (il quale sarebbe da indicare. ) • Prima della consegna la tesina deve essere riletta e corretta, soprattutto le parti in lingua straniera. Si consiglia di paragonare attentamente tutti i nomi stranieri con la fonte originale. Inoltre si consiglia di usare il programma di correzione automatica del PC.

1. Introduzione • L’introduzione prepara il lettore all’argomento in una specie di metalinguaggio. Quindi:

1. Introduzione • L’introduzione prepara il lettore all’argomento in una specie di metalinguaggio. Quindi: L’introduzione introduce la tesina, non (o non solo) l’argomento! • Se l’autore esamina l’argomento sotto una particolare prospettiva dovrebbe spiegarlo nell’introduzione. • Anche la struttura della parte centrale può essere spiegata e motivata nell’introduzione. • Se opportuno l’argomento può essere inserito in un contesto storico. • Inoltre può commentare la letteratura consultata e lo stato delle ricerche nel campo dell’argomento della tesina. • L’introduzione dovrebbe ammontare a una o due pagine.

2. Parte centrale e finale • La parte centrale deve essere suddivisa in capitoli.

2. Parte centrale e finale • La parte centrale deve essere suddivisa in capitoli. • È la parte più estesa della tesina. • Nella parte finale devono essere riassunti i risultati dei capitoli della parte centrale. • Le domande che l’autore della tesina si è posto nell’introduzione dovrebbero trovare una risposta nella conclusione. • La conclusione deve contenere l’essenza del lavoro e finire con una constatazione finale. • La conclusione non è il posto per introdurre altra letteratura o nuovi punti di vista (propri o di altri). • La conclusione deve ammontare a una o due pagine.

La ricerca della letteratura • La ricerca della letteratura fa parte del lavoro, anzi,

La ricerca della letteratura • La ricerca della letteratura fa parte del lavoro, anzi, ne costituisce almeno la metà. • Lo studente non deve aspettarsi che il docente faccia questo lavoro per lui. • Come si cerca la letteratura? 1. Si riflette su tutte le parole chiave che possono essere collegate con l´argomento. 2. Si cerca queste parole in libri che danno una panoramica come enciclopedie, dizionari, testi che trattano l’epoca in questione ecc. 3. Si cerca nel catalogo online delle biblioteche, inserendo sia i nomi degli autori, artisti e titoli di volumi che si sanno già sia nella voce “soggetto” tutte le espressioni collegate con l´argomento. Sul sito http: //www. sebina. akros. it/sbn-Poli. Sebina. Sbn. htm si trova una panoramica di tutti i Poli bibliotecari. 4. Si cerca in Internet su un motore di ricerca (p. e. Google) nella stessa maniera.

 • In genere sono da preferire pubblicazioni più recenti, perché la loro bibliografia

• In genere sono da preferire pubblicazioni più recenti, perché la loro bibliografia contiene le pubblicazioni più vecchie e in questa maniera si viene a conoscenza dello stato di ricerca. • Anche guardare le riviste specialistiche presenti nella biblioteca della relativa facoltà può essere d’aiuto, perché contengono articoli più attuali. Si ricorda che un argomento è sempre interdisciplinare ed è quindi consigliabile consultare anche biblioteche di altre facoltà (p. e. economia, sociologia oppure l’accademia delle belle arti) e inoltre biblioteche comunali nei dintorni. • Dopo aver cercato in modo esauriente il materiale si comincia con la lettura. • Non perdetevi nella lettura, tenete sempre in mente la domanda centrale del vostro argomento.

La lettura del materiale • Si distinguono due modi di lettura: 1. la lettura

La lettura del materiale • Si distinguono due modi di lettura: 1. la lettura intensiva per studiare in modo approfondito il materiale 2. la lettura diagonale per visionare il materiale in modo corrente. • Per la lettura intensiva si consiglia il metodo in cinque passi di Francis Robinson: - Survey: procurarsi una panoramica - Question: porre la domanda - Read: leggere - Recite: ricapitolare - Review: ripetizione riassuntiva

Il plagio Le forme più comuni di plagio sono: • 1. copia/incolla di materiale

Il plagio Le forme più comuni di plagio sono: • 1. copia/incolla di materiale da Internet • 2. Copiare da materiale cartaceo • 3. Copiare da altri studenti (p. e. di anni precedenti) • 4. Copiare materiale messo a disposizione dal docente. Il plagio è una forma di inganno e un‘offesa alle regole accademiche. Dal lavoro scritto dello studente ci si aspetta: • dei pensieri e opinioni indipendenti fondati sull‘insegnamento ricevuto. • Il chiaro riferimento a tutte le fonti consultate, sia nel testo della tesina sia nella bibliografia. • Indicare sempre quale testo è stato l‘ispirazione per una determinata affermazione.