Istituto Istruzione Superiore Tropea Scuola Capofila Polo Rete

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Istituto Istruzione Superiore Tropea Scuola Capofila – Polo Rete Territoriale Calabria 013 Piano Bisogni

Istituto Istruzione Superiore Tropea Scuola Capofila – Polo Rete Territoriale Calabria 013 Piano Bisogni Formativi Scuole Triennio 2016 -19

LA LEGGE 107/2015 sulla Buona Scuola: Ø Introduce l’ambito come referente territoriale nell’organizzazione scolastica

LA LEGGE 107/2015 sulla Buona Scuola: Ø Introduce l’ambito come referente territoriale nell’organizzazione scolastica a vari fini giuridici; Øvalorizza e incentiva l’organizzazione a rete delle attività delle scuole.

NELL’AMBITO TERRITORIALE SI DEVONO: • Promuovere finalità, principi e strumenti previsti nel Piano Nazionale

NELL’AMBITO TERRITORIALE SI DEVONO: • Promuovere finalità, principi e strumenti previsti nel Piano Nazionale Scuola Digitale; • Programmare le attività formative rivolte al personale docente e ATA previste dal Piano Nazionale di Formazione; • Presentare il fabbisogno di : - posti comuni e di sostegno dell’Organico dell’Autonomia; - potenziamento dell'offerta formativa ; - del personale ATA ; - infrastrutture, attrezzature, materiali.

IL NOSTRO TERRITORIO Esso custodisce preziose testimonianze del passato legate alle diverse invasioni avute

IL NOSTRO TERRITORIO Esso custodisce preziose testimonianze del passato legate alle diverse invasioni avute nel tempo: romani, normanni, saraceni, bizantini, svevi, angioini, ecc. Tuttavia, qui, la cultura, la religione e la storia si intrecciano soprattutto con la esaltazione della natura e delle suggestioni infinite, pronte a sorprendere il viaggiatore a ogni passo, dietro ogni insenatura, al di là di ogni promontorio. E' questa la straordinaria meraviglia che si trova nella Costa degli Dei. Una natura per certi versi ancora incontaminata perché aliena a un turismo di massa ed allo stesso tempo riplasmata dall’opera sapiente di generazioni di agricoltori. A tutto ciò si aggiungono le moderne strutture ricettive che hanno riformulato l’economia di queste zone, un tempo di matrice squisitamente agro-alimentare, consacrandone definitivamente la vocazione turistica abbinata alle tradizioni ed al gusto dei prodotti tipici locali, i quali rendono possibile la scoperta dell' entroterra e fanno apprezzare il profumo della Calabria.

… e le sue criticità Tuttavia, il nostro territorio, non presenta solo bellezze naturali

… e le sue criticità Tuttavia, il nostro territorio, non presenta solo bellezze naturali e risorse. Infatti, sono presenti diverse criticità legate alla società e alla storia del sud. Ad esempio, il fenomeno dirompente della criminalità organizzata rappresenta un pericolo costante con cui il nostro sistema sociale deve fare i conti. Ma a ciò, si aggiunge anche il dramma occupazionale che incide sulla vita dei giovani (per l'assenza di prospettive) e degli adulti (per la perdita del lavoro). Tutto questo, spesso, si traduce in situazioni di disagio psichico e sociale che porta gli individui all'isolamento (depressione) o alla strada della delinquenza.

PERCHE' UN PIANO DEI BISOGNI FORMATIVI DELLA RETE? • Per avere delle istituzioni scolastiche

PERCHE' UN PIANO DEI BISOGNI FORMATIVI DELLA RETE? • Per avere delle istituzioni scolastiche sempre più conformi e rispondenti alle necessità del territorio; • Per fronteggiare al meglio le emergenze comuni (integrazione, inclusione, legalità, lotta alla dispersione scolastica, sicurezza); • Per consentire al personale scolastico (decenti e Ata) di avere momenti di formazione, confronto, incontro, discussione sulle proprie funzioni e sulla qualità del loro operato; • Per dare l'opportunità alle scuole del territorio di uscire dal rischio della «autoreferenzialità» e lavorare in sinergia per un unico obiettivo comune: la crescita culturale e formativa della propria comunità territoriale; • Per rendere il sistema educativo efficace ed efficiente rendendolo all'avanguardia ed in linea con le innovazioni richieste dall' UE.

PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE Il Piano nazionale per la formazione degli insegnanti emerge come

PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE Il Piano nazionale per la formazione degli insegnanti emerge come un documento programmatico organico, ambizioso, innovativo. Il piano supera con decisione la cultura del “corso di aggiornamento” e mette a sistema un’idea di formazione permanente per i docenti, individualizzabile, modulabile, flessibile. Una formazione non segmentata, ma più strutturata e organica, assemblata in base alle esigenze delle scuole e ai loro piani triennali di offerta formativa, attenta alle necessità e agli interessi dei singoli insegnanti, collegata alle risorse umane e culturali dei territori e delle reti. Mutuando il sistema di crediti universitari dei CFU, vengono introdotte le Unità Formative strettamente legate al piano triennale di offerta formativa. Non si tratta, come nel passato, di obbligare i docenti a frequentare un numero stabilito di ore a conferenze, seminari spesso di carattere accademico e lontano dalla realtà quotidiana della scuola; il piano punta a consolidare percorsi autentici di sviluppo e ricerca professionale in cui i docenti siano una parte attiva e propositiva. In questa ottica la formazione sarà un dosaggio equilibrato di attività che il piano esplicita in questi termini: la formazione in presenza e a distanza, la sperimentazione didattica documentata e ricerca/azione, il lavoro in rete, l’approfondimento personale e collegiale, la documentazione e forme di restituzione/rendicontazione, con ricaduta nella scuola, la progettazione. Saranno le scuole a riconoscere come Unità Formative “ la partecipazione a iniziative promosse direttamente dalla scuola, dalle reti di scuole, dall’Amministrazione e quelle liberamente scelte dai docenti, purché coerenti con il Piano di formazione della scuola ”.

…. DUNQUE • Più che certificare il numero di ore di un corso o

…. DUNQUE • Più che certificare il numero di ore di un corso o di un’attività formativa, acquista importanza la documentazione della formazione e dei suoi esiti attraverso la costruzione di un portfolio digitale dei docenti, sul modello dell’esperienza già consolidata con i neoassunti. Sarà l’ambiente dematerializzato in cui i docenti potranno inserire tutti i tasselli del loro percorso formativo : documentazioni formali e informali, attività di ricerca, sperimentazioni, qualifiche, certificazioni, attività di ricerca e pubblicazioni; • Le Unità Formative sono associabili alle scelte personali dei docenti che possono usufruire anche delle risorse della carta elettronica. Assieme al portfolio digitale saranno i due strumenti per non disperdere e formalizzare tutte le esperienze di ogni docente, permettendo una prima sistematizzazione con l’intento di farle ricadere sulla scuola di appartenenza in processi di condivisione e contaminazione all’interno degli istituti.

Il piano individua le priorità formative, gli obiettivi e le strategie indicando delle macroaree

Il piano individua le priorità formative, gli obiettivi e le strategie indicando delle macroaree dentro le quali si muoveranno i percorsi formativi specifici. Il capitolo 4 del documento è estremamente analitico e chiaro nell’elencare obiettivi, contenuti chiave, linee strategiche e destinatari. Nel dettaglio vengono delineate queste macro-aree prioritarie di interesse: • 1. Competenze di sistema: • Autonomia didattica e organizzativa. • Valutazione e miglioramento. • Didattica per competenze e innovazione metodologica. • 2. Competenze per il XXI secolo: • Lingue straniere. • Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento. • Scuola e lavoro • 3. Competenze per una scuola inclusiva: • Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale. • Inclusione e disabilità. • Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.

La formazione dovrà essere conforme anche al PNSD Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)

La formazione dovrà essere conforme anche al PNSD Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana. Obiettivo del nostro PNSD sarà quello di aumentare le aule di Lim e strumenti digitali , affinchè l’intera Rete delle Scuole - Ambito Calabria 013 , nell’arco del triennio di riferimento , possa avere tutte le caratteristiche richieste per un’adeguata scuola digitale.

BISOGNI FORMATIVI INDIVIDUATI DALL'UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE della CALABRIA • Didattica per competenze e innovazione

BISOGNI FORMATIVI INDIVIDUATI DALL'UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE della CALABRIA • Didattica per competenze e innovazione metodologica; • Valutazione e miglioramento; • Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.

Realizzare percorsi di formazione in grado di sviluppare nuove competenze per l’innovazione didattica e

Realizzare percorsi di formazione in grado di sviluppare nuove competenze per l’innovazione didattica e metodologica e capaci di favorire la realizzazione dei nuovi ambienti di apprendimento. DOCENTI COMPETENZE PER L’INNOVAZIONE DIDATTICA E METODOLOGICA E NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO.

ATTUARE CORSI DI FORMAZIONE SU VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN RIFERIMENTO AI DIVERSI

ATTUARE CORSI DI FORMAZIONE SU VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN RIFERIMENTO AI DIVERSI LIVELLI DI SVILUPPO (CLASSI, ORDINI DI SCUOLA, INVALSI ECC). Percorsi e incontri finalizzati alla lotta al disagio giovanile e alla prevenzione di fenomeni come il bullismo e cyber- bullismo. Educazione alla rete web e nuove tecnologie. VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DOCENTI COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DISAGIO GIOVANILE

MISSION Cosa bisogna fare ? VISION Qual è l’obiettivo comune ?

MISSION Cosa bisogna fare ? VISION Qual è l’obiettivo comune ?

MISSION Rete Scuole Calabria 013 Costruire una comunità scolastica capace di far fronte alle

MISSION Rete Scuole Calabria 013 Costruire una comunità scolastica capace di far fronte alle nuove esigenze educative del nostro tempo avvalendosi di strategie e strumenti orientati a sviluppare un apprendimento attivo, critico ed efficace.

VISION RETE SCUOLE CALABRIA 013 Realizzare una rete di scuole ed un territorio attenti

VISION RETE SCUOLE CALABRIA 013 Realizzare una rete di scuole ed un territorio attenti al superamento delle diseguaglianze - siano esse fisiche, razziali, sociali o economiche - che abbiano come fine la completa valorizzazione di ogni soggetto in formazione, assicurando conoscenze e competenze sempre più conformi a quanto richiesto dalla società moderna e dal mercato del lavoro.

SCUOLE DELL'AMBITO CAL 013 ISTITUTO COMPRENSIVO SAN COSTANTINO CALABRO ISTITUTO COMPRENSIVO ROMBIOLO ISTITUTO COMPRENSIVO

SCUOLE DELL'AMBITO CAL 013 ISTITUTO COMPRENSIVO SAN COSTANTINO CALABRO ISTITUTO COMPRENSIVO ROMBIOLO ISTITUTO COMPRENSIVO RICADI ISTITUTO COMPRENSIVO CESSANITI ISTITUTO COMPRENSIVO SANT’ONOFRIO ISTITUTO COMPRENSIVO TROPEA ISTITUTO COMPRENSIVO BRIATICO ISTITUTO COMPRENSIVO MILETO ISTITUTO COMPRENSIVO “A. VESPUCCI” VIBO MARINA ISTITUTO COMPRENSIVO FILADELFIA ISTITUTO COMPRENSIVO “PAGANO” NICOTERA ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO PIZZO OMNICOMPRENSIVO "BRUNO VINCI" – NICOTERA ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE TROPEA OMNICOMPRENSIVO FILADELFIA

INDICAZIONI USR CALABRIA - Stretta collaborazione tra scuole capofila(o polo) degli ambiti territoriali calabresi,

INDICAZIONI USR CALABRIA - Stretta collaborazione tra scuole capofila(o polo) degli ambiti territoriali calabresi, l’USR Calabria Ufficio II e gli ATP provinciali per quanto concerne le azioni riferite al Piano Nazionale Formazione; - Le scuole degli ambiti devono assolutamente evitare una frammentazione delle attività formative per il personale docente. E’ necessario rafforzare un’azione di coordinamento comune; - E’ opportuna l’apertura delle scuole verso enti e agenzie per la formazione come Università, centri di ricerca, ecc. per realizzare le attività previste; - E’ possibile costituire altre reti di scopo tra scuole per la formazione ( sicurezza, legalità, disabilità, lingue straniere, intercultura ecc), tuttavia, bisogna prestare sempre molta attenzione perché si dovrà rendicontare attentamente ogni azione attuata; - La Scuola Polo per la formazione non deve ceder parti del finanziamento avuto a nessuna delle singole istituzioni scolastiche della Rete. Ogni attività deve essere condivisa in RETE, ma la gestione del finanziamento è prerogativa della Scuola POLO a cui spetta la rendicontazione generale da trasmettere al MIUR; - Se gli utenti (docenti) della rete scuole per la formazione sono in tanti bisognerà organizzare più moduli formativi e dislocarli nelle scuole del territorio; - Se una o più istituzioni scolastiche presenti nell’ambito territoriale non vuole aderire alla Rete scuole per la formazione, non avrà diritto ad alcun finanziamento (bisogna segnalare la/le scuola/e all’USR); - Bonus 500 Euro docenti: eventuali iniziative riconducibili e coerenti con la formazione in Rete Scuole sono da considerarsi valide.

PIANO NAZIONALE FORMAZIONE Sintesi Rilevazione Bisogni Formativi dell’Ambito CAL 13 CONTENUTI

PIANO NAZIONALE FORMAZIONE Sintesi Rilevazione Bisogni Formativi dell’Ambito CAL 13 CONTENUTI

ISTITUZIONI SCOLASTICHE – AMBITO CALABRIA 013 SCUOLA DIRIGENTE SCOLASTICO Istituto Istruzione Superiore Prof. ssa

ISTITUZIONI SCOLASTICHE – AMBITO CALABRIA 013 SCUOLA DIRIGENTE SCOLASTICO Istituto Istruzione Superiore Prof. ssa Beatrice Lento TROPEA IC ROMBIOLO Prof. ssa Maria Gramendola IC BRIATICO Prof. ssa Rosaria Galloro IC CESSANITI Prof. ssa Giovanna Pileggi IC FILADELFIA Prof. Nicolantonio Cutuli IC TROPEA Prof. Tiziana Furlano IC MILETO IC “VESPUCCI” – VIBO MARINA IC “PAGANO” NICOTERA OMNICOMPRENSIVO “B. VINCI” NICOTERA IC PIZZO ITN PIZZO IC SAN COSTANTINO CALABRO OMNICOMPRENSIVO FILADELFIA IC SANT’ONOFRIO IC RICADI Prof. ssa Giuseppina Prostamo Prof. ssa Maria Salvia Prof. ssa Marisa Piro “ “ “ Prof. Francesco Vinci “ “ “ Prof. ssa Maria Viscone Ing. Raffaele Vitale Prof. Genesio Modesti

AREA Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base UNITA’ 1: «Ambienti di

AREA Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base UNITA’ 1: «Ambienti di apprendimento» UNITA' 1 AMBIENTI DI APPRENDIMENTO Series 1, STRUMENTI, OSSSERVAZIONE, DOCUMENTAZIONE, RACCORDO SAPERI DIDATTICA 6, 18% METODOLOGIE: COOPERAT. LEARNING, FLIPPED STRUMENTI, OSSSERVAZIONE, DOCUMENTAZIONE RAFFORZAMENTO COMPETENZE DI BASE Series 1, DIDATTICHE COLLABORATIVE RACCORDO SAPERI DIDATTICA, 7, 21% Series 1, RAFFORZAMENTO COMPETENZE DI BASE, 8, 24% Series 1, DIDATTICHE COLLABORATIVE, 6, 18% Series 1, METODOLOGIE: COOPERAT. LEARNING, FLIPPED, 6, 18%

Unità 1: Ambienti di apprendimento Preferenze rilevate (%) **** Rafforzamento competenze di base 25%

Unità 1: Ambienti di apprendimento Preferenze rilevate (%) **** Rafforzamento competenze di base 25% ====== Raccordo saperi – didattiche 21% ====== Metodologie: cooperative learning, flipped classroom ecc. 18% ====== Didattiche collaborative e costruttive 18% ====== Strumenti idonei all’osservazione, documentazione 18%

AREA Valutazione e Miglioramento Unità 2: «Il Mastery Learning del XXI secolo» Unità 2

AREA Valutazione e Miglioramento Unità 2: «Il Mastery Learning del XXI secolo» Unità 2 Il Mastery Learning VALUTAZIONE DIDATTICA VALUTAZIONE SCUOLA VALUTAZIONE PROFESSIONALE 16% Series 1, VALUTAZIONE SCUOLA, 2, 13% 70%

Unità 2: Il Mastery Learning del XXI secolo Preferenze rilevate (%) Valutazione didattica 70%

Unità 2: Il Mastery Learning del XXI secolo Preferenze rilevate (%) Valutazione didattica 70% valutazione formativa e sommativa, compiti di realtà e valutazione autentica, valutazione certificazione delle competenze, dossier e portfolio. Valutazione Professionale 16% profilo professionale, standard professionali, capacità di autoanalisi, bilancio di competenze, documentazione dei crediti, documentazione didattica, peer review, agency professionale Valutazione Scuola 14% autovalutazione, monitoraggio, processi di miglioramento e piani di miglioramento, utilizzo e gestione dei dati, rendicontazione sociale e bilancio sociale

AREA Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile Unità 3: «Pedagogia della resilienza» UNITA'

AREA Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile Unità 3: «Pedagogia della resilienza» UNITA' 3 PEDAGOGIA DELLA RESILIENZA Series 1, TERAPIA SCUOLA-LAVORO, 0, 0% GESTIONE CONFLITTI DIVERSITA' BULLISMO CYBERBULLISMO 11% SERVICE LEARNING Series 1, LIFE SKILLS DIVERSITA', 7, 27% TERAPIA SCUOLA-LAVORO 32% Series 1, LIFE SKILLS, 3, 12% Series 1, GESTIONE CONFLITTI, 5, 19%

Unità 3: Pedagogia della resilienza Preferenze rilevate (%) Bullismo, cyber-bullismo, sexting 32% Diversità come

Unità 3: Pedagogia della resilienza Preferenze rilevate (%) Bullismo, cyber-bullismo, sexting 32% Diversità come risorsa 27% Gestione costruttiva dei conflitti 19% Potenziamento Life skills 11% Service Learning 11% Terapia scuola – lavoro 0%

AREA Lingue straniere Unità 4: «C. L. I. L. » UNITA' 4 C. L.

AREA Lingue straniere Unità 4: «C. L. I. L. » UNITA' 4 C. L. I. L. PADRONANZA LINGUA INGLESE, RAFFORZARE LIVELLO BASE (A 0 -A 2) PREARAZIONE C. L. I. L. Series 1, PREARAZIONE C. L. I. L. , 2, 18% Series 1, PADRONANZA LINGUA INGLESE, RAFFORZARE LIVELLO BASE (A 0 -A 2), 9, 82%

Unità 4: Inglese per il C. L. I. L. Preferenze rilevate (%) Padronanza della

Unità 4: Inglese per il C. L. I. L. Preferenze rilevate (%) Padronanza della lingua inglese (Rafforzare livello base A 0 -A 2) ………… 82% Preparazione C. L. I. L. (Livello A 2 -B 1) …. 18%

Struttura UNITA’ FORMATIVA 25 ore DESCRIZIONE ATTIVITA’ ORE Formazione fruita Lezioni in presenza e

Struttura UNITA’ FORMATIVA 25 ore DESCRIZIONE ATTIVITA’ ORE Formazione fruita Lezioni in presenza e a distanza 4+4 = 8 Formazione vissuta Laboratorio, ricerca, studio ecc. Formazione Report, elaborate, materiali ecc. documentata/prodo tta Formazione verificata Verifica finale/Autovalutazione 8 8 1

Possibili sedi per lo svolgimento della formazione nell’ambito territoriale TROPEA VIBO MARINA NICOTERA

Possibili sedi per lo svolgimento della formazione nell’ambito territoriale TROPEA VIBO MARINA NICOTERA