INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI Storia LA DICHIARAZIONELA Costituzione la

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INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

Storia LA DICHIARAZIONE…LA Costituzione. . la convenzione dei diritti del fanciullo ISCRIZIONE LE DENUNCE

Storia LA DICHIARAZIONE…LA Costituzione. . la convenzione dei diritti del fanciullo ISCRIZIONE LE DENUNCE DEL DS IL GRUPPO DI ACCOGLIENZA DPR 394/99 IN ATTUAZIONE DEL DLGV 286/98 INTEGRAZIONE STRANIERI LE STRATEGIE DELL’INCLUSIONE DALL L. 53/03 ALLA CM 24/06 SI COSTRUISCE LA CULTURA DELL’INTEGRAZIONE-INCLUSIONE IL RUOLO DEL MEDIATORE CULTURALE LE AZIONI STRATEGICHE PER L’ORIENTAMENTO LE COMPETENZE LINGUISTICHE…PER COMUNICARE…PER STUDIARE LA VIA IT ALIANA PER L’EDUCA Z IO N E ALL’INTE RCULTU LE AZION RA I IL QUADRO EUROPEO DELLE LINGUE OGIA G A A ED IO-P CULTUR C O LA S L’INTER ON- EB…) N L I E G D UAG USICA, W IUDIZI) G N I I L ORT, M PREG I P 8 S E ( E I BAL ORR C N VER O DA N I H C I RIS I PATTI TERRITORIALI LA CITTADINANZA(DM 2/10) Le strutture territoriali(scuole polo. . task force e gruppo di lavoro nazionale

STORIA • Dalla dichiarazione dei diritti umani del ‘ 48(art. 26)in cui si afferma

STORIA • Dalla dichiarazione dei diritti umani del ‘ 48(art. 26)in cui si afferma il diritto all’istruzione GRATUITA almeno per le classi elementari e fondamentali…essa deve promuovere la formazione integrale della persona, e ogni valore di cittadinanza interculturale • L’art. 10 della Costituzione garantisce i diritti degli stranieri che si trovano sul territorio nazionale. . • La CONVENZIONE DEI DIRITTI DEL FANCIULLO(1989 NEW YORK, ratificata in Italia nel 91). . l’istruzione è un diritto di ogni b anche straniero, considerato persona in sé portatore di diritti, anche per i minori entrati clandestinamente!!!

DPR 394/99 • NORME DI ATTUAZIONE DEL T. U. DELLE DISPOSIZIONI CONCERNENTI LA DISCIPLINA

DPR 394/99 • NORME DI ATTUAZIONE DEL T. U. DELLE DISPOSIZIONI CONCERNENTI LA DISCIPLINA DELL’IMMIGRAZIONE E SULLA CONDIZIONE DELLO STRANIERO(dlgv 286/98… TESTO UNICO SULL’IMMIGRAZIONE , che dice, tra l’altro «Gli alunni stranieri non possono essere espulsi se non per gravi motivi di ordine pubblico e sicurezza nazionale» «NON POSSONO ISCRIVERSI AL SSN se non regolarizzati ma possono usufruire di tutti i servizi previsti dalla norma» • Nell’art. 45 si legge che gli alunni di cittadinanza non italiana vengono iscritti nella classe corrispondente alla loro età anagrafica • Il CD può deliberare l’iscrizione in una classe inferiore o superiore in presenza di alcuni vincoli , tra cui la conoscenza della lingua ita, titoli di studio, prerequisiti…SI VALUTA SEMPRE E SOLO OGNI BENEFICIO POSSIBILE • I documenti da presentare sono IL PERMESSO DI SOGGIORNO E CERIFICATI ANAGRAFICI…se c’è incongruenza vale il permesso di soggiorno

ISCRIZIONE. . norma di riferimento è il DPR 394/99 • Pertanto i minori stranieri

ISCRIZIONE. . norma di riferimento è il DPR 394/99 • Pertanto i minori stranieri presenti sul territorio italiano possono frequentare le scuole statali e soggetti all’obbligo di istruzione • IN QUALUNQUE PERIODO DELL’ANNO SCOLASTICO senza pregiudicare la regolarità e l’acquisizione di un titolo e in assenza di documentazione per cui si è ammessi con riserva, in attesa di regolarizzazione(basta un’autocertificazione) • Il DS non ha nessun obbligo di denunciare l’irregolarità di soggiorno in quanto gli alunni stranieri stanno esercitando un loro diritto • Se il minore straniero non è accompagnato il Ds deve segnalarlo alle autorità competenti per l’avvio di procedure di accoglienza e affido, ovvero di rimpatrio assistito • Occorre segnalare la mancanza di vaccinazioni(che comunque non preclude l’iscrizione)e il DS deve segnalare all’ASL di competenza, anche in presenza di rifiuto dei genitori • Dopo l’iscrizione è preferibile fissare un incontro tra scuola, famiglia, mediatori(. . la commissione-gruppo di ACCOGLIENZA)per approfondire la raccolta di informazioni(storia personale, familiare, aspirazioni…)… parte la strategie di ACCOGLIENZA per assumere un quadro piuttosto chiaro anche sui prerequisiti scolastici posseduti, per valutare il livello iniziale di competenze • Si costituisce IL GRUPPO DI ACCOGLIENZA …non esiste una regola precisa di composizione, ma costituisce il «valore aggiunto» di qualità della scuola che accoglie E’ formato, di solito, dal Ds, da vari referenti, dal team pedagogico, da assistenti amministrativi che si occupano dell’iscrizione. .

I MEDIATORI CULTURALI • Si può fare ricorso ai MC o interpreti(se possibile, con

I MEDIATORI CULTURALI • Si può fare ricorso ai MC o interpreti(se possibile, con fondi . . volontariato. . convenzioni. . patti territoriali) che svolgono un importante ruolo nella strategia di ACCOGLIENZA: • Facilitare la comunicazione tra scuola e famiglia • Facilitare le strategie didattiche • Facilitare l’inclusione interculturale(…la cultura-altra) • NON E’ UN DOCENTE DI L 2(L’ITALIANO) • NON E’ UN DOCENTE DI COMUNICAZIONE RELIGIOSA

LE STRATEGIE DELL’ACCOGLIENZAINCLUSIONE • CON LA L. 53 SI PREVEDE LA PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI

LE STRATEGIE DELL’ACCOGLIENZAINCLUSIONE • CON LA L. 53 SI PREVEDE LA PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI DIDATTICI(tra l’altro già previsti dal DPR 394/99) • Con la CM 24/06 si presentano le LINEE GUIDA PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI. . UNA SERIE DI ORIENTAMENTI CONDIVISI SUL PIANO CULTURALE, STRATEGICO, NORMATIVO, CON SUGGERIMENTI DI TIPO ORGANIZZATIVO E DIDATTICO PER FAVORIRE IL SUCCESSO FORMATIVO DEGLI AS • …si attua la cultura dell’accoglienza e DELL’INTEGRAZIONE-INCLUSIONE, UNA CULTURA BI-DIREZIONALE DI DIRITTI E DOVERI DI CHI ACCOGLIE-INTEGRA E CHI è ACCOLTO • NELLE LINEE GUIDA L’ACCOGLIENZA SI ATTUA NELL’AREA AMMINISTRATIVA, DIDATTICOEDUCATIVA, COMUNICATIVO-RELAZIONALE

AZIONI STRATEGICHE • DA FARE/NON FARE: 1. FORMARE CLASSI ETEROGENEE ED EVITARE IL PROTAGONISMO

AZIONI STRATEGICHE • DA FARE/NON FARE: 1. FORMARE CLASSI ETEROGENEE ED EVITARE IL PROTAGONISMO ESAGERATO DEI PRIMI MOMENTI 2. ALLONTANARE L’ALUNNO/A DALLA CLASSE, MAGARI IN LABORATORIO LINGUISTICO, perché L’INCLUSIONE AVVIENE IN PRESENZA DEL GRUPPOCLASSE(FULL IMMERSION) 3. PREDISPORRE UN SETTING DI APPRENDIMENTO ADEGUATO(carlelloni plurilingua, no ad immagini folkloristiche, di eccessiva tendenza nazionalistica, 4. CLASSE COME LUOGO DI COMUNICAZIONE e relazione MULTIMEDIALE E LUOGO DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO(. . la peer education, il coop learning 5. L’ORIENTAMENTO A SCUOLA è TENUTA AD ASSICURARE AGLI ALUNNI UN ORIENTAMENTO CONTINUATIVO PER FORNIRE STRUMENTI DI SCELTA CONSAPEVOLE DI PERCORSI SCOLASTICI-FORMATIVI E PROFESSIONALI L

Le competenze linguistiche • Nelle linee guida si afferma che le competenze linguistiche si

Le competenze linguistiche • Nelle linee guida si afferma che le competenze linguistiche si strutturano meglio nell’ambito della FULL IMMERSION IN UN CONTESTO DI 2° LINGUA • C’E’ DIFFERENZA TRA LA LINGUA PER COMUNICARE(che si apprende subito, è immediata. . non ha regole, se non l’ascolto per …farsi cabire…è basata sul bisogno immediato di comunicazione. . utilizza anche i canali non verbali) E LINGUA PER STUDIARE(…molto più difficile, perché vuole le regole, la grammatica, non è immediatamente funzionale • La lingua italiana deve diventare uno strumento di amplificazione culturale, deve stare al centro di ogni insegnamento(. . ogni insegnamento è un insegnamento in lingua), ma deve coniugarsi(. . multimedialità delle lingue)con la lingua d’origine, che è soprattutto risorsa insostituibile di cultura • Oggi alcuni Enti certificatori(riconosciuti dal Ministero)che rilasciano una certificazione di competenza linguistica: Università di Perugia(CELI), Siena(CILS), Roma 3(IT), e la società «Dante Alighieri(PLIDA) • Il QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO DELLE LINGUE(COMMON EUROPEAN FRAMEWORK OF REFERENCES FOR LANGUAGES) PARLA DI COMPETENZE LINGUISTICHE(6 LIVELLI: A 1 -A 2 -B 1 -B 2 -C 1 -C 2)COME BASE PER L’INTERAZIONE INTERCULTURALE

LA SITUAZIONE IN ITALIA • SI OSSERVA UNA CERTA «LOCALIZZAZIONE DEI DIRITTI. . Da

LA SITUAZIONE IN ITALIA • SI OSSERVA UNA CERTA «LOCALIZZAZIONE DEI DIRITTI. . Da situazioni di normalità, con l’attivazione di risorse e servizi, a situazioni emergenziali e differenziate

EDUCAZIONE INTERCULTURALE • LA DEFINIZIONE RISALE ALLA CM 205/90( «SCUOLA DELL’OBBLIGO PER GLI STRANIERI»

EDUCAZIONE INTERCULTURALE • LA DEFINIZIONE RISALE ALLA CM 205/90( «SCUOLA DELL’OBBLIGO PER GLI STRANIERI» ) • tuttavia il documento principale dell’educazione interculturale è LA VIA ITALIANA per l’ED. INTERCULTURALE e l’integrazione AS, pubblicato nell’ottobre 2007 dal MIUR

LA VIA ITALIANNA…si fonda su 4 PRINCIPI 1. 2. 3. 4. UNIVERSALISMO, il diritto

LA VIA ITALIANNA…si fonda su 4 PRINCIPI 1. 2. 3. 4. UNIVERSALISMO, il diritto all’istruzione, indipendentemente dalla provenienza, dalla condizione, dalla presenza o meno dei genitori sul territorio; è un dovere dello Stato tutelare questo diritto(art. 3 C…le pari opportunità) SCUOLA COMUNE, subito l’integrazione in classi normali, evitando specificità di scuole che. . avrebbero di fatto separato(…in Francia le CLIN) CENTRALITA’ DELLA PERSONA IN RELAZIONE ALL’ALTRO. . la pedagogia contemporanea è orientata alla VALORIZZAZIONE DELL PERSONA INTEGRALE, CHE SI SVILUPPA NEL SUO INSIEME CON GLI ALTRI INTERCULTURA…la scuola italiana ha scelto LA PROMOZIONE DELL’ INTERCULTURALITA’…L’INCOTRO TRA DIVERSE CULTURE PER COSTRUIRE IL VALORE-LA RISORSA DELLA «CULTURA ALTRA» . . NON SEMPLICEMENTE UN INCONTRO(MULTICULTURA) , UNO SCAMBIO, MA UNA NUOVA CULTURA INTEGRATA

LE AZIONI PER UNA SOCIOLOGIA E PEDAGOGIA DI ED. INTERCULTURALE SONO 10 E DIVISE

LE AZIONI PER UNA SOCIOLOGIA E PEDAGOGIA DI ED. INTERCULTURALE SONO 10 E DIVISE IN 3 AREE • INTEGRAZIONE: accoglienza, apprendimento dell’Italiano come l 2, valorizzazione del plurilinguismo, relazione con le famiglie(orientering) • INTERAZIONE INTERCULTURALE: relazionalità interna ed esterna, discriminazioni e pregiudizi, prospettive sempre interculturali nei saperi e nelle competenze • ATTORI E RISORSE: I DS, DOCENTI, ATA, RETI, SOCIETA’ E TERRITORIO, per l’acquisizione di una cultura dell’interculturalità, dell’incontro tra diversità che diventino risorse-valore. DUNQUE • DIVERSITA’ COME VALORE-RISORSA, DIALOGO E CONFRONTO(JORGE LUIS BORGES ha scritto «la vita è l’arte dell’incontro» • LA CULTURA-ALTRA. . conoscere ed apprezzare le differenze per una nuova coesione sociale • Linguaggi non verbali e socio-integranti. . MUSICA-SPORT-WEB-SOCIAL NETWORK

I RISCHI • ETNOCENTRISMO, il proprio gruppo al centro ed altri che ad esso

I RISCHI • ETNOCENTRISMO, il proprio gruppo al centro ed altri che ad esso si devono rapportare, • MONOCULTURA, convinzione che esiste 1 sola cultura, globalizzante ed auto referenziale • ISLAMOFOBIA, diffidenza vs le persone che provengono da culture musulmane • ASSIMILAZIONE, processo di assorbimento culturale dell cultura di ingresso per soggettiva convinzione di superiorità della c ricevente • ASSIMILAZIONE SEGMENTATA , la downward assimilation del sociologo statunitense Portes, tipico dei giovani immigrati che vivono in gruppi etnici ai margini, con stili di vita oppositivi tipici delle minoranze

CCNL 06 -09 • Nell’art. 9 si prevedono misure incentivanti per progetti in aree

CCNL 06 -09 • Nell’art. 9 si prevedono misure incentivanti per progetti in aree a rischio a forte processo immigratorio…per sostenere l’azione del personale scolastico REGOLAMENTO VALUTAZIONE DPR 122/09 �Gli alunni stranieri sono equiparai agli alunni italiani �…il buonismo non è promozione interculturale CM 2/10 «IND E RACCOM PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA • EVITARE LA FORMAZIONE DI CLASSI CON UNA PERCENTUALE DI STRANIERI SUPERIORE AL 30%(ma già nella CM 301/89 si parlava max di 4/5 alunni per classe), SALVO DEROGHE DELL’USR(x es. in presenza di alunni con competenze linguistiche, se l’ISA ha buone esperienza in merito, • UTILIZZARE LA STRATEGIA DELLA RETE PER UN’INTEGRAZIONE EQUILIBRATA SUL TERRITORIO

PATTI TERRITORIALI • costruiti dagli USR PER IL coordinamento e l’iniziativa di integrazione-inclusione •

PATTI TERRITORIALI • costruiti dagli USR PER IL coordinamento e l’iniziativa di integrazione-inclusione • Sono costituiti da EELL, ISA, associazioni di genitori, del privato no profit • Sono strategicamente importanti anche al fine della equa distribuzione Nella CM 2/10 si dettano le condizioni del PATTO 1. Impiego comune di risorse 2. Valorizzazione della formazione e dello scambio 3. Utilizzo di banche dati(Invalsi, anagrafe) 4. Continuità orizzontale e verticale STRUTTURE DI COORDINAMENTO scuole polo «iscrizione e distribuzione compensativa ed equilibrata» , task force regionali «indirizzare ed armonizzare le iscrizioni gruppo di lavoro nazionale «indirizzi specifici e monitoraggio nazionale di iscrizioni

CITTADINANZA • Sempre nella CM 2/10 si definiscono i criteri di cittadinanza • La

CITTADINANZA • Sempre nella CM 2/10 si definiscono i criteri di cittadinanza • La Cittadinanza non italiana. . quando entrambi i genitori non lo sono(non è corretto dire extracomunitario) • Gli alunni di II generazione sono nati in Italia da genitori immigrati e possono avere la cittadinanza italiana se residenti e ne fanno richiesta • I figli di coppie miste hanno la doppia cittadinanza • all’ A. S. 08/09 gli alunni di cittadinanza non italiana erano l’ 8%(In Francia sono meno ma si acquista la cittadinanza in meno tempo), di questi il 40%ca sono nati in Italia e il restante fuori