DPI ai tempi del COVID I DISPOSITIVI DI

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DPI ai tempi del COVID

DPI ai tempi del COVID

I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE L’art. 74 del D. Lgs. 81/2008 definisce Dispositivo di

I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE L’art. 74 del D. Lgs. 81/2008 definisce Dispositivo di Protezione Individuale Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento od accessorio destinato a tale scopo.

La Legge 81/2008, Titolo III art. 75 prevede che: I DPI debbano essere impiegati

La Legge 81/2008, Titolo III art. 75 prevede che: I DPI debbano essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro. L’utilizzo dei DPI deve essere previsto per fronteggiare il solo rischio residuo.

D. lgs. 475/92 Art. 1 I DPI sono dispositivi che hanno la funzione di

D. lgs. 475/92 Art. 1 I DPI sono dispositivi che hanno la funzione di salvaguardare il singolo operatore da rischi per la salute e la sicurezza. 4

DPI E RESPONSABILITA’ DEL DATORE DI LAVORO Scegliere in accordo con il SPPA i

DPI E RESPONSABILITA’ DEL DATORE DI LAVORO Scegliere in accordo con il SPPA i DPI Mantenere aggiornati i DPI Disporre e vigilare affinché gli operatori osservino ed usino i DPI messi a loro disposizione Fornire istruzioni e informazioni ai lavoratori Provvedere ad una adeguata formazione degli stessi Organizzare, se necessario, uno specifico addestramento circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico dei DPI Consentire ai lavoratori di verificare, mediante l’RLS l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute 5

DPI E RESPONSABILITA’ DEL LAVORATORE Utilizza i DPI a disposizione conformemente all’informazione e alla

DPI E RESPONSABILITA’ DEL LAVORATORE Utilizza i DPI a disposizione conformemente all’informazione e alla formazione ricevute Ha cura dei DPI messi a disposizione e non vi apporta modifiche di propria iniziativa Al termine dell’utilizzo segue le procedure aziendali in materia di smaltimento o riconsegna dei DPI Segnala tempestivamente al Preposto i casi in cui i DPI risultino in esaurimento Segnala immediatamente qualsiasi difetto o inconveniente rilevato nei DPI messi a disposizione 6

I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D. P. I. ) Per essere immessi sul mercato

I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (D. P. I. ) Per essere immessi sul mercato e poi in servizio, i DPI devono avere la marcatura CE Per certificazione CE si intende un’attestazione con la quale un organismo di controllo autorizzato attesta che il DPI è stato realizzato in conformità alle disposizioni di legge. 7

Quiz! A C B

Quiz! A C B

DROPLET Emissione di secrezioni respiratorie e salivari in forma di goccioline, espulse quando si

DROPLET Emissione di secrezioni respiratorie e salivari in forma di goccioline, espulse quando si starnutisce e si tossisce, che rimangono sospese nell’aria

AEROSOL Formazione di particelle molto piccole che sedimentano molto lentamente e sono facilmente veicolate

AEROSOL Formazione di particelle molto piccole che sedimentano molto lentamente e sono facilmente veicolate dalle correnti d'aria. Propriamente, per «aerosol» si intende una sospensione colloidale di particelle molto piccole (da 1 nm a 1 µm) in un gas. Pertanto, con il termine aerosol si può anche indicare una sospensione di particelle virali. Trasmissione occasionale (opportunistica) per aerosol in alcune procedure eseguite in ambiente sanitario che possono generarlo: intubazione tracheale, aspirazione bronchiale, broncoscopia, induzione dell'espettorato, rianimazione cardiopolmonare

TRASMISSIONE SARS-COV 2 Droplets: quando le persone entrano in stretto contatto (a meno di

TRASMISSIONE SARS-COV 2 Droplets: quando le persone entrano in stretto contatto (a meno di 1 metro di distanza) o in contatto diretto con una persona infetta. Le vie di infezione più frequenti sono occhi, naso e bocca. Aerosol: può avvenire in ambienti specifici, in particolare spazi interni, affollati e non adeguatamente ventilati dove le persone infette trascorrono lunghi periodi di tempo con altri. Contatto: può diffondersi dopo che persone infette starnutiscono, tossiscono e toccano superfici o oggetti come tavoli, maniglie, corrimano e ci si tocca occhi, naso e bocca senza aver prima lavato le mani.

MASCHERINA CHIRURGICA Realizzate in tessuto-nontessuto, composte da 3 strati di materiale sintetico filtrante in

MASCHERINA CHIRURGICA Realizzate in tessuto-nontessuto, composte da 3 strati di materiale sintetico filtrante in grado di avere vari livelli di filtrazione e resistenza ai fluidi.

FILTRANTI FACCIALI FFP 2/KN 95 o FFP 3 Sono suddivise nelle tre classi di

FILTRANTI FACCIALI FFP 2/KN 95 o FFP 3 Sono suddivise nelle tre classi di protezione FFP 1, FFP 2 e FFP 3 in funzione della loro efficacia filtrante. Le maschere FFP 2 o KN 95 filtrano almeno il 94% delle particelle che si trovano nell’aria fino a dimensioni di 0, 6 µm. Le maschere FFP 3 filtrano almeno il 98% delle particelle.

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COVID – 19 VIDEO TUTORIAL PER INDOSSARE DPI - CAMICE E TUTA PROTETTIVA https: //www. youtube. com/watch? v=RY_m. Mf. WCark&feature=youtu. be https: //www. youtube. com/watch? v=ZTRWic. AR 0 P 0&feature=youtu. be 20