Dati sulle startup iscritte al Registro delle Imprese

Dati sulle startup iscritte al Registro delle Imprese Unità operativa Statistica e Studi statistica@fi. camcom. it

Quadro generale Le start-up sono state introdotte con la legge 221/2012 di conversione del D. L. 179/2012. Nel corso degli ultimi 5 anni il loro numero si è ampliato sino a superare la soglia delle 8. 000 unità Fonte: elaborazioni ufficio statistica e studi Camera di Commercio di Firenze su dati Registro Imprese (http: //startup. registroimprese. it/isin/home)

Il peso delle startup sui singoli territori Il 53% delle startup italiane hanno sede in quattro regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Veneto). Dal confronto con il tessuto produttivo formato da spa e srl attive, emerge un quadro diverso, dove sono le regioni di media grandezza a distinguersi per tassi di diffusione per mille imprese più elevati. Novanta startup hanno aderito ad almeno uno dei contratti di rete senza personalità giuridica iscritti al Registro delle Imprese.

Il peso delle startup in Toscana Con 391 startup la Toscana si pone all’ottavo posto della graduatoria per numero, ma denota una bassa diffusione del fenomeno in rapporto alle spa e srl presenti sul territorio, con l’eccezione dell’area pisana.

Distribuzione delle startup per gruppi di attività Le startup operano nel terziario avanzato, concentrandosi soprattutto sui servizi di supporto alle imprese, in particolare sui servizi di informazione e comunicazione. Italia Toscana Firenze

Distribuzione delle startup per forma giuridica Le startup sono soprattutto società a responsabilità limitata, con una significativa presenza di srl semplificate; più del 90% delle società per le quali è stato possibile ottenere il dato, generano un valore della produzione annuo inferiore a 500. 000 €.

Dimensione economico-finanziaria Nel complesso, nel 2016 startup e PMI innovative hanno prodotto beni e servizi per oltre 2 miliardi di euro. • € 773 milioni le startup innovative • € 1, 3 miliardi le PMI innovative – 4 su 10 fatturano oltre 1 milione. Per il 2016 viene stimato, per le startup, un valore della produzione medio di 164. 000 € (dato ricavato da 4. 700 bilanci). Le startup occupano 10. 262 dipendenti (numero in crescita rispetto ai 9. 000 del 2016). Fonte: Mise, Relazione annuale 2017 sullo stato d’attuazione e sull’impatto delle policy per startup e PMI innovative. Roma, Dicembre 2017

Con quali requisiti si chiede l’iscrizione alla sezione startup del Registro Imprese? Oltre a un insieme di requisiti di carattere generale, la norma impone il soddisfacimento di almeno un requisito specifico tra i tre sottoindicati per poter ottenere l’iscrizione nella sezione delle startup: 1 Le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 15% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione per start-up innovativa 2 Almeno 2/3 della forza lavoro dev’essere personale altamente qualificato (laureato e/o con specializzazione o dottorato postlaurea) 3 Titolarità di brevetti per industria, biotecnologie, semiconduttori e varietà vegetali Solo una minoranza di startup soddisfa 2 o tutti e tre i requisiti. Il 91% delle startup italiane ne soddisfa uno (Toscana: 89%; Firenze: 92%)

Altri aspetti delle startup 174 startup (2%) sono riconosciute come imprese ad alta vocazione sociale, ovvero operano nei settori individuati dalla disciplina dell'impresa sociale (può appartenere anche ad altri settori innovativi ad alto contenuto tecnologico ma che possano impattare sul benessere della collettività). 1. 228 startup (14, 3%) sono riconosciute come imprese ad alto valore tecnologico in ambito energetico (Un’impresa è ad alto valore tecnologico in ambito energetico se sviluppa e commercializza esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico). Le imprenditorie di genere analizzate singolarmente, cioè senza tener conto di eventuali imprese che siano contemporaneamente femminili e giovanili e/o straniere, ecc. (femminile, giovanile e straniera) hanno pesi diversi; le imprese a maggioranza straniera si fermano al 2, 9%, così come quelle femminili non vanno oltre il 12, 9%. Da segnalare invece come le imprese giovanili balzino al 21, 9%, marcando in questo modo una distanza notevole rispetto alla loro quota riferita alle società di capitali attive in generale (7, 4%).