UNA PANORAMICA ECONOMICOSOCIALE SULLE DONNE E SULLE IMPRESE
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UNA PANORAMICA ECONOMICO-SOCIALE SULLE DONNE E SULLE IMPRESE FEMMINILI Pordenone, 10 dicembre 2009 Silvia Oliva – Segretario alla Ricerca Fondazione Nord Est
DONNE PIÙ ISTRUITE E PIÙ ATTIVE SUL MERCATO DEL LAVORO
DONNE E FORMAZIONE Tra il 1970 e il 2005 il numero di donne diplomate è triplicato: ogni 100 donne 19 enni 80 hanno conseguito un diploma, superando la % di uomini diplomati. Anche per quanto riguarda la laurea si sono invertiti i dati: -ogni 100 donne 25 enni ci sono 28 laureate; -ogni 100 uomini 19 enni ci sono 19 laureati. TUTTAVIA …. Rispetto all’Europa la quota di donne 25 -34 enni con almeno un titolo di scuola secondaria superiore è molto bassa: sui 27 paesi l’Italia si trova agli ultimi posti, prima solo degli altri paesi mediterranei. Nella scelta delle discipline le donne si indirizzano ancora soprattutto nelle materie umanistiche e meno in quelle scientifiche, matematiche e informatiche
STUDENTI IMMATRICOLATI ALL’UNIVERSITA’ PER DISCIPLINA E GENERE Rispetto ai paesi Europei l’Italia si colloca in buona posizione per quanto riguarda la quota di studentesse presenti nel settore disciplinare scientifico, matematico, informatico Fonte: Mur, Indagine sull’università (a/a 2005/2006)
DONNE E LAVORO: PARTECIPAZIONE E OCCUPAZIONE Nord Est Italia 1993 2008 Tasso di attività 61, 2 68, 3 57, 8 62, 5 Tasso di attività F 42, 6 57, 7 41, 9 50, 7 Tasso di occupazione 57, 9 66, 0 51, 9 58, 7 Tasso di occupazione F 42, 1 54, 8 35, 8 46, 6 Tasso di disoccupazione 5, 4 3, 3 10, 1 6, 1 Fonte: Fondazione Nord Est su dati Istat I tassi di occupazione femminili e maschili sono ancora molto differenziati. Tale differenza tuttavia diminuisce al crescere del livello di istruzione: per le donne i tassi variano dal 17, 5% per la licenza elementare al 73, 3% per la laurea; per gli uomini dal 51, 4% all’ 84, 2%
DONNE E LAVORO IL TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE: ANCORA DISTANTE DAGLI OBIETTIVI EUROPEI Fonte: Fondazione Nord Est su dati Eurostat 2008
DONNE E LAVORO SETTORI ECONOMICI E TIPOLOGIE DI CONTRATTI La maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro è legata allo sviluppo del settore terziario in cui hanno trovato sbocco molte nuove lavoratrici. Nel settore terziario si registra il 50% di donne dipendenti e il 40% di donne indipendenti. Con l’ingresso delle donne nel Md. L è cresciuto anche l’utilizzo del part-time e del contratto a tempo determinato che coinvolge un numero crescente di donne. Dove non ci sono problemi occupazionali queste tipologie sono utilizzata come strumento per conciliare le diverse esigenze di vita Il part time è ancora poco utilizzato in Italia (sotto 30%) rispetto alla media europea. (In Olanda raggiunge il 75%)
DONNE E LAVORO UN LUOGO COMUNE DA SFATARE: PIU’ DONNE AL LAVORO NON VUOL DIRE MENO FIGLI Tasso di occupazione femminile Tasso di natalità UE 27 57, 3 1, 53 Italia 46, 3 1, 35 Islanda 80, 8 2, 08 Francia 58, 6 2, 00 Norvegia 72, 2 1, 90 Irlanda 59, 3 1, 89 Danimarca 73, 4 1, 85 Svezia 70, 7 1, 85 Finlandia 67, 3 1, 84 Regno Unito 65, 8 1, 84 Olanda 67, 7 1, 72 Fonte: Fondazione Nord Est su dati Eurostat, 2006
DONNE AI VERTICI
DONNE E LAVORO - LIBERE PROFESISONISTE E MANAGER E’ in costante crescita la quota di donne nelle libere professioni, nei quadri, nella dirigenza del settore pubblico e privato. Nel 2005 la quota di donne manager in Italia si colloca al 32%, poco al di sotto della media dei paesi UE Donne manager sul totale dei manager nei paesi UE (2005) Fonte: Fondazione Nord Est su dati Eurostat
LA PRESENZA DELLE DONNE NELLA CLASSE DIRIGENTE ITALIANA Fonte: Fondazione Nord Est su dati Università Politecnica delle Marche
LA PRESENZA DELLE DONNE NELLA CLASSE DIRIGENTE ITALIANA Percentuale femminile nella popolazione occupata e nella classe dirigente Popolazione Classe dirigente 1995 2005 Germania 42, 2 44, 4 14, 7 18, 5 Francia 43, 0 46, 9 22, 9 33, 0 Regno Unito 44, 2 47, 7 27, 2 36, 4 Italia 36, 3 39, 0 15, 2 23, 9 Totale 41, 7 44, 6 21, 2 31, 2 Fonte: Fondazione Nord Est su dati Università Politecnica delle Marche
LO SVILUPPO DELL'IMPRENDITORIA FEMMINILE IN ITALIA
IMPRESE FEMMINILI IN FORTE CRESCITA Imprese femminili attive: consistenza, peso e variazioni (2003, 2007) Imprese attive totali al 31. 12. 2007 Saldo 2007 - 2003 Var. % 2007 - 2003 Totale di cui femminili % di femminili Totale di cui femminili FVG 101. 097 24. 838 24, 6 -752 74 -0, 74 0, 30 TAA 101. 921 20. 720 20, 3 2. 564 601 2, 6 3, 0 VENETO 460. 018 98. 039 21, 3 10. 088 4. 616 2, 2 4, 9 5. 174. 921 1. 243. 192 24, 0 179. 183 68. 649 3, 6 5, 8 ITALIA Fonte: Fondazione Nord Est su dati Osservatorio dell’imprenditoria femminile Unioncamere - Infocamere
IMPRESE FEMMINILI INNOVATIVE Imprese femminili attive: consistenza, peso e variazioni (2003, 2007) % di imprese femminili Saldo di imprese femminili 2007 - 2003 Agricoltura 29, 3 Industria Var. % 2007 - 2003 Totale di cui femminili -13. 277 -6, 7 -4, 7 20, 2 1. 441 -3, 0 1, 2 Costruzioni 5, 8 11. 561 21, 0 59, 4 Commercio 27, 6 15. 043 1, 4 4, 0 Trasporti, magazzinaggio, … 12, 1 4. 338 0, 1 23, 3 Interm. monetaria e finanziaria 23, 5 2. 904 6, 1 13, 4 Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca 24, 8 27. 812 19, 0 24, 7 Istruzione 32, 5 617 15, 3 11, 4 Sanità e altri servizi sociali 41, 9 2. 619 23, 6 34, 5 Altri servizi pubbl. sociali e pers. 49, 1 7. 567 6, 7 7, 3 Totale 24, 0 68. 649 3, 6 5, 8 Fonte: Fondazione Nord Est su dati Osservatorio dell’imprenditoria femminile Unioncamere - Infocamere
IMPRESE FEMMINILI GIOVANI Imprese femminili attive per anno di iscrizione (2007) Fonte: Fondazione Nord Est su dati Osservatorio dell’imprenditoria femminile Unioncamere - Infocamere
IMPRESE FEMMINILI STRUTTURATE Imprese femminili attive per anno di iscrizione (2007) Var. % 2007 - 2003 Peso % sul totale Società di capitale 83, 7 9, 2 Società di persone 6, 3 19, 6 Imprese individuali 0, 1 69, 8 Cooperative 13, 9 1, 1 Consorzi 39, 1 0, 0 Altre forme 15, 0 0, 2 Fonte: Fondazione Nord Est su dati Osservatorio dell’imprenditoria femminile Unioncamere - Unioncamere
SPUNTI DI RIFLESSIONE La crescita dell’occupazione femminile è indicata dall’Unione Europea come un elemento necessario per migliorare la competitività dei paesi Le nuove imprese femminili si sono sviluppate soprattutto nei settori innovativi dei servizi alle imprese, indispensabili per favorire la competitività del manifatturiero La nuova competitività delle imprese richiede anche nuove prospettive di soluzione dei problemi e di sviluppo dell’innovazione: le donne possono portare un importante contributo anche in settori più maturi. In Italia le donne lavoratrici, imprenditrici e libere professioniste devono ancora fare i conti con un problema di conciliazione famiglia -lavoro: necessità di maggiori servizi per l’infanzia.
UNA PANORAMICA ECONOMICO-SOCIALE SULLE DONNE E SULLE IMPRESE FEMMINILI Pordenone, 10 dicembre 2009 Silvia Oliva – Segretario alla Ricerca Fondazione Nord Est
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