Dashi Christian DellOcchio Manuel Delmonte Rachele Fugazza Mattia

Dashi Christian , Dell’Occhio Manuel , Delmonte Rachele , Fugazza Mattia e Giorgi Gabriele vi presentano la loro ricerca su….

VALVERDE CASTELLO VERDE CHIESA DELLA MADONNA DELLE NEVI

QUALCHE ACCENNO SU VALVERDE SI TRATTA DI UN COMUNE SITUATO IN OLTREPò PAVESE IN PROVINCIA DI PAVIA. SORGE SU UN’ ALTITUDINE MEDIA DI 567 Metri tra la Val Tidone e la Valle Staffora, offrendo un punto d'osservazione tale per cui, nelle giornate limpide, l'occhio coglie non solo le cime più alte dell'Appennino fino alle città di Piacenza, Pavia, Milano, ma anche la cornice alpina. IL NUMERO COMPLESSIVO DEI SUOI ABITANTI è 314. IL PATRONO DI VALVERDE è S. STEFANO A CUI è DEDICATA LA CHIESA PARROCCHIALE.

OGGI VALVERDE NON ESISTE PIU’…si chiama «colli verdi» Valverde è stato un comune italiano FINO A UN ANNO FA E LA SEDE MUNICIPALE ERA Situata nella località Mombelli. Dal 1º gennaio 2019, Valverde, insieme con canevino e ruino, confluì nel nuovo comune di colli verdi, nato dalla fusione di questi comuni. Oggi, la nuova sede municipale è situata nella località di Pometo.

alcune foto….

DUE LE FORTEZZE che incontriamo… lungo il territorio di VALVERDE furono costruite DUE fortezze: 1) Il castello di MONFALCONE, COMPLETAMENTE DISTRUTTO; ANDATO 2) IL CASTELLO VERDE DI CUI RIMANE UNA SOLA TORRE e che vedremo nella nostra ricerca.

IL CASTELLO VERDE L’ UNICA TRACCIA ANCORA VISIBILE è UNA TORRE CILINDRICA REALIZZATA IN PIETRA ARENARIA. LA STRUTTURA PRESENTA NOTEVOLI SFALDATURE E SI Può NOTARE CHE LA ROVINA DELL’ ANTICO CASTELLO SORGE SU UN COLLE. L’EDIFICIO COSTITUISCE UN ANTICO RUDERE DI VALORE AMBIENTALE INSERITO IN UN PARCO PUBBLICO.

BREVI CENNI STORICI… Il rudere del Castello, tuttora denominato Castello Verde, era dapprima proprietà del vescovado di Bobbio. Nel Medioevo, il luogo fu rifugio del partito guelfo ed è per questo che ancora oggi gli abitanti del comune vengono indicati con il soprannome di Guelfi…

…SEGUE La fortezza appartenne, nei primi anni del 1300, alla famiglia Landi, passò poi ai Malaspina, signori della vicina Oramala, per essere successivamente donato a Federico del Verme, unitamente ai diritti feudali sul castello di Monfalcone. In esso notiamo il torrione cilindrico con il suo caratteristico basamento in pietra arenaria, terminante, nella parte superiore, con una cordonatura ad anello, sormontata da un pianetto in cotto. Le torri e le rimanenti TRACCE sono in pietra arenaria.

AL SUO INTERNO Al suo interno si è conservato un locale quadrangolare, con il soffitto a volta, probabilmente usato come deposito di viveri durante gli assedi. I feudatari, infatti, vi conservavano le scorte di viveri in caso di lunghi assedi. A questo locale seminterrato si accedeva tramite una botola, ora murata.

ECCO ALCUNE IMMAGINI….

Oratorio della madonna della neve

La sua storia nel prato antistante alla torre, scavi archeologici hanno rinvenuto resti di un monumento tombale databile all'età del ferro e forse risalente alla civiltà celtica di Golasecca (5000 a. C. ). Sullo stesso prato, vero terrazzo panoramico, si affaccia l'Oratorio, eretto nel 1608 dai Malaspina e dedicato alla Madonna della Neve. Questa chiesetta custodisce al suo interno un affresco raffigurante Santa Barbara e Santa Lucia. Si tratta di un modello di architettura religiosa minore con la facciata in cocci di arenaria locale.

Descrizione dell’ oratorio… l’ oratorio sorge in località castelverde di valverde. L’ edificio presenta una facciata a capanna tripartita e riserrata agli angoli da pilastri dorici, al di sopra dei quali corre una cornice in aggetto (SPORGENTE). AL CENTRO SI APRE L’ UNICO PORTALE RIBASSATO E FIANCHEGGIATO DA PICCOLE FINESTRE RETTANGOLARI. AL CENTRO, NELLA PARTE SUPERIORE, SI APRE UN FINESTRONE RETTANGOLARE.

ECCO ALCUNE FOTO

IL SUO INTERNO…

…. passeggiando nei dintorni… Attorno ai monumenti che abbiamo esaminato, Tra i prati e i boschi che li circondano, i voli delle farfalle sono l’unica distrazione per i visitatori di un luogo perfetto per meditare e tornare in sintonia con la natura. il Giardino delle farfalle e’ il regno di rarissimi esemplari di lepidotteri, unico nel suo genere in Lombardia, progettato in collaborazione con il Dipartimento di Ecologia dell’Università di Pavia, una vera banca dati naturalistica di rilevanza europea (numerosi studiosi vi arrivano da tutto il mondo). Sono numerosi i sentieri che si sviluppano qui attorno, dove poter incontrare caprioli, scoiattoli, cinghiali e volpi, sotto lo sguardo attento di sparvieri e poiane, autentiche padrone del cielo azzurro. L'area possiede un elevatissimo valore paesistico, offrendo aspetti panoramici inaspettati.

I nostri disegni

Il castello a colori e in bianco e nero…