1826 Michele Tenore Vincenzo Petagna 6 luglio 1826

1826: Michele. Tenore. Vincenzo. Petagna • 6 luglio 1826. Partenza da Rotonda > Grotta del Romito > Ruggia> Vaccarno>; alle ore 6 di sera ai Piani di Pollino. Alle ore 8 nella pagliara del Barone Campagna a 6°C • 7 luglio. Verso il Dolcedorme. Nessuno vuole accompagnarli, se non “un esperto e garbato pastore”.

Al Trabucco • La nostra guida ci ha condotto al luogo detto il Trabucco del Pollino, ove a piè di un colle, larga voragine accoglie tutta l’acqua di quell’alto piano, e de’ monti vicini; circostanza che contribuisce a non dar luogo a ristagni, ed ai laghi che sogliono incontrarsi nei grandi bacini cinti da simili corone di monti. Quest’acqua a giudizio della guida, ricomparisce alla falda opposta del Pollino, presso Frascineto, nel luogo detto La Pietà.

Al Dolcedorme “Giunti al vertice di Dolce Dorme proviamo quella grata sensazione che non va mai disgiunta dal compimento di una faticosa impresa … In dolce estasi assorti ci slanciamo anche noi a contemplare le armoniose bellezze della Creazione” “Dopo esserci inebriati di questo grandioso spettacolo ci disponiamo a discendere dal monte …

Il dotto pastore • Di perspicacia non comune, e di affabili maniere fornito, dopo averci dato le sue notizie, ci ha chiesto gentilmente le nostre, ed ha bramato che a vicenda si contraccambiassero i nostri indirizzi; indi si è da noi congedato, ricusando un tenue segno di nostra gratitudine. • Egli è istituito più di quello che potrebbe credersi, e conosce molte piante di cui ci ha citato i nomi del Mattioli.

Il pastore e la virtù Tanta civiltà in un pastore che ha passato tutta la sua vita tra gli armenti ci ha rammentato il motto di uno spiritoso scrittore: oú la vertu va-t-elle se nicher!

La descrizione del trasporto della neve Guido Cavanna, 1880 Per la via da noi percorsa scendeva allora una fila di muli della neve. Che forza e agilità prodigiose hanno quelle bestie! Cariche di un peso considerevolissimo si precipitavano in basso, e pareva toccassero i ciottoli mobili che sotto i loro passi si urtavano con grande rumore sdrucciolando l’uno sopra l’altro; non un istante di esitazione nei punti difficili, giù sempre, a rotta di collo. I nevajoli, robusta gente, a salti seguivano i muli, e ben presto li vedemmo lontani.

27 settembre 1886 Giunta comunale di Castrovillari, sindaco avv. Vincenzo Cappelli, stabiliva capitolato d’onere per l’appalto della vendita della neve nel comune di Castrovillari • 16 articoli • Appalto di durata biennale - Base d’asta L. 801 annue - Divieto di vendere la neve in altri paesi senza l’assenso della giunta; in caso affermativo il Comune di Castrovillari aveva diritto al 20% sulle vendite • Penale per vendite non denunziate: 500 lire per ogni evasione - Prezzo di vendita al pubblico: 10 c. mi/kg - Due punti vendita - Durata: Dal 1. Aprile al 31 ottobre notte e giorno - A carico dell’appaltatore la manutenzione della strada che portava alle “conserve” - Ogni due giorni obbligo di cambiare la paglia sulla neve - In caso di mancanza della neve, multa da 2, 13 a 12, 75 lire, secondo la “gravezza dei casi”. • • 1 giugno 1924 • La ditta Ghiacciaie e Frigoriferi di Rizzo & Miglio iniziava la vendita al pubblico di ghiaccio

L’Eldorado di San Donato

Lavori forzati sotto gli Austriaci • Guerra di Successione spagnola, pace di Utrecht 1713: Napoli va all’Austria • Guerra di Successione austriaca, pace di Aquisgrana 1748: Napoli a Carlo III Borbone • «Aprironsi due grotte e si costruì una fonderia per il lavoro delle materie metalliche nella regione detta Logge, sopra l’attuale ponticello dello stesso nome. Sotto gli auspicii del governo vi lavorarono per più anni 100 forzati, vegliati dal direttore Insquall, e di varii ufficiali Austriaci» . • Nel 1737 i lavori si sospesero … per il profitto, per l’ingordigia e le angarie del Duca di San Donato, per l’infedeltà degli impiegati, per mutamenti politici, pei litigi sopravvenuti, e per la poca espertezza e perizia dell’arte, e non vi si pensò più ….

Due Poeti Isabella Morra Giorgio Bassani

Isabella Morra da Valsinni I fieri assalti di crudel Fortuna scrivo, piangendo la mia verde etate, me che 'n si vili ed orride contrate spendo il mio tempo senza loda alcuna. Degno il sepolcro, se fu vil la cuna, vo procacciando con le Muse amate, e spero ritrovar qualche pietate malgrado de la cieca aspra importuna; e, col favor de le sacrate Dive, se non col corpo, almen con l'alma sciolta, esser in pregio a più felici rive. Questa spoglia, dove or mi trovo involta, forse tale alto re nel mondo vive, che 'n saldi marmi la terrà sepolta.

Parco letterario • Intorno al 1546 fu tenuta prigioniera nel Castello Morra, di Valsinni, e uccisa dai fratelli, a soli 28 anni, colpevole di essersi innamorata di Diego Sandoval di Castro di Bollita (Nova Siri), con cui probabilmente ebbe solo una relazione epistolare. Stessa sorte toccò al Sandoval de Castro, che fu trovato ucciso di una località del fiume Sinni. • Benedetto Croce visitò Valsinni nel 1928 • Parco letterario "Isabella Morra", inaugurato nel 1993 a. Valsinni

Giorgio Bassani (1916 -2000) Il giardino dei Finzi-Contini Riuscì a far pubblicare Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa Nel 1955 fondò l'associazione Italia Nostra

Sul Pollino Imbruna sugli alti pascoli la grande vacca lattifera richiama a sé il vitellino … finché il nato avrà voglia della sua tetta fin quando lui non preferirà mordere per conto proprio la foglia dura del leccio l’irto cardo selvatico