Scuola Digitale per una scuola che cresce Alghero

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Scuola Digitale …per una scuola che cresce Alghero, 10 Dicembre 2011

Scuola Digitale …per una scuola che cresce Alghero, 10 Dicembre 2011

Indice > Obiettivi della presentazione > L’Istruzione in Sardegna: i fabbisogni > L’Istruzione in

Indice > Obiettivi della presentazione > L’Istruzione in Sardegna: i fabbisogni > L’Istruzione in Sardegna: Scuola Digitale come modello a tendere > I due assi portanti del progetto: Ambiente di apprendimento e Trasferimento analolgico > Gli effetti potenziali sul sistema regionale > La rete con altri sistemi regionali > Il centro di eccellenza Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Obiettivi della presentazione Descrivere le potenzialità del progetto Scuola Digitale a supporto dell’integrazione della

Obiettivi della presentazione Descrivere le potenzialità del progetto Scuola Digitale a supporto dell’integrazione della filiera Istruzione – Formazione – Lavoro Individuare i possibili percorsi per la costruzione di un modello integrato di Istruzione e Formazione Professionale in Regione Sardegna basato sugli output forniti dal progetto Scuola Digitale e dalle esperienze di successo in altre realtà regionali (TRIO) Disegnare possibili scenari che mettano a sistema le risorse e competenze dei due Assessorati Istruzione e Lavoro, sfruttando le possibili sinergie a interregionale Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

L’istruzione in Sardegna: i fabbisogni Contrastare la dispersione e innalzare la qualità dell’istruzione (1/3)

L’istruzione in Sardegna: i fabbisogni Contrastare la dispersione e innalzare la qualità dell’istruzione (1/3) Dall’avvio della programmazione 2007 -2013 la Regione Sardegna ha rafforzato la propria strategia mirata al miglioramento complessivo del sistema di istruzione regionale. Tra gli obiettivi principali della suddetta strategia, vi è quello di “elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione”, che può essere sostanzialmente ricondotto ai seguenti tre indicatori specifici così come definiti nella Delibera CIPE N. 82 del 3 agosto 2007. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

L’istruzione in Sardegna: i fabbisogni Contrastare la dispersione e innalzare la qualità dell’istruzione (2/3)

L’istruzione in Sardegna: i fabbisogni Contrastare la dispersione e innalzare la qualità dell’istruzione (2/3) La Regione Sardegna ha inoltre messo a punto un piano specifico per la lotta contro la dispersione scolastica che può essere sostanzialmente ricondotto ai seguenti sette obiettivi: 1. assorbimento 10% studenti che non superano l’esame finale della scuola secondaria di I grado e innalzamento del livello medio di preparazione degli studenti che al termine degli otto anni della scuola primaria e secondaria di I grado conseguono il giudizio minimo, “sufficiente”; 2. riduzione e progressivo assorbimento 31, 75% studenti che nell’anno scolastico 2009 -2010 hanno interrotto la frequenza degli istituti secondari superiori rispetto al totale degli iscritti al 1° anno di corso nell’anno scolastico 2005 -2006 (rif. Rapporto Tuttoscuola); 3. riqualificazione dell’istruzione tecnica e professionale coerentemente con gli obiettivi della recente riforma della scuola secondaria superiore; 4. azione capillare di contrasto al disagio ed al malessere giovanile attraverso il sostegno qualificato degli insegnanti che dovranno supportare gli studenti verso una più consapevole gestione della propria sfera emotiva; Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

L’istruzione in Sardegna: i fabbisogni Contrastare la dispersione e innalzare la qualità dell’istruzione (3/3)

L’istruzione in Sardegna: i fabbisogni Contrastare la dispersione e innalzare la qualità dell’istruzione (3/3) 5. rafforzamento delle azioni mirate al sostegno degli alunni diversamente abili; 6. incremento del tempo pieno nelle scuole primarie, garantendone il mantenimento anche nelle classi di nuova istituzione; 7. rafforzamento delle relazioni tra il sistema dell’istruzione ed il contesto sociale attraverso: • azioni integrative per l’innalzamento del livello quali/quantitativo della cultura generale nei percorsi di istruzione/formazione volti all’assolvimento dell’obbligo scolastico; • percorsi didattici integrativi rispetto a quelli curriculari (es. percorsi di alternanza/scuola lavoro); • misure volte a garantire l’acquisizione di un buon livello di cultura generale nei percorsi di apprendistato formativo; • rafforzamento dell’alleanza scuola/lavoro nell’istruzione secondaria superiore attraverso l’istituzione di una rete di ITS nell’ambito delle seguenti aree tecnologiche: “Nuove tecnologie per il made in Italy”; “Mobilità sostenibile”; “Efficienza energetica”; “Tecnologie della informazione e della comunicazione”; “Tecnologie Innovative per i beni e le attività culturali – Turismo”; “Nuove tecnologie della vita”. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

L’Istruzione in Sardegna: Scuola Digitale come modello a tendere Scuola Digitale è una azione

L’Istruzione in Sardegna: Scuola Digitale come modello a tendere Scuola Digitale è una azione di sistema basata su un programma di innovazione didattica riguardante le tecnologie, le metodologie, i contenuti ed i servizi connessi e pianificata in accordo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Mission: Ridurre significativamente la distanza che separa la Sardegna dai migliori contesti nazionali ed europei in materia di istruzione avvicinandola alla media nazionale e, soprattutto, della media OCSE PISA. Inquadramento strategico: 13 Linee di attività correlate all’attuazione dei due PO FSE (Asse IV)e FESR (Assi I, II) e inquadrate nella strategia 2 del PRS 2010 -2014 della Sardegna, “Educazione: valorizzare e potenziare i luoghi dell’educazione”, che mira al raggiungimento del successo formativo conseguente contrasto degli abbandoni scolastici, crescita dei livelli di istruzione e raccordo tra l’offerta di competenze e le esigenze del mercato, favorendo occupazione e crescita. Linee- obiettivo Scuola Digitale PO FESR 1. 2. 3. Lavagne interattive multimediali (LIM) o tecnologia similare Fornitura di Net. Pc, o tecnologia similare, Azioni di adeguamento delle reti e di recupero del patrimonio infrastrutturale esistente Cagliari, 14 Dicembre 2011 4. Assi I, II 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. Linee- obiettivo Scuola Digitale PO FSE Analisi e ricognizione delle risorse disponibili nel territorio regionale Produzione di materiali didattici multimediali Centro di eccellenza Formazione e assistenza tecnico-professionale Servizio di supporto help on line per studenti Servizio di comunicazione scuola – famiglia Valutazione in itinere e finale Supporto al Coordinamento scientifico, monitoraggio e gestione Scuola Digitale… per una scuola che cresce Asse IV

L’Istruzione in Sardegna: Scuola Digitale come modello a tendere Scuola Digitale è finalizzata alla

L’Istruzione in Sardegna: Scuola Digitale come modello a tendere Scuola Digitale è finalizzata alla creazione di un “ambiente d’apprendimento”, inteso come luogo in cui coloro che apprendono possano lavorare aiutandosi reciprocamente e avvalersi di una varietà di strumenti e risorse informative. Per la prima volta in Italia si prevede la produzione dei contenuti digitali per le LIM per ogni scuola di ordine e grado e per la totalità delle discipline insegnate, secondo i suggerimenti dei framework europei e le indicazioni ministeriali per l’obbligo e il primo ciclo, tenendo conto delle riforme in atto per i licei e i tecnici. ü 10. 000 LIM ü 215. 000 Net. PC ü Materiali didattici per tutti i cicli dell’istruzione Scuola primaria e scuola secondaria di I grado secondo i 4 assi (Commissione Ceruti) ü 23. 000 Docenti in formazione e 195. 000 allievi coinvolti ü 1 Canale TV DTT Discipline umanistiche e scientifiche per i Licei Discipline artistiche Lingue straniere Discipline musicali e coreutiche Aree d’indirizzo per i tecnici e per i professionali Contenuti interdisciplinari e transdisciplinari finalizzati alla formazione delle competenze di base Lingua e cultura sarda e spazio regionale di autonomia didattica (€ 491. 528, 93 + 983. 057, 85) Contenuti sperimentali autoprodotti dai docenti e dalle scuole sarde (6 milioni di €) Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

L’Istruzione in Sardegna: Scuola Digitale come modello a tendere L’architettura complessiva Scuole di ogni

L’Istruzione in Sardegna: Scuola Digitale come modello a tendere L’architettura complessiva Scuole di ogni ordine e grado LIM Sistema delle Anagrafi Anagrafe della popolazione scolastica Anagrafe dell’offerta formativa Anagrafe dell’edilizia scolastica SIL – Sistema Informativo Lavoro Motore di ricerca semantico • • • Docenti Formazione Allievi Device Servizi integrati Segreteria e Amministrazione Servizi di Comunicazione Scuola-famiglie Servizi per i docenti Servizi per gli studenti Help on line Repository Portale Comunicazione Didattica Fattori ed esperienze preesistenti concomitanti Tecnologie didattiche Metodologie e contenuti didattici CENTRO SERVIZI DI ECCELLENZA Cagliari, 14 Dicembre 2011 Marte Campus Unisofia Digitale Terrestre Progetti MIUR Banda Larga Scuola Digitale… per una scuola che cresce Coordinamento e Organizzazione didattica

Le possibili integrazioni tra Istruzione e Formazione Professionale Quali sono le possibili evoluzioni del

Le possibili integrazioni tra Istruzione e Formazione Professionale Quali sono le possibili evoluzioni del sistema digitale dell’istruzione? Per garantire un sistema regionale integrato, nella direzione indicata dalla CE e dalla Linee Guida sulla Formazione Professionale del 2010, la RAS ha l’opportunità di connettere i propri sistemi di Istruzione, Formazione e Lavoro sulla base di un linguaggio comune (quello delle Competenze) e della cooperazione tra i sistemi informativi. Tale integrazione appare strategica in tre ambiti: LAVORO üla creazione di un’offerta formativa e-learningper gli apprendisti in diritto – dovere e in apprendistato professionalizzante, in perfetta coerenza con quanto previsto dalla Direttiva 2010 sull’Apprendistato (40% della formazione in e-learning); üla disponibilità di contenuti didattici percorsi triennali di Ie. FPche vedono un ruolo primario della Regione e della formazione professionale; üla correlazione tra i fabbisogni formativi del mercato del lavoro e dei lavoratori e l’offerta formativa disponibile a livello regionale attraverso la rete costruita grazie a Scuola Digitale. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce COMPETENZE ISTRUZIONE FORMAZIONE PROF. LE

I presupposti di una didattica orientata verso le competenze FATTORE INDISPENSABILE PER L’APPRENDIMENTO: L’AMBIENTE

I presupposti di una didattica orientata verso le competenze FATTORE INDISPENSABILE PER L’APPRENDIMENTO: L’AMBIENTE DIDATTICO Inquadrare e risolvere problemi • • Identificare e perseguire obiettivi e percorsi di soluzione Ricercare, selezionare informazioni Sapersi confrontare con gli altri Affermare o confutare tesi Saper lavorare in gruppo Saper comunicare, esprimersi, ascoltare Indirizzare creatività ed emozioni Operativizzare Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Contestualizzare i processi di apprendimento La ricerca sugli ambienti di apprendimento è strettamente correlata

Contestualizzare i processi di apprendimento La ricerca sugli ambienti di apprendimento è strettamente correlata all’idea di un processo di apprendimento orientato anche verso l’acquisizione e il radicamento di competenze all’interno di uno specifico contesto. Non a caso nei piani di studio provinciali del I ciclo di istruzione della provincia di Trento troviamo la seguente osservazione: “Lo stesso format delle prove PISA e INVALSI (dal 2009) evidenzia una struttura basata sulla proposta di CONTESTI e SITUAZIONI come punto di partenza per la messa in modo di azioni fisiche e mentali per la soluzione di problemi (cognitivi) che i saperi e le aree di apprendimento scolastico contribuiscono a sviluppare. Un format spesso adottato nelle buone pratiche e nei manuali d’insegnamento che non siano nozionistici ed esecutivi”. Il concetto di competenza non può dunque prescindere dal riferimento ad appositi contesti, naturali, culturali e artificiali, nei quali ambientare in modo appropriato i processi di insegnamento e di apprendimento. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Contestualizzare i processi di apprendimento Uno dei cardini del progetto «Scuola digitale» , quello

Contestualizzare i processi di apprendimento Uno dei cardini del progetto «Scuola digitale» , quello che può essere definito Il suo asse portante, è proprio la ricostruzione, in forma più consapevole, generalizzata e capillarmente diffusa, di un contesto ambientale, storico, culturale e sociale al quale riferire e nel quale ambientare il complesso dei processi di insegnamento e apprendimento. La costruzione di questo contesto e la sua piena fruizione in ambito scolastico deve tener conto di tutte le opportunità offerte dall’art. 9, comma 3 e comma 4, della legge della Regione Sardegna n. 3 del 2009, e dalle motivazioni con le quali la Corte Costituzionale, con sentenza n. 235 del 2010 (G. U. 14/07/2010) ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dei due commi suddetti promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Legge della Regione Sardegna n. 3 del 2009: art 9 comma 3 “La Giunta

Legge della Regione Sardegna n. 3 del 2009: art 9 comma 3 “La Giunta regionale, al fine di favorire l’utilizzo del personale precario della scuola secondo l’ordine delle relative graduatorie, predispone, per l’anno 2009 -2010, un programma di interventi volto a sostenere l’estensione del tempo scuola nella scuole dell’infanzia fino a cinquanta ore settimanali e l’attivazione, nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado, di moduli didattico -integrativi. Il programma è approvato in via preliminare dalla Giunta regionale entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge e inviato alla Commissione consiliare competente che esprime il proprio parere entro quindici giorni, decorsi i quali se ne prescinde. Entro ulteriori dieci giorni la Giunta regionale lo approva in via definitiva. ” Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Legge della Regione Sardegna n. 3 del 2009: art 9 comma 4 “Nelle more

Legge della Regione Sardegna n. 3 del 2009: art 9 comma 4 “Nelle more di una riforma organica della normativa regionale in materia di istruzione, la Giunta regionale, nell’ambito delle dotazioni organiche complessive definite in base alle vigenti disposizioni e tenuto conto delle condizioni di disagio legate a specifiche situazioni locali, definisce le modalità e i criteri per la distribuzione delle risorse di personale tra le istituzioni scolastiche. Nel rispetto dei criteri e delle modalità definite dalla Giunta regionale, la Direzione generale dell’Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, provvede alla distribuzione delle risorse di personale tra le istituzioni scolastiche. ” Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

La Corte Costituzionale: Sentenza n. 235 del 2010 “Dichiara non fondata la questione di

La Corte Costituzionale: Sentenza n. 235 del 2010 “Dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 3, comma 1, della legge della Regione Sardegna n. 3 del 2009 promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri, in riferimento agli artt. 3, 51, 97 e 117, secondo comma, lettera l) della Costituzione a agli artt. 3, lettera a), e 5 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna), con il ricorso indicato in epigrafe; Dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 9, comma 3, della legge della Regione Sardegna n. 3 del 2009 promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri, in riferimento all’art. 5, lettera a), dello statuto della regione Sardegna e al principio di leale collaborazione, con il ricorso indicato in epigrafe; Dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 9, comma 4, della legge della Regione Sardegna n. 3 del 2009 promossa dal Presidente del Consiglio dei ministri, in riferimento agli artt. 3 e 5 dello statuto della regione Sardegna, all’art. 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione, e al principio di leale collaborazione”. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

La Corte Costituzionale: le motivazioni della sentenza n. 235 del 2010 “Questa Corte ha

La Corte Costituzionale: le motivazioni della sentenza n. 235 del 2010 “Questa Corte ha già chiarito che il compito della distribuzione del personale docente tra le istituzioni scolastiche autonome spetta alle Regioni (Sentenza n. 13 del 2004). Essa ha più volte ribadito la necessità dell’intervento del legislatore regionale per la disciplina di «situazioni legate a valutazioni coinvolgenti specifiche realtà territoriali delle Regioni, anche sotto il profilo socio-economico» . Ha così riconosciuto nell’ambito di pertinenza regionale sia il settore della programmazione scolastica regionale, sia quello relativo al dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche, al quale è intimamente collegata la ripartizione delle correlative risorse di personale (sentenza n. 200 del 2009). D’altro canto, è la stessa norma regionale a circoscrivere espressamente il proprio intervento «nell’ambito delle dotazioni organiche complessive definite in base alle vigenti disposizioni» . La volontà della Regione di conformarsi all’ordinamento statale, per quanto riguarda le dotazioni organiche determinate a livello nazionale, risulta quindi evidente dallo stesso tenore della norma”. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

La Corte Costituzionale: le motivazioni della sentenza n. 235 del 2010 “La questione non

La Corte Costituzionale: le motivazioni della sentenza n. 235 del 2010 “La questione non è fondata, infine, nemmeno con riguardo al rispetto della normativa statale in materia di istruzione e del principio di leale collaborazione. In primo luogo, perché non sono stati neppure indicati i principi generali, derivanti dalla normativa statale, che sarebbero stati violati. In secondo luogo, perché avendo la Regione disciplinato con legge la materia, non v’è da salvaguardare alcuna «esigenza di continuità di funzionamento del servizio di istruzione» che giustifichi tuttora l’intervento dell’ufficio scolastico regionale. Da ultimo, la distribuzione del personale all’interno delle istituzioni scolastiche sulla base di scelte programmatiche e gestionali che rilevano solamente all’interno della Regione è da ritenere appartenente alla competenza legislativa dell’ente territoriale”. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Ambiente di apprendimento: il modello di D. H. Jonassen rivisitato e integrato da Lepida

Ambiente di apprendimento: il modello di D. H. Jonassen rivisitato e integrato da Lepida Scuola Strumenti Per la Valutazione Fattori socio ambientali Casi Correlati Problemi Progetti Risorse per la Informazione Strumenti Collaborativi Strumenti Cognitivi Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce Fonte: Enzo Zecchi, “Lepida scuola e il doppia ambiente di apprendimento” U. S. R. Emilia Romagna Rivista on line 2007

Strumenti per pensare Le possiamo così schematizzare: Analisi Analogia Astrazione Induzione Deduzione Abduzione Cagliari,

Strumenti per pensare Le possiamo così schematizzare: Analisi Analogia Astrazione Induzione Deduzione Abduzione Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Pensare per modelli Definizione di Modello Il modello è una rappresentazione artificiale e semplificata

Pensare per modelli Definizione di Modello Il modello è una rappresentazione artificiale e semplificata del dominio che rappresenta Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

La modellistica matematica Dal problema reale al modello Problema reale Modello matematico Analisi qualitativa

La modellistica matematica Dal problema reale al modello Problema reale Modello matematico Analisi qualitativa Risoluzione al calcolatore Modellistica numerica Algoritmi Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

La terza gamba della conoscenza: la simulazione teo D = g t 2 ⁄

La terza gamba della conoscenza: la simulazione teo D = g t 2 ⁄ 2 a ic rat ria p simulazione Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Le condizioni del processo di apprendimento Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una

Le condizioni del processo di apprendimento Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Il nucleo concettuale del concetto di competenza Il nucleo concettuale del concetto di «competenza»

Il nucleo concettuale del concetto di competenza Il nucleo concettuale del concetto di «competenza» è l’integrazione tra il sapere, il capire e il riuscire, nella consapevolezza che Il capire presuppone, certamente, il sapere e quest’ultimo è indubbiamente condizione necessaria perché si possa arrivare allo scopo indicato. Se però ci chiediamo se esso sia anche condizione sufficiente, le cose si complicano. Senza sapere non si può arrivare a capire, ma non è affatto detto che basti sapere per poter capire. Quanto alla relazione tra sapere e riuscire, se è vero che si può sapere senza fare e si può fare senza sapere e capire, è certamente meno scontato ritenere che si possa davvero «riuscire» senza sapere e capire. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Il nucleo concettuale del concetto di competenza Il nucleo concettuale del concetto di «competenza»

Il nucleo concettuale del concetto di competenza Il nucleo concettuale del concetto di «competenza» è l’integrazione tra il sapere, il capire e il riuscire, nella consapevolezza che Il capire presuppone, certamente, il sapere e quest’ultimo è indubbiamente condizione necessaria perché si possa arrivare allo scopo indicato. Se però ci chiediamo se esso sia anche condizione sufficiente, le cose si complicano. Senza sapere non si può arrivare a capire, ma non è affatto detto che basti sapere per poter capire. Quanto alla relazione tra sapere e riuscire, se è vero che si può sapere senza fare e si può fare senza sapere e capire, è certamente meno scontato ritenere che si possa davvero «riuscire» senza sapere e capire. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

I cardini del concetto di competenza Il linguaggio delle competenze I cardini del concetto

I cardini del concetto di competenza Il linguaggio delle competenze I cardini del concetto di competenza Conoscere Capire Sentire Decidere Agire Trasferire il sapere da un modello (rappresentazione artificiale semplificata di un contesto reale) al mondo della esperienza quotidiana. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Il «trasferimento analogico» dalla scuola all’ambiente Trasferire il sapere da un modello (la scuola

Il «trasferimento analogico» dalla scuola all’ambiente Trasferire il sapere da un modello (la scuola come rappresentazione artificiale semplificata di un contesto reale) al mondo della esperienza quotidiana e al contesto naturale e storico sociale significa interpretare nel modo più autentico e corretto lo spirito del nostro tempo, che non è «globale» , ma «glocale» , in quanto orientata verso la convergenza e la reciproca integrazione di «globale» e «locale» . Come sottolinea il premio Nobel per l’economia del 1998 Amartya Sen, per dissipare i dubbi e le preoccupazioni che i processi di globalizzazione fanno nascere occorre affrontare, da un punto di vista che sia il più ampio e aperto agli apporti delle più diverse istanze sociali e culturali, i temi etici e pratici – di cruciale importanza – che derivano dai processi medesimi. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Il «glocale» come produzione di località Il glocal si configura come una coabitazione conflittuale

Il «glocale» come produzione di località Il glocal si configura come una coabitazione conflittuale di due linee di tendenza: il trend “sinergico” del globale, rappresentato dal complesso tecnoeconomico e finanziario, e quello “allergico” del locale, rappresentato dalla turbolenza delle differenti culture. A partire da qui si producono faglie profonde, linee di frattura conflittuali che non separano le «civiltà» come fossero blocchi identitari omogenei e chiusi in se stessi, ma attraversano piuttosto per vettori interni tutte le società del pianeta: dalle democrazie occidentali allo stesso mondo islamico. E tuttavia, per trasferire la categoria di glocalization dal piano descrittivo a quello concettuale, è necessario un ulteriore passaggio. Il fenomeno non va inteso come una resistenza inerziale di forme comunitarie tradizionali al trend espansivo della modernità. Ma al contrario come una vera e propria produzione di località. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Il «glocale» come produzione di località Per operare questo passaggio concettuale il glocale va

Il «glocale» come produzione di località Per operare questo passaggio concettuale il glocale va assunto ma nel suo significato più originario e autentico. Il termine ‘glocale’ deriva infatti dall’inglese ‘glocal’, che l’Oxford Dictionary of New Words definisce come “una delle parole-chiave più importanti dell’inizio degli anni ‘ 90”. Trattasi di un’espressione molto legata al “micromarketing”, in quanto trova utilizzo nell’invenzione di tradizioni di consumo, ma è la tradizione agricola giapponese e l’utilizzo del termine nel campo del business (glocale da “dochaku”, ossia “vivere nella propria terra”). Esso fa dunque riferimento al principio in agricoltura di adattare una tecnica alle condizioni locali, che è stato fatto proprio dai manager nipponici, diventando “avere una visione globale adatta alle condizioni locali”. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Il «glocale» come produzione di località Per “avere una visione globale adatta alle condizioni

Il «glocale» come produzione di località Per “avere una visione globale adatta alle condizioni locali” e valorizzare pienamente il contesto ambientale, culturale e sociale regionale occorre costruire un mosaico di linee d’azione e interventi collegati in maniera organica tra loro con un disegno unitario e una strategia precisa. Scuola, università, enti di ricerca, musei, biblioteche, mezzi d’informazione devono costituire una rete all’interno della quale i diversi «nodi» collaborino tra di loro e si sostengano a vicenda. Non più, solo per fare un esempio, puntate di programmi radiofonici e televisivi, finalizzate nominalmente alla promozione e valorizzazione delle risorse storiche, culturali, ambientali ed artistiche del territorio sardo al di fuori di ogni sinergia e senza una precisa e armonica visione strategica. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Il «glocale» come produzione di località Da questo punto di vista l’obiettivo principale del

Il «glocale» come produzione di località Da questo punto di vista l’obiettivo principale del progetto “Scuola digitale può essere ben sintetizzato dal modello che segue, tratto da “Arboreto salvatico” di Mario Rigoni Stern: “…. alcuni studiosi hanno relazionato intorno a certe osservazioni condotte su gruppi di alberi consociati e hanno constatato che questi si scambiano elementi vitali attraverso le radici per meglio sopportare le traversie della loro esistenza e che insieme uniscono i rami per meglio reggere le inclemenze delle perturbazioni climatiche. Insomma dall’albero singolo si passa al gruppo; dal gruppo al bosco: dalla vita breve – da qualche decennio a qualche secolo – dell’albero alla millenaria della foresta” da un presente che isolava e appiattiva si può guardare al passato e al futuro non solo dell’individuo ma anche della specie”. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

I contesti di apprendimento A. I. Apprendimento Individuale A. C. Apprendimento Collettivo Cagliari, 14

I contesti di apprendimento A. I. Apprendimento Individuale A. C. Apprendimento Collettivo Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce A. G. Apprendimento Gruppo A. K. Apprendimento Connettivo

Le relazioni tra I contesti di apprendimento A. G. Apprendimento Gruppo A. I. A.

Le relazioni tra I contesti di apprendimento A. G. Apprendimento Gruppo A. I. A. K. A. C. Apprendimento Apprendimento Individuale Connnettivo Collettivo Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Le possibili integrazioni tra Istruzione e Formazione Professionale Come garantire l’integrazione IFL? Il legame

Le possibili integrazioni tra Istruzione e Formazione Professionale Come garantire l’integrazione IFL? Il legame e l’integrazione con le altre due leve dei sistemi di Life Long Learninge Life Wide Learning Formazione Professionalee Lavoro – da parte di Scuola Digitale può essere rafforzato attraverso il coinvolgimento dell’Assessorato al Lavoro, rispetto a: Istruzione Scuola Digitale Life Wide Learning Formazione Life Long Learning Lavoro ü l’interconnessione con i dati del Sistema Informativo Lavoro (scambio dati su Apprendistato, domanda e offerta di lavoro, servizi di orientamento e formazione); ü la connessione con il sistema delle qualifiche regionali definito attraverso il Repertorio Regionale delle Figure Professionali; ü la connessione con il sistema dei percorsi triennali per l’assolvimento del Diritto-Dovere all’interno ed all’esterno degli Istituti Professionali dello Stato; ü l’istituzione di una rete delle “scuole speciali di tecnologia” (ITS) per la formazione, di livello post secondario, di tecnici superiori nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività del territorio; ü l’offerta della formazione professionale a finanziamento regionale e comunitario (FSE) in particolare per l’Apprendistato Diritto – Dovere e per l’Apprendistato Professionalizzante. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Gli effetti potenziali sul sistema regionale Le principali potenzialità di un sistema digitale integrato

Gli effetti potenziali sul sistema regionale Le principali potenzialità di un sistema digitale integrato Istruzione/FP/ Lavoro ü Costituzione di un Repository unico di contenuti didattici in grado di supportare la definizione di una offerta formativa integrata (competenze di base, trasversali e tecnico-professionali) in grado di favorire la costruzione della filiera di istruzione, formazione e lavoro. ü Definizione di un’offerta formativa per i percorsi di istruzione e formazione professionale (Ie. FP) sempre più rispondente ai fabbisogni formativi delle imprese e del mondo produttivo (recepiti anche grazie al SIL ed alle indagini provinciali dei fabbisogni formativi). ü Creazione di un’offerta formativa e di una rete infrastrutturale capillare sul territorio che permetta la formazione degli apprendisti garantendo contenuti didattici in e-learning(fino al 40% della formazione formale da erogare secondo la Direttiva 2010 sull’Apprendistato). ü Tracciabilità del percorso di istruzione e formazione professionale anche nell’ottica del riconoscimento delle competenze acquisite. ü Possibilità di scambio dei contenuti didattici e delle prassi innovative con le altre regioni d’Italia che potrebbero essere interessate. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Il centro di eccellenza Comunità di pratica delle scuole di ogni ordine e grado

Il centro di eccellenza Comunità di pratica delle scuole di ogni ordine e grado della Regione Sardegna e del mondo dell’ «education» in generale INSEGNANTI, STUDENTI, GENITORI FORMATORI, UTENTI, . . . Ricerca e Innovazione Didattica Tecnologie didattiche Nuove Metodologie e nuovi Contenuti didattici Coordinamento e Organizzazione della didattica CENTRO SERVIZI DI ECCELLENZA Ricerca Scientifica Eventi permanenti in RETE e Seminari e Convegni in presenza COMUNITÀ SCIENTIFICA INTENAZIONALE DI PRATICA Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce Contenuti di autoproduzione: validazione e rielaborazione (open source, open content) L’architettura

Il centro di eccellenza Il Centro servizi di eccellenza deve fungere da interfaccia tra

Il centro di eccellenza Il Centro servizi di eccellenza deve fungere da interfaccia tra la Comunità scientifica internazionale di pratica e la Comunità di pratica delle scuole di ogni ordine e grado della Sardegna e del mondo dell’ «education» regionale. FINALITÀ: ü Formare, con l’ausilio dei soggetti che collaboreranno alla realizzazione delle linee d’azione e delle misure in cui il programma si articola, e di centri di ricerca d’eccellenza in Italia e all’estero, risorse locali in grado di contribuire stabilmente e continuità all’innalzamento del livello qualitativo dei processi d’insegnamento all’interno del sistema formativo regionale; ü Progettare e realizzare modalità e percorsi innovativi di integrazione tra il sistema scolastico, quello della formazione professionale e il mondo del lavoro; ü Coordinare una rete di esperienze e di buone pratiche a livello nazionale e internazionale sui temi dell’innovazione della didattica e della collaborazione tra il mondo della scuola e l’ambiente in cui opera. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Il centro di eccellenza Un altro apporto del Centro d’eccellenza sarà la sperimentazione di

Il centro di eccellenza Un altro apporto del Centro d’eccellenza sarà la sperimentazione di periferiche mobili di nuova generazione sulle quali rendere accessibili tutti i materiali e i contenuti didattici prodotti. Queste periferiche andranno ad affiancarsi ai vari canali previsti per l’innovazione didattica (LIM, computer, Digitale terrestre). È previsto a tal scopo l’utilizzo di un apparato HW innovativo, progettato per interfacciarsi alle LIM d’aula e ai decoder DTV domestici e in grado di scaricare in cache locale i contenuti didattici e di connettersi ai dispositivi mobile e ai Netpc o e. Book degli studenti tramite WIFI e/o Bluetooth per il download delle Play Listpersonalizzate direttamente dove e quando servano all’utente finale. LIM Net. PC TV DTT L’organizzazione della didattica viene in tal modo incardinata su un efficace rapporto tra contenuti e ambienti d’apprendimento, intesi come luogo di convergenza di tecnologie, di metodologie, di contenuti e di interscambio di artefatti polivalenti sempre più gestito dai criteri e dalle regole dell’experienced design, l’evoluzione dell’interaction design, attenta a come “viviamo”, creiamo, assimiliamo gli artefatti, siano essi fisici, cognitivi o emotivi. Cagliari, 14 Dicembre 2011 Scuola Digitale… per una scuola che cresce

Grazie per l’attenzione

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