San Lorenzo io lo so perch tanto di

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San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e

San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla. Ritornava una rondine al tetto: l'uccisero: cadde tra spini: ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini. Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell'ombra, che attende che pigola sempre più piano. Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono; e restò negli occhi aperti un grido: portava due bambole in dono. . . Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano. E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!

San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e

San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto: l'uccisero: cadde tra spini: ella aveva nel becco un

Ritornava una rondine al tetto: l'uccisero: cadde tra spini: ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano;

Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell'ombra, che attende che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono; e restò negli occhi

Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono; e restò negli occhi aperti un grido: portava due bambole in dono. . .

egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano. Ora là, nella casa romita,

egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano. Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano:

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d'un pianto di stelle

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!

La morte del padre fu per Pascoli un evento drammatico che lo segnò ma

La morte del padre fu per Pascoli un evento drammatico che lo segnò ma che gli suggerì un componimento in cui introdusse la notte di San Lorenzo che lo fece riflettere sul Male e sull’uomo. Nella lirica è possibile rintracciare la visione negativa che il Poeta ha del mondo. La rondine rispecchia Cristo crocifisso e lo associa al protagonista della lirica, il padre del poeta che usa parole di perdono per i suoi uccisori, le stesse che ebbe Cristo. Il nido rappresenta il luogo in cui tutti gli affetti sono stati violati. È violenta la contrapposizione tra lo smarrimento che si avverte nel nido e tra il pericolo che incombe all’esterno.