IC Ronco Scrivia Scuola Secondaria di 1grado G

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IC Ronco Scrivia – Scuola Secondaria di 1°grado «G. Pascoli» Classe 2 B a.

IC Ronco Scrivia – Scuola Secondaria di 1°grado «G. Pascoli» Classe 2 B a. s. 2013/14 IL DOLCE STIL NOVO Guido Cavalcanti e Dante Alighieri

PREMESSA Il Dolce stil novo lo potete ripassare nel documento che vi ho inviato

PREMESSA Il Dolce stil novo lo potete ripassare nel documento che vi ho inviato precedentemente. In questo ppt analizzeremo soltanto due autori di quel periodo letterario: Guido Cavalcanti Dante Alighieri L’autore della Divina Commedia verrà visto solo come esponente di questa corrente letteraria e di lui analizzeremo il sonetto «Tanto gentile e tanto onesta pare» . Di Guido Cavalcanti analizzeremo il sonetto «Chi è questa che ven, ch’ogn’om la mira»

IN QUESTA DIAPOSITIVA INSERITE QUALCHE NOTIZIA SULLA VITA DI GUIDO CAVALCANTI

IN QUESTA DIAPOSITIVA INSERITE QUALCHE NOTIZIA SULLA VITA DI GUIDO CAVALCANTI

CHI È QUESTA CHE VEN, CH’OGN’OM LA MIRA Chi è questa che vèn, ch’ogn’om

CHI È QUESTA CHE VEN, CH’OGN’OM LA MIRA Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira, che fa tremar di chiaritate l’âre e mena seco Amor, sì che parlare null’omo pote, ma ciascun sospira? O Deo, che sembra quando li occhi gira, dical’Amor, ch’i’ nol savria contare: cotanto d’umiltà donna mi pare, ch’ogn’altra ver’ di lei i’ la chiam’ira. Non si poria contar la sua piagenza, ch’a le’ s’inchin’ogni gentil vertute, e la beltate per sua dea la mostra. Non fu sì alta già la mente nostra e non si pose ’n noi tanta salute, che propiamente n’aviàn canoscenza.

PARAFRASI Chi è costei che avanza e ogni uomo (ogn’om: impersonale) l’ammira, che fa

PARAFRASI Chi è costei che avanza e ogni uomo (ogn’om: impersonale) l’ammira, che fa vibrare di luminosità (chiaritate) l’aria (l’âre - L’incedere della donna viene quindi accostato a un’apparizione soprannaturale, come sottolinea anche l’alone luminoso di cui la figura è circonfusa) e porta con sé ( mena seco) Amore [cioè fa innamorare chi la contempla] così che nessun uomo (null’omo - francesismo) può parlare, ma ciascuno sospira? O Dio, a che cosa può assomigliare quando volge lo sguardo, lo dica Amore, perchè io non lo saprei riferire (contare: spiegarlo – dichiarazione della sua incapacità ad esprimerlo): mi sembra (mi pare) a tal punto (cotanto) signora (donna: dal latino domina) di umiltà (di benevolenza), che ogni altra donna al suo confronto (ver’ di lei) può essere chiamata superba/sdegnosa (ira – antitesi umiltà/ira). Non (anafora – non/non) si potrebbe raccontare la sua bellezza/avvenenza (piagenza - provenzalismo), (sottolinea ancora il concetto dell’ineffabilità della bellezza femminile, come già aveva espresso al verso 6 ma mentre prima si trattava di un’impossibilità soggettiva, "i’ nol savria", ora è un’impossibilità assoluta "non si poria") dato che a lei si inchina ogni nobile virtù (vertute) e la bellezza la indica come sua dea. (la mostra - la donna appare come una manifestazione di virtù ideali ed in primo luogo della benignità/umiltà - vedi verso 7 - e della bellezza) La nostra mente (mente nostra) non fu mai (già) così elevata (alta) né fu posta in noi tanta grazia divina/perfezione (salute) da poterne adeguatamente (propiramente) avere conoscenza.

Chi è questa che vèn, ch’ogni’om la mira Autore: Guido Cavalcanti Titolo dell’opera: Rime

Chi è questa che vèn, ch’ogni’om la mira Autore: Guido Cavalcanti Titolo dell’opera: Rime Data: seconda metà del XIII sec. Genere: poesia lirica Forma metrica: sonetto con quartine a rime incrociate (ABBA) e terzine a rime rovesciate (CDE EDC). Parole in rima: mira, sospira, gira, ira (vv. 1, 4, 5, 8); are, parlare, contare, pare (vv. 2, 3, 6, 7); piagenza, conoscenza (vv. 9, 14); vertute, salute (vv. 10, 13); mostra, nostra (vv. 11 -12)

FIGURE RETORICHE (ATTENZIONE: LE HO INSERITE, MA LE FAREMO PIANO, PIANO INSIEME) Allitterazione: della

FIGURE RETORICHE (ATTENZIONE: LE HO INSERITE, MA LE FAREMO PIANO, PIANO INSIEME) Allitterazione: della nasale “m” o “n” nelle quartine: ven, om, mira, tremar, mena, amor, null’omo, ma, ciascun, sembra, quando, Amor, nol, cotanto, umiltà, dona, mi, chiam; della “r”: mira, tremar, are, Amor, parlare, sospira, sembra, gira, Amor, savria, contare, pare, altra, ver, ira; della “t” (v. 7): cotanto d’umiltà; Enjambement: parlare / null’omo (vv. 3 -4); Iperbato: che sembra quando li occhi gira, / dical Amor (vv. 5 -6); parlare / null’omo pote (vv. 3 -4); cotanto d’umiltà donna mi pare (v. 7); Anastrofe: di chiaritate l’are (v. 2); Antitesi: umilità … ira (vv. 7 -8); Apostrofe: : o Deo (v. 5); Personificazione: Amor (vv. 3, 6); Chiasmo: parlare / null’omo pote, ma ciascun sospira (vv. 3 -4); Anafora: che /ch’ / che (vv. 2, 8, 10, 14); non / e non (vv. 9, 12, 13); P. s. preparate una sottocartella in Italiano: Figure retoriche

COMPITO La poesia va scritta sul quaderno, mentre la parafrasi, no. Analizziamo il testo:

COMPITO La poesia va scritta sul quaderno, mentre la parafrasi, no. Analizziamo il testo: A chi si rivolge il poeta? Che cosa porta con sé la signora? La donna amata appare in questo sonetto come una donna reale o come un’immagine evanescente, quasi un sogno del poeta? Sottolinea le espressioni che ti hanno suggerito la risposta 1. 2. 3.

DANTE ALIGHIERI Dante, in gioventù, è un importante esponente del Dolce stil novo: il

DANTE ALIGHIERI Dante, in gioventù, è un importante esponente del Dolce stil novo: il suo contributo più significativo in questo ambito è La Vita Nuova, in cui ai versi si alternano brani in prosa. In essa dante racconta il primo incontro con Beatrice, avvenuto quando il poeta aveva 9 anni, e l’amore per questa donna, morta giovane, che lo accompagnerà per tutta la vita. Si tratta di un sentimento quasi religioso che diviene per il poeta fonte di ispirazione artistica e morale. La donna, per gli stilnovisti, è infatti un angelo che indica ala strada della salvezza spirituale.

Salvare sulla chiavetta la mappa concettuale del sonetto e stamparla

Salvare sulla chiavetta la mappa concettuale del sonetto e stamparla

TANTO GENTILE E ONESTA PARE Autore: Dante Alighieri Titolo dell’opera: Vita nova Data: Tra

TANTO GENTILE E ONESTA PARE Autore: Dante Alighieri Titolo dell’opera: Vita nova Data: Tra il 1292 e il 1293 Genere : poesia lirica Forma metrica: Sonetto (14 endecasillabi raggruppati in due quartine e due terzine). Rima: ABBA-CDEEDC (incrociata nelle quartine e invertita nelle terzine);

SONETTO PARAFRASI Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand’ella altrui saluta,

SONETTO PARAFRASI Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand’ella altrui saluta, ch’ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l’ardiscon di guardare. La donna della mia mente sembra di tale nobiltà di spirito e di tale purezza dei costumi quando saluta qualcuno, che ogni lingua, tremando d’emozione, diventa muta e gli occhi non osano fissarla. Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d’umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Ella procede, sentendosi lodare, quasi rivestita di benevolenza e di umiltà; e sembra essere una creatura discesa dal cielo sulla terra per mostrare la sua natura miracolosa. Mostrasi sì piacente a chi la mira, che dà per li occhi una dolcezza al core, che ‘ntender non la può chi no la prova; e par che de la sua labbia si mova uno spirito soave pien d’amore, che va dicendo a l’anima: Sospira. Si mostra dotata di tale bellezza a chi l’ammira, che infonde, attraverso gli occhi, una dolcezza al cuore, comprensibile solo a chi l’ha provata: e sembra che dal suo volto si muova uno spirito dolcissimo d’amore, che va dicendo all’anima: “Sospira”.

Sul quaderno inserite questa slide, dopo averla stampata. Imparare bene la parafrasi e saperla

Sul quaderno inserite questa slide, dopo averla stampata. Imparare bene la parafrasi e saperla ripetere guardando solo il sonetto. Dentro il testo: A chi è dedicato il sonetto? Quali sono le caratteristiche fisiche della donna? Trascrivi i versi con cui dante esprime il concetto stilnovista della donna come anello di congiunzione tra l’uomo e Dio.