Prima infanzia Distinzione tra sensazione e percezione sensazione

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Prima infanzia Distinzione tra sensazione e percezione • sensazione: recettori sensoriali sono stimolati e

Prima infanzia Distinzione tra sensazione e percezione • sensazione: recettori sensoriali sono stimolati e inviano input attraverso i neuroni (afferenti) al cervello • Percezione: processo di riconoscimento dell’input sensoriale ↓ che livello di elaborazione ? Con quale bagaglio di capacità di adattamento nascono i bambini? I sensi funzionano bene, sono capaci di intuire attraverso la vista e l’udito quello che gli succede attorno. Possiedono una gamma di riflessi e di cicli di attività prevedibili.

I riflessi: risposta involontaria e automatica ad uno stimolo. 1. Riflessi di sopravvivenza: Riflesso

I riflessi: risposta involontaria e automatica ad uno stimolo. 1. Riflessi di sopravvivenza: Riflesso di respirazione Riflesso di ammiccamento: protegge gli occhi da fonti luminose e corpi estranei Riflesso pupillare: adatta il sistema visivo alla quantità di luce dell’ambiente Riflesso di rotazione del capo: gira il capo nella direzione di uno stimolo tattile sulla guancia, scompare dopo prime settimane→rotazione volontaria del capo • Riflesso di suzione • Riflesso di deglutizione • • Riflessi indispensabili per la sopravvivenza del neonato ma fondamentali anche nella relazione con il caregiver. ↓ Confermato e gratificato nel suo ruolo, madre che riesce a consolare il figlio avvicinando il seno, sentire la vicinanza nella prensione delle dita. Importanza dei riflessi proprio per instaurare una relazione con i caregiver.

2. Riflessi primitivi: residui della nostra evoluzione • Babinski: quando si accarezza la pianta

2. Riflessi primitivi: residui della nostra evoluzione • Babinski: quando si accarezza la pianta del piede, prima distende e poi richiude le dita (8/12 mesi scompare) • Prensione: stringere le dita attorno ad oggetti quando si sfiora il palmo della mano (3/4 mesi) • Riflesso di Moro: rumore forte o cambiamento improvviso della posizione del capo gli fa allargare le braccia, inarcare la schiena e poi unire le braccia • Natatorio: immerso nell’acqua mostra movimenti attivi nelle braccia e nelle gambe trattenendo il respiro. Gli permette di galleggiare per poco tempo (4/6 mesi) • Marcia automatica: in posizione eretta con i piedi che toccano una superficie fanno un passo come se camminassero. Come mai scompaiono? →sono controllati dalle aree subcorticali e una volta che i centri superiori maturano prevalgono i movimenti volontari. • Riflessi sono indicatori importanti di uno sviluppo normale del sistema nervoso • Confermano quanto alla nascita i bambini possano rispondere in modo attivo. https: //www. youtube. com/watch? v=vdi. Cep 6 OSt. A

Stati del neonato Neonato presenta schemi organizzati che sono fondamentali per il suo sviluppo.

Stati del neonato Neonato presenta schemi organizzati che sono fondamentali per il suo sviluppo. In una giornata cambia sei stati o livelli di attivazione (aruosal): • • • Sonno regolare: fermo, occhi chiusi e immobili, respiro regolare Sonno irregolare: occhi chiusi che si muovono (fase REM), respiro irregolare Sonnolenza: in fase di risveglio o addormentamento, occhi vitrei Veglia tranquilla: occhi aperti e vivaci, possono esplorare ambiente, respiro regolare, poco attivo Veglia attiva: occhi aperti, respiro irregolare, segni di attività motoria. Pianto: pianto intenso difficile da calmare accompagnato da attività motoria. 70% in stato di sonno, solo 2 -3 -ore in stato di vegli tranquilla Cicli sono molto brevi (45 min/2 ore)sonnellini intervallati da stati di sonnolenza, veglia o pianto. Questi schemi prevedibili ci dicono che esistono quindi dei meccanismi regolatori interni. Ogni individuo avrà delle differenze rispetto a questi stati, queste hanno delle implicazioni importanti per i genitori.

Due stati presentano dei cambiamenti regolari che diventano indicatori dell’evoluzione del bambino Il sonno:

Due stati presentano dei cambiamenti regolari che diventano indicatori dell’evoluzione del bambino Il sonno: • più crescono più passano il tempo in uno stato vigile. • 6/7 mesi neonati iniziano a dormire di notte. • Cambia la qualità del sonno: i primi 2 -3 mesi metà del sonno REM • Normalmente ciclo sonno veglia regolare Uno delle causa principali di mortalità infantile sindrome della morte infantile improvvisa(SIDS) Il pianto: • Segnale vocale complesso che può variare per tipo ed intensità (debole, urla laceranti) • Segnale di angoscia con cui viene richiamato il cargiver sui bisogni propri bisogni • Inizialmente connesso a bisogni e disagi psico-fisici (fame, dolore, freddo, rumori improvvisi, essere cambiato) • Esperienza permette al caregiver di capire il significato del pianto

Riduzione della fase REM e del pianto dopo i tre mesi dovuta a maturazione

Riduzione della fase REM e del pianto dopo i tre mesi dovuta a maturazione del cervello e del SNC. Rispondere al pianto vizia i bambini? • Ainsworth (1972) →bambini di madri che rispondevano al pianto dei figli, piangevano di meno. Corrispondere ai bisogni del bambino attraverso le cure, lo rende meno irritabile e previene l’angoscia. • Alcune tipologie di pianto possono segnalare la presenza di problemi nello sviluppo: bambini prematuri, mal nutriti, con lesioni o nati con dipendenza da narcotici, emettono grida più acute. ↓ Pianto come strumento diagnostico

Studio delle esperienze sensoriali e percettive • Metodo della preferenza: il bambino posto davanti

Studio delle esperienze sensoriali e percettive • Metodo della preferenza: il bambino posto davanti a due stimoli, si misurava il tempo in cui guardava ogni bersaglio. Si presumeva guardassero quello per loro più interessante. Robert Fantz (1960) →abilità di individuare discriminare le forme è innata. Bambini preferiscono stimoli strutturati come facce o cerchi concentrici • Metodo dell’abituazione https: //www. youtube. com/watch? v=dlil. Zh 60 qd. A Abituazione: diminuzione della risposta ad uno Stimolo che è diventato familiare con le ripetizione ↓ Forma semplice di apprendimento presente già nei Feti di 30 settimane (alle vibrazioni della madre) Disabituazione: aumento della risposta quando è Percepita una differenza. Può essere fuorviante distinzione tra abituazione e preferenza→bisogna tenere conto dei tempi di familiarizzazione. Bambini preferiscono stimoli parzialmente familiari.

 • Metodo potenziali evocati: attraverso degli elettrodi viene registrata l’attività corticale del cervello

• Metodo potenziali evocati: attraverso degli elettrodi viene registrata l’attività corticale del cervello del neonato, centri deputati all’elaborazione dell’input. Attraverso gli ERPs si studiano le differenze nelle onde dell’attività cerebrale per studiare il significato. • Metodo della suzione: attraverso un cioccio connesso ad un circuito elettrico il ricercatore trova il ritmo base di suzione, quando viene presentato uno stimolo interessante la frequenza e l’intensità aumentano. Capacità sensoriali Udito Nascono con un udito leggermente attutito ma capaci di discriminare volume, durata, direzione e frequenza. 4/6 mesi percepiscono un suono che si avvicina e lo associano ad una avvicinamento spaziale. • Neonati attenti alle voci soprattutto se femminili • Da letteratura riconoscono la voce della madre→aumenta il ritmo di suzione quando sento la sua voce. • Ricerca ha riscontrato come i feti al 9 mese possono discriminare esperienze uditive→attraverso la misurazione del battito cardiaco alla voce della mamma. • La reattività del bambino alla voce della madre la spinge a rivolgersi al proprio bambino→promuove sviluppo emotivo, intellettivo e sociale.

 • Neonati possono discriminare i fonemi (unità minima di suoni significativi che formano

• Neonati possono discriminare i fonemi (unità minima di suoni significativi che formano il linguaggio) Eimas (1975, 1985)→neonati 2 -3 mesi possono discriminare ba e pa. • Apprendono gli schemi del linguaggio, entro i 7 mesi generalizzano questi schemi ad altri suoni come toni, timbri di strumenti o versi. • Sensibili alle proprietà del linguaggio anche della lingua dei segni. • 4 ½ mesi girano in capo se sentono il loro nome, discriminano un suono familiare. Gusto e olfatto • Nascono con gusti ben definiti, prediligono gusti dolci. Dolce: calmano il piano, sorrisi • Gusti differenti elicitano espressioni facciali differenti Acido: arricciano il naso Amaro: disgusto, protusione lingua • Reazioni simili anche per gli odori, disgusto per aceto e ammoniaca, apprezzano odore del latte materno. • Neonato 1 -2 settimane riconosce sua madre dall’odore del seno e delle ascelle. Studio dimostrato come a 2 giorni neonati non discriminano ma a 6 giorni riconoscono odore della madre.

Tatto: sensibilità al tatto attraverso i recettori epidermici rende il neonato reattivo all’ambiente che

Tatto: sensibilità al tatto attraverso i recettori epidermici rende il neonato reattivo all’ambiente che lo circonda. • Essere toccati, manipolati abbassa livelli di stress, promuove attività neuronale e calma. • Utilizzato come “calmante” per bambini agitati e “richiamo” per quelli distratti. • Tatto è il mezzo primario con cui il bambino esplora ambiente→prima con le labbra. La bocca e poi con le mani. • Sono sensibili alla temperature • Sensibili al dolore: es. circoncisione→pianto acuto e livelli altri di cortisolo nel sangue (indice di stress). Vista: tra le capacità sensoriali è la meno matura • Possono seguire un target visivo che si muove lentamente. • Ricerche hanno evidenziato come bambini nati da pochi minuti preferissero guardare stimoli visivi simili ad un volto. Si pensa possa essere un riflesso (? ) controllato dalle aree sub corticali he spingono i neonati a rivolgersi vero il caregiver. 2 -3 mesi possono distinguere tutti i colori base 4 mesi sanno distinguere sfumature di uno stesso colore.

 • Hanno una limitata acuità visiva e accomodamento: capacità di mettere a fuoco

• Hanno una limitata acuità visiva e accomodamento: capacità di mettere a fuoco oggetti piccoli e dettagli. • Utilizzano molto i contrasti per discriminare. Percezione visiva 0 -2 mesi: looking chamber→ bambini preferivano guardare una faccia→ la riconoscono configurazione significativa? →preferiscono guardare figure ad alto contrasto. • Hp→preferiscono osservare figure ad alto contrasto con confini netti perché la loro vista non gli permette di vedere i dettagli fini • Preferiscono guardare quello che vedono bene Ottica da laboratorio 2 -12 mesi: sistema visivo matura, bambino riesce a discriminare il movimento→riesce a organizzare gli stimoli in modo da percepire forme e insiemi di forme separate. 3 -4 mesi→ riescono a percepire le figure stazionarie, anche i contorni soggettivi 8 mesi, non hanno bisogni di indizi di movimento per la percezione di figure 12 mesi capaci di percepire forme da piccoli dettagli Neonato predisposto a cercare stimoli e fare discriminazioni Percezione→capacità innate+maturazione biologica+ esperienza

Percezione spaziale: la profondità, le dimensioni e le relazioni spaziali (tridimensionalità) Costanza di grandezza→percepire

Percezione spaziale: la profondità, le dimensioni e le relazioni spaziali (tridimensionalità) Costanza di grandezza→percepire che la dimensione di un oggetto non cambia nonostante vari la distanza e quindi la dimensione sensoriale. Attraverso l’ammiccamento hanno registrato come i neonati potessero percepire un oggetto che si avvicina, anticipando l’impatto. → indizi di movimento • 3 -5 mesi con la visione binoculare incrementa questa capacità • 6 -7 - mesi indizi monoculari https: //www. youtube. com/watch? v=p 6 cq. Nh. Hr. MJA Percezione della profondità https: //www. youtube. com/watch? v=Wan. Gt 1 G 6 Sc. A Situazione del precipizio visivo (Gibson, Walk) Madre induce il bambino (6 mesi) ad attraversare le due parti: 90% quella piana, 10% quella profonda. Sviluppo motorio, gattonare permette di fare esperienza. Movimento autoindotto necessita di punti di riferimento, continuità ottica Sviluppo di vie neurali, aree sensoriali e motorie alla base di movimento e percezione dello spazio

Percezione transmodale: utilizzare una modalità sensoriale per identificare uno stimolo, già familiare attraverso un’altra

Percezione transmodale: utilizzare una modalità sensoriale per identificare uno stimolo, già familiare attraverso un’altra modalità. (Es. riconoscere con il tatto oggetti familiari alla vista). i sensi sono integrati? Una ricerca (Bower et al. 1970) ha riscontrato come neonati da 8 a 31 giorni esposti alla visione di un oggetto virtuale si aspettavano di toccarlo con le mani→un’incongruenza crea un tale disagio da provocare il pianto. Incongruenza uditivo visive creano disagio allo stesso modo→vedere la madre attraverso lo schermo insonorizzato e sentire la voce provenire da autoparlanti. • Riconoscere il volto della madre è connesso ad una percezione transmodale: i neonati devono vedere e sentire la voce. Quando si sviluppa percezione transmodale? →Bambini di un mese riconoscevano oggetti che avevano precedentemente succhiato (percezione cross-modale orale-visiva) Percezioni tattili-visive → 4 -6 mesi quando migliora la prensione Percezioni vista-udito → 4 mesi con l possibilità del bambino di girare la testa. • Percezione transmodale importante nell’apprendimento ed esplorazione della realtà. 4 -8 mesi → la serialità, la sequenza di presentazione di stimoli oggetto-suono è mantenuta solo nel caso in cui i due aspetti sensoriali non sono separati.

oggetto stimolo → elicità modalità sensoriali multiple Bambino interagisce con oggetto e ne ha

oggetto stimolo → elicità modalità sensoriali multiple Bambino interagisce con oggetto e ne ha degli input che perfezionano le singole modalità sensoriali. Da una percezione amodale → ad una transmodale. Un oggetto visuo-sonoro da la possibilità di sviluppare i sensi (visivo e udutivo) e di differenziarli. Secondo Hp della ridondanza sensoriale →stimoli intermodali promuovono una differenziazione sensoriale e lo sviluppo dei sensi specifici. Alla nascita la percezione sensoriale è amodale La maturazione e l’esperienza, l’incontro con oggetti stimolo intermodali promuovono la percezione transmodale. Lo sviluppo prevede un’ evoluzione dei sistemi sensoriali separati (vista, udito, tatto, olfatto, gusto), una loro differenziazione ma allo stesso tempo aumenta la possibilità di integrarli ed elaborare gli input attraverso questa integrazione.

la cultura influenza le nostre capacità percettive? • Abilità percettive di base sembrano essere

la cultura influenza le nostre capacità percettive? • Abilità percettive di base sembrano essere indipendenti, ma aspetti culturali la influenzano. • Abbiamo una predisposizione innata al linguaggio → ma esposizione ad una lingua “particolare” determinerà le configurazioni sonore ”sensibili”. ↓ Alcuni suoni sono identificabili in alcune lingue e non in altre (R e L) Allo stesso modo la musica: a 6 mesi bambini identificavano “errori” sia nella scala maggiore/minore occidentale, sia in quella pelog indonesiana. Gli adulti “perdono” questa capacità perché la loro percezione è stata condizionata dall’esperienza. • Lo sviluppo non è solo un processo di “acquisizione”, vengono ”perse” abilità non necessarie. • La cultura determina quali input sono “significativi” e ne definisce anche il significato. ↓ percezione non è un semplice processo di ”riconoscimento” oggettivo degli input attraverso i nostri sistemi sensoriali, ma il risultato che di apprendimento culturale che definisce quali siano input importanti e come interpretarli.

Processi di apprendimento: cambiamento relativamente permanente nel comportamento (? ) che risulta da esperienze

Processi di apprendimento: cambiamento relativamente permanente nel comportamento (? ) che risulta da esperienze o pratica di una persona. 4 tipologie: Abituazione Condizionamento classico: stimolo neutro viene abbinato ad uno significativo così da elicitare una risposta associata allo stimolo significativo • Stimolo condizionato SC (neutro) • Stimolo incondizionato SI (significativo) che suscita una risposta • Risposta condizionata RC allo SC proprio per la sua associazione con SI. Limitato a comportamenti con base biologica innata. Condizionamento operante: azioni intraprese diventano stabili a seconda delle loro conseguenze. Chi apprende fa un’operazione sull’ambiente, questa può essere reiterata a seconda della risposta dell’ambiente. Ripetiamo “comportamenti” che hanno esiti favorevoli ed limitiamo quelli con esiti sfavorevoli. Skinner

nei bambini piccoli C. O. funziona se si appoggia a comportamenti biologicamente significativi. •

nei bambini piccoli C. O. funziona se si appoggia a comportamenti biologicamente significativi. • Bambini si ricordano meglio con abituazione o C. O. (comportamenti che hanno avuto un rinforzo)? Sì, ma con una sorta di promemoria→i bambini di 2 -3 - mesi possono ritenere le informazioni, hanno difficoltà nel processo di recupero. Imitazione https: //www. youtube. com/watch? v=k 2 Ydk. Q 1 G 5 QI Attraverso l’osservazione si formano delle rappresentazioni simboliche del modello osservato. ↓ Visione riduttiva sono immagazzinati e recuperati nelle prestazioni • Bambini di 7 giorni sono capaci di imitare: aprire e chiudere la bocca, protusione delle lingua, protusione del labbro inferiore (tristezze), espressione di felicità • Autori considerano queste imitazioni come riflessi involontari che scompaiono con l’età, sostituiti da riflessi volontari • Meltzoff li considera atti imitativi volontari →abbinamento transmodale, quello che vedono viene associato a propriocezioni del volto. • Ultime scoperta dei neuroni a specchio amplia la portata dell’imitazione.

 • In una ricerca (Chen, Striano, Rakoczy, 2004), hanno riscontrato che bambini esposti

• In una ricerca (Chen, Striano, Rakoczy, 2004), hanno riscontrato che bambini esposti al suono A tendevano a produrre movimenti della bocca propedeutici. Allo stesso modo per il suono M ↓ Neonati si adattano all’ambiente “relazionale” → questione: quali sono i meccanismi sottostati? • l'imitazione neonatale comportamento riflesso sollecitato e stato posto in seria discussione dall'evidenza dei dati empirici ottenuti. ↓ I neonati imitano il comportamento delle persone e non quelle di oggetti che simulano le stesse azioni. Legerstee (1991) L’imitazione rappresenta piuttosto un comportamento sociale che offre un canale privilegiato per le primissime forme di comunicazione con l'altro e di apprendimento relativo alle persone (Legerstee, 2005). Inoltre passa del tempo (di elaborazione) tra esposizione allo stimolo e riproduzione dell’azione conferma di un processo dovuto ad un dispositivo innato di rappresentazione sovramodale che connette cio che il piccolo vede, o sente, con cio che sente propriocettivamente. Un riflesso è automatico.

imitazione ha un valore comunicativo→tesi supportata dal fatto che emerge con più facilità quando

imitazione ha un valore comunicativo→tesi supportata dal fatto che emerge con più facilità quando è indotta da i caregiver (figure significative), NON è separata da componenti affettive. • alla base dell'imitazione c’è un bisogno radicato di comunicare con gli altri esseri umani. • l'imitazione è espressione di una predisposizione a entrare in contatto con gli altri e a percepire somiglianze tra le azioni degli altri e le proprie. • L’imitazione è percepita come un “invito” a comunicare da parte dell’adulto. ↓ studio ha dimostrato come neonati continuassero a proporre il comportamento indotto dall’imitazione anche quando lo sperimentatore lo interrompeva, come invito a proseguire l’interazione comunicativa. Imitazione rappresenta una prima forma di CONNESSIONE e quindi precursore di esperienza intersoggetiva.

Meltzoff →neonati possiedono predisposizione innata a fare degli accoppiamenti (percepire corrispondenze cross-modali) tra le

Meltzoff →neonati possiedono predisposizione innata a fare degli accoppiamenti (percepire corrispondenze cross-modali) tra le azioni che vedono fatte e quelle che loro possono fare e sentire propriocettivamente. ↓ Ci deve essere un dispositivo neuronale che permette di mettere in corrispondenza rappresentazioni transmodali dell’altro e del proprio corpo. ↓ Diventa fondamentale non tanto l’imitazione in sé quanto l’esperienza che il bambino a durante l’atto imitativo. → alla base dell’esperienza intersoggettiva Sé-altro. • Imitazione non è un semplice riflesso Evidenza data da una ricerca in cui neonati cercavano di imitare una configurazione particolare: lingua di lato. Bambini protundevano la lingua e giravano la testa volontariamente. →”errore creativo” ↓ Segnala una progressione imitativa verso l’obiettivo di raggiungere quel modello (lingua d lato), la risposta quindi non è prefissata ma “faticosamente” costruita dal neonato.

Processo di accoppiamento al target (comportamento messo in atto dallo sperimentatore) • Percepisce movimento,

Processo di accoppiamento al target (comportamento messo in atto dallo sperimentatore) • Percepisce movimento, azione facciale →mette in atto azione feedback propriocettivo Confronto con la percezione secondo un formato sovramodale Corregge movimento confronti cross-modali mettono in connessioni comportamenti sociali (azioni ed espressione emotiva) con una consapevolezza propriocettiva (stati interni) Sistema di rappresentazione sovramodale che permette il confronto implica che i neonati abbiano un codice per cui “l’altro è come me” fin dalla nascita. i lattanti possiedono un codice per interpretare che l'altro e "come me" fi n dalla prima fase del loro sviluppo. Se e altro possono essere connessi perche le azioni del loro corpo possono essere confrontate in termini commensurabili: "Io posso agire come l'altro, e l'altro puo agire come me". Un primo esempio di intersoggettivita puo consistere nello "stato d'essere" che il neonato sperimenta mentre imita intenzionalmente. (Meltzoff, Moore, 1998, p. 58) L’imitazione non è solo una prima forma di connessione con l’altro “indiffereniato” ma è un primo modo per differenziare gli altri. →modalità di verifica dell’identità Studio con bambini di 6 settimane, posti davanti a due persone differenti in momenti separati utilizzavano imitazione di azione elicitata per “verificare” l’identità della persona.

Per identificare le persone i neonati non usano solamente riferimenti spazio temporali, ma modalità

Per identificare le persone i neonati non usano solamente riferimenti spazio temporali, ma modalità di interazione come movimenti del corpo ed emozioni (espressioni) come marcatori. Imitazione è un’ esperienza bidirezionale→molto tempo viene utilizzato nei giochi di imitazione ↓ Bambino esplora relazioni tra sé e l’altro in atmosfera di connessione Bambino apprezza essere imitato, incrementa quelle azioni che sono imitate dall’adulto→come se avvenisse una punteggiatura.

SVILUPPO FISICO • Bambini crescono in maniera esponenziale: nei primi mesi 28 gr al

SVILUPPO FISICO • Bambini crescono in maniera esponenziale: nei primi mesi 28 gr al giorno e 2, 5 cm al mese. • L’accrescimento delle caratteristiche visibili si accompagna sempre ad uno sviluppo interno: muscoli, ossa e SNC. →sviluppo delle capacità. Altezza e Peso (incremento notevole 0 -2 anni) • Peso raddoppia nei primi 4/6 mesi, triplica alla fine del primo anno (9/10 kg) • Crescita irregolare nell’infanzia: dai due anni alla pubertà incremento da 5 a 7, 5 cm e 3 kg l’anno • Durante i 2 -3 anni dell’adolescenza scatto della crescita. 5 -10 cm e 4 -7 Kg annui. Proporzioni La testa del neonato è già grande il 70% della grandezza definitiva→ 1/4 della lunghezza del corpo • Cambia la forma del corpo→crescita segue direzione cefalo-caudale • Durante 1° anno crescita esponenziale del busto, la testa ora rappresenta il 20% del corpo. • Da 1° →adolescenza crescita della gambe rappresenta il 60% dell’aumento. • Crescita del bambino segue direzione prossimo-distale (dal centro alle estremità)

 • sviluppo pre-natale→ organi interni, braccia, gambe, mani e piedi • Questa tendenza

• sviluppo pre-natale→ organi interni, braccia, gambe, mani e piedi • Questa tendenza si inverte in pubertà ↓ crescono prima mani e piedi Ossa • Periodo pre-natale: cartilagine • Neonato: ossa morbide troppo piccole e Flessibili per restare in equilibrio in piedi. • Cranio del neonato→ ossa morbide funzionali al passaggio della cervice durante il parto. ↓ Formato da 6 fontanelle (buchi) che saranno “riempite” entro 2°a Le suture, punti flessibili che permettono al cervello di crescere • Altre parti del corpo, caviglie, piedi e mani, incremento di ossa concomitante alo sviluppo. • Lo sviluppo osseo non omogeneo, prima cranio e mani, poi gambe adolescenza, completo 18 anni.

Sviluppo del cervello Durante i primi due anni di vita crescita esponenziale del cervello:

Sviluppo del cervello Durante i primi due anni di vita crescita esponenziale del cervello: dai 7 mesi del concepimento fino ai 2° anno periodo dello scatto di crescita cerebrale. Aumento del peso dalla nascita ai 2 anni → da 25% al 75% del suo peso finale. Fattori che determinano questo scatto: SNC: costituito da trilioni di neuroni connessi attraverso sinapsi. ↓ • unità base che riceve e trasmette impulsi • Alla fine del 6° mese di gravidanza si sono formati già 100/200 bilioni di neuroni (gran parte dei neuroni di un cervello formato) • Nell’ippocampo, coinvolta nei processi di apprendimento e memoria, formano nuovi neuroni lungo tutto l’arco di vita. Sviluppo delle cellule gliali: forniscono nutrimento e rivestono i neuroni con la mielina. • Neuroni svolgono funzioni specifiche a seconda dell’are in cui si trovano: neuroni visivi, uditivi ecc.

Sinaptogenesi: formazione di connessioni tra neuroni • Neonato possiede molte più connessioni sinaptche di

Sinaptogenesi: formazione di connessioni tra neuroni • Neonato possiede molte più connessioni sinaptche di un adulto→cosa succede successivamente? Permangono solo i neuroni e quelle connessioni che hanno “successo”, si sviluppano e aumentano le loro interconnessioni, gli altri muoiono. • Le connessioni sinaptiche scompaiono se non sono stimolate ↓ Questo funzionamento è alla base della plasticità del cervello: le cellule neuronali sono reattive all’esperienza. Nasciamo con un bagaglio di neuroni e connessioni sinaptiche per far fronte ad una vasta gamma di stimolazioni sensoriali e motorie. • non tutti i circuiti neuronali sono utilizzati, quelli più stimolati continuano a funzionare, gli altri perdono le loro sinapsi. ↓ Evidenza di come lo sviluppo non sia solamente organico ma la continua interconnessione tra corpo e esperienza.

Ricerca in cui è stata messa in evidenza quanto esperienza gioca un ruolo nello

Ricerca in cui è stata messa in evidenza quanto esperienza gioca un ruolo nello sviluppo del cervello Riesen (1947, 1951). → scimpanzé neonati allevati al buio periodi variabili fino a 16 mesi. • Riscontrata atrofia della retina e del nervo ottico, dovuta all’assenza di stimolazione. • Atrofia reversibile entro i 7 mesi, irreversibile periodi di deprivazione più lunghi. Sviluppo neuronale è incrementato da ambienti stimolanti. Maggiori stimoli (relazioni, strumenti) maggiori saranno le connessioni sinaptiche. La deprivazione di stimoli comporta una degenerazione neuronale. • Sono state riscontrate differenza nella circonferenza cranica di bambini nati in situazioni socio ambientali differenti. • I geni determinano le linee guida di sviluppo, ma l’architettura del cervello e il funzionamento mentale è legato all’esperienza.

Aree cerebrali si sviluppano secondo linee temporali differenti • Are sottocorticali che controllano stati

Aree cerebrali si sviluppano secondo linee temporali differenti • Are sottocorticali che controllano stati di coscienza, riflessi innati, respirazione, digestione, strutture primitive • Cervello e corteccia: implicata nella percezione, linguaggio, pensiero, attività motoria volontaria. ↓ Le prime a svilupparsi sono le aree motorie primarie e Le aree sensoriali primarie. La mielinizzazione: i neuroni vengono ricoperti di guaine Di mielina che facilitano la trasmissione degli impulsi. https: //it. wikipedia. org/wiki/Conduzione_saltatoria Questo processo segue sequenza cronologica: prima le vie sensoriali, poi quelle motorie che permettono al bambino movimenti sempre più complessi, parti della corteccia frontale solo a fine dell’adolescenza. Aumenta interconnessione tra aree emotive (sistema limbico) e corteccia prefrontale: aumenta capacità di elaborare emozioni e di controllarle. (Risposta emotiva è una componente di aspetto cognitivo)

Lateralizzazione cerebrale cervello diviso in due emisferi (Dx e SX) uniti dal corpo calloso,

Lateralizzazione cerebrale cervello diviso in due emisferi (Dx e SX) uniti dal corpo calloso, ognuno deputato a funzioni differente e controllo di aree differenti del corpo. Sinistro centri deputati : Destro: controlla lato Dx del corpo controlla lato Sx del corpo Linguaggio elaborazione visuo-spaziale Udito musica memoria verbale sensazioni tattili elaborazione linguistica emozioni negative emozioni positive • Le funzioni sono integrate • La lateralizzazione ha inizio durante il periodo prenatale, 2/3 dei feti ha rivolto l’orecchio destro verso l’esterno. • La lateralizzazione sembra essere biologicamente determinata, ma non è completata alla nascita. Esperimenti con fasce di età differenti hanno mostrato una progressiva lateralizzazione delle funzioni (scrivere, calciare ascoltare).

Sviluppo motorio Abilità Mese in cui 50% padroneggia abilità Mese in cui 90% padroneggia

Sviluppo motorio Abilità Mese in cui 50% padroneggia abilità Mese in cui 90% padroneggia abilità Alza la testa di 90° mentre è coricato sullo stomaco 2, 2 3, 2 Si rotola 2, 8 4, 7 Sta seduto con sostegno 2, 9 4, 2 Seduto senza sostegno 5, 5 7, 8 In piedi aggrappato 5, 8 10 7 9 Cammina aggrappato 9, 2 12, 7 • Esperienziale: le tappe sono Gioca a battere le mani 9, 3 15 influenzate dalle pratiche dei In piedi per poco tempo 9, 8 13 In piedi da solo 11, 5 13, 9 Cammina bene 12, 1 14, 3 Costruisce torre 13, 8 19 Fa le scale 17 22 Calcia una palla 20 24 ↓ Prodotto di una transizione attraverso le capacità fisiche del bambino, i suoi obiettivi e le sue esperienze. Punti di vista: • Maturazione cefalo-caudale e prossimo-distale. genitori. Gattona

Teoria dei sistemi dinamici • Le abilità motorie non sono solo il risultato di

Teoria dei sistemi dinamici • Le abilità motorie non sono solo il risultato di una maturazione biologica che trova espressione nella pratica. • Ogni abilità motoria viene costruita attivamente dal bambino • attraverso una riorganizzazione delle capacità esistenti in sistemi motori più complessi. • Inizialmente questi nuovi sistemi sono dei tentativi poco coordinati. • Cosa gli spinge verso questa riorganizzazione? La curiosità • le nuove abilità motorie devono aiutare i bambini a raggiungere oggetti interessanti, verso degli obiettivi. • Perché si riscontra una sequenza di sviluppo motorio? • Per il programma biologico • Ogni abilità successiva si può raggiungere solo se si sono sviluppate quelle precedenti. • L’esperienza nella T. dei sistemi rappresenta proprio le ragioni e gli obiettivi che spingono i bambini a muoversi.

Avvicinamento volontario • Neonato nasce con riflesso di prensione e pre-avvicinamenti (occhiate fugaci a

Avvicinamento volontario • Neonato nasce con riflesso di prensione e pre-avvicinamenti (occhiate fugaci a oggetti che cadono nel campo visivo) • 2 mesi sembra ci sia un’involuzione, diminuisce prensione e pre-avvicinamento. • 3 mesi allungano le braccia, si “esercitano” fino a raggiungere l’oggetto con maggiore sicurezza. ↓ Non è un percorso uguale per tutti, alcuni dovranno modulare l’eccitazione altri aumentare la forza→non emerge semplicemente un’abilità. Abilità di manipolazione • Seduto il bambino può afferrare con entrambe le mani, può spostarli da una mano all’altra ed esplorarli con le dita. (4 -5 - mesi) • Prensione ulnare (dita contro il palmo) 6 -12 mesi • Prensione a pinza →tappa motoria fondamentale, permette di sollevare, manipolare, esplorare, girare→permette di determinare un’ampia gamma di risultati.

Sviluppo delle abilità motorie e di manipolazione ha importanti ripercussioni. ↓ Sono conferma dello

Sviluppo delle abilità motorie e di manipolazione ha importanti ripercussioni. ↓ Sono conferma dello sviluppo, aumentano le possibilità di interazione: battere le mani, giocare. Possono diventare motivo di “scontro” tra bambino e limiti genitoriali. Stimolano sviluppo sociale, cognitivo e percettivo Bambini possono sentirsi sicuri di esplorare l’ambiente, persone e cose, sapendo di poter fare ritorno ai caregiver.