PASQUALE RUSSO La Partita Doppia Copyright 2010 Pearson

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PASQUALE RUSSO La Partita Doppia Copyright © 2010 Pearson Italia S. p. A. Tutti

PASQUALE RUSSO La Partita Doppia Copyright © 2010 Pearson Italia S. p. A. Tutti i diritti riservati 1

L’origine della P. D. Per capire come sono nate le regole che ancora oggi

L’origine della P. D. Per capire come sono nate le regole che ancora oggi rispettiamo quando si registrano in contabilità i fatti di gestione, si può immaginare un artigiano del Medioevo (ad esempio, un falegname). Costui comprava il legno dai boscaioli e vendeva a varie persone i mobili che otteneva con il proprio lavoro. P. Russo 2

L’origine della P. D. E’ possibile immaginare che egli vendesse i suoi mobili concedendo

L’origine della P. D. E’ possibile immaginare che egli vendesse i suoi mobili concedendo dilazioni di pagamento ai propri clienti, così come otteneva anch’egli dilazioni dai propri “fornitori”, cioè dai boscaioli. Insomma, non riscuoteva subito i ricavi delle proprie vendite, né pagava subito i costi dei propri acquisti. P. Russo 3

La prima contabilità Può darsi che il primo foglio del suo “registro” si presentasse

La prima contabilità Può darsi che il primo foglio del suo “registro” si presentasse così: Tizio mi deve dare 50 denari Caio mi deve dare 80 denari Pietro deve avere 30 denari Giulio mi deve dare 25 denari Paolo deve avere 65 denari e così via, con una lista sempre più lunga, la cui lettura era decisamente poco chiara e non immediata. P. Russo 4

La prima contabilità Inoltre, quando uno dei soggetti indicati con la dizione “mi deve

La prima contabilità Inoltre, quando uno dei soggetti indicati con la dizione “mi deve dare” pagava quanto doveva in tutto o in parte, si poneva il problema di come prendere nota di ciò. Scrivere sotto qualcosa del tipo “Tizio mi ha pagato” non era certo una soluzione. Ma anche cancellare il rigo originario non agevolava la leggibilità del registro. P. Russo 5

Primi passi in avanti E’ plausibile che la soluzione prospettata sia stata quella di

Primi passi in avanti E’ plausibile che la soluzione prospettata sia stata quella di creare due colonne: Tizio mi deve dare Caio mi deve dare Pietro deve avere Giulio mi deve dare Paolo deve avere 50 denari 80 denari 30 denari 25 denari 65 denari P. Russo 6

Primi passi in avanti In seguito, fu deciso di individuare le due colonne con

Primi passi in avanti In seguito, fu deciso di individuare le due colonne con un nome in intestazione, così da facilitare ancor più le registrazioni: mi deve dare Tizio mi deve dare Caio mi deve dare Pietro deve avere Giulio mi deve dare Paolo deve avere 50 denari 80 denari 30 denari 25 denari 65 denari P. Russo 7

Passi in avanti La scelta di quale dovessere la colonna di sinistra (“mi deve

Passi in avanti La scelta di quale dovessere la colonna di sinistra (“mi deve dare”) deve essere stata del tutto casuale, semplicemente perché forse si è preferito registrare prima i propri crediti invece dei propri debiti. P. Russo 8

Passi in avanti Questo schema è di certo più leggibile e dà con immediatezza

Passi in avanti Questo schema è di certo più leggibile e dà con immediatezza l’idea di chi siano le persone da cui ci si aspetta un pagamento rispetto a quelle a cui noi, invece, dobbiamo dei soldi. P. Russo 9

Passi in avanti Inoltre, l’esistenza di due colonne consentiva anche la registrazione dei pagamenti

Passi in avanti Inoltre, l’esistenza di due colonne consentiva anche la registrazione dei pagamenti e delle riscossioni “per compensazione”: Tizio Caio Pietro Giulio Paolo mi deve dare deve avere 50 denari 80 denari 50 denari 30 denari 25 denari 65 denari (sono sottolineate le registrazioni successive a quelle originarie) P. Russo 10

Ancora passi in avanti Ci sarà voluto poco per togliere anche le parole “mi

Ancora passi in avanti Ci sarà voluto poco per togliere anche le parole “mi deve” e “deve” dalle intestazioni di colonna, cosicché il registro si sarà presentato come segue: dare avere Tizio Caio Pietro Giulio Paolo 50 denari 80 denari 50 denari 30 denari 25 denari 65 denari P. Russo 65 denari 11

Il dare e l’avere Ecco che “dare” e “avere” sono diventate il modo in

Il dare e l’avere Ecco che “dare” e “avere” sono diventate il modo in cui oggi chiamiamo, rispettivamente, la colonna di sinistra (dare) e la colonna di destra (avere). Oggi, rispetto alla registrazione effettuata, i due verbi non hanno più neanche il loro significato, che aveva senso al tempo in cui i conti erano intestati a “persone”. Rimangono solo ad identificare, come detto, le due colonne di sinistra e di destra. P. Russo 12

Le variazioni finanziarie Ritornando alle variazioni finanziarie, questa ricostruzione “storica” porta a dire che

Le variazioni finanziarie Ritornando alle variazioni finanziarie, questa ricostruzione “storica” porta a dire che la nascita di un credito viene registrata in “dare” (cioè a sinistra), mentre la nascita di un debito verrà registrata in “avere” (cioè a destra). Di conseguenza l’estinzione di un credito viene registrata in “avere” (cioè a destra), mentre l’estinzione di un debito sarà registrata in “dare” (cioè a sinistra). P. Russo 13

Le regole per i conti finanziari Poiché è logico affermare che il sorgere di

Le regole per i conti finanziari Poiché è logico affermare che il sorgere di un credito sia una variazione finanziaria attiva, mentre il sorgere di un debito è una variazione finanziaria passiva, la conclusione è che: • le variazioni finanziarie attive (V. F. +) si registrano in “dare” • le variazioni finanziarie passive (V. F. -) si registrano in “avere” P. Russo 14

Le variazioni finanziarie attive Danno luogo a variazioni finanziarie attive: • le entrate di

Le variazioni finanziarie attive Danno luogo a variazioni finanziarie attive: • le entrate di moneta e gli aumenti delle disponibilità liquide, in genere • gli aumenti dei crediti • le diminuzioni debiti VF+ “dare” P. Russo 15

Le variazioni finanziarie passive Danno luogo a variazioni finanziarie passive: • le uscite di

Le variazioni finanziarie passive Danno luogo a variazioni finanziarie passive: • le uscite di moneta e le diminuzioni delle disponibilità liquide, in genere • le diminuzioni dei crediti • gli aumenti debiti VF- “avere” P. Russo 16

Le combinazioni di variazioni Quando una variazione finanziaria è “bilanciata” da un’altra variazione finanziaria,

Le combinazioni di variazioni Quando una variazione finanziaria è “bilanciata” da un’altra variazione finanziaria, il metodo della P. D. funziona così come è nato perché, ad esempio, l’uscita di denaro (VF- “avere”) dovuta all’estinzione di un debito (VF+ “dare”) si compensa von questa nella registrazione. P. Russo 17

Le combinazioni di variazioni Invece, chiamando in causa le variazioni economiche, tipicamente rappresentate da

Le combinazioni di variazioni Invece, chiamando in causa le variazioni economiche, tipicamente rappresentate da costi e ricavi, si creano problemi. Infatti, la logica porta a dire che: • i ricavi sono variazioni economiche positive (VE+) • i costi sono variazioni economiche negative (VE-) P. Russo 18

Le variazioni economiche Se le regole di funzionamento dei conti economici seguissero quelle già

Le variazioni economiche Se le regole di funzionamento dei conti economici seguissero quelle già viste per i conti finanziari, avremmo che: • i ricavi (VE+) si registrerebbero in “dare” (cioè a sinistra) • i costi (VE-) si registrerebbero in “avere” (cioè a destra) P. Russo 19

Le variazioni economiche Ma questo determinerebbe il mancato funzionamento del bilanciamento nelle registrazioni in

Le variazioni economiche Ma questo determinerebbe il mancato funzionamento del bilanciamento nelle registrazioni in P. D. Infatti, secondo tali regole (che si riveleranno errate), ipotizzando l’entrata di moneta (VF+ “dare”) collegata al conseguimento di un ricavo (VE+ “dare”), ci ritroveremmo con due registrazioni in “dare” e nessuna in “avere”. P. Russo 20

Le regole per i conti economici Dunque, affinché il metodo della P. D. funzioni,

Le regole per i conti economici Dunque, affinché il metodo della P. D. funzioni, occorre che i conti economici abbiano regole di funzionamento opposte rispetto a quelli finanziari. Cioè: • i ricavi (VE+) devono essere registrati in “avere” (cioè a destra) • i costi (VE-) devono essere registrati in “dare” (cioè a sinistra) P. Russo 21

Le variazioni economiche Peraltro le variazioni economiche non consistono soltanto in variazioni “di reddito”

Le variazioni economiche Peraltro le variazioni economiche non consistono soltanto in variazioni “di reddito” (cioè costi o ricavi), ma anche in variazioni “di Patrimonio Netto”, determinando aumenti o diminuzioni di PN. P. Russo 22

Le variazioni economiche positive Dunque le variazioni economiche positive possono consistere in: • ricavi

Le variazioni economiche positive Dunque le variazioni economiche positive possono consistere in: • ricavi • aumenti di Patrimonio Netto VE+ “avere” P. Russo 23

Le variazioni economiche negative Invece, le variazioni economiche negative possono consistere in: • costi

Le variazioni economiche negative Invece, le variazioni economiche negative possono consistere in: • costi • diminuzioni di Patrimonio Netto VE- “dare” P. Russo 24