LINGUAGGIO PARTE 2 Acquisizione del linguaggio da 0

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LINGUAGGIO PARTE 2: Acquisizione del linguaggio da 0 a 12 mesi A cura di:

LINGUAGGIO PARTE 2: Acquisizione del linguaggio da 0 a 12 mesi A cura di: Claudia Caprin - Dipartimento di Psicologia – Università degli Studi di Milano-Bicocca 1

Presentazione PRINCIPALI APPROCCI TEORICI - ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO DURANTE IL PRIMO ANNO DI VITA

Presentazione PRINCIPALI APPROCCI TEORICI - ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO DURANTE IL PRIMO ANNO DI VITA - 2

Teorie sull’acquisizione del linguaggio Le diverse teorie differiscono secondo i seguenti aspetti: Il peso

Teorie sull’acquisizione del linguaggio Le diverse teorie differiscono secondo i seguenti aspetti: Il peso relativo dei fattori innati e dell’esperienza Il rapporto fra lo sviluppo del linguaggio e quello di altre capacità, in primis quelle cognitive, ma anche quelle interattive Il rapporto esistente fra comunicazione verbale e non verbale 3

Excursus storico Prima metà del Novecento: contributi di Piaget e Vygotskij relativi a rapporti

Excursus storico Prima metà del Novecento: contributi di Piaget e Vygotskij relativi a rapporti fra linguaggio e pensiero Anni ‘ 50: contrapposizione fra la teoria di Skinner (ambientalista) e quella di Chomsky (innatista) Anni ‘ 70: dibattito sul ruolo svolto dalle altre abilità (cognitive, sociali e comunicative) sullo sviluppo del linguaggio 4

Principali approcci teorici INNATISTA: Chomsky, Pinker COGNITIVO-FUNZIONALISTA: Tomasello SOCIO-COGNITIVO: Bruner INTERAZIONISTA: Bates, Camaioni 5

Principali approcci teorici INNATISTA: Chomsky, Pinker COGNITIVO-FUNZIONALISTA: Tomasello SOCIO-COGNITIVO: Bruner INTERAZIONISTA: Bates, Camaioni 5

Approccio innatista Gli esseri umani sono dotati fin dalla nascita di una conoscenza preimpostata

Approccio innatista Gli esseri umani sono dotati fin dalla nascita di una conoscenza preimpostata della struttura del linguaggio § Esiste una componente cognitiva esclusivamente preposta allo scopo e indipendente dalle altre funzioni cognitive, cioè un MODULO (Fodor, 1988) § § IL BAMBINO IMPARA A PARLARE COME IL RAGNO IMPARA A TESSERE LA TELA § (Pinker, 1994) 6

La Grammatica Universale • Tradizione di studi avviata da Chomsky http: //www. youtube. com/watch?

La Grammatica Universale • Tradizione di studi avviata da Chomsky http: //www. youtube. com/watch? v=qu 3 Xx. SDRu. KM Le varie teorie hanno in comune due concetti base - esistenza di una Grammatica Universale (GU) • - esistenza di un Language Acquisition Devise (LAD ) • 7

La Grammatica Universale - GU formata da due componenti: • - universale: «conoscenza geneticamente

La Grammatica Universale - GU formata da due componenti: • - universale: «conoscenza geneticamente determinata delle regole della grammatica esistenti in tutte le lingue» (Schaffer, 2008) • - componente che codifica le possibili variazioni nelle lingue ( parametri) • LAD : «dispositivo tramite cui i bambini cominciano a costruire la grammatica della propria madre lingua a partire dal linguaggio che sentono» (Schaffer, 2008) • 8

Approccio cognitivofunzionalista Non esiste una sorta di conoscenza innata della struttura del linguaggio ma

Approccio cognitivofunzionalista Non esiste una sorta di conoscenza innata della struttura del linguaggio ma solo una predisposizione all’acquisizione § Non esiste una componente cognitiva esclusivamente preposta allo scopo § Il linguaggio viene acquisito grazie all’uso di meccanismi generali che esistono anche in altre specie e che svolgono anche funzioni non linguistiche § 9

Approccio cognitivofunzionalista Tomasello ha proposto l’esistenza di due tipi di meccanismi generali - Lettura

Approccio cognitivofunzionalista Tomasello ha proposto l’esistenza di due tipi di meccanismi generali - Lettura intenzioni altrui - Estrazione di configurazioni Il bambino impara a strutturare gli enunciati non grazie alla comprensione delle regole base della sua lingua ma a partire da item specifici acquisiti nelle interazioni di cui solo lentamente arriverà a generalizzare la struttura - si tratta cioè di costruzioni verbali a isola 10

Approccio interazionista Non esiste una sorta di conoscenza innata della struttura del linguaggio ma

Approccio interazionista Non esiste una sorta di conoscenza innata della struttura del linguaggio ma solo una predisposizione all’acquisizione - l’acquisizione del linguaggio è resa possibile da principi cognitivi generali e fenomeni interattivi specifici che permettono prima la comunicazione preverbale poi quella verbale - Esiste una continuità fra le due forme di comunicazione, così come nell’apprendimento dei vari domini linguistici - 11

ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO 0 -12 mesi 12

ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO 0 -12 mesi 12

PROCESSI DI ELABORAZIONE DELL’ INPUT LINGUISTICO 13

PROCESSI DI ELABORAZIONE DELL’ INPUT LINGUISTICO 13

SEGMENTAZIONE FONOLOGICA PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE DELLE PAROLE ALL’INTERNO DEL FLUSSO DEL PARLATO 14

SEGMENTAZIONE FONOLOGICA PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE DELLE PAROLE ALL’INTERNO DEL FLUSSO DEL PARLATO 14

Tratto da: Guasti (2007). 15

Tratto da: Guasti (2007). 15

SVILUPPO PERCEZIONE ACUSTICA La percezione acustica inizia durante la gestazione • 27 settimane- il

SVILUPPO PERCEZIONE ACUSTICA La percezione acustica inizia durante la gestazione • 27 settimane- il feto reagisce agli stimoli sonori • Le capacità uditive sono all’inizio limitate a suoni di bassa frequenza (battito cardiaco di M, voce di M e delle persone vicine, musica) ma gradualmente si amplia l’intervallo delle frequenze udite 16 • Il processo di sviluppo dell’udito avviene senza

SVILUPPO PERCEZIONE ACUSTICA La percezione acustica del neonato non è ancora del tutto sviluppata:

SVILUPPO PERCEZIONE ACUSTICA La percezione acustica del neonato non è ancora del tutto sviluppata: - ha una sensibilità per l’intensità del suono di 10 -15 decibel inferiore a quella dell’adulto e aumenta nel corso dei primi 6 mesi - discrimina se una sorgente sonora è localizzata a dx o sx - È più sensibile alle frequenze basse (sotto i 4000 Hz) , ma ai 3 -6 mesi diventa più sensibile ai suoni di 17 frequenza alta (sopra i 4000 Hz)

SVILUPPO PERCEZIONE LINGUISTICA Alla nascita • distingue fra la voce umana e altri suoni

SVILUPPO PERCEZIONE LINGUISTICA Alla nascita • distingue fra la voce umana e altri suoni • è in grado di discriminare fra lingue diverse • è in grado di discriminare la lingua materna da un’altra lingua • A poche settimane è già in grado di discriminare la maggior parte dei contrasti fonetici presenti nei suoni linguistici 18

Tratto da: Guasti (2007). 19

Tratto da: Guasti (2007). 19

Tratto da: Guasti (2007). 20

Tratto da: Guasti (2007). 20

I PREREQUISITI DELLA SEGMENTAZIONE FONOLOGICA • Nell’arco dei primi sei mesi, il bambino estrae

I PREREQUISITI DELLA SEGMENTAZIONE FONOLOGICA • Nell’arco dei primi sei mesi, il bambino estrae dal segnale acustico l’informazione relativa alle caratteristiche fonetiche di tipo universale delle lingue • intorno ai 6 -10 mesi inizia a riconoscere i fonemi della propria lingua madre, nonché le loro sequenze tipiche di comparsa e la struttura ritmica • TED CONFERENCE di Patricia Kuhl 21

PRODUZIONE DEI SUONI LINGUISTICI 22

PRODUZIONE DEI SUONI LINGUISTICI 22

SVILUPPO FONOLOGICO LA CAPACITA’ DEL NEONATO DI PRODURRE SUONI LINGUISTICI E’ MOLTO SCARSA -

SVILUPPO FONOLOGICO LA CAPACITA’ DEL NEONATO DI PRODURRE SUONI LINGUISTICI E’ MOLTO SCARSA - Complessità del controllo motorio necessario per la produzione dei suoni (sono coinvolti più di 100 muscoli) - Cause di ordine anatomo-fisiologico 23

Tratto da: Darley (1985). Psicologia generale 24

Tratto da: Darley (1985). Psicologia generale 24

SVILUPPO FONOLOGICO n 0 -6 settimane: i suoni prodotti dal bambino soprattutto effetto di

SVILUPPO FONOLOGICO n 0 -6 settimane: i suoni prodotti dal bambino soprattutto effetto di riflessi: colpi di tosse, starnuti, (suoni di natura vegetativa ), oppure compaiono concomitanti al pianto; n 2 -3 mesi : riso e grida di gioia; il bambino inizia a produrre suoni gutturali e gorgoglii; n 3 -4 mesi: compaiono i suoni vocalici. Dai due mesi in poi le emissioni vocali del bambino diventano spesso parte di una sequenza 25 “proto-conversazionale”

1 mese http: //www. youtube. com/watch? v=d 8 cb. B 4 l. Fun 4

1 mese http: //www. youtube. com/watch? v=d 8 cb. B 4 l. Fun 4 3 mesi http: //www. youtube. com/watch? v=2 ra. Ymx. QSR 4 s 26

SVILUPPO FONOLOGICO 4 -5 mesi: le vocalizzazioni di B. si stabilizzano n 6 -7

SVILUPPO FONOLOGICO 4 -5 mesi: le vocalizzazioni di B. si stabilizzano n 6 -7 mesi: compare la lallazione canonica o reduplicata – es. DADADA n 8 -10 mesi: cominciano ad emergere caratteristiche specifiche della lingua materna, in particolare la prosodia. n 10 -12 mesi: compare la lallazione variata - es. TADA n 27

LALLAZIONI http: //www. youtube. com/watch? v=7 Rq. UTJAfy 48 http: //www. youtube. com/watch? feature=player_detailpage&

LALLAZIONI http: //www. youtube. com/watch? v=7 Rq. UTJAfy 48 http: //www. youtube. com/watch? feature=player_detailpage& v=b. PGek. Zre. JLc • http: //www. youtube. com/watch? v=slg. LHmqy. Tuc http: //www. youtube. com/watch? v=V_XW 1 j. KIj. Uc&feature=pl ayer_detailpage 28

SVILUPPO FONOLOGICO Intorno all’anno compaiono i primi suoni simili a parole § proto-parole -

SVILUPPO FONOLOGICO Intorno all’anno compaiono i primi suoni simili a parole § proto-parole - Es. TATA § Parole non-referenziali Compaiono anche le prime parole vere e proprie Da qui in poi lo sviluppo fonologico interagisce con lo sviluppo lessicale 29

SVILUPPO LESSICALE Le protoparole sono delle parole inventate dal bambino. Esse presentano le seguenti

SVILUPPO LESSICALE Le protoparole sono delle parole inventate dal bambino. Esse presentano le seguenti caratteristiche: - Il bambino vi attribuisce un significato costante -Non presentano una forma fonetica simile a quella delle parole usate nella lingua madre per veicolare quegli specifici significati 30

SVILUPPO LESSICALE Le parole non-referenziali sono delle parole che vengono usate dal bambino solo

SVILUPPO LESSICALE Le parole non-referenziali sono delle parole che vengono usate dal bambino solo in alcuni contesti. Presentano le seguenti caratteristiche §presentano una forma fonetica molto simile a quella di parole usate nella lingua madre §Vengono usate da b. senza un significato costante §Il significati attribuiti da b. non sono quelli convenzionali ES. MAMMA = ogni persona che interagisce con B. ; richiesta generica; 31

SVILUPPO LESSICALE Le prime parole presentano le seguenti caratteristiche: -Vengono usate dal bambino nei

SVILUPPO LESSICALE Le prime parole presentano le seguenti caratteristiche: -Vengono usate dal bambino nei contesti appropriati, con significato costante ed è quello convenzionale (o molto simile) - Hanno una forma fonetica simile a quella parole usate nella lingua madre per veicolare quegli specifici significati -ES. CAPPA = SCARPA 32

COMPRENSIONE LINGUISTICA 33

COMPRENSIONE LINGUISTICA 33

COMPRENSIONE LINGUISTICA Intorno agli 8 -10 mesi il bambino dimostra di riconoscere le prime

COMPRENSIONE LINGUISTICA Intorno agli 8 -10 mesi il bambino dimostra di riconoscere le prime parole: - vengono comprese in media 20 parole , ma il fenomeno presenta un’ampia variabilità individuale, tanto che il range delle parole che un bambino può comprendere può variare fra 0 e 200. 34

Tratto da: Guasti (2007). 35

Tratto da: Guasti (2007). 35

RIASSUNTO 36

RIASSUNTO 36

Tratto da: Berardi-Pizzorusso (2007) 37

Tratto da: Berardi-Pizzorusso (2007) 37

BIBLIOGRAFIA Ø Ø Ø Ø Ø Bates, E. , O’Connell, B. , Shore, C.

BIBLIOGRAFIA Ø Ø Ø Ø Ø Bates, E. , O’Connell, B. , Shore, C. (1987). Language and Communication in Infancy. In: J. D. Osofsky (Ed. ). Handbook of Infant Development. John Wiley & Sons. Berardi, N. e Pizzorusso, T. (2006). Psicobiologia dello sviluppo. Laterza Camaioni, L. (1999). Lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione. In L. Camaioni (a cura di). Manuale di psicologia dello Sviluppo. Il Mulino Darley, J. M. , Glucksberg, S. , Kamin, L. , Kinchla, R. (1986). Psicologia. Il Mulino. Fodor, J. A. (1988). La mente modulare: saggio di psicologia delle facoltà. Il Mulino. Guasti, M. T. (2007). L’acquisizione del linguaggio. Cortina Pinker, S. (1998). L’istinto del linguaggio. Mondadori. Schaffer, R. (2008). I concetti fondamentali della psicologia dello sviluppo. Cortina Tomasello, M (2009). Le origini della comunicazione umana. Cortina