Corso di Cognizione e Linguaggio Produzione del Linguaggio
- Slides: 50
Corso di Cognizione e Linguaggio Produzione del Linguaggio mirta. vernice@unimib. it 14 Marzo 2012
Lezioni • 14 – 15 Marzo : produzione linguaggio/progetti • 20 Marzo: progetti • 17 -18 Aprile: progetti (svolgimento/analisi dati/ report) • 3 Maggio: progetti (presentazione) • 16 – 17 Maggio: presentazione progetti
Importante! • http: //cognizionelinguaggio. pbworks. com • Contatti: mirta. vernice@unimib. it
La lezione di oggi • Elaborazione grammaticale della frase: • consensus model a stadi (Levelt, 1999); • modello lessico-sintattico (Pickering & Branigan, 1998).
Quando descriviamo un’immagine Bock, 1986
Concettualizzazione Pensiero Formulazione elaborazione frasale elaborazione fonologica Articolazione Vocabolario
Consensus Model Concettualizzazione Elaborazione grammaticale + Selezione lessicale Formulazione Elaborazione fonologica Articolazione Levelt, 1999; Ferreira & Slevc, 2007
Caratteristiche salienti • Incrementalità – elaborato un chunk per volta – in modo unidirezionale • Modularità – gli stadi operano come moduli indipendenti – Possibile interazione tra livelli?
Caratteristiche salienti • Meccanismo di “selection-and-retrieval” a tutti i livelli.
Incrementalità • Info elaborata a livello n passa al livello n+1 PRIMA che il livello n abbia finito il suo lavoro.
Modularità • “Globally modular but locally interactive” (Dell et al. , 1991). • Possibile interazione tra sotto-livelli di uno stesso processo (e. g. , selezione lessicale). • Evidenze sperimentali per interattività tra livelli (Cutting & Ferreira, 1999).
Concettualizzazione: elaborazione del messaggio Levelt, 1989; Levelt & Bock, 1995; Levelt, 1999; Ferreira & Slevc, 2007
Livello concettuale • Contenuto Semantico – Selezionati i concetti rilevanti. • Contenuto Relazionale – Si definisce in quale relazione sono i concetti tra loro rispetto all’evento. • Contenuto Prospettico – Stabilisce quale informazione è più importante.
Contenuto semantico • Selezione dei concetti rilevanti Bock et al. , 1992
Contenuto relazionale • Ruoli tematici: nozioni che definiscono il ruolo di un elemento in un evento agente paziente • Gerarchia dei ruoli tematici: AGENTE > PAZIENTE > STRUMENTO > OTHERS (e. g. , Givón, 2001)
Contenuto prospettico • Nuova/vecchia informazione • Topic • Distinguere informazione principale (maglione) da informazione aggiunta (di mio fratello). “Il maglione di mio fratello”. • Information structure si interfaccia a questo livello con il processo di produzione del linguaggio (Vallduvì, 1995).
Formulazione: elaborazione grammaticale Ferreira & Slevc, 2007
Elaborazione grammaticale (Bock et al. , 1992) Livello Funzionale Attribuzione dei ruoli sintattici Livello Posizionale Posizionamento nella struttura frasale
Elaborazione grammaticale 1. Fase funzionale – Attribuzione avviene secondo una gerarchia Soggetto > Oggetto diretto > Oggetto indiretto > ecc. (Accessibility Hyerarchy, cf. Keenan & Comrie, 1979). 2. Fase posizionale – Integrazione dei costituenti in una strutturale frasale e attribuzione ordine lineare parole.
Evento transitivo: elaborazione grammaticale Ruoli tematici agente agent patient paziente soggetto Ruoli sintattici Livello posizionale (Bock et al. , 1992)
Formulazione: Selezione lessicale Ferreira & Slevc, 2007
Rappresentazione lessicale
Rappresentazione lessicale: Lemma • Lemma: modalità generale. • specifica proprietà sintattiche-grammaticali della parola. – categoria: nome verbo ecc. – tratti: numero persona
Rappresentazione lessicale: Lessema • Lessema: modalità specifico (ortografico, fonologico). • specifica le proprietà morfo-fonologiche della parola.
TOT state (“Tip of the Tongue”) • Fenomeno “sulla punta della lingua”. • Accesso al significato della parola (livello concettuale), la sua categoria sintattica (livello lemma) ma non recupera le sue caratteristiche fonologiche (livello lessema).
Pickering & Branigan, 1998 • Propongono un ulteriore caratterizzazione del lemma stratum. • Non solo: – categoria: nome verbo ecc. – tratti: numero persona • Ma anche: – Proprietà combinatoriali: i modi in cui può combinarsi una parola con altre unità linguistiche per creare un’espressione verbale (PO, DO, Shifted PO).
Pickering & Branigan, 1998 • Nodi combinatoriali rappresentano la conoscenza sintattica nel lexicon. • Informazione combinatoriale: – Di natura frasale – Legata alle singole entrate lessicali (lemmi) – Condivisa tra diverse entrate lessicali • Evidenze sperimentali provengono dal syntactic priming.
Modello lessico-sintattico DO Per i DATIVI PO Combinatoriale Categoria Tratti
Le strutture OVS (oggetto-verbo-soggetto) • “L’uomo lo colpisce il fulmine. ” • Problema per il consensus model: • A livello funzionale: viene assegnato il ruolo sintattico di soggetto all’agente. • A livello posizionale: soggetto tenuto in buffer mentre paziente riceve ruolo di oggetto e viene posizionato nella prima posizione lineare della struttura frasale.
Formulazione: elaborazione Fonologica
Elaborazione Fonologica • La surface structure seleziona per ogni parola frame con slot vuoti che devono essere riempiti. • • • Selection-and-retrieval di fonemi negli slot. Errori di anticipazione “heft hemisphere” Errori di perseverazione “Left Lemisfere”
Rappresentazione fonologica • unità minima di elaborazione è la “phonological phrase”: sillaba forte + sillabe deboli ad essa associate. • Processo incrementale: • Wheeldon & Lahiri (1997): la latenza nel produrre una frase è funzione del numero delle phonological phrase che la compongono.
Elaborazione fonetica • Piano fonetico: programma motorio che specifica atti articolatori per ogni frase fonologica selezionata. • Può essere immagazzinato nel Buffer articolatorio. • Successivamente il parlante dovrà rievocare il piano fonetico.
Articolazione
Articolazione • Esecuzione dei piani motori.
Focus sulla parte dell’elaborazione grammaticale 36
Quesiti sperimentali • Come è rappresentata la conoscenza linguistica? • Evidenze da un paradigma sperimentale: • Syntactic priming 37
Il priming • Effetto priming: – Elaborazione di uno stimolo è influenzata dall’elaborazione di quello precedente. – Es: – NURSE – DOCTOR vs BREAD – DOCTOR è più veloce dopo NURSE che dopo BREAD (e. g. , compito di decisione lessicale; Meyer, 1971) 38
La logica del priming • Se la produzione frasale implica l’elaborazione sintattica, dovremmo notare effetti di priming basati sulla struttura sintattica. – i. e. , tendenza a ripetere una particolare struttura. 39
Levelt & Kelter (1982) – In una sequenza domanda-risposta (Dutch): – A: What time does your shop close? B: Six o’clock – A: At what time does your shop close? B: At six o’clock • Ma nota: – Ripetizione lessicale – Sequenze domanda-risposta 40
Bock (1986) • Partecipante ripete una frase: The rock star sold some drugs to the undercover agent [PO, Prep Object] • Svolge un compito di matching frase/immagine: No • Partecipante descrive l’immagine di una ragazza che porge un pennello a un uomo. 2 possibili realizzazioni: The girl is handing a paintbrush to the man [PO, Prep Object] The girl is handing the man a paintbrush [DO, Double Object] 41
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Bock (1986) • Risultati: • Tendenza a ripetere la struttura: – Dopo aver ripetuto un attivo, tendenza a descrivere l’immagine con un attivo; – Dopo aver ripetuto un passivo, tendenza a produrre un passivo; – Dopo aver ripetuto un Prepositional Object [PO], tendenza a produrre PO; – Dopo aver ripetuto un Double Object [DO], tendenza a produrre DO. • The rock star sold the undercover agent some cocaine > The girl gives the man the brush – No overlap semantico-lessicale tra prime e target. 43
Syntactic priming: è davvero sintattico? • Effetto si manifesta anche quando prime e target si differenziano in modo sostanziale: • In assenza di ripetizione tra prime e target di: • Parole di classe chiusa • Parole di classe aperta (overlap semanticolessicale). 44
(Bock, 1989) Prime e target contengono diverse preposizioni: Prime: 1 a. The secretary baked the cake for the boss 1 b. The secretary gave the cake to the boss Target: The girl is handing the brush to the man • 1 a e 1 b prime egualmente bene PO 45
Bock & Loebell (1990) • Prime e target implicano ruoli tematici diversi, ma struttura dei costituenti è simile: • By-phrase può specificare il luogo o l’agente 1 a. The 747 was landing by the control tower 1 b. The 747 was alerted by the control tower Immagine: Palla che colpisce un ragazzo • Attivo: The baseball hits the boy. • Passivo: The boy was hit by the baseball 46
Bock & Loebell, 1990 • Entrambe 1 a e 1 b incrementano la tendenza a produrre un passivo nell’immagine target rispetto alla condizione attivo. • Cosa suggerisce? • Independenza della struttura frasale • No effetto ruoli tematici 47
Attivazione residua • Motivazioni empiriche: • Decadimento rapido (attivazione procedura sintattica si dissipa velocemente); • Incremento della magnitudine del prime se c’è overlap VERBO tra prime e target (lexical boost; Hartsuiker et al. , 2008). 48
Priming come implicit learning • Evidenze • Durata a lungo termine dell’effetto di priming (Bock, Dell, Chang, & Onishi, 2007; Bock & Griffin, 2000; Saffran & Martin, 1997; Hartsuiker, Bernolet, Schoonbaert, Speybroeck, & Vanderelst, 2008). • Priming è più forte più la struttura sintattica è rara o meno preferita. 49
Conclusioni • Funzione del priming: • Agevola la comunicazione (processi di allineamento nel dialogo); • Facilita l’apprendimento (bambini e popolazioni neurologiche); • Funzione epifenomenale. 50
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