Il linguaggio Teorie sviluppo fisiologico LINGUAGGIO n n

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Il linguaggio Teorie, sviluppo fisiologico

Il linguaggio Teorie, sviluppo fisiologico

LINGUAGGIO n n Codice per esprimere, comprendere, comunicare e rappresentare le idee sul mondo

LINGUAGGIO n n Codice per esprimere, comprendere, comunicare e rappresentare le idee sul mondo attraverso un sistema convenzionale di segni arbitrari. Codice di natura generativa: consente di produrre e interpretare un numero infinito di costruzioni atte ad esprimere significati con un numero limitato di elementi e attraverso l’applicazione di un numero ristretto di regole.

Sistema comunicativo linguistico Necessario: n Analizzare e segmentare i suoni linguistici ascoltati, in modo

Sistema comunicativo linguistico Necessario: n Analizzare e segmentare i suoni linguistici ascoltati, in modo da identificare le diverse unità costituenti la propria lingua materna n Padroneggiare i complessi patterns articolatori n Acquisire ed ampliare un vocabolario di voci lessicali e corrispondenti significati (lessico e semantica) n Padroneggiare le regole morfologiche e sintattiche n Utilizzare le diverse funzioni comunicative del linguaggio in funzione del contesto e dell’interlocutore (pragmatica) n Padroneggiare le abilità necessarie a produrre un discorso

Dibattito su: - ruolo componente innata e acquisita nel linguaggio - Processi e rappresentazioni

Dibattito su: - ruolo componente innata e acquisita nel linguaggio - Processi e rappresentazioni sottostanti allo sviluppo del linguaggio sono generali o dominio specifici?

Skinner n Approccio comportamentista (Il comportamento verbale 1957) Apprendimento del linguaggio spiegato tramite condizionamento

Skinner n Approccio comportamentista (Il comportamento verbale 1957) Apprendimento del linguaggio spiegato tramite condizionamento operante: b. impara a parlare x rinforzo dei genitori che plasmano risposte inizialmente scorrette finchè diventano simili alle espressioni degli adulti. Ruolo passivo, importante l’ambiente.

Chomsky Posizione innatista: acquisizione del linguaggio processo attivo di scoperta di regole e verifica

Chomsky Posizione innatista: acquisizione del linguaggio processo attivo di scoperta di regole e verifica ipotesi derivate da conoscenza innata della natura del linguaggio e del suo funzionamento iscritta nel patrimonio genetico della specie umana. Ipotesi dell’esistenza di un dispositivo innato per l’acquisizione del linguaggio: LAD (language acquisition device) che corrisponde ad una grammatica universale(GU) che contiene la descrizione degli aspetti strutturali condivisi da tutte le lingue naturali.

Piaget Interdipendenza tra linguaggio e cognizione: n il linguaggio nasce e si sviluppa come

Piaget Interdipendenza tra linguaggio e cognizione: n il linguaggio nasce e si sviluppa come il naturale completamento dei processi cognitivi , è un aspetto della più generale capacità simbolica che segna il passaggio dall’intelligenza sensomotoria a quella rappresentativa. n L’esecuzione precede la competenza n Ricerche sui prerequisiti cognitivi del linguaggio: correlazione tra imitazione differita, gioco simbolico e combinatorio, relazioni mezzi-scopi e comparsa linguaggio.

Vygotskij Come Piaget, interdipendenza tra linguaggio e pensiero, ma NON priorità del pensiero, bensì

Vygotskij Come Piaget, interdipendenza tra linguaggio e pensiero, ma NON priorità del pensiero, bensì interazioni continue. Linguaggio al centro della “linea sociale di sviluppo” che interagisce con “la linea naturale di sviluppo”. Il pensiero è mediato dal linguaggio interiore (mentre per Piaget nasce come azione interiorizzata)

Linguaggio e interazione sociale n n n A differenza di Piaget, Vygotskij considera primario

Linguaggio e interazione sociale n n n A differenza di Piaget, Vygotskij considera primario nello sviluppo cognitivo e linguistico la partecipazione del b. a un’ampia rete di interazioni sociali, sia con gli adulti che con i coetanei Le funzioni mentali sup. compaiono all’inizio come funzioni sociali o interpsicologiche e in seguito diventano individuali o intrapsicologiche grazie ad un processo di interiorizzazione. Nozione di “zona di sviluppo prossimale”

Bruner n n Non esclude la presenza di una base innata (LAD di Chomsky),

Bruner n n Non esclude la presenza di una base innata (LAD di Chomsky), ma reputa necessario l’intervento di un sistema di supporto per l’acquisizione dl linguaggio (LASS: language Acquisition Support System) che corrisponde al ruolo svolto dagli adulti e dal contesto sociale nel favorire l’ingresso del b. nel mondo del linguaggio e della cultura cui appartiene. Importanza interazioni precoci.

Sviluppo del linguaggio fisiologia

Sviluppo del linguaggio fisiologia

0 -3 MESI Fin dai primi giorni di vita, il neonato utilizza gli organi

0 -3 MESI Fin dai primi giorni di vita, il neonato utilizza gli organi articolatori comunicando i suoi bisogni essenzialmente attraverso il pianto. n A 3 mesi il bambino comincia ad emettere una maggiore varietà di suoni ed impara a prestare attenzione alla voce altrui, che diventa uno stimolo per le sue vocalizzazioni. n

VOCALIZZAZIONE n L'attività vocale è al tempo stesso una specie di esercizio che serve

VOCALIZZAZIONE n L'attività vocale è al tempo stesso una specie di esercizio che serve ad allenare gli organi articolatori e un gioco, che è fonte di piacere attraverso la ripetizione, la modulazione e l'ascolto degli effetti sonori che produce.

LALLAZIONE n n A questa età, il tipo di suoni e di vocalizzazioni sono

LALLAZIONE n n A questa età, il tipo di suoni e di vocalizzazioni sono uguali per tutti i bambini del mondo, ma verso i 6 -7 mesi il numero e la varietà dei suoni prodotti diminuiscono, perché il bambino comincia progressivamente ad eliminare quei suoni che non fanno parte della sua lingua. Questo è il periodo della 'lallazione' o del 'balbettio', che diventerà ben presto (9 -10 mesi) sempre più elaborato, variato e modulato.

Prime parole n n Il passaggio dal balbettio alla prima parola può essere brusco

Prime parole n n Il passaggio dal balbettio alla prima parola può essere brusco o graduale e non sempre è facile cogliere questo cambiamento. Infatti le prime parole contengono gli stessi suoni e le stesse sillabe del balbettio, ma la differenza consiste nel fatto che, diversamente dal balbettio, la parola ha un significato, cioè corrisponde solo a certe cose e/o situazioni

Utilizzo n Così l'espressione “ta-ta” diventa una parola quando cessa di essere un gioco

Utilizzo n Così l'espressione “ta-ta” diventa una parola quando cessa di essere un gioco vocale o un esercizio e comincia ad essere usata solo in presenza di persone che hanno certe caratteristiche (ad es. con tutte le figure femminili).

Parole e uso simbolico n n n All'inizio (10 -12 mesi) però le parole

Parole e uso simbolico n n n All'inizio (10 -12 mesi) però le parole non sono dei veri e propri simboli, in quanto sono utilizzati solo in associazione a particolari situazioni od oggetti. • Ad esempio, a 12 mesi Pietro dice 'bu-bu' soltanto quando la mamma gli da il suo canino di pezza o come risposta alla domanda 'come fa il canino? 1 • Appena qualche mese dopo 'bu -bu' è invece utilizzato per richiedere il canino che in quel momento non è nella stanza, per nominare i cani che vede passare per strada o il disegno di un cane su un librino illustrato.

Espansione del vocabolario Fino a circa 1 anno e mezzo la maggior parte dei

Espansione del vocabolario Fino a circa 1 anno e mezzo la maggior parte dei bambini usa ancora un numero limitato di parole (in genere 'mamma 1, 'papa', 'tata', 'pappa'), i versi di alcuni animali e poche altre parole riferite al contesto familiare. Usualmente tra i 18 e i 24 mesi si assiste ad una accelerazione di questo sviluppo, con aumento quasi improvviso del numero di parole prodotte (in media circa 200).

Esplosione del vocabolario II fenomeno è così rapido da essere definito 'esplosione del vocabolario':

Esplosione del vocabolario II fenomeno è così rapido da essere definito 'esplosione del vocabolario': i bambini hanno ormai capito che tutte le cose hanno un nome, e provano piacere a nominarle, cercando attivamente di scoprire nuove parole (non a caso questo è il momento delle domande: 'cos'è? ', 'cosa fa? ', 'dov'è? "). n

Variabilità individuale n n Diverse ricerche hanno messo tuttavia in evidenza che le differenze

Variabilità individuale n n Diverse ricerche hanno messo tuttavia in evidenza che le differenze tra i bambini in questa fase sono molto ampie e riguardano sia la quantità di parole apprese, sia lo 'stile' o il modo con cui i bambini apprendono. Al di là delle ampie variazioni nei tempi e nei modi di acquisizione, lo sviluppo appare però caratterizzato da alcuni fatti sufficientemente costanti.

Lessico/prime frasi n n Un fenomeno interessante riguarda i rapporti tra lo sviluppo del

Lessico/prime frasi n n Un fenomeno interessante riguarda i rapporti tra lo sviluppo del vocabolario e la comparsa delle prime frasi. Infatti molti studi hanno dimostrato che i bambini non iniziano a combinare due parole tra di loro, finché non è raggiunto un vocabolario sufficientemente ampio (tra 50 e 100 parole). Esisterebbe cioè una specie di “soglia critica”, ossia un numero minimo di parole conosciute al di sotto del quale non può scattare la capacità di formare frasi.