Lavvento del fascismo in Italia LAVVENTO DEL FASCISMO

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L'avvento del fascismo in Italia

L'avvento del fascismo in Italia

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA I PROBLEMI DEL DOPOGUERRA Anche se figura tra i

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA I PROBLEMI DEL DOPOGUERRA Anche se figura tra i paesi vincitori, l'Italia esce dalla Prima guerra mondiale fortemente indebolita sul piano economico, politico e sociale. La crisi è profonda e i problemi irrisolti determinanti: apriranno la strada alla dittatura fascista e quindi a una nuova guerra.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / I PROBLEMI DEL DOPOGUERRA Il sistema democratico è

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / I PROBLEMI DEL DOPOGUERRA Il sistema democratico è fragile e lascia fuori grande masse popolari: contadini, operai e ceti medi percepiscono, per ragioni diverse, una forte distanza dallo Stato. Si aggiungono altri problemi: la difficile riconversione bellica e la disoccupazione; i debiti contratti durante la guerra; l'inflazione e la perdita del potere; la diminuzione della produzione agricola.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / I PROBLEMI DEL DOPOGUERRA Negli ambienti nazionalisti si

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / I PROBLEMI DEL DOPOGUERRA Negli ambienti nazionalisti si diffonde il mito della "vittoria mutilata", ossia l'insoddisfazione per la pace di Versailles e per il ruolo italiano nel contesto internazionale.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / I PROBLEMI DEL DOPOGUERRA Nel settembre 1919 Gabriele

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / I PROBLEMI DEL DOPOGUERRA Nel settembre 1919 Gabriele D'Annunzio guida l'occupazione della città di Fiume (rivendicata anche dal Regno dei serbi, croati e sloveni); l'anno successivo con il Trattato di Rapallo l'Italia ottiene Trieste, Gorizia, l'Istria e Zara.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / I PROBLEMI DEL DOPOGUERRA L'impresa dannunziana dimostra l'esistenza

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / I PROBLEMI DEL DOPOGUERRA L'impresa dannunziana dimostra l'esistenza di un ampio fronte nazionalista, esasperato anche dall'avanzare dei nuovi partiti di massa: il Partito popolare di orientamento cattolico (fondato da don Luigi Sturzo nel 1919); il Partito comunista (Bordiga e Gramsci, 1921); i Fasci italiani di combattimento (Mussolini, 1919).

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA IL MOVIMENTO FASCISTA Nel marzo 1919 a Milano Benito

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA IL MOVIMENTO FASCISTA Nel marzo 1919 a Milano Benito Mussolini – espulso prima della guerra dal Partito socialista per il suo acceso interventismo – fonda i Fasci italiani di combattimento. Il movimento è eterogeneo e unisce propositi rivoluzionari e antiborghesi a energiche rivendicazioni nazionalistiche.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / IL MOVIMENTO FASCISTA Mussolini è un oratore d'effetto,

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / IL MOVIMENTO FASCISTA Mussolini è un oratore d'effetto, e con un programma opportunista riesce a coinvolgere vari gruppi sociali: la piccola borghesia impaurita dalla crisi; i possidenti impauriti dal comunismo; i socialisti delusi dalla linea riformista; i reduci irrequieti e bellicosi. L'uso della violenza contro gli oppositori caratterizza sin dalle origini il movimento.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / IL MOVIMENTO FASCISTA Le elezioni del 1919 segnano

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / IL MOVIMENTO FASCISTA Le elezioni del 1919 segnano il successo dei partiti di massa e il ridimensionamento del partito liberale; Mussolini non ottiene per il momento nessun seggio.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA DAL BIENNIO ROSSO ALLO SQUADRISMO FASCISTA Il biennio 1919

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA DAL BIENNIO ROSSO ALLO SQUADRISMO FASCISTA Il biennio 1919 -1920 è caratterizzato anche in Italia da una serie di proteste da parte degli operai e dei contadini, che gettano in allarme la classe dirigente. Si teme una rivoluzione analoga a quella della Russia bolscevica, e le forze conservatrici cercano dei rappresentanti che le tutelino da tale sconvolgimento.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / DAL BIENNIO ROSSO ALLO SQUADRISMO FASCISTA La politica

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / DAL BIENNIO ROSSO ALLO SQUADRISMO FASCISTA La politica di contenimento di Giolitti, di nuovo al governo, non è più efficace in un contesto saturo di estremismi. L'occupazione di alcune fabbriche esaspera i ceti imprenditoriali, che appoggiano la violenza dei fascisti, organizzati in "squadre d'azione", contro i movimenti operai e socialisti.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / DAL BIENNIO ROSSO ALLO SQUADRISMO FASCISTA Giovani ex

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / DAL BIENNIO ROSSO ALLO SQUADRISMO FASCISTA Giovani ex combattenti, studenti, piccoli borghesi, armati e finanziati dai grandi possidenti, indossano camicie nere come divise si rendono protagonisti di sempre più numerosi episodi di violenza, con la connivenza delle istituzioni.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA L'ASCESA DEL FASCISMO Le elezioni del 1921 segnano l'ingresso

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA L'ASCESA DEL FASCISMO Le elezioni del 1921 segnano l'ingresso dei fascisti in Parlamento e Mussolini, per allargare il consenso agli strati del grande capitale finanziario, dei cattolici e della monarchia, imprime una svolta legalitaria al movimento (che assume il nome di Partito nazionale fascista). Le violenze squadriste proseguono però ininterrotte.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO Nel corso dell'anno 1922 Mussolini,

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO Nel corso dell'anno 1922 Mussolini, che da un lato avvia trattative con i liberali per accreditare il partito fascista presso le istituzioni, porta avanti un progetto eversivo per ottenere il potere. In ottobre la marcia su Roma spinge il re Vittorio Emanuele III – che si rifiuta di firmare lo stato d'assedio – a dare a Mussolini l'incarico di governo, nonostante questi abbia solo 35 deputati in Parlamento.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO Il governo ottenuto da Mussolini

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO Il governo ottenuto da Mussolini minacciando l'uso della forza costituisce, nel biennio 1922 -24, una fase di transizione verso la dittatura. I suoi provvedimenti rafforzano il carattere autoritario dello Stato, con l'istituzione del Gran consiglio del fascismo e delle Milizie per la sicurezza nazionale.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO Le elezioni del 1924, votate

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO Le elezioni del 1924, votate con una nuova legge elettorale, vedono vincere una Lista nazionale in cui i fascisti convivono con esponenti liberali e cattolici. Il socialista Giacomo Matteotti denuncia alcuni brogli: viene rapito e assassinato dai fascisti (1924). L'opposizione chiede invano al re di ristabilire la legalità.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO Con l'assassinio di Matteotti, di

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO Con l'assassinio di Matteotti, di cui Mussolini si assume pubblicamente la responsabilità (discorso alla Camera del 3 gennaio 1925) viene vietata qualunque manifestazione di dissenso: il fascismo diventa una vera e propria dittatura.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO Seguono una serie di leggi

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO Seguono una serie di leggi repressive, denominate "fascistissime" (1925 -1926): legge sul capo del governo; legge sullo Stato di polizia; legge sul partito unico; legge sulle autonomie legge sulla stampa; legge sullo sciopero; locali; creazione dell'OVRA e del Tribunale speciale per la difesa dello Stato.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO Dopo una prima fase liberista,

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO Dopo una prima fase liberista, guardata con approvazione dalla grande proprietà industriale e agraria, dopo il 1925 la politica economica fascista intraprende una svolta protezionista. La spesa pubblica aumenta e l'intervento dello Stato si fa sempre più massiccio.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO La dottrina del corporativismo fascista

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO La dottrina del corporativismo fascista elimina la contrapposizione tra capitale e lavoro e con essa qualsiasi libertà sindacale.

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO Consolida il regime fascista anche

L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA / L'ASCESA DEL FASCISMO Consolida il regime fascista anche la conciliazione tra Stato italiano e Chiesa cattolica, che pone fine alle tensioni presenti sin dal 1870. Nel 1929 vengono infatti firmati i Patti lateranensi. Parte del mondo cattolico resta comunque autonomo dalla dittatura mussoliniana, così come alcune istituzioni.