LA MOTIVAZIONE NELLO SPORT Ci che ci porta

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LA MOTIVAZIONE NELLO SPORT: Ciò che ci porta al raggiungimento dell’obiettivo prefissato , IO

LA MOTIVAZIONE NELLO SPORT: Ciò che ci porta al raggiungimento dell’obiettivo prefissato , IO A, G G ANZ A OR OST O C A, O, C FICI Z R N RI FO EG AC P S IM Il concetto di motivazione sembra essere costituito da due componenti: la direzione e l’intensità. Per direzione si intende la meta verso cui si dirige l’azione. Cosa ci attrae, cosa ricerchiamo, cosa ci stimola: fare sport, vincere, giocare, divertirci, far parte di un gruppo, tenerci in forma. L’intensità si riferisce invece a quanto sforzo ed impegno ci si mette nell’intraprendere e portare avanti un determinato scopo, azione, comportamento, pensiero. INTRINSECA Quando la spinta ad agire deriva da stimoli interni, dal piacere, dal divertimento personale, dalla voglia di mettersi in gioco, di migliorare, e così via. Fare qualcosa perché è gratificante per se stesso. ESTRINSECA Quando si è spinti da incentivi esterni, premi, remunerazioni, dalla possibilità di ricevere lodi e elogi.

Componenti della motivazione: • • • INTERESSE PASSIONE ASPETTATIVE VALORI EMOZIONI CREDENZE CONOSCENZE FORZA

Componenti della motivazione: • • • INTERESSE PASSIONE ASPETTATIVE VALORI EMOZIONI CREDENZE CONOSCENZE FORZA CORAGGIO IMPEGNO COSTANZA

Motivazioni vissute nello sport: ‘’Perché pratico attività fisica? ’’ -MOVIMENTO -GIOCO -COMPETIZIONE BENEFICI (organici,

Motivazioni vissute nello sport: ‘’Perché pratico attività fisica? ’’ -MOVIMENTO -GIOCO -COMPETIZIONE BENEFICI (organici, estetici e mentali) Ma spesso, anche nello sport, le emozioni possono fare brutti scherzi…. bisogna ALLENARSI PER SAPERLE GESTIRE:

 • Le emozioni dello sportivo rappresentano un elemento fondamentale dello sport. Le esperienze

• Le emozioni dello sportivo rappresentano un elemento fondamentale dello sport. Le esperienze comuni alla pratica sportiva, quali: la vittoria, la sconfitta, l’allenamento, lo scontro fisico, rappresentano il luogo privilegiato dove imparare ad ascoltare e riconoscere emozioni. Le emozioni possono seguire, regolare e sostenere l’azione sportiva, ma anche disturbarla e persino bloccarla. • Per l’atleta, è quindi molto importante imparare a vivere le emozioni nel modo più funzionale possibile. Ovviamente le emozioni sono influenzate dal modo in cui l’atleta si relaziona all’evento sportivo, ai suoi pensieri, ai suoi ricordi, alle influenze ambientali, alle aspettative e ai significati personali che egli attribuisce allo Sport. • Il ruolo delle emozioni e delle modalità in cui esse possano influire sull’esito della performance sportiva (specialmente compromettendola negativamente) è uno dei temi centrali della Psicologia dello Sport.

Quali sono le principali emozioni dello sportivo? 1, La rabbia Una delle emozioni ampiamente

Quali sono le principali emozioni dello sportivo? 1, La rabbia Una delle emozioni ampiamente sperimentata dallo sportivo, soprattutto durante una competizione agonistica, è la rabbia. La rabbia può avere un effetto positivo, quando spinge ad esempio l’atleta a compiere un’azione immediata ed energica, come attaccare o sfidare. Essa tuttavia può avere anche un impatto negativo sulla performance, qualora vada ad intaccare le abilità fisiche dell’atleta. La rabbia può essere inoltre espressione di frustrazione, ad esempio a seguito di un infortunio subito o per una serie di risultati negativi ottenuti nelle precedenti competizioni, o di rivalsa, nei confronti di un allenatore o di un compagno di squadra. Qualunque sia la causa, l’atleta arrabbiato si presenta alla gara quasi sempre con un atteggiamento poco produttivo. https: //youtu. be/R 4 zux. Qeqd 2 g

2. L’ansia, risulta la peggior nemica della prestazione sportiva agonistica, in grado di influenzarne

2. L’ansia, risulta la peggior nemica della prestazione sportiva agonistica, in grado di influenzarne negativamente i risultati. Seppur un livello lieve di ansia possa essere considerato funzionale per ottimizzare la performance, qualora massiccia, essa può rivelarsi spiacevole, data la percezione di minaccia (reale o soggettivamente percepito), a cui il corpo è sottoposto. Durante lo stato di ansia, si attivano infatti una serie di alterazioni fisiche contribuiscono ad un precoce esaurimento delle risorse fisiche e mentali dell’atleta. Emozioni disfunzionali nello sportivo possono inoltre generare una condizione acuta di Stress.

3. La paura solitamente rappresenta un’emozione con la quale lo sportivo ha un rapporto

3. La paura solitamente rappresenta un’emozione con la quale lo sportivo ha un rapporto particolare. Ammettere che si ha paura di affrontare una gara, un’esibizione, una competizione può essere intesa per l’atleta come un segno di debolezza; tuttavia la paura accompagna comunemente ogni situazione in cui la persona sente di doversi esibire o in cui c’è competizione.

4. LA GIOIA E LA FELICITA’ La gioia E’ un’emozione piacevole di alta intensità

4. LA GIOIA E LA FELICITA’ La gioia E’ un’emozione piacevole di alta intensità che proviamo quando crediamo, con certezza, che uno scopo per noi molto importante sia stato realizzato. Simile alla gioia è la felicità, anche se non è la stessa cosa, quest’ultima infatti ha a che fare con l’ambiente esterno, con la realtà, mentre la gioia nasce dentro di sé: è un’esperienza soggettiva, che può svilupparsi anche in condizioni psicologiche ed esistenziali non ottimali, anche per la sua breve durata. Senza gioia la felicità non avrebbe senso. Ecco perché magari spesso accade che una squadra che vince “ingiustamente” una partita di calcio per demerito dell’avversario più che per merito proprio, non abbia la stessa condivisione soggettiva di “riuscita” da parte di tutti i suoi calciatori, che magari provano felicità per il traguardo raggiunto, senza provarne gioia intimamente. La gioia è anche un antidoto contro tutte le patologie depressive: chi prova l’emozione della gioia riesce con maggiore facilità a superare la paura, la vergogna e lo sconforto. https: //www. youtube. com/watch? v=rd-Hv-sl 5_U COPIA ED INCOLLA I LINK, PER RIVIVERE LE EMOZIONI DELLE IMPRESE SPORTIVE……. . https: //www. youtube. com/watch? v=7 SDVAcp. T 4 NU

Ogni atleta ha quindi solitamente sperimentato, nella sua pratica sportiva, le più svariate emozioni:

Ogni atleta ha quindi solitamente sperimentato, nella sua pratica sportiva, le più svariate emozioni: q negative, come quella dell’insuccesso, di deludere le aspettative degli altri, di subire un infortunio q positive: il raggiungimento dell’obiettivo prefissato. (la vittoria o superare sé stessi, i propri limiti).

FATTORI INIBENTI LE MOTIVAZIONI ALLO SPORT 1. SENITMENTO DI INFERIORITA’ (ES. ATLETA INSICURO, NEI

FATTORI INIBENTI LE MOTIVAZIONI ALLO SPORT 1. SENITMENTO DI INFERIORITA’ (ES. ATLETA INSICURO, NEI CONFRONTI DELL’AVVERSARIO) 2. ANSIA DA PRESTAZIONE (ES. PRESSIONE TROPPO FORTE DA PARTE DELL’ALLENATORE) 3. SOVRACCARICO DI FRUSTRAZIONE (ES. DA MOLTE GARE NON RIESCI Più A RAGGIUNGERE L’OBIETTIVO) DETERMINANO LO STATO DI ESAURIMENTO FISICO ED EMOTIVO NEL RAGGIUNGERE L’OBIETTIVO PREFISSATO: DEMOTIVAZIONE

……UN’ULTIMA DOMANDA:

……UN’ULTIMA DOMANDA:

Come detto precedentemente, l’ansia è un meccanismo che ci permette di affrontare le situazioni,

Come detto precedentemente, l’ansia è un meccanismo che ci permette di affrontare le situazioni, quindi non è da considerare negativamente. Tuttavia se l’ansia è troppo bassa o troppo elevata, la prestazione non potrà essere ottimale. In letteratura Yerkes e Dodson (1908) hanno ben descritto questo tipo di relazione attraverso il grafico seguente:

Dal grafico si può osservare che la prestazione è inficiata sia se i livelli

Dal grafico si può osservare che la prestazione è inficiata sia se i livelli d’ansia sono troppo bassi sia se sono troppo alti. Facciamo un esempio: immaginate che la vostra squadra debba giocare con una squadra considerata “meno forte”. E’ possibile che i giocatori, considerando la partita “facile”, non siano particolarmente attivati. I bassi livelli di attivazione potrebbero portare quindi a meno concentrazione, ad una minor velocità nel prendere decisioni e a meno reattività, con il risultato di una bassa performance ed un maggior numero di errori. Viceversa, se la vostra squadra dovesse giocare contro una squadra considerata “più forte” oppure dovesse giocare una partita decisiva, è possibile che i livelli di attivazione dei giocatori siano molto alti, a tal punto che, se superano una certa soglia, possono portare ad un eccessivo “nervosismo” che influenzerà negativamente la performance. Potremmo quindi osservare scarsa reattività, eccessiva impulsività nell’agire ed una tattica di gioco apparentemente mancante.

SOLO UN BUON BILANCIAMENTO DEI LIVELLI D’ANSIA PORTA QUINDI: AD UNA PERFORMANCE OTTIMALE E

SOLO UN BUON BILANCIAMENTO DEI LIVELLI D’ANSIA PORTA QUINDI: AD UNA PERFORMANCE OTTIMALE E allora non ci sorprendiamo quando gli atleti e le squadre più motivate…… vincono, contro gli atleti e le squadre più forti!

LA MOTIVAZIONE NELLO SPORT …. …PER ATLETI UOMINI …E…. ……. . ATLETE DONNE…. Guar

LA MOTIVAZIONE NELLO SPORT …. …PER ATLETI UOMINI …E…. ……. . ATLETE DONNE…. Guar da vi deo https: //www. youtube. com/watch? v=nr 5 hcz 5 SNr 8&t=216 s Julio Velasco (La Plata, 9 febbraio 1952) è un allenatore di pallavolo e dirigente sportivo argentino, attuale direttore tecnico del settore giovanile della FIPAV.