LA CAPACIT DI AVERE ASPIRAZIONI E IL COSMOPOLITISMO

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LA CAPACITÀ DI AVERE ASPIRAZIONI E IL COSMOPOLITISMO DAL BASSO A PARTIRE DA ARJUN

LA CAPACITÀ DI AVERE ASPIRAZIONI E IL COSMOPOLITISMO DAL BASSO A PARTIRE DA ARJUN APPADURAI_10

Capacità di avere aspirazioni The Capacity To Aspire Il futuro è un fatto culturale

Capacità di avere aspirazioni The Capacity To Aspire Il futuro è un fatto culturale e riguarda la condizione globale Cultura come fatto che riguarda la creatività e i valori umani, l’identità collettiva, l’eredità artistica ed espressiva. Ma soprattutto, per Appadurai, la cultura è orientamento verso il futuro

Capacità di aspirare a La povertà è la limitazione di questa capacità Ruolo dell’immaginazione

Capacità di aspirare a La povertà è la limitazione di questa capacità Ruolo dell’immaginazione come forza produttiva attiva nell’epoca dei media digitali globali Etica, speranza, futuro Etica della possibilità Cosmopolitismo dei poveri: visione di un mondo più grande

Futuro come cultura Contrariamente a una idea di cultura intesa solo come preservazione del

Futuro come cultura Contrariamente a una idea di cultura intesa solo come preservazione del passato (eredità culturale, abitudini, tradizioni, ecc. ), la cultura comprende l’idea di futuro Falsa opposizione tra ‘cultura’ come identità legata al passato e ‘sviluppo’ come futuro, ambito dell’economia.

Cultura come fatto relazionale • In analogia con la lingua, che secondo il modello

Cultura come fatto relazionale • In analogia con la lingua, che secondo il modello strutturalista novecentesco elaborato da Ferdinand de Saussure, è un insieme di relazioni tra elementi (per es. fonemi, significato/significante, espressione/contenuto, ecc. ), • La cultura riguarda le relazioni tra parti. • Futuro, cultura e globalizzazione: la cultura è mescolanza, ibridazione, eterogeneità.

Relazionalità tra norme, valori, credenze, ecc. Relazionalità della cultura Dissenso in contesto culturale (emarginati,

Relazionalità tra norme, valori, credenze, ecc. Relazionalità della cultura Dissenso in contesto culturale (emarginati, poveri, donne, rapporti di potere). Fragilità dei confini, in particolare nel contesto della globalizzazione.

Poveri come gruppo sociale La povertà comprende molte cose: deprivazione materiale, mancanza di dignità,

Poveri come gruppo sociale La povertà comprende molte cose: deprivazione materiale, mancanza di dignità, disperazione I poveri non sono solamente i portatori di una condizione di povertà, ma sono un gruppo sociale Consapevolezza della propria condizione

Capacità di aspirazione • Capacità di ‘navigazione’, come orientarsi in mare. • Tra la

Capacità di aspirazione • Capacità di ‘navigazione’, come orientarsi in mare. • Tra la rassegnazione e la fuga, c’è una terza via, cioè quella di prendere voce, dibattere, contestare, partecipare criticamente alla vita pubblica.

La voce dei poveri • Analisi degli slum di Mumbai: lotte dei poveri che

La voce dei poveri • Analisi degli slum di Mumbai: lotte dei poveri che abitano a centinaia di migliaia questi quartieri • Politica della speranza • Prendere ‘voce’ intesa come capacità culturale • Gandhi come modello di voce • Aspirazioni

Azioni sulle abitazioni • La casa: bidonville, capanne, cielo aperto • Demolizioni • La

Azioni sulle abitazioni • La casa: bidonville, capanne, cielo aperto • Demolizioni • La rete degli shackdwellers realizza progetti, la forza di convincere istituzioni, banche, compagnie, che i loro progetti p. es. urbanistici sono validi • Come costruire case

‘Politics of shit’ (toilet, gli intoccabili in India non più costretti a svuotare i

‘Politics of shit’ (toilet, gli intoccabili in India non più costretti a svuotare i gabinetti) Partecipazione ed Empowerment La capacità di avere aspirazioni mobilita altre capacità umane Un agente esterno nella comunità dei poveri deve incoraggiare a raccordare rituali interni con le forme istituzionali esterne Esercizio del prendere la parola, quindi istruzione, capacità di conoscere e mappare le possibilità

Teorie sulla povertà: Zygmunt Bauman • In regime di piena occupazione il povero è

Teorie sulla povertà: Zygmunt Bauman • In regime di piena occupazione il povero è chi non ricava il necessario per vivere decorosamente • Tradizionalmente, il capitalismo in una fase espansiva ha bisogno di un esercito industriale di riserva (Marx) relativamente in buone condizioni abitative e di base, che si prepara a entrare nella rete produttiva e che preme sul proletariato attivo in forma concorrenziale Questa foto di Autore sconosciuto è concesso in licenza da CC BY-NC

Ladri di biciclette • Caratteristiche, queste, realizzatesi lo scorso secolo, nel secondo dopoguerra in

Ladri di biciclette • Caratteristiche, queste, realizzatesi lo scorso secolo, nel secondo dopoguerra in una fase in cui il lavoro e il welfare rappresentavano una garanzia sociale e un’ipotesi di futuro per l’esercito dei poveri (film Ladri di biciclette Vittorio De Sica, 1948) • Dopoguerra in Italia (neorealismo)

In fabbrica (Francesca Comencini, 2007) • Povertà e migrazione in Italia per lavorare al

In fabbrica (Francesca Comencini, 2007) • Povertà e migrazione in Italia per lavorare al Nord

Poveri ma belli (Dino Risi 1957) • Neorealismo “rosa” e inizio commedia all’italiana

Poveri ma belli (Dino Risi 1957) • Neorealismo “rosa” e inizio commedia all’italiana

PANE E CIOCCOLATA (FRANCO BRUSATI 1973) Emigrazione italiana in Svizzera negli anni ’ 70

PANE E CIOCCOLATA (FRANCO BRUSATI 1973) Emigrazione italiana in Svizzera negli anni ’ 70 Nelle baracche: povertà e sessualità

Brutti, sporchi e cattivi (Ettore Scola 1976) • Poveri nelle baraccopoli a Roma

Brutti, sporchi e cattivi (Ettore Scola 1976) • Poveri nelle baraccopoli a Roma

Bauman: Nuove povertà e consumismo • Oggi la ricchezza si lega all’alta tecnologia, che

Bauman: Nuove povertà e consumismo • Oggi la ricchezza si lega all’alta tecnologia, che tendenzialmente riduce la quantità di lavoro e di lavoratori necessari e li delocalizza su scala globale • Ci sono allora altri parametri su cui è possibile considerare la povertà • Il primo tra questi è la possibilità di consumare • L’etica del lavoro è sostituita dall’etica del consumo

PARASITE (BONG JOON-HO, 2019): POVERTÀ, MIMETISMO E CONSUMISMO

PARASITE (BONG JOON-HO, 2019): POVERTÀ, MIMETISMO E CONSUMISMO

Il povero è un cattivo consumatore Il povero come superfluo E’ di scarsa utilità

Il povero è un cattivo consumatore Il povero come superfluo E’ di scarsa utilità sociale perché si presenta come un ostacolo all’espansione dei consumi Emarginazione, microcriminalità Alcoolismo e dipendenze

Costruzione dell’identità sociale in base agli stili di vita, che spesso sono stili di

Costruzione dell’identità sociale in base agli stili di vita, che spesso sono stili di consumo (esempio la moda) Povertà e mancanza di identità In mancanza della possibilità di consumare il povero perde la sua identità Incapacità Fardello della società

Migrante come nuovo povero Povero planetario Povertà e migrazioni Spesso capro espiatorio contro cui

Migrante come nuovo povero Povero planetario Povertà e migrazioni Spesso capro espiatorio contro cui si rivolge la xenofobia e il razzismo Necessità di superare l’ideologia di mercato neoliberista

Saskia Sassen: povertà come espulsione Espulsione come degrado della classe media in USA e

Saskia Sassen: povertà come espulsione Espulsione come degrado della classe media in USA e altri paesi Prigioni per discriminati e perseguitati Campi profughi Lavoratori già usurati in età giovane Popolazione considerata in eccesso che vive nei ghetti e negli slum Questa foto di Autore sconosciuto è concesso in licenza da CC BY-NC-ND

Espulsione della vita stessa • Parti della biosfera espulse dal loro spazio vitale a

Espulsione della vita stessa • Parti della biosfera espulse dal loro spazio vitale a causa delle tecniche estrattive o dell'accaparramento di terre • Terre morte, acque morte Lago di Aral (Asia)

Il momento dell’espulsione è il momento in cui una condizione familiare diviene estrema Margini

Il momento dell’espulsione è il momento in cui una condizione familiare diviene estrema Margini sistemici Non si è semplicemente poveri, si è senza casa, affamati, si vive in una baracca La terra o l’acqua non sono semplicemente degradate, ma finite, morte

 • Contrazione dello spazio economico a favore di elite sempre più ristrette •

• Contrazione dello spazio economico a favore di elite sempre più ristrette • Crisi del welfare Le ‘formazioni predatorie’ • Privatizzazioni e deregolamentazione sono stati fattori cruciali. • Un altro fattore è il numero crescente di ricchi e di corporation potenti che pagano sempre meno tasse. • La finanziarizzazione dell’economia e il graduale restringimento dei settori economici distributivi come il manifatturiero • L’impoverimento delle classi medie, i prezzi più elevati per le case che hanno compromesso la possibilità per i figli di vivere fuori casa, la contrazione del sistema di sostegno sociale organizzato dallo Stato. Sono gli esiti di una logica distorta che ha catturato lo Stato liberale. Agli estremi, gli esiti sono le espulsioni.

Amartya Sen • Sen ritiene che la scienza economica debba avere come obiettivo il

Amartya Sen • Sen ritiene che la scienza economica debba avere come obiettivo il progresso generale delle nazioni • Oggi questo obiettivo abbraccia l’orizzonte globale e non è riducibile al solo Pil • Se è vero che la crescita del Pil è importante per le condizioni di vita, il suo impatto completo dipende in larga misura da come vengono impiegate le risorse in più Questa foto di Autore sconosciuto è concesso in licenza da CC BY-NC-ND

Libertà come capacità di azione Capability (capacitazioni) e capacity (capacità) L’economia deve incontrare la

Libertà come capacità di azione Capability (capacitazioni) e capacity (capacità) L’economia deve incontrare la politica e l’etica Povertà come emergenza democratica perché la povertà non permette di essere liberi Cooperazione globale

Appadurai: povertà e protesta • Poveri e condiscendenza • Poveri e distanza (cinismo, ironia,

Appadurai: povertà e protesta • Poveri e condiscendenza • Poveri e distanza (cinismo, ironia, ) • Protesta, nel senso di Hirschman (modello lealtàdefezione-protesta): discutere, contestare, contrapporre indicazioni su come vogliono sia la loro vita. • Protesta come capacità culturale. • Riconoscimento.

Politica della speranza Cosmopolitismo dal basso Traduzione culturale Riconoscimento

Politica della speranza Cosmopolitismo dal basso Traduzione culturale Riconoscimento

Espressione dai sensi opposti: Traduzione culturale: 2 sensi 1. atto di violenza (tradurre l’altro

Espressione dai sensi opposti: Traduzione culturale: 2 sensi 1. atto di violenza (tradurre l’altro pretendendo di assimilarlo a sé e a uno stereotipo) 2. oppure incontro e capacità di reciproco ascolto

Linguaggio e cultura • La traduzione si pone come processo e progetto non solamente

Linguaggio e cultura • La traduzione si pone come processo e progetto non solamente linguistico – malgrado il linguaggio ne funga da schema e da anima – e diviene traduzione culturale. • La cultura è un sistema dinamico, non è un tutt’uno compatto e identitario, ma una porzione provvisoria e sempre in via di ridefinizione. • La traduzione è una sorta di itinerario, di senso, di percorso che il linguaggio intraprende intessuto nelle formazioni culturali, un percorso da cui il linguaggio stesso esce rafforzato, “purificato” per usare un’immagine di Walter Benjamin.

Traduzione per W. Benjamin “Traduzione” per Walter Benjamin: pratica in cui “l’estraneità delle lingue”

Traduzione per W. Benjamin “Traduzione” per Walter Benjamin: pratica in cui “l’estraneità delle lingue” si trasforma nella possibilità di tendere verso la zona “superiore e più pura della lingua”. Nella visione di Benjamin, questa zona non è in realtà mai raggiunta del tutto; è però un “nocciolo essenziale” che “si potrebbe definire come ciò che in una traduzione non è traducibile”, cioè non è semplicemente comunicabile.

Tra cosmopolitismo e piccoli problemi quotidiani Uso della comunicazione e riconoscimento Cosmopolitismo obbligatorio e

Tra cosmopolitismo e piccoli problemi quotidiani Uso della comunicazione e riconoscimento Cosmopolitismo obbligatorio e democrazia profonda Multilinguismo e multiculturalismo