Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei

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Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori 10 - 11 Giugno 2013

Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori 10 - 11 Giugno 2013 LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Sala del Consiglio Nazionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Via del Collegio Romano, 27 - ROMA Colombo CONTI Ermanno LAGANA’ Mara MARINCIONI INTRODUZIONE E FINALITÀ DEL D. LGS 81/08

PRIMATI E CONTRASTI Ø Primato parallelo e contrastante dell’Italia: per numero di leggi in

PRIMATI E CONTRASTI Ø Primato parallelo e contrastante dell’Italia: per numero di leggi in materia di sicurezza e nella percezione diffusa di norme che intralciano le attività produttive.

PREVENZIONE E PROFITTO Ø Perseguendo obiettivi economici di breve periodo le aziende riducono la

PREVENZIONE E PROFITTO Ø Perseguendo obiettivi economici di breve periodo le aziende riducono la sicurezza al necessario per non incorrere in sanzioni. Ø La prevenzione è storicamente marginalizzata in quanto ritenuta non funzionale alla formazione del profitto d’impresa.

LA PREVENZIONE COME OPPORTUNITÀ Ø Promuovere la prevenzione come opportunità è possibile sulla base

LA PREVENZIONE COME OPPORTUNITÀ Ø Promuovere la prevenzione come opportunità è possibile sulla base di tre assunti: 1. Diffondere 2. Conoscere 3. Acquisire Ø Attraverso di essi è possibile mettere a punto regole di comportamento capaci di dare della sicurezza una consapevolezza diffusa e pervasiva.

LA SICUREZZA FINO ALLA 626 I primi sforzi legislativi risalgono agli anni ’ 50,

LA SICUREZZA FINO ALLA 626 I primi sforzi legislativi risalgono agli anni ’ 50, con interventi caratterizzati da: Ø Rigidità delle norme. Ø Gerarchizzazione della catena della responsabilità. Ø Riduzione del lavoratore a soggetto passivo e non partecipativo. Ø Corrispondenza tra sicurezza e manutenzione degli impianti.

INNOVAZIONI INTRODOTTE DAL DECRETO 81/08 La legge 626 e il Testo Unico del 2008

INNOVAZIONI INTRODOTTE DAL DECRETO 81/08 La legge 626 e il Testo Unico del 2008 hanno introdotto innovazioni in termini di: Ø Partecipazione attiva dei lavoratori. Ø Processi di ricerca e valutazione dei rischi. Ø Centralità dei programmi di prevenzione e protezione. Ø Prevenzione intesa come strumento di innovazione organizzativa e di ridefinizione del lavoro.

GLI ATTORI DELLA SICUREZZA La legge 626 e il Testo Unico del 2008 individuano

GLI ATTORI DELLA SICUREZZA La legge 626 e il Testo Unico del 2008 individuano una serie di attori della sicurezza: Il datore di lavoro (DL). Ø Il responsabile del servizio prevenzione e protezioni (RSPP). Ø Addetti al servizio prevenzione e protezioni (ASPP). Ø Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS). Ø

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO Il processo valutazione dei rischi prevede: Ø Un’azione di ricerca

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO Il processo valutazione dei rischi prevede: Ø Un’azione di ricerca delle aree di rischio all’interno dei processi produttivi e organizzativi. Ø L’individuazione e la messa a punto di misure di prevenzione. Ø Lo sviluppo di programmi di miglioramento. Ø La definizione di procedure di attuazione dei programmi di miglioramento. Ø L’individuazione delle mansioni che espongono a rischi specifici.

GLI OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Obblighi indelegabili: Ø Valutazione dei rischi. Ø Nominare

GLI OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO Obblighi indelegabili: Ø Valutazione dei rischi. Ø Nominare il responsabile al servizio di sicurezza e prevenzione. Può delegare: Ø Designare gli incaricati al servizio antincendio. Ø Fornire ai lavoratori dispositivi e strumenti di protezione. Ø Adempiere agli obblighi di formazione, informazione e addestramento. Ø Inoltrare all’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro tutte le informazioni relative ad eventuali incidenti sul lavoro. Ø Di tenere riunioni periodiche sui problemi della sicurezza (nel caso l’azienda abbia più di 15 dipendenti).

RESPONSABILE E ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE Al responsabile del servizio di prevenzione si richiede

RESPONSABILE E ADDETTI AL SERVIZIO PREVENZIONE Al responsabile del servizio di prevenzione si richiede di: Individuare e valutare i fattori di rischio e le eventuali misure correttive. Ø Di concorrere all’elaborazione delle misure di sicurezza. Ø Di proporre programmi di formazione e informazione. Ø

LE FUNZIONI DEL MEDICO COMPETENTE Al medico competente si richiede di effettuare: Ø Una

LE FUNZIONI DEL MEDICO COMPETENTE Al medico competente si richiede di effettuare: Ø Una visita preventiva di idoneità alla mansione del lavoratore. Ø Visite mediche periodiche. Ø Visite mediche su richiesta del lavoratore. Ø Visite mediche per cambio mansione.

I COMPITI DEL RLS Il Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza: Ha libero accesso

I COMPITI DEL RLS Il Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza: Ha libero accesso a tutti i luoghi in cui si svolgono le attività lavorative. Ø Deve essere tempestivamente consultato su tutto ciò che riguarda salute e sicurezza. Ø Deve essere consultato e coinvolto sull’organizzazione di processi formativi. Ø Qualora lo ritenga necessario può ricorrere agli organi di vigilanza. Ø

I DOVERI DEI LAVORATORI Il lavoratore: Ø Ø Ø Acquisisce responsabilità rispetto alla sicurezza

I DOVERI DEI LAVORATORI Il lavoratore: Ø Ø Ø Acquisisce responsabilità rispetto alla sicurezza a seguito dei processi di formazione e informazione. Processi di formazione, informazione e addestramento. Deve sottoporsi ai controlli sanitari dove previsti. Deve utilizzare correttamente attrezzature e dispositivi di protezione individuali. Deve segnalare tempestivamente situazioni di pericolo.

GLI ORGANI DI VIGILANZA Gli organi proposti alla vigilanza sull’applicazione della norma sono: L’Azienda

GLI ORGANI DI VIGILANZA Gli organi proposti alla vigilanza sull’applicazione della norma sono: L’Azienda Sanitaria Locale e i Vigili del Fuoco. Ø Ministero del lavoro, salute e politiche sociali nel caso di attività particolarmente rischiose. Le sanzioni, in misura diversa, riguardano, tutti gli attori della sicurezza che anche da questo punto di vista assume una fisionomia sistemica. Ø

ANALISI RISCHIO E DOCUMENTO VALUTAZIONE L’analisi dei rischio prevede: Identificazione delle fonti di pericolo

ANALISI RISCHIO E DOCUMENTO VALUTAZIONE L’analisi dei rischio prevede: Identificazione delle fonti di pericolo e delle persone esposte. Ø Valutazione di rischi specifici e di misure di tutela. Ø L’analisi del rischio si concretizza in un documento di valutazione del rischio che deve trovarsi sempre nel luogo di lavoro e che deve essere messo a disposizione delle autorità di vigilanza qualora esse ne facciano richiesta. Ø

Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori FINE Contenuti e testi aggiornati

Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori FINE Contenuti e testi aggiornati a Giugno 2013 e tratti da: Conti, C. , Laganà, E. , Marincioni, M. , “L'ora di sicurezza: introduzione e finalità del D. lgs 81/08”, Kit multimediale per le scuole secondarie superiori, ISFOL, 2010.