imparare a imparare progetto e non solo Metacognizione

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imparare …a imparare progetto e non solo… Metacognizione e dintorni nei percorsi di Istruzione

imparare …a imparare progetto e non solo… Metacognizione e dintorni nei percorsi di Istruzione e formazione professionale di competenza regionale (le. FP): l’esperienza di Io imparo così alla Fondazione A. Simonini Carla Maria Ruffini Dipartimento di Psicologia Università di Bologna Aula Magna Uni. Mo. Re Reggio Emilia 27 novembre 2017

Fondazione ALBERTO SIMONINI RETE Io Imparo così Imparare ad imparare per pensare il futuro

Fondazione ALBERTO SIMONINI RETE Io Imparo così Imparare ad imparare per pensare il futuro Verso un modello educativo innovativo tra scuola, lavoro e vita IO IMPARO COSÌ Itinerari di apprendimento Con il contributo di ISFOL (ora INAPP)

Presupposti e obiettivi alla base del progetto Ø Contributo all’affermarsi di una concezione dell’educazione/formazione

Presupposti e obiettivi alla base del progetto Ø Contributo all’affermarsi di una concezione dell’educazione/formazione intesa come vera e propria società educativa, dove la scuola si apre al mondo per il pieno sviluppo sia della persona che della comunità, superando la obsoleta distinzione tra educazione iniziale ed educazione permanente e favorendo nei soggetti coinvolti: ü lo sviluppo della consapevolezza delle proprie capacità, risorse psicosociali e potenzialità in una prospettiva metacognitiva ü la capacità di pensare il proprio futuro in modo autonomo e responsabile ü la capacità/possibilità di progettare la propria vita definendo obiettivi perseguibili, coerenti con le proprie capacità, risorse e interessi e aderenti al contesto e ambiente di riferimento Riferimenti di questa natura si trovano nel documento dell’International Commission on Education for the Twenty-first Century dell’Unesco Learning: the treasure within, pubblicato nel 1996

Presupposti e obiettivi alla base del progetto Ø Possibilità di ‘testare’ il costrutto teorico

Presupposti e obiettivi alla base del progetto Ø Possibilità di ‘testare’ il costrutto teorico e le implicazioni operative della metacognizione (Cornoldi, 2009) nell’ambito della formazione professionale di base, lavorando con discenti che risultano spesso sofferenti sul piano dell’efficacia dei processi di apprendimento (e perciò a rischio di espulsione dal circuito scolastico e formativo) anche a causa del disagio derivante dal non aver sviluppato in modo adeguato la metacompetenza ‘imparare ad imparare’ Ø Realizzazione di un progetto dinamico di ricerca/azione (attivazione) con finalità contestuali e sinergiche di: ü rilevazione di dati, percezioni e opinioni e analisi qualitativa ü sviluppo delle capacità metacognitive di autoriflessione, interpretazione narrativa dell’esperienza e automonitoraggio dei discenti coinvolti (Bruner e Feldman, 1993 – Bruner, 2005) ü definizione di percorsi e modalità di apprendimento basati sullo sviluppo di strategie didattiche metacognitive

Dimensioni prese in esame FONDAMENTALI CONCORRENTI Stili di apprendimento Motivazioni Valori Autoefficacia Coping Atteggiamenti

Dimensioni prese in esame FONDAMENTALI CONCORRENTI Stili di apprendimento Motivazioni Valori Autoefficacia Coping Atteggiamenti Interessi Stili decisionali e progettuali Campione ‘attivo’ 1° ANNO: 2^ Operatore impianti termo-idraulici 22 studenti 2° ANNO: 2^ Operatore impianti elettrici e solari fotovoltaici 17 studenti 2^ Operatore impianti termo-idraulici 24 studenti -------- 41 studenti Complessivamente 63 studenti

Metodologia adottata e strumenti utilizzati Responsabilizzazione e coinvolgimento attivo degli studenti e degli insegnanti

Metodologia adottata e strumenti utilizzati Responsabilizzazione e coinvolgimento attivo degli studenti e degli insegnanti ai fini della condivisione delle finalità e del ‘senso’ del progetto Mix di attività individuali, lavoro in piccoli gruppi, incontri di approfondimento con la psicologa tutor della sperimentazione Doppia ‘somministrazione’ del set di strumenti: la prima a inizio anno, la seconda dopo il tirocinio formativo. Nel secondo anno di sperimentazione si è scelto di utilizzare la prima somministrazione come opportunità per gli studenti di familiarizzare con la metodologia e gli strumenti predisposti Coinvolgimento degli studenti e degli insegnanti nella fase di discussione dei ‘risultati’ Insieme composito di strumenti strutturati e semistrutturati (scale e questionari adattati e validati, ad esempio la scala General Self-Efficacy di Sherer et al. o il questionario sulle Strategie di coping di Ravenna e Zani) e strumenti aperti e narrativi (Ruffini et al. )

STILI DI APPRENDIMENTO Alcuni esiti provvisori S tili di apprendimento prevalenti % sul numero

STILI DI APPRENDIMENTO Alcuni esiti provvisori S tili di apprendimento prevalenti % sul numero di studenti rispondenti Stile UDITIVO 58% Stile CINESTETICO 28% Stile VISIVO NON VERBALE 22% Stile VISIVO VERBALE 12% Stile visivo non verbale Le persone con preferenza visiva non verbale preferiscono vedere ciò che devono imparare, guardando figure, diagrammi, ecc. Stile visivo verbale Le persone con preferenza visiva verbale preferiscono vedere ciò che devono imparare, basandosi soprattutto sulla lettura o vedendo scritte le cose. % sul numero di risposte complessive Stile uditivo Le persone con preferenza uditiva preferiscono sentire/ascoltare ciò che devono imparare. Stile cinestetico Le persone con preferenza cinestetica preferiscono svolgere attività concrete, facendo esperienza diretta delle cose. Stile UDITIVO 29, 2% Stile CINESTETICO 24, 8% Stile VISIVO NON VERBALE 24, 6% Stile VISIVO VERBALE 21, 4%

Alcuni esiti provvisori STILI DI APPRENDIMENTO S tili di apprendimento prevalenti Stile globale Tendenza

Alcuni esiti provvisori STILI DI APPRENDIMENTO S tili di apprendimento prevalenti Stile globale Tendenza ad interpretare le situazioni e i problemi in modo generale e facendo riferimento ad aspetti teorici, meno agli elementi di dettaglio e agli aspetti concreti dei problemi analizzati. Stile analitico Tendenza a preferire problemi concreti e a ragionare sui dettagli e sulle particolarità di una questione, a scomporre il problema generale nelle sue singole parti. . % sul numero di studenti rispondenti Stile GLOBALE 54, 5% Stile ANALITICO 45, 5%

Alcuni esiti provvisori STILI DI APPRENDIMENTO S tili di apprendimento prevalenti Stile individuale Tendenza

Alcuni esiti provvisori STILI DI APPRENDIMENTO S tili di apprendimento prevalenti Stile individuale Tendenza a preferire il lavoro in completa autonomia e a studiare individualmente. Chi mostra questa inclinazione potrebbe essere meticoloso e perfezionista e portato ad avere molta fiducia nelle proprie capacità. Stile di gruppo Tendenza a preferire il lavoro in classe piuttosto che a casa, a coppie o in gruppo piuttosto che da soli, discutendo con gli altri piuttosto che studiando sui libri. Chi mostra questa inclinazione di solito è socievole ed espansivo, portato a costruire relazioni positive con gli altri. . % sul numero di studenti rispondenti Stile DI GRUPPO 85, 5% Stile INDIVIDUALE 14, 5% % sui punteggi complessivi assegnati agli items Stile DI GRUPPO 57, 45% Stile INDIVIDUALE 42, 55%

Alcuni esiti provvisori MOTIVAZIONI Motivazioni prevalenti % sul numero complessivo di motivazioni scelte Desiderio

Alcuni esiti provvisori MOTIVAZIONI Motivazioni prevalenti % sul numero complessivo di motivazioni scelte Desiderio di conoscere 30, % Desiderio di approfondire i miei interessi 25, 6% Desiderio di emergere 22, 3% Desiderio di ricevere gratificazioni dall’esterno 14, 4% Desiderio di un lavoro prestigioso 7, 4%

VALORI Alcuni esiti provvisori relativi al LAVORO Valori prevalenti Ambiente umano 9, 2% Livello

VALORI Alcuni esiti provvisori relativi al LAVORO Valori prevalenti Ambiente umano 9, 2% Livello di professionalità 7, 5% Utilità sociale 8, 7% Creatività 7, 2% Non ripetitività 8, 5% Prestigio sociale 7% Indipendenza 8, 4% Disponibilità di tempo libero 6, 4% Sicurezza (non precarietà) 8, 2% Flessibilità degli orari 6, 4% Livello di guadagno 8% Leadership 6, 4% Ambiente fisico 8% % sui punteggi complessivi assegnati agli items

Alcuni esiti provvisori AUTOEFFICACIA Percezione di autoefficacia rilevata % sui punteggi massimi teorici della

Alcuni esiti provvisori AUTOEFFICACIA Percezione di autoefficacia rilevata % sui punteggi massimi teorici della scala General Self-Efficay di Sherer Ampiezza 80% Resistenza/Perseveranza 52, 7% (efficacia personale rispetto a livelli difficili di performance) (efficacia personale nel far fronte agli ostacoli) Generalità 67% (senso di competenza generale) Self efficacy complessiva “…credenza circa le proprie capacità di eseguire un compito o, più specificamente, di adottare con successo un determinato comportamento” (Bandura, 1977) 64, 1%

Alcuni esiti provvisori COPING Modalità di coping prevalenti 1^ situazione Sei al primo anno

Alcuni esiti provvisori COPING Modalità di coping prevalenti 1^ situazione Sei al primo anno del tuo corso di studi. Mentre stai eseguendo una prova pratica in laboratorio, la macchina su cui lavori si guasta improvvisamente e tu non riesci a ripararla EMOZIONI Dispiacere Rabbia Preoccupazione Paura Delusione CAUSE Mancanza di impegno 33, 2% Sfortuna 25% Difficoltà 20, 8% Mancanza di aiuto 12, 5% Incapacità personale 8, 5% COMPORTAMENTI Analisi e affrontamento del problema 55, 5% Ricerca d’aiuto 22, 3% Evitamento 11, 1% Autocolpevolizzazione 11, 1%

COPING Alcuni esiti provvisori Modalità di coping prevalenti 2^ situazione Per una tua distrazione

COPING Alcuni esiti provvisori Modalità di coping prevalenti 2^ situazione Per una tua distrazione la squadra di calcetto della tua scuola ha perso. EMOZIONI Senso di colpa Rabbia Dispiacere Delusione Tristezza CAUSE Mancanza di impegno 46, 6% Incapacità personale 26, 6% Mancanza di aiuto 13, 3% Difficoltà 6, 7% Sfortuna 6, 7% COMPORTAMENTI Analisi e affrontamento del problema Evitamento 37, 7% Ricerca d’aiuto 18, 7% Autocolpevolizzazione 18, 7% 24, 9%

Alcuni esiti provvisori COPING Modalità di coping prevalenti 3^ situazione Sei al primo anno

Alcuni esiti provvisori COPING Modalità di coping prevalenti 3^ situazione Sei al primo anno della scuola media superiore e fai fatica a stringere nuove amicizie. EMOZIONI Dispiacere Tristezza Rabbia Solitudine Indifferenza CAUSE Mancanza di impegno 50% Incapacità personale 18, 7% Difficoltà 12, 5% Sfortuna 12, 5% Mancanza di aiuto 6, 3% COMPORTAMENTI Analisi e affrontamento del problema 52, 9% Ricerca d’aiuto 35, 3% Evitamento 6, 6% Autocolpevolizzazione 5, 2%

Considerazioni di sintesi Ø L’esperienza del Simonini, pur nella sua parzialità, ha fornito spunti

Considerazioni di sintesi Ø L’esperienza del Simonini, pur nella sua parzialità, ha fornito spunti di riflessione e indicazioni di grande interesse sul tema della metacognizione in un contesto, quello della formazione professionale, in cui discenti con problematiche di apprendimento complesse (non necessariamente di tipo cognitivo) ‘mettono alla prova’ l’applicabilità delle teorie metacognitive Ø Un ampliamento del costrutto di metacognizione, attraverso l’introduzione di elementi/dimensioni cosiddetti ‘caldi’, potrebbe favorire studi e ricerche più mirate e contestualizzate in settori del sistema scolastico-formativo che sperimentano maggiormente le difficoltà legate a carenze pregresse di apprendimento metacognitivo plurifattoriali Ø Sarebbe importante raccogliere la sfida. La Fondazione Simonini, oltre a voler consolidare al proprio interno gli itinerari di apprendimento sperimentati inserendoli nel proprio curricolo formativo, potrebbe diventare punto di riferimento per sperimentazioni più ampie nell’ambito dei percorsi di studio dell’Istruzione e Formazione Professionale

Ringraziamenti Tra le tante e i tanti che hanno collaborato al progetto (team docenti,

Ringraziamenti Tra le tante e i tanti che hanno collaborato al progetto (team docenti, tutor, etc. ) voglio ringraziare in particolare chi ha reso possibile e sostenuto con forza, intelligenza e determinazione un’attività non sempre facile e non priva di ‘insidie’ professionali e personali Giliana Galloni, coordinatrice di Io Imparo Così Emanuela Rocco, direttrice della Fondazione Simonini Mariangela Fanelli, psicologa tutor del progetto Un ringraziamento particolare va ad Anna Grimaldi, dirigente di ricerca ISFOL (ora INAPP) E un ringraziamento di cuore va naturalmente agli studenti del Simonini, che si sono messi in gioco, con maggiore o minore convinzione (ma si sono comunque messi in gioco!), in un cammino non prevedibile e per qualcuno inizialmente non affrontabile

NOTE Documento UNESCO Quattro direttrici di sviluppo per la riorganizzazione dell’educazione: Ø l’apprendimento del

NOTE Documento UNESCO Quattro direttrici di sviluppo per la riorganizzazione dell’educazione: Ø l’apprendimento del sapere (che significa soprattutto “imparare ad imparare” per cogliere le opportunità educative e formative che si presentano nel corso della vita); Ø l’apprendimento del fare (che si pone al confine tra studio e lavoro per lo sviluppo delle competenze di coping, di lettura del contesto e di lavoro in gruppo); Ø l’apprendimento delle regole della convivenza (per imparare a vivere insieme, sviluppando comprensione per gli altri e apprezzamento dell’interdipendenza nel rispetto dei valori del pluralismo); Ø l’apprendimento dell’essere (che significa il pieno sviluppo della propria personalità per essere in grado di pensare in autonomia, consapevolezza e responsabilità personale Aspetti cognitivi freddi Aspetti cognitivi caldi (emozioni, attribuzioni, believes, credenze, motivazioni, percezione del sé, self confidence) METACOGNIZIONE MENTALIZZAZIONE