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I-Language METAMORFOSI DELLA SCRITTURA

I-Language METAMORFOSI DELLA SCRITTURA

Origini della scrittura In epoca di Neanderthal si trovano i primi pittogrammi. Grotta di

Origini della scrittura In epoca di Neanderthal si trovano i primi pittogrammi. Grotta di Lascaux (15. 00010. 000 a. C. ) Iscrizioni paleoalfabetiche – Sinai, 1800 a. C. Sistema di scrittura dei Sumeri: caratteri cuneiformi. Geroglifici egiziani. Scrittura dei Fenici. Alfabeto greco. Sillabario cipriota 16001200 a. C. Papiro greco I sec. A. C.

Pittogrammi Scrittura Sioux su pelle di bufalo Sarcofago di Ahiram, II millennio a. C.

Pittogrammi Scrittura Sioux su pelle di bufalo Sarcofago di Ahiram, II millennio a. C. , Biblo

Scrittura • Tecnologia della parola. • Memoria e scrittura. • Nel Fedro, Platone racconta,

Scrittura • Tecnologia della parola. • Memoria e scrittura. • Nel Fedro, Platone racconta, attraverso la voce di Socrate, il mito del dio egizio Theuth, inventore dei numeri, del calcolo, della geometria, dell’astronomia, del gioco del tavoliere e dei dadi e delle lettere dell’alfabeto (Platone, Fedro, LIX, 274, c-d). Con quest’ultima invenzione, Theuth diede agli egiziani il dono della scrittura alfabetica, dono rispetto al quale Socrate si dichiara alquanto critico, poiché considera la scrittura come un supporto strumentale della memoria e le antepone invece il discorso parlato come viva dialettica nel linguaggio e testimonianza di autentica sapienza di cui il discorso scritto può solo presentarsi come immagine.

In realtà la scrittura è • Una modellizzazione primaria del pensiero. • Il tessere

In realtà la scrittura è • Una modellizzazione primaria del pensiero. • Il tessere è un fare, come il dire è un fare: il potere magico della parola, dell’incantesimo, del canto, si ritrova nella tessitura, che “trascrive” parole e canti: l’arazzo di Elena della guerra di Troia si compie contemporaneamente ai fatti raffigurati, e parimenti nel Darradarliod (Canto dello stendardo) scandinavo le Valchirie cantano la battaglia in corso mentre tessono una tela di sangue (Glauco Sanga).

Segno alfabetico • Principio economizzante • La scrittura sumera di Uruk (IV millennio a.

Segno alfabetico • Principio economizzante • La scrittura sumera di Uruk (IV millennio a. C. ), una delle più antiche scritture conosciute, registrava liste, conti, inventari • Scrittura e numeri esponenziali: • 29=2 x 2 x 2

Cultura orale Cultura scritta Possiede un ampio lessico che conserva in Possiede un lessico

Cultura orale Cultura scritta Possiede un ampio lessico che conserva in Possiede un lessico minimo (qualche migliaio di parole), perché libri, codici, e altri media per la consultazione atemporale le parole devono essere ricordate dagli utenti L’apprendimento avviene oralmente L’apprendimento avviene attraverso l’apprendistato attraverso lo studio analitico di testi scritti. Favorisce l’estroversione (per Favorisce l’introspezione in quanto la ascoltare una storia si siede insieme lettura è un’attività solitaria che al gruppo vicino ad un bardo) stimola la riflessione sul sé Dà importanza alla tradizione, in quanto i vecchi, custodi della conoscenza, svolgono un ruolo dominante Dà importanza all’innovazione, connessa col dibattito e con le critiche i libri propongono È una cultura “eroica” perché deve essere memorabile e quindi narra gesta eroiche e grandiose È una cultura “antieroica” in quanto la scrittura favorisce l’analisi psicologica dei personaggi È una cultura “episodica” per cui gli È una cultura “lineare” per cui gli episodi della storia si innestano episodi della storia sono scritti con l’uno nell’altro testi lineari

Tre tecnologie della scrittura: 1. La scrittura a mano • La scrittura a mano,

Tre tecnologie della scrittura: 1. La scrittura a mano • La scrittura a mano, con tecnologie semplici (oggetti incisori, per esempio), è la forma originaria, forma che non è mai stata superata; essa si presenta dapprima nelle forme di incisione o disegno su pietra, muro, ecc. (si pensi alla scultura o al graffito), sia in forme grafiche, generalmente su carta, effettuate utilizzando strumenti come la penna d’oca, poi il pennino metallico e oggi la biro; la scrittura a mano, quindi, non è stata affatto soppiantata, anche se ridimensionata: si scrivono a mano spesso i testi più intimi e personali (le lettere d’amore, i biglietti d’auguri, le cartoline) e si utilizza la firma autografa per dare valore a certi messaggi. La manualità è segno di personalizzazione, di attenzione, di cortesia e acquista valore di privilegio, soprattutto nell’attuale era.

2. Meccanica • La scrittura meccanica era realizzata grazie alla macchina per scrivere e

2. Meccanica • La scrittura meccanica era realizzata grazie alla macchina per scrivere e appartiene a una fase ormai superata, ma qualche anno fa era un mezzo cruciale per la condotta degli affari, della scuola, e così via.

3. Elettronica • La scrittura elettronica, propria del mezzo informatico, rimane sostanzialmente meccanica nel

3. Elettronica • La scrittura elettronica, propria del mezzo informatico, rimane sostanzialmente meccanica nel gesto (la digitazione su una tastiera), ma cambia nei processi di relazione con l’utente; essa è oggi diffusissima, comprendendo sia gli usi privati, sia quelli pubblici e professionali. È interessante notare che con l’avvento di Voice-Activated Technology (VAT), cioè tecnologia che permette di “dettare” anziché “digitare” il messaggio in un computer o dispositivo digitale, c’è un vero e proprio amalgama tra oralità e scrittura. Tale fenomeno si chiama convergenza e consiste nell’accostamento delle diverse modalità della comunicazione, per cui viene a mancare uno stile dominante, il quale viene sostituito da uno stile multimodale.

Ipertesto, origini del concetto • Vannevar Bush: Memex (1945), prima formulazione mai realizzata di

Ipertesto, origini del concetto • Vannevar Bush: Memex (1945), prima formulazione mai realizzata di un calcolatore che mettesse in relazione varie componenti di una banca dati. • Theodore Nelson: progetto Xanadu (metà anni ’ 60): Una literary machine per una “letteratura elettronica istantanea”. L’ipertesto è una “scrittura non sequenziale”.

George Landow • Dal 1992 ha prodotto la definizione teorica e l’attualizzazione pratica •

George Landow • Dal 1992 ha prodotto la definizione teorica e l’attualizzazione pratica • • dell’ipertesto elettronico, in senso culturale e letterario. Alcuni libri: Hypermedia and Literary Studies (MIT, 1991), The Digital Word: Text-Based Computing in the Humanities (MIT, 1993) Hypertext: The Convergence of Contemporary Critical Theory and Technology (Hopkins UP, 1992) Hypertext in Hypertext (Hopkins UP, 1994) Hypertext 2. 0 Hypertext 3. 0: New Media and Critical Theory in an Era of Globalization, 2006. • The Victorian Web

Testo scritto elettronico • Testualità digitali generate attraverso macchine su cui si innestano software

Testo scritto elettronico • Testualità digitali generate attraverso macchine su cui si innestano software di “scrittura” (in senso ampio). • Ipertesti → rete di relazione, multimedialità. • Cybertesti → azione sul web attraverso la scrittura • Web-testi → testualità “diffuse” nella rete, reti sociali.

Condivisione • Disponibilità planetaria di testi elettronici, in forma di programmi, file di testo,

Condivisione • Disponibilità planetaria di testi elettronici, in forma di programmi, file di testo, audio, video, e loro diffusione attraverso modalità peer 2 peer (sistemi di file sharing), comunità e piattaforme virtuali con possibilità di scambio, commenti, chat ecc. • Social Network

Scrittura in mobilità • Smartphone • Tablet • Smart city: connessioni ovunque

Scrittura in mobilità • Smartphone • Tablet • Smart city: connessioni ovunque