IL DUECENTO LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA SEZIONE

  • Slides: 5
Download presentation
IL DUECENTO: LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA SEZIONE 2 CAPITOLO 6 In chiesa e

IL DUECENTO: LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA SEZIONE 2 CAPITOLO 6 In chiesa e in piazza: la prosa 1

IL DUECENTO: LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA IN CHIESA E IN PIAZZA: LA PROSA

IL DUECENTO: LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA IN CHIESA E IN PIAZZA: LA PROSA 1 SEZIONE 2 CAPITOLO 6 Scritture di religione: i santi, tra fede e superstizione La letteratura religiosa Domenico Cavalca si distingue per il suo compito di istruire ed edificare comprende una vasta produzione di vite di santi, con narrazione di miracoli e di exempla scrive le Vitae Patrum, con l’intento di raccontare le vite dei Padri della Chiesa un linguaggio semplice e popolare, adatto alle persone semplici e illetterate Jacopo Passavanti nel suo Specchio di vera penitenza, riporta gli exempla per istruire e ammonire i fedeli usa un narrazione potente, in grado di catturare l’immaginazione Santa Caterina da Siena è tra le predicatrici più importanti dell’epoca, nonostante sia completamente analfabeta 2

IL DUECENTO: LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA IN CHIESA E IN PIAZZA: LA PROSA

IL DUECENTO: LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA IN CHIESA E IN PIAZZA: LA PROSA 2 SEZIONE 2 CAPITOLO 6 Il primo libro laico della nostra letteratura: il Novellino una raccolta di novelle Il Novellino la critica lo attribuisce a un solo autore, il quel resta comunque anonimo ci è giunto in due edizioni, di cui quella di Gualteruzzi del 1525 è probabilmente la più fedele all’originale si caratterizza per un costante richiamo alle cortesie, cioè ai gesti nobili e cortesi come il dono, e ai motti, cioè alle arguzie usate per trarsi d’impaccio si trova a essere a “metà strada” tra un mondo in via di sparizione, come quello cortese, e uno che si sta affermando sempre più, come quello cittadino e borghese si esaltano due virtù appartenenti a mondi contrapposti: la cortesia aristocratica e i motti arguti, tipici della borghesia mercantile 3

IL DUECENTO: LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA IN CHIESA E IN PIAZZA: LA PROSA

IL DUECENTO: LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA IN CHIESA E IN PIAZZA: LA PROSA 3 SEZIONE 2 CAPITOLO 6 La storia del Trecento: i cronisti La storia e la cronaca Dino Compagni è protagonista diretto delle storie e degli eventi fiorentini che racconta, e che descrive con estrema partecipazione non si astiene, quando serve, da giudizi anche duri, pur senza dimostrarsi fazioso la sua Cronica delle cose occorrenti ne’ tempi suoi non è un vero libro di storia, è più che altro una sorta di diario personale è un vero e proprio storiografo, che racconta la Firenze del suo periodo storico anche con l’ausilio e la trascrizione di atti e documenti Giovanni Villani è più distaccato nella sua narrazione la sua Cronica inizia dalla costruzione della Torre di Babele per arrivare ai suoi tempi 4

IL DUECENTO: LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA IN CHIESA E IN PIAZZA: LA PROSA

IL DUECENTO: LE ORIGINI DELLA LETTERATURA ITALIANA IN CHIESA E IN PIAZZA: LA PROSA 4 SEZIONE 2 CAPITOLO 6 Medioevo meraviglioso Il meraviglioso e il fantastico nel Medioevo è percepito come qualcosa di reale, anche se inspiegabile il mondo dei miracoli e delle imprese dei santi coesiste con residui di religiosità pagana ancora radicati Marco Polo detta le sue memorie a Rustichello da Pisa mentre si trovava in prigione a Genova Il Milione (primo titolo: Il libro delle meraviglie del mondo) riporta le meraviglie dell’Oriente i suoi ricordi del viaggio di vent’anni compiuto nel Catai, l’antica Cina riferisce ciò che ha visto e toccato e lo amplifica con tocchi fantastici 5