IL DITTONGO Provate a pronunciare le seguenti parole

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IL DITTONGO Provate a pronunciare le seguenti parole mai Laura Europa Istituto Comprensivo, Caselle

IL DITTONGO Provate a pronunciare le seguenti parole mai Laura Europa Istituto Comprensivo, Caselle in Pittari (SA), prof. ssa M. Striano uomo

Cosa avete notato? Quelle due vocali messe insieme • • au in Laura, eu

Cosa avete notato? Quelle due vocali messe insieme • • au in Laura, eu in Europa, uo in uomo ai mai si pronunciano con un sola emissione di voce.

Come possiamo, quindi, definire il dittongo? Il dittongo è proprio quella coppia di vocali

Come possiamo, quindi, definire il dittongo? Il dittongo è proprio quella coppia di vocali che, pur mantenendo il singolo suono, è pronunciata con una sola emissione di voce. Cosa dobbiamo dedurne? Le vocali non vanno mai divise perché formano un’unica sillaba. Ricordiamocelo quando dobbiamo andare a capo.

MA QUANDO SI HA IL DITTONGO? E’ necessario un po’ di ripasso

MA QUANDO SI HA IL DITTONGO? E’ necessario un po’ di ripasso

Ricordiamo VOCALI FORTI O DURE A E O DEBOLI O MOLLI I U

Ricordiamo VOCALI FORTI O DURE A E O DEBOLI O MOLLI I U

Il dittongo si ha 1. Dall’incontro di una vocale “forte” con una “debole” e

Il dittongo si ha 1. Dall’incontro di una vocale “forte” con una “debole” e viceversa; 2. Dall’incontro di due vocali “deboli”

ibili: s s o p i tongh eversa t i d i vic amo

ibili: s s o p i tongh eversa t i d i vic amo e i i u l r t o s b Co + de i t r o f vocali a + i = ai (amai) e + i = ei (temei) a + u = au (lauro) o + i = oi (poi) i + a = ia (fianco) i + e = ie (miele) i + o = io (chioma) e + u = eu (pleurite) o + u = ou u + a = ua (guanto) u + e = ue (questo) u + o = uo (uovo)

Cos truia mo i dit voc tong ali d hi p ebo li +

Cos truia mo i dit voc tong ali d hi p ebo li + d ossib ili: ebo li I + u = iu (giù, chiuso, grembiule) u + i = ui (cui, lui, altrui)

IL DITTONGO MOBILE Riflettete sulla trasformazione delle seguenti parole: UOMO UOVO OMETTO OMINO OVETTO

IL DITTONGO MOBILE Riflettete sulla trasformazione delle seguenti parole: UOMO UOVO OMETTO OMINO OVETTO Le parole perdono qualcosa? Vero?

Questo dittongo che ora c’è e ora non c’è si chiama: DITTONGO MOBILE N.

Questo dittongo che ora c’è e ora non c’è si chiama: DITTONGO MOBILE N. B. Esso riguarda solo alcuni vocaboli che provengono dal latino: uovo (in latino era ovum), uomo (in latino era homo),

IL TRITTONGO Leggiamo la seguente parola: figliuolo. Notiamo la presenza di tre vocali: ecco

IL TRITTONGO Leggiamo la seguente parola: figliuolo. Notiamo la presenza di tre vocali: ecco un esempio di trittongo. Leggiamo un’altra parola: aiuola (le vocali sono quattro): si tratta di un altro trittongo perché la prima vocale fa sillaba a sé: a-iuo-la N. B. I trittonghi s’incontrano molto raramente.

LO IATO • Provate a pronunciare le seguenti parole POETA AEROPLANO BEATO ZOO

LO IATO • Provate a pronunciare le seguenti parole POETA AEROPLANO BEATO ZOO

Cosa avete notato questa volta? • Le due vocali di: POETA (OE ) AEROPLANO

Cosa avete notato questa volta? • Le due vocali di: POETA (OE ) AEROPLANO (AE) BEATO (EA) ZOO (OO) si pronunciano separatamente.

Quali sono le vostre deduzioni? Quando si incontrano due vocali “forti”, al posto del

Quali sono le vostre deduzioni? Quando si incontrano due vocali “forti”, al posto del dittongo, si ha lo iato perché le due vocali si pronunciano separate. Infatti la parola IATO deriva dal latino e significa “separazione”. Tutto vero ma l’argomento non finisce qua.

Leggete e riflettete sui seguenti vocaboli: • paùra • baùle • moìna • inveìre

Leggete e riflettete sui seguenti vocaboli: • paùra • baùle • moìna • inveìre I due suoni delle vocali, pur essendo una “debole” e l’altra “forte” o viceversa, non formano dittongo ma iato. Perché?

La risposta va ricercata nell’accento. Mettiamo a confronto i seguenti vocaboli: Paùra pàusa L’accento

La risposta va ricercata nell’accento. Mettiamo a confronto i seguenti vocaboli: Paùra pàusa L’accento cade sulla vocale forte L’accento cade sulla vocale debole formando uno iato (pa-u-ra) Formando un dittongo (pau-sa) Di qui la regola: Se l’accento cade sulla vocale forte c’è dittongo. Se l’accento cade sulla vocale debole c’è iato.

QUANDO SI HA QUINDI LO IATO? Quando c’è una coppia di vocali forti. Quando

QUANDO SI HA QUINDI LO IATO? Quando c’è una coppia di vocali forti. Quando c’è una coppia di vocali (forte + debole o viceversa) e l’accento cade sulla vocale debole.

La presentazione è stata realizzata con il sussidio del seguente testo: ALDO GABRIELLI Come

La presentazione è stata realizzata con il sussidio del seguente testo: ALDO GABRIELLI Come parlare e scrivere meglio, guida pratica all’uso della lingua italiana.