Il diritto canonico Teramo 2020 La nascita della

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Il diritto canonico Teramo 2020

Il diritto canonico Teramo 2020

La nascita della ‘canonistica’ Nei medesimi anni in cui gli allievi di Irnerio tengono

La nascita della ‘canonistica’ Nei medesimi anni in cui gli allievi di Irnerio tengono le rispettive scuole a Bologna e richiamano studenti da tutta Europa (… 1130 … 1140 … 1150), sempre a Bologna, fiorisce anche la scuola di Graziano che si concentra però sul diritto della chiesa. Graziano compone una nuova collezione (1130 ca. ) – la Concordia discordantium canonum o anche Decretum Gratiani – e, con l’aiuto degli allievi, la integra e perfeziona negli anni (1140 …) La ‘canonistica’ – lo studio del diritto canonico diviene una nuova, autonoma, disciplina.

La biografia di Graziano A parte il nome e il fatto che risiedesse a

La biografia di Graziano A parte il nome e il fatto che risiedesse a Bologna, le notizie sicure sono ben poche. Forse era originario di Arezzo o di Chiusi, forse era un monaco camaldolese. Probabilmente era vicino al papa Innocenzo II. L’unico episodio attendibile è quello relativo alla disputa in merito alle decime ecclesiastiche in cui Graziano si contrappose al legis doctor bolognese Gualfredo e a Mosè, futuro arcivescovo di Ravenna Morì forse nel 1145 (o poco dopo)

Il Decretum La fama di Graziano è appunto legata alla composizione della Concordia discordantium

Il Decretum La fama di Graziano è appunto legata alla composizione della Concordia discordantium canonum (Concordia dei canoni discordi) Vi sono contenuti circa 4000 pezzi di diversa età e provenienza (ma non è né la prima né la più ampia tra le collezioni canoniche) È il frutto di un lavoro lungo in cui l’aiuto degli allievi è stato fondamentale sotto più aspetti.

Le fonti: il diritto divino Le fonti del diritto canonico sono varie: - Vi

Le fonti: il diritto divino Le fonti del diritto canonico sono varie: - Vi è anzitutto il diritto divino (ius divinum). Questo può essere positivo (le norme direttamente ispirate da Dio che si trovano all’interno delle Scritture) o naturale (è quello che regola il Creato e determina la natura dell’uomo) Origine divina, anche se ‘mediata’, ha anche la tradizione (la volontà divina comunicata agli uomini) la quale, a sua volta, può essere apostolica (gli Atti degli apostoli) o ecclesiastica (gli scritti dei Padri della Chiesa I-V sec. ). I vescovi (intesi come corpus unitario) sono i custodi e i garanti del contenuto veridico della tradizione

Le fonti : il diritto umano (a) Oltre al diritto divino, la chiesa riconosce

Le fonti : il diritto umano (a) Oltre al diritto divino, la chiesa riconosce validità (su un piano subordinato) anche al diritto prodotto quindi dagli uomini (ius humanum). Il diritto umano, a sua volta, si divide in diritto canonico e diritto civile. Il diritto canonico comprende i canoni e le decretali. i canones sono le regole prodotte nei concili (molto spesso sono la decisione di vertenze giudiziarie tra ecclesiastici) le decretales sono le epistole dei pontefici quando hanno contenuto precettivo o decidono casi concreti ma con valore generale

Le fonti : il diritto umano (b) Nel diritto civile rientra anzitutto il diritto

Le fonti : il diritto umano (b) Nel diritto civile rientra anzitutto il diritto romano, scelto sin dalla tarda antichità dalla chiesa come propria lex saeculi (per regolare i propri negozi terreni) Ha anch’esso valenza universale (occorre notare che la chiesa considera sia il diritto giustinianeo sia la tradizione teodosiana, l’unica conosciuta a nord delle Alpi sino al sec. XII). Su un piano locale e limitatamente alle materie che interessano la religione o l’organizzazione ecclesiastica (eredità, matrimoni, famiglia …), la chiesa considera anche i diritti nazionali o locali (per es. il diritto longobardo-franco, le disposizioni degli imperatori medievali, le compilazioni di consuetudini locali, le norme feudali …)

L’obiettivo e i modelli L’obiettivo di Graziano è quello di dimostrare che le contraddizioni

L’obiettivo e i modelli L’obiettivo di Graziano è quello di dimostrare che le contraddizioni all’interno di un complesso di fonti così ampio sono riconducibili a un sistema armonico in quanto diversa sed non adversa. Graziano ha potuto trarre ispirazione da più modelli: Pietro Abelardo (il Sic et non appare nel 1115/17 ed è una rivoluzione nell’ambito del pensiero teologico) Ivo di Chartres († 1115 : il famoso prologo al suo Decretum si intitola De consonantia canonum e indica appunto la via per sciogliere le contraddizioni ricorrendo a precise regole ermeneutiche) Algero di Liegi († 1131 : nel suo Liber de misericordia et iustitia si sforza di interpretare e concordare tra loro i canoni)

La suddivisione La collezione di Graziano è divisa in 3 parti. La prima parte

La suddivisione La collezione di Graziano è divisa in 3 parti. La prima parte (divisa in 101 Distinctiones) tratta delle fonti del diritto canonico (D. 1 -20), della disciplina del clero e dell’organizzazione ecclesiastica (D. 21 -101) La seconda parte (divisa in 36 Causae) rappresenta probabilmente il nucleo più antico e tratta della simonia (C. 1), della procedura giudiziaria (C. 2 -7), dell’usura (C. 14), dello stato dei religiosi (C. 16 -20), del giuramento e dei vincoli feudali (C. 22), della guerra (C. 23) e del culto e della liturgia (C. 33 De poenitentia) La terza parte (divisa in 5 Distinctiones) si compone in realtà di un unico trattato (De consecretione) incentrato sui sacramenti e di nuovo sulla liturgia.

I dicta Graziano inserisce tra le norme i propri ragionamenti e le proprie argomentazioni

I dicta Graziano inserisce tra le norme i propri ragionamenti e le proprie argomentazioni sotto forma di brevi commenti: i dicta. Nei dicta troviamo messi in opera i principi di un nuovo metodo d’interpretazione delle norme giuridiche, fondato sulle regole della dialettica scolastica. È appunto il metodo del ‘chiarire distinguendo’: è quello adottato da Abelardo (per le fonti teologiche) e da Irnerio (nell’analisi del diritto di Giustiniano).

L’ermeneutica giuridica I principali criteri ermeneutici (o rationes) sono: a) Il criterio del significato

L’ermeneutica giuridica I principali criteri ermeneutici (o rationes) sono: a) Il criterio del significato (ratio significationis). b) Il criterio del luogo (ratio locis) c) Il criterio del tempo (ratio temporis) d) Il criterio dell’eccezione o dispensa (ratio exceptionis)

I motivi di un successo Certamente l’opera di graziano ebbe il merito di rispondere

I motivi di un successo Certamente l’opera di graziano ebbe il merito di rispondere un’esigenza reale e pressante e, come scrisse Le Bras, ebbe il duplice effetto di fissare le cose certe e porre problemi. Tuttavia il Decretum non è poi tanto diverso da altre collezioni canoniche dell’epoca Cosa allora ne ha determinato il successo? La vera novità fu l’aver dato vita a una scuola e l’aver adottato la sua collezione come manuale per l’insegnamento.

La scuola Gli allievi di Graziano – che avevano frequentato la scuola di Irnerio

La scuola Gli allievi di Graziano – che avevano frequentato la scuola di Irnerio o quella dei suoi allievi – aiutarono il maestro nel perfezionare l’opera migliorandola sia sul piano della sistematica e dell’impostazione (per problemi, appunto) sia integrandola con passi utili tratti dal Corpus di Giustiniano. Le aggiunte testuali furono dette palee E furono sempre gli allievi, terminati gli studi a Bologna, a diffondere poi in tutto il Continente il libro di Graziano utilizzandolo sia nell’insegnamento (quando essi stessi aprivano a loro volta delle scuole) sia nella vita pratica al servizio delle istituzioni ecclesiastiche.