DURKHEIM Rappresentazioni collettive principale oggetto della sociologia riguardano

  • Slides: 16
Download presentation
DURKHEIM Rappresentazioni collettive: • principale oggetto della sociologia • riguardano quelle forme intellettuali che

DURKHEIM Rappresentazioni collettive: • principale oggetto della sociologia • riguardano quelle forme intellettuali che comprendono la religione, la morale, il diritto, la scienza, ecc. • devono essere distinte dalle rappresentazioni individuali che riguardano la psicologia • insieme molto ampio di prodotti della mente che un’unica disciplina non è in grado di interpretare

MOSCOVICI Rappresentazioni Sociali (R. S. ): concetto che si differenzia dalle rappresentazioni collettive per:

MOSCOVICI Rappresentazioni Sociali (R. S. ): concetto che si differenzia dalle rappresentazioni collettive per: 1) flessibilità specificità Infatti: R. S. danno corpo alle idee incarnandole in esperienze ed interazioni nel presente e collegano il sapere e le conoscenze alla vita concreta. Quindi: In questa prospettiva sono relativamente dinamiche, mobili, circolanti 2) R. S. : riguardano un modo specifico di esprimere le conoscenze in una società o nei gruppi che la compongono. Conoscenza condivisa spesso sotto forma di teoria del senso comune

R. S. possono: essere condivise dai membri di un gruppo ampio e fortemente strutturato,

R. S. possono: essere condivise dai membri di un gruppo ampio e fortemente strutturato, anche se non elaborate dal gruppo stesso essere il prodotto di idee o conoscenze di sottogruppi, in contatto più o meno stretto, in un dato contesto sociale non essere condivise dall’intera società ma soltanto da alcuni gruppi più o meno ampi e essere elaborate negli incontri e nei conflitti determinati dalle relazioni tra i gruppi diversi

COSA SONO LE R. S. ? Elaborazione che un gruppo o una comunità fa

COSA SONO LE R. S. ? Elaborazione che un gruppo o una comunità fa di un oggetto sociale (o di un gruppo) in modo che i propri membri possano comportarsi e comunicare in modo comprensibile Non sono “opinioni su…” o “atteggiamenti verso…” ma “teorie” o “branche di conoscenza vere e proprie” utili per organizzare la realtà Le R. S. ricostruiscono, non costruiscono da zero la realtà perché: • non partono da un dato bruto, ma da un fenomeno rilevante, da una struttura materiale o intellettuale • ripetono e riordinano ciò che è stato formulato e ordinato da qualcun altro in altra sede

PROCESSI GENERATORI DELLE R. S. Quali sono i processi che trasformano un elemento socialmente

PROCESSI GENERATORI DELLE R. S. Quali sono i processi che trasformano un elemento socialmente rilevante in rappresentazioni sociali ? Esempio: come la conoscenza della psicoanalisi si è diffusa nella popolazione francese negli anni ’ 50 Viene studiato come un linguaggio scientifico diventa un linguaggio comune che si diffonde e incide su molte forme di giudizio sulla realtà e orienta l’azione degli individui. Si tratta di studiare come le persone fanno proprie nozioni e teorie nuove

PROCESSI ALLA BASE DELLE R. S. Ancoraggio: permette di classificare, denominare e spiegare qualcosa

PROCESSI ALLA BASE DELLE R. S. Ancoraggio: permette di classificare, denominare e spiegare qualcosa che non è familiare mettendolo in rapporto con le categorie sociali già possedute dall’attore sociale Oggettivazione: dà consistenza materiale alle idee e dà corpo a degli schemi concettuali traducendo in immagini i concetti astratti Scopo di questi due processi: ridurre il timore o lo stupore che un oggetto o fenomeno nuovo produce

SCHEMA O NUCLEO FIGURATIVO DELLA TEORIA PSICOANALITICA conscio rimozione complessi inconscio Due elementi discordanti

SCHEMA O NUCLEO FIGURATIVO DELLA TEORIA PSICOANALITICA conscio rimozione complessi inconscio Due elementi discordanti nella rappresentazione sociale della psicoanalisi: 1. Esclusione del concetto di libido come principio esplicativo della psicoanalisi in quanto elemento che crea controversie e scandalo 2. Utilizzazione della libido come simbolo o emblema della psicoanalisi

PRINCIPALI FUNZIONI DELLE R. S. • Rendere familiare ciò che è estraneo e distante

PRINCIPALI FUNZIONI DELLE R. S. • Rendere familiare ciò che è estraneo e distante dall’esperienza dei membri di un gruppo • Permettere una continuità tra vecchio e nuovo, provocando modificazioni di valori e sentimenti

Le R. S. possono essere espresse sotto forma di: Opinione: asserzione valutativa su un

Le R. S. possono essere espresse sotto forma di: Opinione: asserzione valutativa su un oggetto sociale che ha caratteri di instabilità, plasticità e specificità. Non ha rapporti diretti e immediati con i comportamenti Atteggiamento: orientamento positivo o negativo verso l’oggetto sociale si rivela attraverso comportamento globale Stereotipi: risposta stabile e priva di ambiguità nel rifiutare un oggetto sociale

INFLUENZA SOCIALE E …. • persuasione: sovrapposizione più frequente. MA: persuasione è uno dei

INFLUENZA SOCIALE E …. • persuasione: sovrapposizione più frequente. MA: persuasione è uno dei possibili tipi di influenza sociale e implica che vi sia adesione o avvicinamento alla posizione esposta dalla fonte • cambiamento di atteggiamento: molte sovrapposizioni tra i due fenomeni, ma nessuno comprende interamente l’altro. Tre grandi differenze. Infatti: cambiamento di atteggiamento: 1) è uno dei possibili esiti di un processo di influenza; 2) può essere attivato anche dal ragionamento, dal comportamento e da un sentimento del soggetto stesso; 3) studio degli atteggiamenti focalizzato sull’analisi dei processi psicologici individuali • potere: nella società, potere e influenza vengono esercitati attraverso canali differenti. È utile che anche sul piano teorico rimanga tale distinzione tra i concetti (Moscovici, 1976)

STUDIO DELL’INFLUENZA SOCIALE approfondisce le modalità con cui i processi mentali, le emozioni e

STUDIO DELL’INFLUENZA SOCIALE approfondisce le modalità con cui i processi mentali, le emozioni e i comportamenti degli individui (o dei gruppi) sono modificati dalla presenza – effettiva o simbolica – di altri individui (o gruppi)

CONFORMISMO E FORZA DELLA MAGGIORANZA Gli studi sul conformismo risalgono ai contributi di: Sherif

CONFORMISMO E FORZA DELLA MAGGIORANZA Gli studi sul conformismo risalgono ai contributi di: Sherif (1935) Asch (1955) 1) Sherif: quali sono i meccanismi che in situazioni ambigue portano alla formazione delle norme che orientano il comportamento dei membri di un gruppo? Esempio: esperimento sull’effetto autocinetico 2) Asch: si occupa di studiare le condizioni sociali e personali che inducono l’individuo a resistere o a conformarsi alle pressioni del gruppo quando il gruppo esprime un parere contrario all’evidenza percettiva Esempio: esperimento in cui si crea una situazione di compito percettivo non ambiguo

1) SHERIF: EFFETTO AUTOCINETICO Condizioni 1 2 3 Individuo da solo Individuo in gruppo

1) SHERIF: EFFETTO AUTOCINETICO Condizioni 1 2 3 Individuo da solo Individuo in gruppo Individuo da solo Risultati: Condizione 1: l’individuo di fronte ad uno stimolo instabile e non strutturato fissa un campo di variazione ed una norma specifica Condizione 2: i campi di variazione che gli individui hanno fissato individualmente tendono a convergere nella situazione di gruppo Condizione 3: gli individui stabiliscono un campo di variazione del giudizio e una norma specifici per il proprio gruppo. L’effetto della norma di gruppo persiste anche nella situazione individuale

2) ASCH: COMPITO PERCETTIVO NON AMBIGUO Evidenza percettiva Giudizio Realtà sociale (consenso maggioritario) Cedimento

2) ASCH: COMPITO PERCETTIVO NON AMBIGUO Evidenza percettiva Giudizio Realtà sociale (consenso maggioritario) Cedimento di fronte alla maggioranza era stato provocato da 3 ordini di fattori: Una deformazione percettiva: per la quale alcuni (assai pochi) avevano percepito in modo realmente diverso le linee Una deformazione del giudizio: dovuta in particolare ad una grande indecisione e all’insicurezza rispetto alla propria decisione Un forte bisogno di non sembrare diversi

Passiva: la semplice presenza degli altri può favorire (facilitazione sociale) o inibire (indolenza sociale)

Passiva: la semplice presenza degli altri può favorire (facilitazione sociale) o inibire (indolenza sociale) certe attività cognitive FONTE BERSAGLIO Attiva: una fonte attiva, per indurre il bersaglio ad agire o a pensare in un certo modo, deve esercitare una forma diretta o indiretta di pressione Può essere più o meno cosciente di essere influenzato. In genere le persone tendono a sottovalutare l’influenza che gli altri esercitano su di loro e, in certi casi, arrivano a non riconoscerla Per valutare gli effetti prodotti da un processo di influenza è necessario verificarne l’intensità, la persistenza (durata nel tempo), e la resistenza a pressioni contrarie

Processo di influenza sociale implica che il bersaglio compia un riaggiustamento del proprio comportamento,

Processo di influenza sociale implica che il bersaglio compia un riaggiustamento del proprio comportamento, delle proprie idee o dei sentimenti in conseguenza del comportamento, delle idee o dei sentimenti espressi da altri (fonte di influenza) (Mucchi Faina, 1996) Riaggiustamento nella maggior parte dei casi comporta un avvicinamento più o meno esplicito alla posizione della fonte