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Disuguaglianze digitali e inclusione sociale Slide relative al primo capitolo del libro di Bentivegna

Disuguaglianze digitali e inclusione sociale Slide relative al primo capitolo del libro di Bentivegna Disuguaglianze digitali: le nuove forme di esclusione nella società dell’informazione

Il digital divide: un approccio dicotomico • Con digital divide si intende “il divario

Il digital divide: un approccio dicotomico • Con digital divide si intende “il divario tra coloro che hanno accesso alle nuove tecnologie e coloro che non lo hanno” (Us Department of Commerce, 1999) Divari “globali” (tra paesi) Divari “sociali” (tra diversi segmenti di una società) Divari “democratici” (relativi all’accesso) Il punto in comune è la polarizzazione che classifica gli utenti in base a chi accede e chi no al web

Il digital divide: un approccio dicotomico • Questo tipo di approccio definisce una visione

Il digital divide: un approccio dicotomico • Questo tipo di approccio definisce una visione iniziale del web e di ciò che avrebbe potuto produrre, con tutte le aspettative che derivavano da quanto successo in precedenza con gli altri media (radio, tv…); • La suddivisione immediata che ne deriva individua gli utenti come information haves e gli information have nots, escludendo tutti i livelli intermedi di accesso ed in evidente contrasto con lo sviluppo effettivo dell’accesso ad Internet;

Il digital divide: un approccio multilivello • Il web, in realtà, rappresenta un continuum

Il digital divide: un approccio multilivello • Il web, in realtà, rappresenta un continuum sul quale si possono individuare diversi livelli di accesso; • In base a tale definizione van Dijk (2005) elabora 6 diverse tipologie di utenti: 1. I “non connessi”; Assenza di 2. I “contrari a Internet”; connessione 3. Gli “Internet dropouts”; 4. Gli “utenti intermittenti”; 5. Gli “utenti continui”; Presenza di 6. Gli “utenti con collegamento a connessione banda larga da casa”;

Il digital divide: un approccio multidimensionale • Le critiche all’approccio dicotomico hanno portato gli

Il digital divide: un approccio multidimensionale • Le critiche all’approccio dicotomico hanno portato gli studiosi a considerare il problema del digital divide basandosi sui concetti di “inclusione sociale” e “disuguaglianza digitale”, individuandone tre principali dimensioni: 1. L’accesso 2. Le competenze 3. L’uso

1. L’accesso • Non si riferisce solo alla connessione ad Internet, ma alla qualità

1. L’accesso • Non si riferisce solo alla connessione ad Internet, ma alla qualità e autonomia della connessione. Può essere “formale” (o “tecnologico”), in riferimento alla disponibilità fisica, “effettivo” (“sociale”) in riferimento al possesso di competenze tali da permetterne il miglior utilizzo. • Concetto di autonomia: differenza tra chi possiede una connessione a banda larga e chi no; in secondo luogo è importante il ruolo dell’ambiente dal quale la connessione avviene (casa, scuola…) e la posizione gerarchica occupata all’interno; queste differenziazioni producono diversità nel modo in cui si usa la rete e nelle competenze che si sviluppano (processo di “Learning by doing” attraverso cui avviene l’alfabetizzazione tecnologica). • L’offerta di Internet: i contenuti sono prevalentemente in lingua inglese (rispecchiano un determinato tipo di società), senza ovviare ai bisogni di tutte le comunità presenti nel mondo.

2. Le competenze • Gli utenti devono saper padroneggiare un’enorme quantità di dati, ma

2. Le competenze • Gli utenti devono saper padroneggiare un’enorme quantità di dati, ma anche sapersi muovere in un universo in continuo mutamento in cui vengono realizzate nuove forme comunicative (web 2. 0). • Per sfruttare al meglio le potenzialità della rete è necessario raggiungere determinati livelli di alfabetizzazione digitale che dipendono in parte dalle caratteristiche della tecnologia di cui si dispone, ma anche dai tratti dell’ambiente sociale nel quale si manifestano. In questo senso le competenze producono disuguaglianze specchio di disuguaglianze sociali o culturali; • Van Dijk (2005): le “competenze digitali” sono “l’insieme delle competenze necessarie per operare con il computer e la rete, cercare e selezionare informazioni presenti in essa e usare tali informazioni per raggiungere i propri obiettivi”; le dimensioni alle quali si riferiscono tali competenze sono: le “competenze operative”, le “competenze informazionali” e le “competenze strategiche”.

3. L’uso • Internet è visto come un “meta-medium”: ovvero un insieme di servizi

3. L’uso • Internet è visto come un “meta-medium”: ovvero un insieme di servizi stratificati che rendono facile costruire nuovi media con quasi tutte le caratteristiche si vogliono (Agree, 1998). In parole povere Internet possiede le caratteristiche gli consentono di trasformarsi sulla base delle richieste dell’utente (strumento di intrattenimento, di supporto lavorativo o scolastico, di transazioni ecnomiche…).

I cambiamenti storici e culturali • Con l’avvento di Internet e del web 2.

I cambiamenti storici e culturali • Con l’avvento di Internet e del web 2. 0 le dinamiche sociali definite dal capitalismo industriale, hanno subito modifiche dovute al nuovo “capitalismo informazionale”, in cui il conferimento del potere dipende dalla creazione, dallo sviluppo e dalla diffusione dell’informazione; • Il modello della network society: • Il nodo (punto distinto connesso ad un altro punto); • Il legame (ciò che mette in comunicazione un nodo con un altro); • Il flusso (ciò che passa da un nodo a un altro attraverso il legame);

La network society • In questo nuovo modello di società gli individui (nodi) si

La network society • In questo nuovo modello di società gli individui (nodi) si trovano di fronte ad una molteplicità di informazioni offerte, sono invitati ad una maggiore riflessività affinché si possano selezionare le informazioni che più si avvicinano alle proprie esigenze e che aiutano nel raggiungimento dei propri obiettivi; • Nella società “post-tradizionale” (Giddens) attraverso Internet gli individui (utenti) creano e disfano relazioni sociali in base a necessità e scopi, entrando a far parte di comunità formate da utenti con interessi simili e con richieste di vantaggi reciproci; • Tale approccio implica la creazione di nuove forme di esclusione tra il cittadino “globale” (elabora scelte a partire dall’accesso a un’ampia offerta) e il cittadino “escluso” (non può esercitare la sorveglianza su una realtà in continuo mutamento). • La gravità del cambiamento del concetto di disuguaglianza (non più tra lavoratori e datori di lavoro, ma tra chi ha accesso alle strutture comunicative e chi no) risiede nel fatto che l’esclusione da tali strutture può tradursi nell’esclusione dalla cittadinanza politica e sociale (Lash, 1999).

Le prospettive future • • • Due principali visioni: • “ottimistica”, il gap tra

Le prospettive future • • • Due principali visioni: • “ottimistica”, il gap tra utenti e non utenti si chiuderà in maniera naturale; • “realista” , ci sono diversi punti da considerare e approfondire (i ritmi di crescita di diffusione di Internet; le risorse economiche, culturali e sociali; la dimensione dell’accesso e dell’uso; le nuove forme di disuguaglianza); Due interpretazioni politiche: • associare le disuguaglianze digitali con alcune disuguaglianze sociali e sottolineare le possibilità di progresso o i mutamenti significativi nel complessivo sistema economico e politico; • le disuguaglianze digitali possono essere considerate parte di altre, ma sono naturali ed inevitabili, frutto della competizione umana e delle diverse abilità individuali; Due filoni di analisi: • I non interventisti, coloro che considerano le disuguaglianze inevitabili; • Gli interventisti, a loro volta divisi da due punti di vista interpretativi: • Uno economico; • Uno in termini di sviluppo e inclusione sociale; • In ultimo i non interventisti radicali, secondo i quali la questione è di natura strettamente sociale. Di questo filone fanno parte coloro che temono che l’importanza data al concetto di disuguaglianza digitale, possa distogliere l’attenzione da altri temi definiti più rilevanti, quali la fame nel mondo, l’inquinamento ecc…

I nessi causali • Il posizionamento dell’individuo nel sistema sociale (influisce sulla determinazione delle

I nessi causali • Il posizionamento dell’individuo nel sistema sociale (influisce sulla determinazione delle risorse a cui può accedere); • Le risorse individuali (determinano tempi e modalità di appropriazione tecnologica); • L’appropriazione tecnologica (influenza il livello di partecipazione sociale); • L’inclusione e la partecipazione sociale; • In riferimento all’ultimo nesso, le variabili che illustrano il posizionamento dell’individuo all’interno della società possono essere “personali” (età, sesso, gruppo etnico…) o “di contesto” (educazione, posizione nel mercato del lavoro, caratteristiche del nucleo familiare…); differenziazione che può essere spiegata in “variabili individuali” e “variabili sociali”. Tali variabili esercitano un’influenza nell’accesso alle risorse, che possono essere a loro volta individuate quali risorse “fisiche”, “culturali”, “relazionali” e “comunicative”.

L’appropriazione tecnologica • La disponibilità di un accesso fisico ad Internet, di una banda

L’appropriazione tecnologica • La disponibilità di un accesso fisico ad Internet, di una banda larga e gestito con buona autonomia, si riflette sul livello di soddisfazione dell’utente e sull’ampiezza delle possibilità disponibili (accesso ma anche produzione di informazioni); • Questa condizione favorevole influisce sul processo di acquisizione di competenze digitali articolate; • I precedenti due punti, insieme, permettono all’individuo di beneficiare delle opportunità offerte dalla rete in diversi ambiti della quotidianità (appropriazione tecnologica); • Quando tale processo ha esiti positivi vi sarà un feedback che richiederà l’ampliamento ulteriore dell’offerta di Internet accelerandone l’evoluzione; • Quando si otterranno esiti negativi nasceranno nuove forme di disuguaglianza digitale;

Il modello cumulativo: cause e conseguenze dell’uso di Internet • Le caratteristiche individuali e

Il modello cumulativo: cause e conseguenze dell’uso di Internet • Le caratteristiche individuali e sociali dei soggetti determinano le risorse a loro disposizione; • Le risorse influiscono sull’accesso e si configurano come terreno su cui si possono sviluppare nuove disuguaglianze digitali; • La distribuzione disuguale delle risorse produce un accesso disuguale alle tecnologie digitali e quindi produce la prima forma di esclusione; • La disuguaglianza nell’accesso dipende anche dalle caratteristiche delle tecnologie; • Un accesso disuguale si traduce in diverse competenze digitali e, quindi, in nuove forme di esclusione; • Le disuguaglianze nell’accesso e nelle competenze comportano diversi percorsi di appropriazione tecnologica e, quindi, nuove forme di esclusione; • La somma delle disuguaglianze considerate impedisce una piena partecipazione ed inclusione sociale e, quindi, nuove forme di esclusione; • La nuova forma di disuguaglianza digitale va a sommarsi a quelle già esistenti, influendo sulle chance di vita degli individui.