Decreto Inclusione n 96 del 7 agosto 2019

  • Slides: 13
Download presentation
Decreto Inclusione n° 96 del 7 agosto 2019

Decreto Inclusione n° 96 del 7 agosto 2019

12 settembre 2019 è entrato in vigore il decreto legislativo n° 96 del 7

12 settembre 2019 è entrato in vigore il decreto legislativo n° 96 del 7 agosto 2019 (Decreto inclusione) che ha apportato delle novità rispetto al D. LGS. n. 66/17 Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità che prevede all’interno del documento Piano educativo individualizzato (PEI) l’uso della classificazione ICF-CY (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) promossa dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). .

L’ICF • si basa sul cosiddetto modello bio-psico-sociale della disabilità, derivante dall’integrazione del modello

L’ICF • si basa sul cosiddetto modello bio-psico-sociale della disabilità, derivante dall’integrazione del modello “medico” e quello “sociale”, due modelli concettuali opposti tra di loro. • Il primo vede la disabilità causata direttamente da malattie, traumi ecc. , e prevede quindi interventi che mirino alla cura oppure all’adattamento da parte della persona. • Secondo il modello sociale, la disabilità è causata dal disagio provato dall’individuo all’interno di un contesto sociale in cui vive. • Il ricorso a questa classificazione permette di fornire un quadro completo e funzionale dell’alunno disabile sia a livello scolastico che extra scolastico tenendo conto delle funzioni e strutture corporee, dell’attività e partecipazione del disabile.

Profilo di Funzionamento • Sostituisce la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale •

Profilo di Funzionamento • Sostituisce la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale • un decreto, da emanarsi entro 180 gg dalla data di entrata in vigore del Dlgs 96/2019, dovrà fissare criteri, contenuti e modalità di redazione secondo i criteri del modello bio-psico-sociale della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), adottato dall’ Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) • elaborato dall’ Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM), di cui al DPR DEL 24/02/1994, con la partecipazione delle famiglie.

Il Profilo di funzionamento • rappresenta il documento propedeutico alla predisposizione del Progetto Individuale

Il Profilo di funzionamento • rappresenta il documento propedeutico alla predisposizione del Progetto Individuale e del Piano Educativo Individualizzato (PEI), • stabilisce le competenze professionali, le diverse misure da adottare per il sostegno e le risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica. • È redatto con la collaborazione dei genitori con la partecipazione di un rappresentante dell’amministrazione scolastica, viene aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione a partire dalla scuola dell’infanzia, nonché in “presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona”

Novità previste dal nuovo decreto inclusione: • Assegnazione ore di sostegno, avverranno in collaborazione

Novità previste dal nuovo decreto inclusione: • Assegnazione ore di sostegno, avverranno in collaborazione con la famiglia al fine di avere un chiaro prospetto dell’alunno con disabilità; • Commissioni Mediche, oltre ad un medico legale che presiede la commissione, infatti, saranno sempre presenti anche un pediatra o neuropsichiatra e un medico specializzato nella patologia dell’alunno; • L’inclusione, tutta la comunità scolastica sarà coinvolta nel processo di integrazione dello studente; • La Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale sono sostituti dal Profilo di Funzionamento, secondo un decreto, da emanarsi entro 180 gg dalla data di entrata in vigore del Dlgs 96/2019, che dovrà fissare criteri, contenuti e modalità di redazione secondo i criteri del modello bio-psicosociale della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), adottato dall’ Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) elaborato dall’ Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM), di cui al DPR DEL 24/02/1994, con la partecipazione delle famiglie. Il Profilo di funzionamento rappresenta il documento propedeutico alla predisposizione del Progetto Individuale e del Piano Educativo Individualizzato (PEI), stabilisce le competenze professionali, le diverse misure da adottare per il sostegno e le risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica. È redatto con la collaborazione dei genitori con la partecipazione di un rappresentante dell’amministrazione scolastica, viene aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione a partire dalla scuola dell’infanzia, nonché in “presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona” • Il Gruppo per l’inclusione territoriale (GIT) ha con il nuovo decreto subito delle modifiche in quanto mentre prima. procedeva all’assegnazione delle ore di sostegno in base alle richieste e alla documentazione presentata, ora invece sarà costituito da docenti esperti che supporteranno le scuole nella redazione del PEI, verificando anche le richieste dei posti di sostegno che il DS manderà all’Ufficio Scolastico Regionale. • Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) con decorrenza dal 1° Settembre 2017, composto da docenti curriculari, da docenti di sostegno ed eventualmente personale ATA e specialisti ASL, istituito presso ciascuna istituzione scolastica allo scopo di supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l’inclusione nonché i docenti nell’attuazione dei PEI.

Gruppo di Lavoro Operativo H (GLHO) • Per ogni alunno disabile iscritto presso le

Gruppo di Lavoro Operativo H (GLHO) • Per ogni alunno disabile iscritto presso le Istituzioni Scolastiche, opera collegialmente un gruppo di lavoro interprofessionale, denominato GLHO. Esso è costituito: • dal Dirigente Scolastico o suo delegato (ad es. Funzione Strumentale) • dal referente GLHI; • dal Consiglio di Classe o, in sua rappresentanza, da uno o più insegnanti curricolari; • dall’insegnante di sostegno della classe; • dagli operatori Psico-Socio-Sanitari referenti per il caso; • dai genitori dell’alunno; • dagli eventuali operatori educativi- assistenziali e/o tecnici del Comune, dai collaboratori scolastici e da tutte le altre figure istituzionali e professionali di interesse per l’inclusione dell’alunno (un esperto richiesto dalla famiglia).

 • Di ogni seduta è redatto apposito verbale a cura dell’insegnante referente del

• Di ogni seduta è redatto apposito verbale a cura dell’insegnante referente del GLHI. • Il gruppo si riunisce in media 3 volte l’anno o in date prestabilite secondo il calendario concordato e provvede a: • elaborare il PDF (Profilo dinamico Funzionale) che a decorrere dal 1 settembre 2019, sarà sostituito dal Profilo di Funzionamento propedeutico e necessario alla predisposizione del Progetto Individuale e del PEI. • elaborare il PEI (interviene nella progettazione e verifica del PEI) • valutare la possibilità di permanenza scolastica dell’alunno • valutare la possibilità di rinuncia al sostegno • attivare le azioni necessarie a supportare e favorire la continuità scolastica fra gli ordini e i gradi di scuola e l’orientamento • indica al GLHI le ore e le aree di sostegno necessarie nel successivo anno scolastico. • provvede a ogni altro adempimento necessario.

Il PAI –Piano Annuale per l’inclusione • introdotto dalla direttiva sui BES del 27/12/12

Il PAI –Piano Annuale per l’inclusione • introdotto dalla direttiva sui BES del 27/12/12 e dalla circolare ministeriale del 6/03/13 "Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica – Indicazioni operative", è un documento che “fotografa” lo stato dei bisogni educativi /formativi della scuola e le azioni che si intende attivare per fornire delle risposte adeguate. Ciascuna istituzione scolastica, nell’ambito della definizione del PTOF, predispone il Piano per l’inclusione che definisce le modalità per l’utilizzo coordinato delle risorse, compresi il superamento delle barriere e l’individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento nonché per progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica.

Il PAI • conclude il lavoro svolto collegialmente da una scuola ogni anno scolastico

Il PAI • conclude il lavoro svolto collegialmente da una scuola ogni anno scolastico e costituisce il fondamento per l’avvio del lavoro dell’a. s. successivo. Ha lo scopo di: • garantire l’unitarietà dell’approccio educativo e didattico della comunità scolastica; • garantire la continuità dell’azione educativa e didattica anche in caso di variazione dei docenti e del dirigente scolastico; • consentire una riflessione collegiale sulle modalità educative e sui metodi di insegnamento adottati nella scuola. • Scopo del Piano è anche quello di far emergere criticità e punti di forza, rilevando le tipologie dei diversi bisogni educativi speciali e le risorse impiegabili, l’insieme delle difficoltà e dei disturbi riscontrati, l’importanza degli interventi educativi e delle strategie didattiche in direzione inclusiva.

DESTINATARI DEL PAI I destinatari degli interventi sono tutti gli alunni, le famiglie, il

DESTINATARI DEL PAI I destinatari degli interventi sono tutti gli alunni, le famiglie, il personale della comunità educante.

QUALI SONO I PUNTI ESSENZIALI DA TRATTARE ? • la definizione, collegialmente condivisa, delle

QUALI SONO I PUNTI ESSENZIALI DA TRATTARE ? • la definizione, collegialmente condivisa, delle modalità di identificazione delle necessità di personalizzazione dell’insegnamento. • la definizione di protocolli e di procedure ben precise per la valutazione delle condizioni individuali e per il monitoraggio e la valutazione dell’efficacia degli interventi educativi e didattici. • le analisi di contesto, le modalità valutative, i criteri di stesura dei piani personalizzati, della loro valutazione e delle eventuali modifiche. • la definizione del ruolo delle famiglie e delle modalità di mantenimento dei rapporti scuola/famiglia in ordine allo sviluppo delle attività educative/didattiche. • le risorse interne ed esterne da poter utilizzare.