Assetti istituzionali e gestione delle aziende di servizi

  • Slides: 11
Download presentation
Assetti istituzionali e gestione delle aziende di servizi sociali: esperienze a confronto Mantova 28

Assetti istituzionali e gestione delle aziende di servizi sociali: esperienze a confronto Mantova 28 settembre 2001 1

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza a) Inopportunità di perorare specifici modelli

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza a) Inopportunità di perorare specifici modelli istituzionali Rapporto tra azienda gestrice e proprietà è comunque, fisiologicamente, fattore di criticità b) I ruoli dei due attori sono in continua evoluzione. Ergo: conseguente impossibilità di disporre di stabili strumenti di confronto e rapporto 2

L’Azienda Servizi Sociali di Bolzano e’: ENTE STRUMENTALE DEL COMUNE DI BOLZANO. - HA

L’Azienda Servizi Sociali di Bolzano e’: ENTE STRUMENTALE DEL COMUNE DI BOLZANO. - HA PERSONALITA’ GIURIDICA PUBBLICA, AUTONOMIA FUNZIONALE, TECNICA, AMMINISTRATIVA E CONTABILE. - E’ DOTATA DI DUE SOLI ORGANI: DIRETTORE E COLLEGIO DEI REVISORI. 3

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza FATTORI DI CRITICITA’ 1) Dinamiche collegate

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza FATTORI DI CRITICITA’ 1) Dinamiche collegate alle condotte dei singoli attori in un contesto di regola microterritoriale in cui tutti ritengono spesso in assoluta buona fede - di conoscere situazioni, modalità operative, bisogni. 4

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza FATTORI DI CRITICITA’ 2) Reciproca consapevolezza

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza FATTORI DI CRITICITA’ 2) Reciproca consapevolezza dei nuovi ruoli che committente ed ente gestore sono chiamati a svolgere 5

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza FATTORI DI CRITICITA’ 3) Condivisione in

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza FATTORI DI CRITICITA’ 3) Condivisione in ordine ai limiti dell’azione amministrativa scaturenti da una mission aziendale ispirata a valori pubblicistici che rimane 6

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza FATTORI DI CRITICITA’ 4) Necessità per

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza FATTORI DI CRITICITA’ 4) Necessità per l’ente gestore di dialogare e confrontarsi con una pluralità di “stakeholder” 7

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza Azienda Servizi Sociali di Bolzano Obiettivo:

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza Azienda Servizi Sociali di Bolzano Obiettivo: divenire un’organizzazione multistakeholder che risponda non solo all’ente proprietario, ma anche alle forze sociali ed ai cittadini 8

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza Presupposti per divenire un’organizzazione multistakeholder: Necessità

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza Presupposti per divenire un’organizzazione multistakeholder: Necessità di una cultura e di un’identità che esprimano un orientamento ai bisogni e non alle prestazioni Superamento di mere logiche aziendalistiche Riferimento concettuale: Governance 9

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza Il contratto di servizio E’ il

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza Il contratto di servizio E’ il contratto stipulato annualmente tra l’Azienda ed il Comune nel quale – in ossequio a quanto contenuto nei piano sociali e nel rispetto delle disposizioni previste nello Statuto e nell’Accordo Quadro – vengono esplicitati il programma aziendale e le risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati Viene sottoscritto dal Direttore e dalla Giunta Comunale 10

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza La reportistica istituzionale deve: 1) essere

Relazione tra azienda sociale e la propria committenza La reportistica istituzionale deve: 1) essere elaborata congiuntamente ed essere condivisa in tutte le sue forme; 2) contenere dati quali-quantitativi in misura limitata e però rilevanti; 3) prevedere indicatori quali-quantitativi in ordine ai quali le modalità siano - nella misura più ampia possibile - preventivamente concertate e condivise; 4) concernere i soli risultati dell’azione aziendale e mai i processi di erogazione dei servizi e più in generale le dinamiche gestionali interne (rispetto dei ruoli); 5) essere differenziata in base agli attori politici (Assessore competente, Giunta e Consiglio) che la ricevono. E’ ovvio che le informazioni devono risultare più dettagliate a seconda dei ruoli e delle diverse funzioni che tali soggetti svolgono nei confronti dell’ente gestore; 6) avere validità e trovare concreto utilizzo nella misura più ampia possibile anche ai fini del reporting interno (evitare sovrapposizioni inutili); 7) contenere informazioni facilmente estrapolabili dalla congerie di dati in possesso del gestore (necessità di disporre di un valido sistema di rilevazione informatico); 8) essere comunque affiancata da modalità di informazione supplettive che concernino accadimenti o decisioni straordinari e, comunque - soprattutto a livello assessoriale, ma non solo - essere affiancata dalla previsione di incontri periodici con il direttore ed il personale aziendale. 11