A cura di Gino Gandolfo VOI SIETE IL

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A cura di Gino Gandolfo VOI SIETE IL CORPO DI CRISTO! (1 Cor 12,

A cura di Gino Gandolfo VOI SIETE IL CORPO DI CRISTO! (1 Cor 12, 27)

Gli atteggiamenti del corpo e la sua azione

Gli atteggiamenti del corpo e la sua azione

L’azione dello Spirito Santo genera nel Corpo quegli atteggiamenti che permettono alle sue membra

L’azione dello Spirito Santo genera nel Corpo quegli atteggiamenti che permettono alle sue membra di cooperare al bene del Corpo stesso. Dalle intenzioni del cuore scaturiscono poi quei comportamenti, cioè quelle azioni e quelle strutture di comunione che regolano la vita del Corpo ecclesiale e lo fanno crescere. La prima azione del Corpo è dunque quella del cuore. Piano Pastorale 2009 -2010

Ricordiamo Il Monumento alle Otto Verità La colonna è un elemento individuale che può

Ricordiamo Il Monumento alle Otto Verità La colonna è un elemento individuale che può essere celebrativa di vittorie o evocativa di virtù morali. Più colonne, l’una accanto all’altra, sono state da sempre un elemento costruttivo dei templi antichi e delle chiese cristiane. Questo monumento dunque esalta l’individualità di ciascuna colonna e contemporaneamente la sua espressione sociale; il numero otto, simbolicamente, dice la perfezione ancora non raggiunta, ma sempre raggiungibile del cerchio. Dunque: otto colonne, espressione ciascuna di una verità da cui partire per dialogare con il mondo e costruire azioni sociali cristiane.

Le Otto C C…come colonna

Le Otto C C…come colonna

Collaborazione Compassione Cura di sè Cordialità Consapevolezza Comunione Corresponsabilità Comunicazione di sè

Collaborazione Compassione Cura di sè Cordialità Consapevolezza Comunione Corresponsabilità Comunicazione di sè

La Cordialità ( Cor-cordis ) È quello che abbiamo dentro È lo sguardo È

La Cordialità ( Cor-cordis ) È quello che abbiamo dentro È lo sguardo È il sorriso È un’ anima pura e libera È la disponibilità ad accogliere l’altro.

Cordialità è ciò che sgorga dal cuore! Il cuore è sede di gioia e

Cordialità è ciò che sgorga dal cuore! Il cuore è sede di gioia e di dolore (cfr. Dt 28, 4; Ger 4, 19), di agitazione (cfr. Dt 19, 6), di turbamento e sgomento (cfr. Gv 14, 1; 14, 27), di timore e di rapimento (cfr. Gdt 11, 1; 12, 6), di adorazione di Dio (cfr. 1 Sam 12, 24; Ger 32, 40), degli affetti (cfr. Dt 6, 5; Gdc 16, 15), dei desideri (cfr. Es 35, 21 -26; Ger 29, 13), del rimpianto e della tristezza (cfr. Dt 15, 10; 1 Sam 1, 8), del coraggio (cfr. 2 Sam 7, 29; Sal 27, 14), della fiducia (cfr. Sal 57, 8; 112, 7).

Che cosa intendiamo per cuore? Il cuore è il centro della vita spirituale, dove

Che cosa intendiamo per cuore? Il cuore è il centro della vita spirituale, dove l’uomo si trova di fronte alla maestà di Dio e ne percepisce la voce. All’interno di questo santuario interiore, egli riflette e decide riguardo al bene e al male, aprendosi all’amore o chiudendosi in se stesso. In modo particolare il cuore è il luogo dove nasce l’apertura dell’uomo all’infinito e dove incessantemente si pongono gli interrogativi eterni sulla condizione umana. Non si tratta dunque di un semplice muscolo ma dell’organo in cui è raccolta la straordinaria ricchezza della vita spirituale. .

Cristo sulla Croce è il modello della cordialità

Cristo sulla Croce è il modello della cordialità

Gesù crocifisso compiendo la volontà del Padre genera dal suo cuore trafitto una Vita

Gesù crocifisso compiendo la volontà del Padre genera dal suo cuore trafitto una Vita nuova: LA CHIESA. La cordialità vera e più profonda è quella che sgorga dalla sofferenza, dalla propria adesione incondizionata al volere di Dio amando anche i nemici e benedicendo chi maledice.

La Cordialità è il primo frutto dell’umiltà Il cristiano manifesta umiltà quando afferma chiaramente

La Cordialità è il primo frutto dell’umiltà Il cristiano manifesta umiltà quando afferma chiaramente la verità con amore, secondo il principio: ". . . seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. (. . . ) Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a chi l'ascolta" (Ef. 4: 15, 29).

L’accoglienza è la cifra del nostro essere Chiesa mistero di comunione, sacramento del Cristo,

L’accoglienza è la cifra del nostro essere Chiesa mistero di comunione, sacramento del Cristo, suo volto, sua voce, sue braccia, suo cuore. Mons. Francesco Miccichè La cordialità è dunque l’assimilazione del cristiano all’Amato, è l’interiorizzazione profonda della Carità di Cristo. La Cordialità è la disponibilità ad accogliere l’altro, amandolo e donandosi. Accogliere è riconoscere la diversità come una ricchezza e lascire che la propria vita venga cambiata dall’incontro con l’altro.

Quattro passi indietro. . . Il carisma dell’accoglienza o dell’incontro. Saper accogliere l’altro, saperlo

Quattro passi indietro. . . Il carisma dell’accoglienza o dell’incontro. Saper accogliere l’altro, saperlo incontrare veramente non è un fatto solo di educazione. E’ un dono, frutto di un cammino di crescita personale e di capacità di accogliere innanzitutto se stessi; perché nessuno può amare l’altro, se prima non ha imparato ad amare se stesso. Nelle comunità dove è forte l’invocazione di questo dono, si esprime più facilmente il senso dell’unità. Questo carisma contiene quello del sorriso, del bacio fraterno e dell’abbraccio, non come pantomime rituali di certe nostre tradizioni culturali, ma come espressione semplice di un cuore che vede Cristo nel fratello. Invochiamo per tutti questo dono; ma, cari figli, è pensabile che un operatore caritas, un responsabile dell’ufficio parrocchiale, uno che abbia il compito dell’accoglienza riceva tale incarico senza avere questo carisma? E un sacerdote non deve implorare per sè questo dono, quando apre la porta della sua chiesa, quando si dispone al confessionale?

La Cordialità dei rapporti E’ per me fonte di gioia la cordialità con la

La Cordialità dei rapporti E’ per me fonte di gioia la cordialità con la quale cerco di trattare gli altri e la cordialità con cui sono ripagato, perché “amore suscita amore”, dice Teresa d’Avila. E seguo la norma di San Giovanni della Croce: “dove non c’è amore, metta amore e ricaverà amore”.

San Vincenzo de’ Paoli dice: “Se la carità fosse una mela, la cordialità sarebbe

San Vincenzo de’ Paoli dice: “Se la carità fosse una mela, la cordialità sarebbe il suo colore. Ci capita di vedere a volte certe persone con un bel viso tutto rosso e colorito, che le fa belle e vive. Ora se la mela è la carità, la cordialità è il suo colore. Capite come la cordialità è una virtù con la quale si testimonia l’amore che abbiamo per il prossimo, amore che è necessario per compiere il bene verso quanti ci avvicinano.

Si potrebbe anche dire che se la carità è l’albero, le foglie e i

Si potrebbe anche dire che se la carità è l’albero, le foglie e i frutti sono la cordialità, e se la carità fosse il fuoco la cordialità ne sarebbe la fiamma”. C’è anche un apostolato ed una testimonianza del sorriso…

Il Valore di un sorriso di P. Faber

Il Valore di un sorriso di P. Faber

Un sorriso non costa nulla e rende molto. Arricchisce chi lo riceve, senza impoverire

Un sorriso non costa nulla e rende molto. Arricchisce chi lo riceve, senza impoverire chi lo dona. Non dura che un istante, ma il suo ricordo è talora eterno. Nessuno è così ricco da poterne fare a meno. Nessuno è così povero da non poterlo dare. Crea felicità in casa; è sostegno negli affari; è segno sensibile dell'amicizia profonda. Un sorriso dà riposo alla stanchezza; nello scoraggiamento rinnova il coraggio; nella tristezza è consolazione; d'ogni pena è naturale rimedio. Ma è bene che non si può comprare, né prestare, né rubare, poiché esso ha valore solo nell'istante in cui si dona. E se poi incontrerete talora chi non vi dona l'atteso sorriso, siate generosi e date il vostro; perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso come chi non sa darlo ad altri

Il Sorriso è la manifestazione visibile nel volto e nello sguardo, sulle labbra e

Il Sorriso è la manifestazione visibile nel volto e nello sguardo, sulle labbra e nel tono di voce, di una pace e sicurezza interiore che ha riempito un cuore capace di amare in maniera pura e profonda.

L’importanza dell’abbraccio

L’importanza dell’abbraccio

L’ABBRACCIO… Solo un abbraccio, e tutto intorno, il nulla più vero che possa esistere.

L’ABBRACCIO… Solo un abbraccio, e tutto intorno, il nulla più vero che possa esistere. L'abbraccio. . . quanti significati sono celati dietro a un abbraccio? cos'è un abbraccio. . . Un abbraccio comunica, accoglie, condivide. . . Un abbraccio silenzioso fa vibrare l'anima, rivela già ciò che ancora non si sa o si ha paura di sapere. . . e' staccare un pezzettino di sé per donarlo all'altro affinché possa continuare il proprio cammino meno solo. . . ma portandoci nascosti in un una piega dell'anima, in un taschino del cuore. . . Un abbraccio è un esprimere la propria esistenza accanto all'altro qualsiasi cosa accada. . . Abbracciare una persona a noi cara la fa sentire accolta, meno sola , meno paurosa. . . L' abbraccio più importante di infinite parole al vento, promesse, illusioni. Un abbraccio fissa quell'istante magico nell'eterno. Oggi abbracciate chi vi sta a cuore. . . farete del bene agli altri e a voi stessi!

Mettiamo al centro LA PAROLA

Mettiamo al centro LA PAROLA

Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Filippesi (4, 4 -9) 4 Rallegratevi nel

Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Filippesi (4, 4 -9) 4 Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi. 5 La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! 6 Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; 7 e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. 8 In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri. 9 Ciò che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, è quello che dovete fare. E il Dio della pace sarà con voi!

L'invito alla letizia va di pari passo con quello alla pace. Anzi lo precede.

L'invito alla letizia va di pari passo con quello alla pace. Anzi lo precede. Perché un cuore contento non si adira facilmente, non è incline ad essere distruttivo della propria e dell'altrui gioia con litigi e discordie che rendono impossibile la pace. La manifestazione di questa interiore contentezza e concordia è "affabilità" verso tutti. Si tratta di una calda luce interiore che irradia intorno. E in che consiste questa calda luce? Paolo era stato esplicito nel sottolineare ciò a cui bisogna tendere: "avere lo stesso pensare, la stessa carità, un solo animo, un solo sentire". E aveva anche stigmatizzato ciò che è assolutamente da evitare: "Non fate nulla per spirito di parte, né per vanagloria, ma ciascuno con umiltà stimi gli altri come superiori a sé, e abbia a cuore non il proprio interesse, ma quello degli altri" (Fil 2, 2 -4).

La cordialità corrisponde ad una gioia profonda e inesprimibile generata dalla preghiera e dalla

La cordialità corrisponde ad una gioia profonda e inesprimibile generata dalla preghiera e dalla vita spirituale del credente. E’ quell’acqua mistica che da freschezza e gioia, e che viene trasmessa dai gesti e dalle parole, perché tutto ciò che noi facciamo in parole e opere sia fatto per il Signore.