EMERGENCY GINO STRADA Gino Strada nato a Sesto

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GINO STRADA Gino Strada è nato a Sesto San Giovanni il 24 Aprile 1948.

GINO STRADA Gino Strada è nato a Sesto San Giovanni il 24 Aprile 1948. E’ un medico e attivista italiano, fondatore assieme alla moglie Teresa Sarti, dell’ONG italiana Emergency. Laureato in medicina presso l’Università degli Studi di Milano nel 1978 e specializzato in chirurgia d’urgenza. Viene assunto dall’ospedale di Rho e fa pratica nel campo del trapianto di cuore fino al 1988, quando si indirizza verso la chirurgia traumatologica e la cura delle vittime di guerra. Questa esperienza motiva Strada a fondare Emergency, un’associazione per la riabilitazione delle vittime della guerra e delle mine antiuomo che dalla sua fondazione nel 1994 alla fine del 2013, ha fornito assistenza gratuita ad oltre sei milioni di pazienti in 16 paesi nel mondo, Gino Strada vince, nel 2001, il premio Colombe d’Oro per la pace. «io non sono pacifista. Io sono contro la Guerra. » Cit. Gino Strada

EMERGENCY Emergency opera in: Afghanistan, Iraq, Italia, Libia, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sudan e

EMERGENCY Emergency opera in: Afghanistan, Iraq, Italia, Libia, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sudan e Uganda. Emergency: • Forma il personale locale secondo criteri e standard di alto livello professionale; • Realizza progetti di sviluppo nei paesi in cui opera; • Organizza corsi di formazione professionale per i pazienti mutilati e disabili

SHENEEZA Ciao, io sono Sheneeza e questa è la mia storia: sono originaria dell’Afghanistan

SHENEEZA Ciao, io sono Sheneeza e questa è la mia storia: sono originaria dell’Afghanistan e ho 11 anni. Un anno fa stavo allegramente giocando in un prato vicino casa. Mi ero allontanata perché ero stufa di vedere questi uomini incappucciati armati, che mi facevo tanto paura. La mamma mi diceva che erano persone cattive e che dovevo stare alla larga da loro, cosi mi sono inoltrata in una zona del prato più lontana del solito. Ad un certo punto, mentre ballavo, il mio occhio è caduto su un appariscente oggetto di colore verde. Aveva una forma buffa e decisi di portarla con me a casa. Ci giocai per due mesi e anche il mio fratellino aveva iniziato ad amarlo, poi successe: uno strano rumore e cinque minuti dopo il buio assoluto. Quando ho riaperto gli occhi mi trovavo in una confortevole camera in cui scorgevo altri bambini. Avevo perso una mano e mio fratello era morto. È stato difficile, ma i dottori di Emergency sono stati davvero gentili con me e mi hanno aiutata ad andare avanti. Ora ho 11 anni e voglio solo la pace nel mio paese.

RASIB Io sono Rasib, un chirurgo di Emergency. Sì, sono afghano, e sì sono

RASIB Io sono Rasib, un chirurgo di Emergency. Sì, sono afghano, e sì sono bravo nel mio lavoro. La mia carriera come chirurgo di Emergency è incominciato 16 anni fa, quando ‘’l’Enduring Freedom’’ sancì l’inizio della guerra da parte degli anglo-americani contro i colpevoli dell’attentato dell’ 11 settembre deciso da Osama Bin Laden. La guerra purtroppo persiste ancora oggi a causa della resistenza ai talebani, ed è un enorme dispiacere vedere il mio popolo in guerra da più di vent’anni. E’ per questo che decisi di unirmi ad Emergency ed aiutare le vittime innocenti di questa crudeltà. Ho avuto il piacere di incontrare Gino Strada proprio il giorno in cui operai una bambina di 10 anni, Sheneeza, che aveva perso una mano a causa di una mina antiuomo fatta a posta per colpire i bambini. Ci trovammo entrambi d’accordo sul fatto che la vera mostruosità di questa guerra è il voler colpire i bambini, che appunto sono le maggiori vittime. Bambine come Sheneeza non restanoo ferite solo fisicamente, ma anche mentalmente; abbiamo dovuto affiancarle no dei migliori psicologi della struttura. Spero che tutto ciò finisca.

HAMIDI Ciao sono Hamidi e ho 7 anni. Un mese fa sono arrivato in

HAMIDI Ciao sono Hamidi e ho 7 anni. Un mese fa sono arrivato in Italia con un barcone. Eravamo più di 500 e tutti ammucchiati io mi trovavo in un angolino del barcone in cui le corde sfregavano contro la mia pelle creandomi delle enormi piaghe, che ancora oggi i dottori dicono che mi andranno via presto, ma io non voglio che vadano via perché mi ricordano la mia famiglia che ho lasciato a casa. Mi mancano tanto, ma il papà mi disse che li non avrei avuto un futuro. Eppure mi ero quasi abituato alle esplosioni che avvenivano giornalmente vicino casa mia. Qui, invece, è tutto molto diverso: quando sono arrivato mi hanno portato in una grande macchina rossa, che non avevo mai visto e che al suo interno non aveva dei sedili ma tanti lettini dove mi hanno fatto stendere e mi hanno fasciato. Ho incontrato uno psicologo, così lo chiamano, che mi sta aiutando ad ambientarmi. Alessio, che io chiamo Ale, ogni giorno mi dice che la guerra è una brutta cosa e che io sono fortunato ad essere arrivato in un paese in pace. Mi ha anche fatto incontrare Pietro Parrino che mi ha abbracciato e mi ha comprato un gelato, la cosa più buona che abbia mai mangiato. Ora vado da Ale! Ciao ciao

DALILA Ciao sono Dalila e ho 8 anni. Un po’ di tempo fa stavo

DALILA Ciao sono Dalila e ho 8 anni. Un po’ di tempo fa stavo andando a prendere un pezzo di pane al mercato e poi, all’improvviso, Ho sentito un rumore sotto al piede e tutti hanno iniziato ad urlare. Non mi sono accorta di nulla. Mi hanno detto che mi sono risvegliata dopo quattro giorni e i miei genitori erano davvero preoccupati! Mi sono subito accorta che qualcosa non andava: non avevo una gamba! Mi feci prendere dal panico e scoppiai a piangere, ma subito, si fece avanti un dottore: Manu. Mi disse che mi aveva operata lui e che ero bella lo stesso, poi si mise un naso rosso e mi fece davvero ridere tanto. Mi ha aiutata tanto e ora so anche leggere! Mamma e papà mi hanno detto che è colpa della guerra, che non finirà mai, che moriremo tutti, ma io non credo a ciò, penso che noi uomini ce la faremo un giorno a convivere in Pace. Manu dice che sono molto matura e che mi farà tornare a camminare, non vedo l’ora! Ciao, vado a fare una gara con le mie amiche! Ciao!

MANU Ciao, sono Manu sono un chirurgo di Emergency. Lavoro per questa associazione da

MANU Ciao, sono Manu sono un chirurgo di Emergency. Lavoro per questa associazione da tre anni e mi trovo davvero bene. Questo ospedale in Sudan è un vero miracolo. La guerra qui è dura e non sono sicuro che finirà molto presto. Le persone muoiono ogni giorno e in particolare i bambini, non solo per la guerra, ma anche per la povertà. Ho perso una figlia a causa della guerra e quando qualche mese fa è arrivata qui una bambina, Dalila, che aveva perso una gamba , mi sono ricordato. Dalila aveva 8 anni e a causa di una mina antiuomo si trova su una sedia a rotelle, ma sto lavorando da un po’ di tempo per una protesi. Il petrolio è da sempre una risorsa così preziosa da rendere noi uomini bestie senza cuore. Noi medici di Emergency cerchiamo di alleviare il dolore di queste persone distrutte e segnate.

PAPPAGALLI VERDI Il Pappagallo verde è il soprannome delle submunizioni o bombe a grappolo

PAPPAGALLI VERDI Il Pappagallo verde è il soprannome delle submunizioni o bombe a grappolo antiuomo sovietiche sono seminate dagli elicotteri o da granate e razzi di artiglieria. Il nome dell'ordigno viene dalla forma piatta ma asimmetrica aerodinamica, che ne stabilizza e ne rallenta la caduta, permettendone lo spargimento su di un ampio territorio, secondo la quota e la velocità della semina o dispersione. L'esplosivo è liquido ed è allocato nell'aletta bombata e morbida, in collegamento con l'accenditore posto nella zona centrale, di tipo idraulico a somma di pressione. L'ordigno ha mietuto vittime soprattutto tra i bambini, attratti dalla forma insolita. In Italia, grande sensibilità sull'argomento è stata creata dal libro di Gino Strada, Pappagalli verdi. Allo scopo di proibire la produzione e l'uso di mine antiuomo, molti paesi ONU hanno sottoscritto il Trattato di Ottawa del 1997, il cui obiettivo è l'eliminazione definitiva di tali dispositivi.

RICERCA FATTA DA: Palumbo Matilde Cortopassi Massimo Cambrini Marcella Forassiepi Alessio Errica Lorenzo Cami

RICERCA FATTA DA: Palumbo Matilde Cortopassi Massimo Cambrini Marcella Forassiepi Alessio Errica Lorenzo Cami Leonardo