A cura di Caritas Diocesana di Roma Area

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A cura di: Caritas Diocesana di Roma Area Pace e Mondialità Campagna di solidarietà

A cura di: Caritas Diocesana di Roma Area Pace e Mondialità Campagna di solidarietà internazionale

Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete

Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere. Mt 25, 35 «…l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo…» (Dichiarazione Universale dei diritti umani, 1948) La libertà dal bisogno è ancora un’aspirazione. Il soddisfacimento del bisogno basilare di ogni individuo, mangiare e bere, non è un diritto per oltre 700 milioni di persone.

Per la riflessione: Secondo il comitato delle Nazioni Unite per i Diritti Economici, Sociali

Per la riflessione: Secondo il comitato delle Nazioni Unite per i Diritti Economici, Sociali e Culturali, il contenuto fondamentale del diritto al cibo adeguato implica la disponibilità di cibo in quantità e qualità sufficiente a soddisfare i bisogni di ogni individuo, libero da sostanze tossiche, e accettabile in ogni contesto culturale dato, e la possibilità di accedere a tale cibo in modalità che siano sostenibili e non interferiscano con il godimento di altri diritti umani. Secondo l’ Organizzazione Mondiale della Sanità, si parla di “accesso sostenibile all’acqua potabile” quando la fonte d’acqua è distante meno di 1 chilometro dal luogo in cui viene utilizzata e quando permetta l’utilizzo giornaliero sicuro di almeno 20 litri per ogni persona di ogni nucleo famigliare; e si definisce “acqua potabile” l’acqua utilizzata per uso domestico, per bere, cucinare e per l’igiene personale.

Da Papa Francesco, Laudato sì, 2015 30. Mentre la qualità dell’acqua disponibile peggiora costantemente,

Da Papa Francesco, Laudato sì, 2015 30. Mentre la qualità dell’acqua disponibile peggiora costantemente, in alcuni luoghi avanza la tendenza a privatizzare questa risorsa scarsa, trasformata in merce soggetta alle leggi del mercato. In realtà, l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani. Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità. Questo debito si salda in parte con maggiori contributi economici per fornire acqua pulita e servizi di depurazione tra le popolazioni più povere. Però si riscontra uno spreco di acqua non solo nei Paesi sviluppati, ma anche in quelli in via di sviluppo che possiedono grandi riserve. Ciò evidenzia che il problema dell’acqua è in parte una questione educativa e culturale, perché non vi è consapevolezza della gravità di tali comportamenti in un contesto di grande iniquità.

211. Tuttavia, questa educazione, chiamata a creare una “cittadinanza ecologica”, a volte si limita

211. Tuttavia, questa educazione, chiamata a creare una “cittadinanza ecologica”, a volte si limita a informare e non riesce a far maturare delle abitudini. L’esistenza di leggi e norme non è sufficiente a lungo termine per limitare i cattivi comportamenti, anche quando esista un valido controllo. Affinché la norma giuridica produca effetti rilevanti e duraturi è necessario che la maggior parte dei membri della società l’abbia accettata a partire da motivazioni adeguate, e reagisca secondo una trasformazione personale. Solamente partendo dal coltivare solide virtù è possibile la donazione di sé in un impegno ecologico. Se una persona, benché le proprie condizioni economiche le permettano di consumare e spendere di più, abitualmente si copre un po’ invece di accendere il riscaldamento, ciò suppone che abbia acquisito convinzioni e modi di sentire favorevoli alla cura dell’ambiente. È molto nobile assumere il compito di avere cura del creato con piccole azioni quotidiane, ed è meraviglioso che l’educazione sia capace di motivarle fino a dar forma ad uno stile di vita. L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via. Tutto ciò fa parte di una creatività generosa e dignitosa, che mostra il meglio dell’essere umano. Riutilizzare qualcosa invece di disfarsene rapidamente, partendo da motivazioni profonde, può essere un atto di amore che esprime la nostra dignità.

Lo stato dell’acqua e della insicurezza alimentare • A livello globale, a fronte di

Lo stato dell’acqua e della insicurezza alimentare • A livello globale, a fronte di una popolazione di oltre 7 miliardi di persone, produciamo cibo per 12 miliardi di persone, eppure 795 milioni di persone soffrono ancora la fame. • Le ultime stime della FAO indicano che la riduzione globale della fame continua: si stima che circa 795 milioni di persone tra il 2014 ed il 2016 sono cronicamente denutrite, 167 milioni in meno della scorsa decade. 780 milioni vive nei paesi “in via di sviluppo”. • Nonostante i progressi, persistono marcate differenze tra le varie regioni. • Nell’Asia del Sud e nell’Africa Sub-Sahariana i progressi sono molto lenti. Nonostante alcuni stati abbiano raggiunto alcuni obiettivi di sviluppo, circa una persona su quattro è denutrita. • L’Asia, la regione più popolosa del mondo, ha ancora il numero più alto di persone denutrite. (“The state of food insecurity 2015” FAO, IFAD, WFP)

Dal 1990 ben oltre 2 miliardi di persone hanno ottenuto l’accesso alle risorse “bonificate”

Dal 1990 ben oltre 2 miliardi di persone hanno ottenuto l’accesso alle risorse “bonificate” di acqua potabile. Oltre la metà della popolazione mondiale, circa 4 miliardi di persone, ora può godere del più alto livello di accesso all’acqua: una tubatura di acqua direttamente in casa. E questa è una buona notizia, ma rimane ancora molto da fare. 663 milioni di persone ancora non hanno accesso a risorse bonificate di acqua potabile 2, 4 miliardi di persone non possono usufruire di servizi igienico-sanitari. (“Progress on Sanitation and Drinking Water” 2015, WHO/UNICEF)

ACQUA E CONSUMO • • Solo una piccola parte dell’acqua presente sul pianeta è

ACQUA E CONSUMO • • Solo una piccola parte dell’acqua presente sul pianeta è dolce. I due terzi di questa sono congelati 1% Acqua usata per coltivare i campi, raffreddare le centrali elettriche e rifornire le nostre abitazioni 2% Neve e Ghiaccio 97% Acqua Salata Entro il 2025 1 miliardo e 800 milioni di persone avranno gravi problemi di approvvigionamento idrico Il consumo di acqua pro capite in Italia è il terzo al mondo Per acquistare l’acqua minerale, le famiglie italiane spendono in media 234 euro all’anno Per una doccia si consumano da 20 a 80 litri d’acqua. Tra 100 e 150 se ne vanno quando si fa un bagno, mentre una lavatrice ne consuma 60/90 e una lavastoviglie 18/30. Lo scarico del wc ne impiega dai 6 ai 10 litri

Ogni italiano consuma in media oltre 200 litri di acqua al giorno. Siamo al

Ogni italiano consuma in media oltre 200 litri di acqua al giorno. Siamo al terzo posto nel mondo per consumo medio pro capite. Siamo il secondo Paese al mondo per volume d’acqua dolce utilizzata in tutte le fasi di produzione dei beni di consumo, col primato europeo di 2. 232 metri cubi di acqua dolce l'anno pro capite. Prima di noi, soltanto gli Stati Uniti, con 2. 483 metri cubi di acqua annua a persona. (Eating Planet. Cibo e sostenibilità: costruire il nostro futuro, del Barilla Center for Food & Nutrition, 2016) http: //www. focus. it/ambiente/ecologia/giornatamondiale-dellacqua-limpronta-idrica-italiana Per produrre un kg di manzo sono necessari 15. 500 lt di acqua. Per produrre un Kg di caffè sono necessari 21. 000 lt di acqua. Per una dieta giornaliera a base di carne sono necessari 4000 -5400 lt di acqua. Per una dieta giornaliera vegetariana sono necessari 1500 -2600 lt di acqua. Attualmente l’agricoltura consuma più del 70% dell’acqua del nostro pianeta. L’industria ne consuma il 22% (il 59% nei paesi industrializzati). Secondo l’Unesco tra il 2000 ed il 2050 la domanda globale di acqua aumenterà del 400%.

Consumo acqua in bottiglia Acqua minerale CONSUMI MEDI ANNUALI PERSONA Nel 2006 siamo stati

Consumo acqua in bottiglia Acqua minerale CONSUMI MEDI ANNUALI PERSONA Nel 2006 siamo stati i campioni del mondo dell’acqua in bottiglia con 203 Lt Oggi siamo secondi al mondo dopo il Messico con 192 lt In Italia l'acqua sta in un mare di bottiglie, cioè di rifiuti. Il 77% è in Pet il 22% è in vetro. • Secondo le stime del Consorzio per il recupero della plastica (Corepla), in Italia si usano circa 393 mila tonnellate di bottiglie di plastica per liquidi • Smaltire una bottiglia di plastica costa circa 10 cent € Produrre una bottiglia d’acqua ha questi costi medi: • 8% il tappo 0, 5 cent € • 80, 6% la bottiglia 5, 0 cent € • 11, 3% l'etichetta 0, 7 cent € • 0, 1% l’acqua 0, 0006 cent € • Il resto è guadagno, trasporto e pubblicità • 6 miliardi di bottiglie finiscono in discarica • 300 milioni di € finiscono in pubblicità

Referendum Acqua 12 -13 Giugno 2011 Testo del primo quesito Volete voi che sia

Referendum Acqua 12 -13 Giugno 2011 Testo del primo quesito Volete voi che sia abrogato l'art. 23 -bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 recante «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria» , convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall'art. 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante «Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia» , e dall'art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante «Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea» , convertito, con modificazioni, dalla legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte costituzionale? Il quesito prevede l'abrogazione della norma che consente di affidare la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica solo a soggetti privati scelti a seguito di gara ad evidenza pubblica o a società di diritto pubblico con partecipazione azionaria di privati, consentendo la gestione in house solo ove ricorrano situazioni del tutto eccezionali, che non permettono un efficace ed utile ricorso al mercato

Referendum Acqua 12 -13 Giugno 2011 Testo del secondo quesito Volete voi che sia

Referendum Acqua 12 -13 Giugno 2011 Testo del secondo quesito Volete voi che sia abrogato il comma 1 dell'art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale» , limitatamente alla seguente parte: «dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito» ? Il quesito propone l'abrogazione parziale della norma che stabilisce la determinazione della tariffa per l'erogazione dell'acqua, nella parte in cui prevede che tale importo includa anche la remunerazione del capitale investito dal gestore

Nel 2014, l’ 1% più ricco della popolazione mondiale possedeva il 48% della ricchezza

Nel 2014, l’ 1% più ricco della popolazione mondiale possedeva il 48% della ricchezza globale, lasciando il 52% da spartire tra il restante 99% di individui sul pianeta. La quasi totalità di quel 52% era posseduto da persone che rientravano nel 20% più ricco, lasciando quindi solo il 5, 5% al restante 80% di persone. Se questa tendenza continuerà, con una crescita a favore dell’ 1% più ricco, in soli due anni si determinerà una situazione per cui l’ 1% più ricco possiederà più del totale posseduto dal restante 99% delle persone, con una quota di ricchezza dell’ 1% più ricco che supererà il 50% entro il 2016. (“Grandi diseguaglianze crescono”, rapporto OXFAM, gennaio 2015)

L’anno scorso Oxfam rilevava che l’ 1% più ricco della popolazione deteneva il 48%

L’anno scorso Oxfam rilevava che l’ 1% più ricco della popolazione deteneva il 48% della ricchezza mondiale netta, e che entro il 2016 sarebbe passato a oltre la metà di tutta la ricchezza se i trend fossero rimasti invariati. Ciò è avvenuto con un anno di anticipo! (“Un’economia per l’ 1%”, rapporto OXFAM, gennaio 2016)

Tra il 2010 e il 2014 il volume degli scambi di armi nel mondo

Tra il 2010 e il 2014 il volume degli scambi di armi nel mondo è aumentato del 16 per cento rispetto al periodo tra il 2005 e il 2009. L’Italia è all’ottavo posto della classifica mondiale: esporta il 3 per cento delle armi trasferite nel mondo, ed è al primo posto per il volume di affari nell’esportazione di armi leggere. Le importazioni dall’Africa sono cresciute del 45 per cento dal 2010 al 2014. Nel 2013 le spese militari nel mondo sono state pari a 1. 747 miliardi di dollari. Gli Stati Uniti sono al primo posto (600. 4 mld di dollari) seguiti da Cina, Russia e Arabia Saudita. (SIPRI - Istituto di ricerca per la pace di Stoccolma).

ALIMENTAZIONE: assunzione di sostanze nutritive variabile nel tempo e nello spazio con capacità di

ALIMENTAZIONE: assunzione di sostanze nutritive variabile nel tempo e nello spazio con capacità di scelta per: una maggior salubrità; un minor impatto ambientale; una equa distribuzione delle risorse. ECONOMIA: amministrazione variabile nel tempo e nello spazio di beni e risorse a servizio dell’uomo per il Bene Comune.

La regola delle “ 5 R” 1. Ridurre: per riduzione s’intende, innanzitutto, riduzione dei

La regola delle “ 5 R” 1. Ridurre: per riduzione s’intende, innanzitutto, riduzione dei consumi superflui, ovvero di tutto ciò che effettivamente non ci serve ed è solo suggerito da bisogni superflui. Se selezioniamo i prodotti in base alla qualità, ci rendiamo conto che molti vanno scartati perché dannosi. È infine importantissimo trattare bene gli oggetti affinché possano durare a lungo. La società dei consumi ci ha abituati a buttare via le cose quando sono ancora utilizzabili solo perché non sono più di moda o perché non più all’avanguardia tecnologica. Per ridurre, inoltre, dobbiamo imparare a conservare gli oggetti finché sono ancora funzionanti. 2. Riutilizzare: passa attraverso due atteggiamenti. Da un lato richiede fantasia e inventiva per capire come utilizzare qualcosa per uno scopo diverso da quello originario, dall’altro dobbiamo imparare a ricorrere di più allo scambio e al mercato dell’usato perché quello che non è più utilizzabile per me può essere utilissimo per qualcun altro. I nostri nonni usavano e riusavano le cose finché potevano svolgere la loro funzione e quando si rompevano, le riparavano. 3. Riparare: oggi non è facile riparare perché gli oggetti vengono costruiti per essere sostituiti. Proprio per questo dobbiamo sforzarci di scegliere quei prodotti che possono essere riparati e, qualora si rompano, ripararli o farli riparare.

4. Riciclare: nella nostra società quando un oggetto non è più riparabile, diventa inesorabilmente

4. Riciclare: nella nostra società quando un oggetto non è più riparabile, diventa inesorabilmente rifiuto, ma con adeguati accorgimenti, può tornare a vivere in nuovi prodotti. Il segreto si chiama riciclaggio. La consapevolezza di vivere in un mondo dalle risorse limitate ci deve spronare a essere sempre più efficienti. L’efficienza vera è quella che ottiene il massimo servizio con il minore impiego di risorse e produzione di rifiuti. 5. Rallentare: nella vita di ogni giorno il cambiamento passa attraverso piccole scelte come quella di utilizzare meno auto e più bicicletta, meno mezzo privato e più mezzo pubblico, meno carne e più legumi, meno prodotti globalizzati e più prodotti locali, meno merendine confezionate e più panini fatti in casa, meno cibi surgelati e più prodotti di stagione, meno acqua imbottigliata e più acqua del rubinetto, meno cibi precotti e più tempo in cucina, meno recipienti a perdere e più prodotti alla spina, meno pasti ingrassanti e più correttezza alimentare. Piccole scelte possibili e salutari non solo per il corpo e lo spirito ma anche per il portafogli perché il passaggio dal consumismo alla sobrietà fa pure risparmiare.

A Pace e Acqua! Diritto all’acqua, diritto alla vita. . proponendo attività di sensibilizzazione,

A Pace e Acqua! Diritto all’acqua, diritto alla vita. . proponendo attività di sensibilizzazione, informazione e formazione sul territorio della Diocesi di Roma: • Incontri nelle scuole e presso associazioni, parrocchie, ecc. • l’Agenda 2017 «Custodire la Terra» • Il “Natale Solidale in Libreria”, dal 7 al 24 dicembre 2016 • Festa per la Pace il 19 febbraio 2017

La costruzione di un pozzo in Giordania La regione di Madaba è ormai in

La costruzione di un pozzo in Giordania La regione di Madaba è ormai in una situazione di crisi idrica quasi cronica a causa del forte aumento della popolazione, dovuto in parte alla naturale crescita ed in parte all’accoglienza di molte persone fra le più povere in fuga dai vicini territori in guerra di Iraq e Siria. Caritas Giordania, in collaborazione con la Chiesa cattolica del Governatorato di Madaba, ha allestito un campo per ospitare i rifugiati iracheni nell’area di Hanina. Qui si trovano 35 containers adibiti ad abitazione, che ospitano 107 famiglie. L’acqua non è più sufficiente per tutti ed il suo prezzo è aumentato, tanto da non esser più alla portata di tutti, soprattutto delle persone più povere.

 • • • • • Bibliografia Associazione societàINformazione, Rapporto diritti globali, il nuovo

• • • • • Bibliografia Associazione societàINformazione, Rapporto diritti globali, il nuovo disordine mondiale 2015, Ediesse, Roma, 2015 Baranes A. , Il grande gioco della fame, Altreconomia, 2011 Becchetti L. , Il denaro fa la felicità? , Ed Laterza, Roma/Bari, 2007 Becchetti L. , La felicità sostenibile. Economia della responsabilità sociale, Donzelli, Roma, 2005 Biggeri U. , Tagliavini G. , Manuale di finanza popolare, e‐book Caritas Italiana, Cibo di guerra, il mulino, 2015 Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Guida al consumo critico. Nuova Edizione, EMI, Bologna, 2008 Gesualdi F. , Manuale per un consumo responsabile: dal boicottaggio al commercio equo e solidale, Feltrinelli, Milano, 2003 Gesualdi F. , Sobrietà: dallo spreco di pochi ai diritti per tutti, Feltrinelli, Milano, 2005 Ferracin L. , Gioda P. , Loos S. , Giochi di simulazione per l’educazione allo sviluppo, Elledici, 1990 Lanza A. , Lo sviluppo sostenibile, Il Mulino, Bologna, 2000 Lembo R. , Fatti d’acqua, contratto mondiale dell’acqua, 2007 Mastrojeni. G, L’Arca di Noe, Chiarelettere, Milano, 2014 Mercalli L. , Prepariamoci, Chiarelettere Padova, 2013 Pallante M. , La decrescita felice, Feltrinelli, Milano, 2011 Sen Amartya K. , La ricchezza della ragione, Il Mulino, Bologna, 1991 Zamagni S. , L’economia del bene comune, Città Nuova, Roma, 2007 Bettini L. , L' acqua intelligente. Una gestione sostenibile ed economica è possibile. Edizioni Ambiente, 2015 Marino M. , Pratesi C. A. , Il cibo perfetto. Aziende, consumatori e impatto ambientale del cibo, Edizioni Ambiente, 2015 Shiva V. , Chi nutrirà il mondo? Manifesto per il cibo del terzo millennio, Feltrinelli, 2015

 • • • • • • Sitografia www. contrattoacqua. it – sito della

• • • • • • Sitografia www. contrattoacqua. it – sito della campagna per il Contratto Mondiale dell’Acqua www. unwater. org/worldwaterday - sito della Giornata Mondiale dell’Acqua – 22 Marzo di ogni anno www. cibopertutti. it – sito della Campagna Cibo Per Tutti di Caritas Internationalis www. fao. org – sito internet della FAO (Food and Agriculture Organization) - www. fao. org/nr/water/ FAO WATER it. wfp. org/storie/dieci-cose-fondamentali-da-sapere-sulla-fame - it. wfp. org/la-fame/statistiche - it. wfp. org/storie/miti-dasfatare-sulla-fame-nel-mondo – storie e statistiche dal WFP – World Food Programme www. wired. it/attualita/2016/03/22/giornata-acqua-bufale/ www. lastampa. it/2016/02/05/scienza/ambiente/focus/oggi-la-giornata-contro-lo-spreco-alimentare-ma-noi-italianigettiamo-ogni-settimana-euro-di-cibo-Eq. XAkt. Z 8 Skmh. Dq 3 VIkfgv. K/pagina. html www. repubblica. it/economia/rapporti/osserva-italia/conad/2015/08/06/news/11_acqua_minerale-120515907/ www. lastminutemarket. it/media_news/waste-watcher - Osservatorio permanente sugli sprechi alimentari www. altreconomia. it – Sito della rivista mensile Altreconomia www. cnms. it Sito del Centro Nuovi Modelli di Sviluppo www. banchearmate. it – Campagna di pressione alle banche legate al commercio internazionale delle armi www. sbilanciamoci. info – Strumento di comunicazione legato alla campagna Sbilanciamoci! www. valori. it – sito del mensile di economia sociale e finanza etica www. nonconimieisoldi. org – Ci hanno spiegato i motivi della crisi, ci hanno detto che è colpa della speculazione, ci hanno imposto sacrifici. Quello che non ci hanno raccontato è il grande gioco della finanza e con quali soldi si alimenta www. finansol. it – Sito per la promozione della finanza solidale (con mappa delle realtà di finanza alternativa in Italia) www. bilancidigiustizia. it – Bilanci di giustizia, campagna dei Beati i costruttori di pace www. vita. it – Sito di Vita, settimanale del non profit www. nexteconomia. org – Nuova economia per tutti www. alimenterre. org – Piattaforma online di risorse per la sensibilizzazione al diritto al cibo legata al CFSI, associazione francese di 24 organizzazioni del mondo della cooperazione e della solidarietà internazionale www. zeri. org sito di Zero Emissions Research and Initiatives di Gunter Paoli, sostenitore della Blue Economy www. focus. it/ambiente/ecologia/acqua-e-sostenibilita-quante-ne-sai? Quiz sull’acqua di FOCUS www. corriere. it/esteri/15_marzo_09/expo-inchiesta-guerra-acqua-f 21 b 9 c 22 -c 66 d-11 e 4 -80 fc-ae 05 ebe 65 fb 1. shtml worldwater. org/water-conflict guerra e conflitti www. newclimateforpeace. org www. greencrossitalia. it/ita/acqua/wfp_it_index. htm sito di WATER FOR PEACE www. unesco-ihe. org