UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA Corso

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA” Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA” Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche “PERCHE’ KNOWLES? ” Docente : Prof. ssa Paola Anzilotti Studenti: Marsala Emilia Tavano Daniela Campeti Fabrizio Buono Anna La Forgia Raffaella Mangione Ilaria A. A. 2007/2008

Paradigmi nell’apprendimento dell’Operatore Sanitario Vecchio paradigma Nuovo paradigma Basato sulle conoscenze Basato sui problemi

Paradigmi nell’apprendimento dell’Operatore Sanitario Vecchio paradigma Nuovo paradigma Basato sulle conoscenze Basato sui problemi Sapere cosa è necessario conoscere Sapere cosa non si conosce Ruolo preminente dell’intuito Definire i problemi; ricercare, valutare criticamente ed utilizzare le migliori evidenze scientifiche, per risolverli Fare tesoro della saggezza ricevuta Capacità di mettere in discussione la saggezza ricevuta L’apprendimento risulta completo alla fine È necessario il lifelong-learning del training formale E’ sufficiente ritenere una quantità limitata Esiste sempre la necessità di acquisire di conoscenze nuove conoscenze Apprendimento dominato dall’esperienza È’ necessario integrare l’esperienza con le evidenze della ricerca

L’aggiornamento, in quanto questo è un dovere richiamato dal Codice Deontologico dell’infermiere del 1999

L’aggiornamento, in quanto questo è un dovere richiamato dal Codice Deontologico dell’infermiere del 1999 che, nella parte delle norme generali, dichiara: “L’infermiere aggiorna le proprie conoscenze attraverso la formazione permanente, la riflessione critica l’esperienza e la ricerca al fine di migliorare la sua competenza. L’infermiere fonda il suo operato su conoscenze validate e aggiornate, così da garantire alla persona, le cure e l’assistenza più efficaci”.

Definizione biologica Diventiamo adulti biologicamente quando raggiungiamo l’età della riproduzione che alla nostra latitudine

Definizione biologica Diventiamo adulti biologicamente quando raggiungiamo l’età della riproduzione che alla nostra latitudine si situa nella prima adolescenza Definizione legale Diventiamo adulti legalmente quando raggiungiamo l’età in cui la legge ci dice che possiamo votare, prendere la patente, sposarci senza consenso e cosı via. Knowles: Definizione di “adulto” Definizione psicologica Diventiamo adulti psicologicamente quando arriviamo ad un concetto di noi stessi come persone autonome e responsabili della nostra vita. Dal punto di vista dell’apprendimento la definizione psicologia e la più importante. Definizione sociale Diventiamo adulti socialmente quando iniziamo ad assumere un ruolo adulto, come quelli di lavoratore a tempo pieno, coniuge, cittadino con diritti di voto e simili.

Il bisogno di conoscere Gli adulti sentono l’esigenza di sapere perché occorra apprendere qualcosa

Il bisogno di conoscere Gli adulti sentono l’esigenza di sapere perché occorra apprendere qualcosa Motivazione Benché gli adulti rispondano ad alcuni moventi esterni ( lavoro migliore, promozioni, premi), le motivazioni più potenti sono le motivazioni interne (il desiderio di una migliore posizione nel lavoro, autostima, la qualità della vita etc. ) ANDRAGOGIA L’arte e la scienza di aiutare gli adulti ad apprendere (M. Knowles). Questo modello ha lo scopo di facilitare ed arricchire il processo di maturità e di autonomia individuale. Mette al centro i discenti ed i loro bisogni, sostituendo la figura autoritaria del docente con quella autorevole del formatore quale agevolatore dell’apprendimento Orientamento verso l’apprendimento In contrasto con l’orientamento centrato sulle materie caratteristico dei bambini e dei giovani (almeno a scuola), l’orientamento all’apprendimento degli adulti e centrato sulla vita reale. Il concetto di sé del discente Gli adulti hanno un concetto di sé come persone responsabili delle loro decisioni, della loro vita Il ruolo dell’ esperienza del discente Gli adulti entrano in una attività di formazione con un’ esperienza che e maggiore di quella dei giovani, ma anche di diversa qualità Disponibilità ad apprendere Gli adulti sono disponibili ad apprendere ciò che hanno bisogno di sapere e di saper fare per far fronte efficacemente alle situazioni della loro vita reale

DIFFERENZE TRA PEDAGOGIA E ANDRAGOGIA PEDAGOGIA ANDRAGOGIA Il Bisogno di apprendere L’apprendimento prescinde dall’interesse

DIFFERENZE TRA PEDAGOGIA E ANDRAGOGIA PEDAGOGIA ANDRAGOGIA Il Bisogno di apprendere L’apprendimento prescinde dall’interesse Motivazione ad apprendere davanti a bisogni reali Il concetto di sé Dipendenza Autonomia Esperienza Di poco valore I discenti costituiscono una risorsa per l’apprendimento Disponibilità Sviluppo biologico, valore sociale Compiti evolutivi nei ruoli sociali Prospettiva temporale Applicazione posticipata Applicazione immediata Orientamento all’apprendimento Centrato sulle materie Centrato sui problemi

Di qui egli deriva quelli che chiama i tredici principi di insegnamento agli adulti:

Di qui egli deriva quelli che chiama i tredici principi di insegnamento agli adulti: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. È necessario che gli allievi conoscano e sottoscrivano le finalità del corso. Gli allievi dovrebbero essere in condizione di voler imparare. Nella situazione di apprendimento il clima dovrebbe essere amichevole e informale. Le condizioni fisiche dovrebbero essere favorevoli. Gli allievi dovrebbero partecipare attivamente e accettare di assumersi una parte della responsabilità del processo di apprendimento. L'apprendimento dovrebbe essere in relazione con e utilizzare le esperienze degli allievi L'insegnante dovrebbe conoscere la materia insegnata. L'insegnante dovrebbe essere entusiasta della sua materia e del fatto di insegnarla. Gli allievi dovrebbero essere in grado di apprendere secondo il proprio ritmo. Ogni allievo dovrebbe essere consapevole dei propri progressi e in condizione di provare un senso di realizzazione. I metodi di istruzione dovrebbero essere variati. L'insegnante dovrebbe provare una sensazione di crescita. L’insegnante dovrebbe possedere un programma flessibile per il corso.

Assicurare un clima favorevole all’apprendimento: relativamente all’ambiente fisico, all’accessibilità delle risorse materiali ed umane

Assicurare un clima favorevole all’apprendimento: relativamente all’ambiente fisico, all’accessibilità delle risorse materiali ed umane e al clima umano e interpersonale. Valutare il programma: i soggetti in formazione riesaminano modelli di competenze. Creare un meccanismo per la progettazione comune: un aspetto che differenzia la scuola pedagogica “insegnare” da quella andragogica “facilitare l’apprendimento” è il ruolo del discente nella pianificazione. Step fondamentali del modello andragogico Mettere in atto il programma: gestire le attività di apprendimento. Diagnosticare i bisogni di apprendimento: elaborando un modello del comportamento, della performance o delle competenze desiderate. Progettare un modello di esperienza di apprendimento: in cui gli individui potrebbero usare l’intera gamma di risorse umane e materiali in maniera autonoma.

ELEMENTI DEL PROGETTO PEDAGOGIA ANDRAGOGIA Clima Orientamento verso l’autorità. Formale. Competitivo. Reciprocità. Rispetto. Collaborazione

ELEMENTI DEL PROGETTO PEDAGOGIA ANDRAGOGIA Clima Orientamento verso l’autorità. Formale. Competitivo. Reciprocità. Rispetto. Collaborazione informale. Pianificazione Da parte del docente. Meccanismo di pianificazione comune. Diagnosi dei bisogni Da parte del docente. Auto-Diagnosi reciproca. Formulazione degli obiettivi Da parte del docente. Negoziazione comune. Progetto Logica delle materie. Unità di contenuto. Sequenze, secondo le disponibilità ad apprendere. Unità di problemi. Attività Tecniche di trasmissione dei contenuti. Tecniche, basate sull’esperienza e la ricerca. Valutazione Da parte del docente. Re-Diagnosi comune dei bisogni. Valutazione comune del programma.

In conclusione

In conclusione

“Io non credo che qualcuno abbia mai insegnato qualcosa a qualcun altro. Contesto l'efficacia

“Io non credo che qualcuno abbia mai insegnato qualcosa a qualcun altro. Contesto l'efficacia dell'insegnamento. L'unica cosa che so è che chi vuole imparare impara. Un insegnante, al massimo, è uno che facilita le cose, imbandisce la mensa, mostra agli altri che è eccitante e meravigliosa, e li invita a mangiare…" Carl Rogers

"Gli insegnanti ideali sono quelli che si offrono come ponti verso la conoscenza e

"Gli insegnanti ideali sono quelli che si offrono come ponti verso la conoscenza e invitano i loro studenti a servirsi di loro per compiere la traversata; poi, a traversata compiuta, si ritirano soddisfatti, incoraggiandoli a fabbricarsi da soli ponti nuovi. " Nikos Kazantzakis

In conclusione, ognuno di noi, è portatore di SAPERE e, questo è tanto vero,

In conclusione, ognuno di noi, è portatore di SAPERE e, questo è tanto vero, quanto più si acquisisce la consapevolezza che il SAPERE è tale, nel momento in cui viene condiviso.