Sociologia del Mercato del lavoro Docente Dott ssa

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Sociologia del Mercato del lavoro Docente: Dott. ssa Maria Concetta Ambra Email: mariaconcetta. ambra@uniroma

Sociologia del Mercato del lavoro Docente: Dott. ssa Maria Concetta Ambra Email: mariaconcetta. ambra@uniroma 1. it

Il doppio lavoro • Se le posizioni lavorative precarie, stagionali e occasionai non sono

Il doppio lavoro • Se le posizioni lavorative precarie, stagionali e occasionai non sono tutte «nere» così il lavoro «in nero» non è necessariamente svolto da lavoratori privi di tutele previdenziali Come si spiega? • Molte attività irregolari sono svolte da lavoratori che hanno una occupazione principale (da cui traggono le tutele sociali e previdenziali) • Su 100 occupazioni irregolari 40 sono svolte da doppiolavoristi

Doppio lavoro e attività plurime • Attività plurime: lavoratori che svolgono più attività precarie

Doppio lavoro e attività plurime • Attività plurime: lavoratori che svolgono più attività precarie e marginali in rapida successione nell’arco di una settimana o di un mese, si tratta di spezzoni lavorativi • L’arte di arrangiarsi con mille mestieri diffusa tra gli strati popolari nel meridione (Reyneri) E’ ancora così oggi? • Doppiolavoristi: svolgono una attività principale a tempo pieno e una secondaria «integrativa» Integrativa di che? Solo di reddito? Quali sono i vantaggi della doppia collocazione?

Il Doppio lavoro in agricoltura • L’Agricoltura è il regno dei doppiolavoristi • stime

Il Doppio lavoro in agricoltura • L’Agricoltura è il regno dei doppiolavoristi • stime ISTAT 1980 oltre 6 milioni di occupati con una seconda attività, di cui quasi due terzi in agricoltura • Tendenze 1992 -2002: lavoro irregolare nel settore agricolo • diminuiscono gli italiani che lo svolgono come prima e unica attività • crescono invece gli italiani (ma anche gli stranieri) che svolgono tale attività in modo irregolare e come seconda attività

Doppio lavoro tipicamente maschile? Il doppio lavoro extra agricolo: • Tipicamente maschile (qual è

Doppio lavoro tipicamente maschile? Il doppio lavoro extra agricolo: • Tipicamente maschile (qual è il doppio lavoro delle donne? ) • quasi totalmente indipendente (percentuali elevate nel settore delle costruzioni e basse nell’industria) • cresce nei servizi: alberghi e ristoranti, commercio e nei servizi sociali e personali • Quali fattori influiscono sulla diffusione del doppio lavoro? • A) disponibilità di tempo • B) assenza di vincoli legati alla presenza sul luogo di lavoro • C) minore densità del tempo di lavoro (energie psico-fisiche) • D) maggiore libertà nella organizzazione del lavoro

Lavorare meno lavorare tutti? • La nuova questione della destrutturazione e ristrutturazione dei tempi

Lavorare meno lavorare tutti? • La nuova questione della destrutturazione e ristrutturazione dei tempi di lavoro • La questione della riduzione dei tempi di lavoro per una migliore redistribuzione delle occasioni di lavoro • La riduzione dell’orario di lavoro favorisce il doppio lavoro? • La percentuale di pluri-occupati cresce al crescere del livello di autonomia del lavoratore nel determinare il proprio orario di lavoro • Ridurre il doppio lavoro crea nuova occupazione?

Tiene ancora l’occupazione dei capifamiglia? • Il tradizionale assetto familistico dell’occupazione in Italia: minore

Tiene ancora l’occupazione dei capifamiglia? • Il tradizionale assetto familistico dell’occupazione in Italia: minore esposizione al rischio disoccupazione dei capifamiglia maschi v. Olanda e Germania: minore differenza tra tassi di disoccupazione dei capifamiglia (sia maschi sia femmine) e quello di altri componenti (coniuge e figli) v. Francia: capifamiglia maschi meno esposti al rischio disoccupazione rispetto agli altri membri famiglia v. Spagna e Italia: il vantaggio relativo dei capifamiglia è davvero enorme

Effetto della crisi su occupazione capifamiglia • Da notare che i dati sui tassi

Effetto della crisi su occupazione capifamiglia • Da notare che i dati sui tassi di occupazione (20 -64 anni) per posizione nella famiglia e sesso nei 5 paesi europei esaminati sono relativi al 2009 (Reyneri, Pintaldi, 2013, p. 32). • Periodo osservazione: 2008 -2012 • In Italia la crisi sembra aver colpito meno i capifamiglia (compresi i single) rispetto ai figli e agli altri componenti del nucleo familiare

Effetto della crisi su occupazione capifamiglia • La crisi non ha sconvolto assetto familistico

Effetto della crisi su occupazione capifamiglia • La crisi non ha sconvolto assetto familistico del mercato del lavoro italiano. Famiglia come ammortizzatore sociale • Distinguere famiglie: a) Monoreddito (breadwinner) b) Doppio-reddito (dual earner) c) Un reddito e mezzo (one earner and a half) • La crisi ha accelerato processo di progressiva diffusione delle famiglie a serio rischio esclusione sociale Ma quali famiglie?

Le famiglie a rischio esclusione sociale • Le famiglie più a rischio : •

Le famiglie a rischio esclusione sociale • Le famiglie più a rischio : • non è quella classica (coppia, con o senza figli) ma: • Famiglia mono-nucleare (un solo componente) • Single • Casalinga vedova (con pensione di reversibilità del marito) • Pensionato/a vedovo/a • Famiglia mono-genitoriale (un solo genitore e figlio) in particolare le madri sole (single mother). • Altre famiglie a rischio?

La rottura del modello familistico nel mezzogiorno? • La crisi economica ha colpito più

La rottura del modello familistico nel mezzogiorno? • La crisi economica ha colpito più duramente il mezzogiorno, in particolare i maschi • Nel mezzogiorno durante gli anni duemila • processo di progressiva riduzione tasso occupazione capifamiglia maschi • passa dal 75, 3% nel 2004 al 69, 5% nel 2012 • Nelle regioni settentrionali il tasso rimane su livelli superiori all’ 80% anche in piena crisi