Riflessioni bioetiche sul suicidio medicalmente assistito Parere del
«Riflessioni bioetiche sul suicidio medicalmente assistito» Parere del Comitato Nazionale per la Bioetica. Del 18 luglio 2019
Cos’è il Comitato Nazionale per la Bioetica? Il Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB), istituito con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 28 marzo 1990, svolge sia funzioni di consulenza presso il Governo, il Parlamento e le altre istituzioni, sia funzioni di informazione nei confronti dell’opinione pubblica sui problemi etici emergenti con il progredire delle ricerche e delle applicazioni tecnologiche nell’ambito delle scienze della vita e della cura della salute. Tra i compiti istituzionali del Comitato c'è quello di formulare pareri e indicare soluzioni anche ai fini della predisposizione di atti legislativi. I documenti del Comitato offrono un approfondimento tematico e una riflessione sui problemi di natura etica e giuridica che emergono con il progredire delle conoscenze nel campo delle scienze della vita. Fonte: http: //bioetica. governo. it/it/il-comitato/presentazione/
Quali sono le tipologie di documenti del CNB? • I PARERI e le RISPOSTE sono documenti di una certa complessità, che prevedono generalmente un proprio iter. Un primo testo che viene elaborato in forma di bozza nel corso della discussione all’interno di un apposito gruppo di lavoro, viene successivamente portato all’esame della Plenaria, che ne modifica il contenuto, discutendolo e approvandone la stesura finale. • LE MOZIONI sono documenti in genere più concisi che, avendo carattere di urgenza, vengono approvati con maggiore celerità. Fonte: http: //bioetica. governo. it/it/il-comitato/presentazione/
In quale «momento storico» è stato redatto il parere che stiamo per analizzare? Il parere di cui ci occuperemo contiene una riflessione sull’aiuto al suicidio a seguito dell’ordinanza n. 207/2018 della Corte costituzionale, la quale è intervenuta sulla questione, sollevata dalla Corte di Assise di Milano (ordinanza 14 febbraio 2018), in merito al caso di Marco Cappato e alla sospetta illegittimità costituzionale dell’art. 580 del codice penale (ossia la norma che prevede il reato di istigazione e aiuto al suicidio). Dunque, a livello temporale, questo parere si colloca nell’arco di tempo che ha separato l’ordinanza della Corte costituzionale dalla sentenza n. 242 del 2019, con la quale la Corte, visto il silenzio del legislatore che era stato chiamato da questa (nell’ordinanza) ad intervenire per rivedere la formulazione del menzionato reato, si è pronunciata stabilendo i confini della non punibilità dell’aiuto (medico) al suicidio, rilevando, dunque la «parziale incostituzionalità» dell’articolo 580 c. p. In proposito, si rimanda alla parte dedicata alla rassegna sul caso Cappato su questo sito(link).
APPROFONDIMENTI UTILI • L’ordinanza n. 207 del 2018 Testo integrale dell’ordinanza su www. cortecostituzionale. it , al link: https: //www. cortecostituzionale. it/action. Scheda. Pronuncia. do? anno=2018&numero=207 • Sul sito della rivista Diritto Penale Contemporaneo, al link https: //www. penalecontemporaneo. it/d/6357 -il-caso-cappato-lincostituzionalita-differita-e-la-dignita-nell-autodeterminazione-allamorte , è possibile rinvenire una scheda di approfondimento sull’ordinanza
Scopi e contenuti del Parere in esame • La finalità del Parere è quella di svolgere una riflessione sull’aiuto al suicidio • All’interno del Comitato, così come nella società, si sono distinte posizioni ed opinioni diverse tra i membri appartenenti ad esso. La loro analisi consente di evidenziare gli argomenti etici e giuridici a loro sostegno e fornisce utili strumenti per un dibattito costruttivo sul tema.
Come mai il tema dell’aiuto medico al suicidio? • La tematica del suicidio medicalmente assistito è una questione che nasce e si sviluppa nelle società contemporanee tecnologicamente avanzate. Infatti, come si osserva nelle prime righe del Parere: «L’enorme sviluppo delle tecnologie in medicina, per un verso consente di curare pazienti che fino a pochi anni fa non avrebbero avuto alcuna possibilità di sopravvivenza, e per l’altro in alcuni casi porta anche al prolungamento della vita in condizioni precarie e di grandissima sofferenza» .
• «Accanto alle trasformazioni tecnologiche è cambiata anche la sensibilità sociale nei confronti della sofferenza. Anche per queste ragioni il morire suscita oggi un complesso di riflessioni su tematiche etiche, giuridiche, sociali ed economiche. In tale situazione vengono messe in gioco alcune questioni fondamentali come il valore della vita umana, la dignità della persona con i suoi diritti fondamentali (diritto alla libertà, all’uguaglianza, alla salute, ecc. ), i valori della medicina e del ruolo del medico, il valore delle opzioni giuridiche fatte proprie dalle politiche pubbliche» .
Le «tre posizioni» all’interno del Parere 1. «POSIZIONE A» : Alcuni membri del CNB sono contrari alla legittimazione, sia etica che giuridica, del suicidio medicalmente assistito. Essi ritengono che la difesa della vita umana debba essere affermata come un principio essenziale in bioetica. Di conseguenza, secondo tale prospettiva, il compito inderogabile del medico sia l’assoluto rispetto della vita dei pazienti: “agevolare la morte” quindi significa, trasformare in modo inaccettabile il paradigma del “curare e prendersi cura”, alla base della professione e del ruolo del medico.
2. «POSIZIONE B» : Altri membri del CNB sono favorevoli sul piano morale e giuridico alla legalizzazione del suicidio medicalmente assistito sul presupposto che il valore della tutela della vita vada bilanciato con altri beni costituzionalmente rilevanti, quali l’autodeterminazione del paziente e la dignità della persona. Un bilanciamento che deve tenere in particolare conto di condizioni e procedure che siano di reale garanzia per la persona malata e per il medico.
3. POSIZIONE C: Altri ancora sottolineano come non si dia una immediata traducibilità dall’ambito morale a quello giuridico. Inoltre, evidenziano i concreti rischi di un pendio scivoloso a cui condurrebbe, nell’attuale realtà sanitaria italiana, una scelta di depenalizzazione o di legalizzazione del c. d. suicidio medicalmente assistito modellata sulla falsariga di quelle effettuate da alcuni Paesi europei. Fonte: Parere del CNB RIFLESSIONI BIOETICHE SUL SUICIDIO MEDICALMENTE ASSISTITO, del 18 luglio 2019
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