Progetto continuit Scuola dellinfanzia Caruscino Scuola primaria Collodi

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Progetto continuità Scuola dell’infanzia Caruscino Scuola primaria Collodi I. C. «Collodi Marini» - Avezzano

Progetto continuità Scuola dell’infanzia Caruscino Scuola primaria Collodi I. C. «Collodi Marini» - Avezzano (AQ) Classe I B Ins. Pierina Sciarra «Il viaggio del cibo» Il pomodoro

Ciao amici, Cristoforo Colombo, navigatore genovese, un giorno decise di fare una pazzia: navigare

Ciao amici, Cristoforo Colombo, navigatore genovese, un giorno decise di fare una pazzia: navigare sull’ignoto oceano e…. per caso scoprì un nuovo Continente…. . 1492

Con il suo equipaggio e le tre caravelle giunse in America centrale e, tornato

Con il suo equipaggio e le tre caravelle giunse in America centrale e, tornato in Europa, fece conoscere tantissimi nuovi alimenti

Il pomodoro viene dal Messico e dal Perù. Veniva mangiato ogni giorno e lo

Il pomodoro viene dal Messico e dal Perù. Veniva mangiato ogni giorno e lo chiamavano xitomatl (da cui la parola inglese tomato).

L'origine del nome pomodoro è legata al fatto che inizialmente questo frutto era giallo,

L'origine del nome pomodoro è legata al fatto che inizialmente questo frutto era giallo, color oro. Il pomodoro venne chiamato così per la sua forma, simile alla mela (love apple dagli inglesi), pomo d’oro dagli italiani. All’inizio il pomodoro non era come noi lo conosciamo oggi: i frutti delle prime piante arrivate in Europa, coltivate per lo più in Francia, in un clima freddo, rimanevano piccoli e giallognoli. Quando, per caso, venne coltivato in Sicilia, in un clima caldo, il pomodoro maturò e divenne rosso.

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O NCENTRAT E’ SP IDE PO ORT ALE I C TAS PE PER RA SIO RC C H H M PI E P E’ C I FA M RE ON US VI CO EN TIEN LA E E RI E’ UN CO NE I DI SALUTE M VITA I D CO ERALI C I R IN E’ M I L E SA OTTIM L’INA O CONTRO P INDU PETENZA E RIME E’ NTO R DI IN DELLE S F ARTE S DI E RE RIE GE TA SC ST NT AN IV E, T O DI E, UR ET IC O

Come mangi are il pomod oro

Come mangi are il pomod oro

Ode al pomodoro La strada si riempì di pomodori, mezzogiorno, estate, la luce si

Ode al pomodoro La strada si riempì di pomodori, mezzogiorno, estate, la luce si divide in due metà di un pomodoro, scorre per le strade il succo. In dicembre senza pausa il pomodoro, invade le cucine, entra per i pranzi, si siede riposato nelle credenze, tra i bicchieri, le matequilleras le saliera azzurre. Emana una luce propria, maestà benigna. Dobbiamo, purtroppo, assassinarlo: affonda il coltello nella sua polpa vivente, è una rossa viscera, un sole fresco, profondo, inesauribile, riempie le insalate del Cile, si sposa allegramente con la chiara cipolla, e per festeggiare si lascia cadere l’olio, figlio essenziale dell’ulivo, sui suoi emisferi socchiusi, si aggiunge il pepe la sua fragranza, il sale il suo magnetismo: sono le nozze del giorno il prezzemolo issa la bandiera, le patate bollono vigorosamente, l’arrosto colpisce con il suo aroma la porta, è ora! Andiamo! E sopra il tavolo, nel mezzo dell’estate, il pomodoro, astro della terra, stella ricorrente e feconda, ci mostra le sue circonvoluzioni, i suoi canali, l’insigne pienezza e l’abbondanza senza ossa, senza corazza, senza squame né spine, ci offre il dono del suo colore focoso e la totalità della sua freschezza Plabo Neruda