PROGETTO ASL 20182019 OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI CAPODIMONTE Francesco

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PROGETTO ASL 2018/2019: OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI CAPODIMONTE Francesco Sermon

PROGETTO ASL 2018/2019: OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI CAPODIMONTE Francesco Sermon

Presso l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte è stato attivo per molti decenni uno dei più

Presso l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte è stato attivo per molti decenni uno dei più antichi osservatori metereologici d’Italia. Le prime misure risalgono, infatti, alla prima metà del 1800, quando l’area della provincia di Napoli era ancora priva di insediamenti urbanistici significativi, tanto è vero che le colline del Vomero, dei Camaldoli, di Posillipo e la zona di Capodimonte erano profondamente verdi, totalmente divers dalla realtà attuale.

Le ultime misure risalgono, invece, agli anni Cinquanta, epoca nella quale era in corso

Le ultime misure risalgono, invece, agli anni Cinquanta, epoca nella quale era in corso la neo-urbanizzazione, realizzata con edifici caratterizzate da strutture portanti in cemento armato. Per riprendere l’attività di monitoraggio meteo-ambientale (inspiegabilmente interrotta a metà del secolo scorso), nella primavera del 2011 è stata installata presso l’Osservatorio Astronomico una centralina elettronica di rilevamento dei principali parametri metereologici (temperatura, umidità, pressione, pioggia, direzione ed intensità del vento, radiazione solare globale e frazione ultravioletta), oltre ad un sensore di presenza nubi ed un altro ancora di rilevamento scariche elettriche atmosferiche.

Un quadro sensoristico completo, che renderà possibile il confronto tra le serie storiche disponibili

Un quadro sensoristico completo, che renderà possibile il confronto tra le serie storiche disponibili e le nuove acquisizioni, verificando in termini quantitativi e aldilà del controverso fenomeno del Global Climate Change, quanto possa essere rilevante l’impatto dei processi di urbanizzazione sul clima locale. Esistono straordinarie serie di dati storici, riassunti in una splendida pubblicazione, “Il Clima di Napoli-Capodimonte”, di T. Nicolini, datata 1956, nella quale sono riportati i riassunti per l’intervallo temporale che va dal 1866 al 1950.

Il monitoraggio meteo-ambientale che è partito nella primavera del 2011 si avvale anche di

Il monitoraggio meteo-ambientale che è partito nella primavera del 2011 si avvale anche di 2 webcam ad altissima risoluzione che rendono visibili all’utente internauta, in temp reale, le condizioni metereologiche sui settori a Sud e a Est della città partenopea (golfo di Napoli ed area vesuviana, rispettivamente). Nel sistema di monitoraggio è stato inserito un misuratore di polvere sottili PM 10.

Tale scelta è stata dettata dalla consapevolezza che l’inquinamento atmosferico da polveri sottili è

Tale scelta è stata dettata dalla consapevolezza che l’inquinamento atmosferico da polveri sottili è una delle problematiche ambientali di maggior rilievo nell’area metropolitana di Napoli. La contemporanea presenza della sensoristica meteorologica di quella di misura del PM 10, consentirà di poter ulteriormente approfondire lo studio delle forme e dei livelli d correlazione tra l’andamento meteorologico e quello delle concentrazioni in atmosfera dei diversi inquinanti.

Visione di SATURNO con l’utilizzo di un telescopio, presso il Convitto “Vittorio Emanuele II”

Visione di SATURNO con l’utilizzo di un telescopio, presso il Convitto “Vittorio Emanuele II” di Napoli

Visione della LUNA con l’utilizzo di un telescopio, presso il Convitto “Vittorio Emanuele II”

Visione della LUNA con l’utilizzo di un telescopio, presso il Convitto “Vittorio Emanuele II” di Napoli